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La Toscana del Granduca Ferdinando II. Diplomazia, cerimonie e quotidianità alla corte dei Medici (1661-1664). Nuova ediz.
L'inquieto quadro strutturale toscano di metà Seicento, in equilibrio tra ripetuti accenni di crisi economica e manifestazioni di vitalità, anche culturale, fu il tratto distintivo del governo di Ferdinando II, un principe determinato a mantenere buoni rapporti con le potenze internazionali nonostante la decadenza strutturale, provocata dal generale declino dell'egemonia politica ed economica continentale. Non è un caso che nel lungo corso del governo del quinto granduca di Toscana si assista agli ultimi bagliori di dignità e di efficienza del potere mediceo in ambito politico e culturale: il Granduca Ferdinando II legherà indissolubilmente quei rinnovati fermenti culturali alla sua personalità. Prefazione di Renzo Sabbatini. -
Il contributo culturale dell'ebraismo italiano. In onore di Rav Joseph Levi
Prefazione di Riccardo Di Segni. Saggi di Asher Salah, David Rosenthal, Alberto Somekh e Joseph Levi. Nell'ebraismo fin dalle origini convivono una concezione particolaristica e una vocazione universalistica che interagiscono con modalità complesse nell'evoluzione dei tempi e delle società. Questo rapporto tra interno ed esterno ha avuto una declinazione particolare nella storia dell'ebraismo italiano, che si è caratterizzato tra l'altro per un tipo particolare di relazione virtuosa, nella quale senza rinunciare ai fondamenti dottrinali è stata possibile una osmosi con la cultura circostante. In questo volume sono un segno della complessità e del fascino dei temi trattati. Benché riferiti al passato, neppure tanto recente, sono esempi illuminanti del particolare rapporto che gli ebrei italiani hanno avuto con la propria tradizione, con gli influssi della cultura circostante, e di come hanno sentito la necessità di comunicare i propri valori all'esterno. In realtà è sempre difficile parlare di ebraismo italiano come di un blocco monolitico e uniforme. -
Eleonora de Toledo sposa amata di Cosimo I de' Medici
Leonor Álvarez de Toledo y Osorio è fra le più affascinanti donne del Cinquecento. La Duchessa di Toscana, sposa amata da Cosimo I de' Medici, fu il perfetto esempio muliebre di bellezza, decantata dai più illustri artisti e personaggi del suo tempo. Si scoprirà il volto inedito di una donna colta, emancipata che rivoluzionò il gusto all'interno della corte medicea, dettando i nuovi canoni di eleganza a Firenze. Il suo spirito imprenditoriale accompagnò le imprese del ""Duca Suo"""" Cosimo nella creazione del Ducato di Toscana, contribuendo alla sua gloria in completa autonomia. Fu madre premurosa e capricciosa amante, mecenate e stratega in politica, signora generosa con i suoi fiorentini fino alla fine dei suoi giorni e algida icona nell'arte di Bronzino. La sua vita avventurosa è circondata ancora oggi da misteri irrisolti legati ai suoi abiti e alla genesi della sua grande sapienza."" -
Flavio Testi un compositore nel Novecento. Musica, teatro, incontri
Flavio Testi (1923-2014), compositore e musicologo nato a Firenze, si è però formato a Torino per poi stabilirsi definitivamente a Milano nell'immediato dopoguerra. L'esordio risale al 1954, quando viene eseguita alla Scala la Crocifissione. Alla copiosa produzione sinfonica, cameristica e vocale di Testi, in gran parte della quale si riflette una forte tensione etica e civile, si affianca una significativa attività operistica. I lavori del compositore per il teatro, tutti ispirati a modelli letterari di altissimo profilo - citiamo L'albergo dei poveri, da Gorkij, Il sosia, da Dostoevskij, Saül, da Gide -, rispecchiano una concezione molto personale della vocalità, sempre nell'indipendenza da scuole conclamate. Sebbene molto lontano dal formalismo astratto delle neoavanguardie, il suo resta un linguaggio aggiornato e moderno. Autore di quattro volumi sulla musica italiana del Medioevo, del Rinascimento e del Seicento, oltre che del libro La Parigi musicale del primo Novecento, Direttore artistico del Teatro Comunale di Firenze, Flavio Testi ha tenuto conferenze in Italia e all'estero ed è stato un apprezzato didatta presso i Conservatori di Padova, Firenze e Milano. Prefazione di Carlo Boccadoro. -
