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Rivincite. Lo sport che scrive la storia. Nuova ediz.
In queste pagine si affacciano le figure di Jim Thorpe, Cathy Freeman, Althea Gibson, Muhammad Ali, Garrincha, Nadia Comaneci, Alice Milliat, Jonah Lomu, Jackie Robinson, Jürgen Sparwasser, Kareem Abdul-Jabbar, Diego Maradona, Florence Griffith, Gretel Bergmann, Georges Weah, Colin Kaepernick, Peter Norman... A vicende raccontate mille volte, se ne aggiungono di quasi dimenticate, in bilico fra epica e cronaca, riscatto e stupore. Da oltre un secolo è impossibile stabilire i confini dove comincia la politica e dove finisce lo sport. Dietro il grande spettacolo globale, si agita il potere nelle sue moderne incarnazioni, quello che si dirama dall'impero cinese agli oligarchi russi, dagli emiri mediorientali ai miliardari in dollari, dagli intrighi di corte che indirizzano le burocrazie di Fifa e Cio al peso specifico dei grandi marchi dell'abbigliamento sportivo, dal saccheggio dell'Africa alle dolose ambiguità nella guerra al doping. Con vertiginosi salti di tempo e di spazio, ""Rivincite"""" propone una concatenazione di racconti all'incrocio fra sport, storia e politica. È sempre più raro, ma ogni tanto accade, che uno sportivo prenda posizione e trasformi il proprio talento in una bandiera da sventolare a favore di una causa. Così, lo sport torna a scrivere la storia."" -
Triangoli imperfetti
Lui, lei e l'altra (o l'altro): è l'eterno gioco del triangolo amoroso, la cui esistenza più o meno tranquilla, e più o meno esplicita, viene però messa in questione da un evento improvviso, come la morte, o anche semplicemente la malattia di uno dei protagonisti. L'evento provoca rimorsi ed esami di coscienza che investono la responsabilità dei superstiti e sembrano rimettere in dubbio ogni cosa, i sentimenti del passato come quelli del presente, anche se non sempre poi l'epilogo è quello che l'insorgere del dubbio farebbe prevedere. Tre racconti in cui l'autrice analizza i moti dell'animo femminile e con sottile e spietata ironia, l'ipocrisia entro la quale essi sono spesso imbrigliati. -
La natura di un crimine
Definito da Conrad ""un frammento"""", """"La natura di un crimine"""" contiene """"l'atmosfera crudelmente realistica del tempo delle sue origini"""", emergendo """"dalle profondità di un passato tanto distante quanto le lunghe e squadrate redingote in cui libertini senza scrupoli, colti, di nobili ideali si dedicavano ai loro strani affari e coltivavano il piccolo malinconico fiore del sentimento"""". Il protagonista è un avventuriero fin de siècle, prestato al crimine dalle contraddizioni di un mondo in estinzione. """"La natura di un crimine"""" è strutturato in otto lettere scritte a una misteriosa destinataria. Lui è una celebre personalità dell'ambiente finanziario londinese, che gestisce il fondo fiduciario di una ricca famiglia borghese; lei è una donna del suo entourage, sposata, momentaneamente trasferitasi, da sola, a Roma. Da questa base, Conrad e Ford intrecciano una vicenda ironica e malinconica, capace di indagare in profondità la natura ambigua dei sentimenti umani."" -
Terra di confine
Harry Price ha lavorato per anni come ferroviere nel villaggio gallese di confine di Gynmawr. Quando viene colpito da un infarto, suo figlio Matthew, ricercatore a Oxford, fa ritorno nella piccola e chiusa comunità in cui era cresciuto prima di recarsi a Londra per laurearsi. Mentre Harry giace in camera sua in una silenziosa sofferenza, il figlio rivive i giorni della sua infanzia e dell’adolescenza, rendendosi conto di quanto i lunghi anni trascorsi a Londra lo abbiano allontanato dalle sue radici. Anche Gynmawr sta cambiando. La vecchia stazione ferroviaria è in procinto di essere chiusa, le nuove regole del mercato hanno cambiato la mentalità delle persone e il paesaggio. Morgan, il migliore amico e compagno di lotte del padre durante lo sciopero ferroviario, oggi è divenuto un ricco industriale. Malgrado ciò, anche grazie al recuperato rapporto con Harry, Matthew cerca di rintracciare dentro di sé quei valori e quella cultura, che lo hanno reso quel che è oggi. -