Bianca Cappello e Francesco I de' Medici. Amore eterno e segrete alchimie
La storia non è stata affatto benevola nei confronti di Bianca Cappello e di Francesco I de' Medici e per secoli la loro vicenda si è intessuta di una fitta rete di misteri e di oscure congetture. Spesso si è preferito basare il racconto della loro vicenda d'amore su notizie vetuste e sottilmente manipolate, piuttosto che andare a ricercare quella letteratura, già presente dalla prima metà dell'Ottocento, che avrebbe potuto portare una ""nuova luce"""" sulla vicenda d'amore che ha strettamente unito Bianca a Francesco. Francesco I conobbe Bianca due anni prima che il padre Cosimo lo costringesse a legare il nome della casata de' Medici a quella degli Asburgo: un suo diniego l'avrebbe esposto """"ai più terribili risentimenti del padre, del re di Spagna e dell'imperatore d'Austria"""" compromettendo """"la tranquillità"""" della Toscana. Dal momento in cui il principe reggente vide la nobile veneziana, uno """"strale d'amore, che tutto tempra e spezza gli ostacoli"""", entrò nel suo petto e niente avrebbe potuto spegnere quel fuoco che gli bruciava dentro."" -
Ebbe nome Lionardo. Il genio nato a Vinci
Leonardo Da Vinci, un genio inarrivabile, il più grande di tutti i tempi. Come lo è diventato? Il romanzo svela le origini del suo ingegno poliedrico a cominciare dalla storia della nascita, tutt'altro che semplice. Un bambino prodigio concepito, come dice lui stesso, dal grande amore e gran desiderio delle parti: l'amore impossibile tra un notaio ambizioso e una donna straordinaria con l'unico difetto di essere povera. Figlio illegittimo: una condizione che influenzerà tutta la sua vita. Elisabeta Gavrilina racconta il Leonardo più intimo: il suo mondo e l'insaziabile curiosità che ne plasmò il pensiero, i sogni e le paure, i capolavori che osservò con occhi sgranati e i mestieri in cui si mise alla prova. Con una prosa passionale e un realismo che non fa loro sconti, l'autrice dipinge i personaggi importanti nella vita del genio. La forza del libro sta infatti nel disegno a tutto tondo dei protagonisti che, unito alla documentazione puntuale e alla cura del dettaglio storico, permette ai lettori di calarsi nelle atmosfere della quieta Vinci e della Firenze agli albori del Rinascimento. Un viaggio emozionante che riserva delle sorprese, quasi un pellegrinaggio in un passato. -
Libera Muratoria 1717-2017. Tre secoli di grandi idee ed innovazioni per il bene dell'Umanità
Nel 2018 cade un anniversario di quelli che si vedono una sola volta nella vita: trecento anni di sviluppo ed intensa attività della Libera Muratoria moderna è un traguardo di cui in pochi possono fregiarsi. La presenza globale, la diffusione a livello locale in gran parte del mondo testimoniano, non solo, la longevità di una idea rivoluzionaria qual'è il ""buon"""" progresso umano di cui si fa portatrice l'ordine iniziatico massonico, ma soprattutto una formula che ancor oggi è capace di attrarre quella parte di umanità che fortunatamente continua a sentire l'impulso alla ricerca interiore, al perfezionamento di sé e, più in generale, l'attrattiva esercitata dallo sviluppo della spiritualità. Il metodo massonico con la sua capacità ultima di condurre gli individui all'intuizione di chi siamo e perché esistiamo, negli ultimi tre secoli, ha prodotto uomini pensanti e liberi che in ogni contesto hanno lasciato un segno indelebile della migliore volizióne umana maturata dall'esperienza iniziatica..."" -
Quel che resta del sogno
Cinquant'anni di musica e il sogno di un bambino realizzato con caparbietà, determinazione, professionalità. E magia. è questa la sintesi della vita di Cesare Bindi, che ha fatto dei suoni, delle note e del ritmo la ragione della sua esistenza. Flautista di fama internazionale, considerato l'erede di Severino Gazzelloni, Bindi ha attraversato professionalmente mezzo secolo di storia italiana, dagli anni sessanta fino ad oggi, passando dalla musica pop a quella colta, dalle balere, dove suonava la batteria, ai teatri di mezzo mondo, dove i concerti con il suo flauto hanno conquistato il cuore e la mente dei più grandi intellettuali del periodo. Da Firenze, a Milano, a New York, all'Australia Bindi si colloca fra gli innovatori più interessanti degli anni a cavallo fra la fine del Novecento e il Duemila. Il libro ""Quel che resta del sogno"""" ripercorre le tappe coraggiose della vita del musicista, ma anche dell' uomo che con i suoi dolori, i suoi tormenti, le sue speranze è riuscito ad amare e a risollevarsi dai buchi neri e dalle difficoltà tragiche con cui spesso tutti noi dobbiamo confrontarci."" -
Kibbutz e utopia
Attraverso quasi duemila anni di dispersione, durante i quali le onde burrascose della storia hanno trascinato il popolo ebraico attraverso continenti e regimi che abbracciano i più ampi orizzonti dell'umana esperienza, i vincoli che legano il popolo di Israele alla terra di Israele non si sono mai spezzati. La rinascita di Israele come Stato indipendente nel 1948 può essere compresa solo come la tappa di un cammino di un popolo che, plasmato dalla storia, ha plasmato la storia. Come e perché nasce? Perché proprio in Israele? In che senso si può considerarlo un'utopia realizzata? Come si pone rispetto ad altre esperienze simili? A questa e ad altre domande prova a rispondere questo libro. Il testo ricostruisce le radici profonde del legame degli ebrei con la terra di Israele e il lungo percorso che ha portato alla nascita del kibbutz prima e dello Stato di Israele poi. Si propone una riflessione sul legame del kibbutz col mondo dell'utopia socialista e un confronto con altre esperienze storiche. Presentazione di Gianluca Bonaiuti. -
Le cupole sotto il cielo di Firenze. Ediz. illustrata
La cupola rappresenta il simbolo religioso e di conseguenza la volta celeste e cioè simbolo del cielo, sfera della storia, sede dell'asse del mondo e perfetta miniatura dell'universo, nel suo ordine e nella sua bellezza. La cupola ci dice chiaramente che il cielo si è aperto alla terra. La cupola ci parla di un Dio che si è fatto uomo; che Dio e l'uomo si sono riconciliati. La cupola è una volta a calotta con simmetria centrale e può esser impostata su pianta poligonale, circolare o ellittica e avere un profilo a semicerchio, parabola oppure ovoidale. La cupola più tipica è a base circolare. Nella città di Firenze esistono numerose architetture che presentano vari tipi di cupola che possono essere raggruppati in due tipi fondamentali: sistemi voltati emergenti nello skyline del panorama di Firenze e sistemi voltati inseriti all'interno di varie architetture che possono essere rappresentate da chiese o edifici civili. In questa pubblicazione vengono trattati i sistemi voltati emergenti raggruppati secondo i vari quartieri di appartenenza. Le cupole di maggiore importanza sono corredate di informazioni relative alla chiesa di appartenenza e di particolari costruttivi. -
Labirinto
Mio padre era un orologiaio. Aveva un piccolo laboratorio in fondo a una stradina di un quartiere periferico. Mia madre lavorava a maglia e vendeva i suoi manufatti su una bancarella che montava tutte le mattine all'inizio della stradina che sbucava su un viale percorso da molta gente. Un giorno mio padre venne in possesso di un orologio a cipolla d'oro che gli fu affidato da un anziano signore vestito in modo molto elegante. Mi raccomando, gli disse, quest'orologio è molto importante per me. Ma non so perché invece di segnare le ore seguendo il percorso del tempo, le segna andando all'indietro. -
Il dna di Leonardo. Vol. 1: origini. Da Vinci a Firenze e Bacchereto fino a Barcellona e al Marocco, Le.
Le ricerche per il DNA di Leonardo sono iniziate decenni or sono sulla genealogia, sui territori vissuti e sulle sepolture, e in parallelo sulle impronte digitali in dipinti e manoscritti dell'artista scienziato. Hanno prodotto eccezionali scoperte: antenati e discendenti sconosciuti, fino a quelli diretti in vita; tombe non attestate in precedenza; un dimenticato reperto biologico storicamente definito ""di Leonardo""""; luoghi finora non identificati. In questo volume si documentano notizie inedite come la straordinaria individuazione di un avo sconosciuto di Leonardo, Frosino, mercante a Barcellona tra la fine del XIV e i primi del XV secolo; la presenza, tra la Spagna e il Marocco, di Antonio, nonno di Leonardo; i rapporti tra i Da Vinci e i possedimenti di Toia, con la fornace di Bacchereto, appartenuti non solo alla famiglia della nonna Lucia ma anche a Ser Piero, padre di Leonardo... Si modifica così profondamente lo scenario della prima formazione di Leonardo, futuro genio universale."" -
Don Antonio de' Medici. Un principe alchimista nella Firenze del '600
Don Antonio de' Medici è sicuramente uno dei personaggi meno indagati nell'ambito degli studi dedicati alla dinastia medicea. Don Antonio in realtà, anche se pressoché disconosciuto, è una figura di notevole rilievo nella storia della cultura fiorentina del '600. Lo sfortunato Principe, che ha subito la stessa damnatio memoriae della madre Bianca Cappello, seppe vincere il proprio infelice destino, dedicando tutta la sua vita allo studio e alla pratica alchemica. Don Antonio esercitò la pratica alchemica proprio nel luogo deputato dal padre a questo scopo, il Casino mediceo. Il palazzo, trasformato da Don Antonio, che ne fece la sua abitazione principale, in una vera e propria reggia, diventerà, oltre che un importante centro culturale della Firenze seicentesca, un laboratorio sperimentale fondato sulla pratica del grande medico alchimista Paracelso. Il Casino, infatti, non solo accoglierà i maggiori esperti del periodo ma diventerà anche fucina di giovani che qui si specializzeranno nella pratica alchemica. Tra le sue mura, dove si studiavano e si trasformavano come per magia minerali, piante e metalli, molti erano i personaggi di rilievo nelle arti e nelle scienze. -
Erboristeria, bionutrizione e energia universale
La salute è uno stato di benessere fisico e psichico dovuto all'equilibrio stabile di tutte le parti del corpo quando sono ben fabbricate e funzionano a perfezione in rapporto agli stimoli del mondo esterno: equilibrio al quale è affidato la conservazione di tutto l'organismo. La salute che viene meno quando è turbato a lungo tale l'equilibrio, dipende anche dall'essere nati con una ricettività alle sole influenze astrali armoniche del sistema solare. Questa ricettività benefica dipende non solo dall'essere figli di gente sana, ma dai meriti personali conseguiti in precedenti vite, in conformità alla legge cosmica dell'azione, quella che Dante chiama la Legge del Contrappasso. L'universo, la creazione universale, è il gioco di due forze che si oppongono e si completano, o meglio ancora: la creazione risulta dal gioco di tre forze: una forza positiva, una forza negativa, e una forza conciliante. -
Jung e l'archetipo della grande madre. Viaggio antropologico e psicodinamico nella dimensione dell'eterno femminino
Questo libro, realizzato attraverso una sperimentata collaborazione tra antropologia e psicoanalisi, ripercorre, con l'intento di verificarne la fondatezza, la teoria junghiana dell'archetipo, le immagini primordiali che, ab immemorabili tempore, accompagnano il lungo cammino dell'Uomo. Immagini ""forti"""", non raccolte dall'esperienza personale, ma sedimentate in quel contenitore universale di simboli onirici, di visioni mistiche, di elaborazioni mitiche che Jung chiama inconscio collettivo. Tra queste forme, che vanno a comporre """"la struttura individuale innata ... della psiche"""", spicca quella della Grande Madre, figura """"forte"""", declinabile in tante, diverse forme: madre e nonna personali; matrigna o suocera; o qualunque donna con la quale esista o è esistito un rapporto, come la bambinaia, la nutrice, la Dama Bianca di tante leggende ... In un senso più elevato, rientra in questo (potente) archetipo la Dea, la Madre di Dio, la Vergine, nelle sue infinite espressioni che comprendono Artemide, Core, la Madonna dei Cristiani et alia. Una rappresentazione straordinariamente carica di fascino e, al tempo stesso, un modo nuovo di """"leggere""""la condizione umana."" -
Storia del calcio
Codificato dall'Inghilterra trionfante al tramonto del XIX secolo, il calcio è diventato lo sport più popolare al mondo. Eppure la sua storia resta largamente misconosciuta. Come sono nati club, federazioni e competizioni internazionali? Quando e perché sono state fissate le regole sul numero di giocatori o la dimensione del pallone, passando per i cartellini gialli e rossi, i corner e i punti di penalità? Quali sono state le grandi evoluzioni tattiche e tecniche del gioco, dribbling e colpi di testa? È a queste domande, e a molte altre, che quest'opera, basata su documentazione inedita proveniente in particolare dagli archivi della Fifa, dà una risposta. C'è la storia dei grandi club - Ajax, Bayern, Liverpool, Saint-Etienne, Real, Barcellona, Juventus, Milan, Inter, Napoli, Roma, Torino - degli allenatori carismatici e dei giocatori d'eccezione, come Platini, Rivera, Maradona, Pelé, Garrincha, ma ci sono anche la strumentalizzazione del calcio da parte dei totalitarismi del Novecento e le relazioni pericolose con il denaro e i diritti televisivi. -
Il cecchino
Tutti gli autori irlandesi di short story, forse in virtù di un comune DNA, sembrano possedere un’incredibile abilità narrativa, ricorrendo alle tonalità più svariate nel descrivere minuziosamente le figure più tipiche delle comunità sia rurali che urbane. I racconti irlandesi sono, sul piano letterario, l’equivalente artistico di una ricchissima galleria di ritratti. Insieme a Frank O’Connor, Daniel Corkery, Sean O’Faolain e Seamus O’Kelly, Liam O’Flaherty è tra gli autori più importanti. Qui proponiamo una piccola ma rappresentativa selezione di suoi racconti: ""Il cecchino"""" e """"Guerra civile"""" (sui sanguinosi anni tra il 1920 e il 1922), """"Verso l’esilio"""" (un fratello e una sorella alla ricerca di un difficile futuro negli Stati Uniti), """"Il re di Inishcam"""" (storia di un giovane che distilla alcol illegalmente). Leggere un buon romanzo aiuta a comprendere una determinata epoca di un determinato Paese, leggere i racconti di Liam O’Flaherty è ritrovarsi in mezzo alle persone di cui parlano."" -
Ciò che non siamo
Cinque storie, frammenti di vite separati dal tempo, compongono il romanzo di una famiglia. Un intreccio che si apre con la perdita dell’innocenza del figlio, Vittorio, il cui ingresso nel mondo adulto è marcato dall'arrivo in famiglia di Lyuba dagli occhi di ghiaccio, che porta nel sangue il veleno di Chernobyl e di altre catastrofi. Con la scoperta della potenza incendiaria dell’amore arriva anche quella dell’insidiosità delle relazioni, dell’inganno che le intossica. Inganno vissuto dalla madre, Milena, che in una domenica mattina di fine estate lotta tra il bisogno di essere se stessa e l’attaccamento al porto tranquillo degli affetti, tra due opposte definizioni di fedeltà. La paternità sancisce invece, per Andrea, il difficile passaggio dall'età dei progetti a quella delle perdite. ""La verità, vi prego, sull'amore"""" recitano i celebri versi di W.H. Auden. Senza pretendere di dire tutta la verità sull'amore, un romanzo che, come una sonda calata nell'intimità di una famiglia, ne esplora le contraddizioni restituendone un quadro spietatamente lucido."" -
Le indomabili. Storie di donne rivoluzionarie
Le schede di questo saggio raccontano di donne che hanno scelto la via rivoluzionaria. Donne molto diverse tra loro, ognuna delle quali ha combattuto la propria battaglia secondo quello che era il proprio contesto storico, politico e sociale, ma tutte motivate da un identico ideale: sovvertire il potere costituito mettendo in gioco la vita, gli affetti e le proprie certezze. Alcune sono morte combattendo. Altre hanno scontato molti anni di carcere o sono state costrette a fuggire dal loro Paese. La prima, la francese Louise Michel, appartiene al passaggio tra i due secoli e l’ultima, Hedy Epstein, tedesca di Friburgo, figlia di deportati ad Auschwitz e da anni cittadina americana, si fa arrestare a novant’anni, negli anni della globalizzazione, mentre protesta contro il governatore del Missouri per l’uccisione di un ragazzo nero. Nel lungo lasso di tempo che divide le loro esistenze scorrono po-co meno di cent’anni, ma il racconto di queste quaranta storie è occasione per l’autore di ripercorre i più importanti fermenti rivoluzionari che hanno attraversato l’ultimo secolo del secondo millennio. -
Solo la terra resiste
Michael Pendreich è alle prese con l’allestimento di una mostra di fotografie dedicata al padre Angus, famoso fotografo morto da pochi anni. Mentre cerca di dare un ordine alle immagini, Michael si interroga. Quale storia vuole rappresentare raccogliendo queste foto? Quella del padre, la propria, o quella della Scozia? O quella degli individui catturati nel corso degli anni dalla lente del suo celebre genitore? Il vagabondo senza casa che colleziona ciottoli; il veterano di guerra e il bottegaio asiatico che lottano per migliorare le condizioni di vita delle proprie famiglie; il deputato con una passione segreta, e la sorella che lo odia e cerca di rovinarlo; l’agente dei servizi segreti tradito dai colleghi; le numerose figure femminili alle prese con un mondo maschile fatto di soprusi. Sull’onda di queste storie, James Robertson costruisce un viaggio penetrante nel cuore di un Paese dalle grandi speranze e dai sogni infranti, dai compromessi privati e dai segreti insondabili, mescola il personale e il politico, e spazza via la polvere e la sporcizia dai primi anni '50 post-bellici fino al 2008, per rivelare un ricco arazzo di vicende umane dal valore universale.