Poesie per un compleanno. Ediz. multilingue
In questa raccolta di 47 poeti e 47 poesie, il tema del compleanno viene affrontato in tutte le sue declinazioni, la festa e la gioia, ma anche lo smarrimento e l’angoscia. Poesie per un compleanno si presenta così come un libro in grado di lasciare il segno. L’elenco dei poeti qui riuniti è di alta risonanza a partire da Maram Al Masri (una delle più importanti poetesse arabe contemporanee), Maria Grazia Calandrone, Tomaso Kemeny, Gabriela Fantato, Savina Dolores Massa. Le poesie dei poeti stranieri (in lingua francese, russa, romena, spagnola, portoghese) presentano anche il testo originale in appendice. Fra questi segnaliamo la presenza di Suzanne Dracius, tra gli autori più noti e apprezzati della Martinica. Non mancano protagonisti della poesia italiana contemporanea come Caterina Davinio. E, nella sequenza, i testi selezionati di poeti esordienti. Il libro inaugura la collana La sposa del deserto. -
Basil Lee
I quattro racconti che compongono questa raccolta sono stati composti nel 1928, tra la stesura de “Il Grande Gatsby” e quella di “Tenera è la note”. Mentre il pubblico chiedeva un seguito a Gatsby, che Fitzgerald si rifiuterà sempre di scrivere, malgrado le sue frequenti crisi economiche, lo scrittore volge il suo sguardo disincantato, divertito, mai elegiaco alla sua giovinezza nel Midwest. “Basil Lee” è chiaramente un alter ego adolescente dello stesso Scott Fitzgerald, alle prese con le convenzioni e i limiti di una società vuota e provincial. Difficile non guardare con simpatia a questo ragazzino di buona famiglia che sogna allo stesso tempo di diventare un ladro gentiluomo e di essere il più giovane presidente degli Stati Uniti, con una sfortunata predilezione per le ragazzine ricche e viziate, che parla troppo e già manifesta i sintomi di una complessità fuori dal comune. Le sue vicende anticipano tutti i temi cari a Fitzgerald con irresistibile freschezza e ironia, qualità che, ingiustamente, non sempre vengono riconosciute all'ultimo dei grandi romantici. -
Un'oscura vitalità
L'obiettivo ambizioso di Thomas Wolfe era, con le sue stesse parole, quello di narrare ""l'intera intollerabile memoria dell'America, la sua violenza, la sua ferocia, immensità, bellezza, bruttezza e gloria"""". Questi cinque racconti, selezionati dalla sconfinata, caotica e affascinante opera di Wolfe, provano a restituire questo mirabile equilibrio giocato sul filo dei contrasti: luce e ombra, vita e morte, cultura e bestialità. La lingua di Wolfe, vulcanica, debordante, profondamente americana ma non dimentica delle radici europee, cerca le parole che """"non rappresentino la vita, ma siano la vita"""", così come i suoi personaggi, tremendamente vivi, ferocemente umani. L'opera di Wolfe, che godette di una straordinaria popolarità durante la sua breve vita, quanto di un ingrato oblio dopo la sua morte, ha avuto un profondo impatto sulla letteratura americana del ventesimo secolo. Da Faulkner a Kerouac, molte sono le voci che ne hanno riconosciuto la grandezza."" -
Leonard Cohen. Manuale per vivere nella sconfitta
"Ricordo la prima volta che ho visto Cohen, a un reading di poesia a Vancouver nel 1966. Entrò a grandi passi in un'enorme aula universitaria stipata di ascoltatori entusiasti, e con nostra grande sorpresa aveva una chitarra sotto il braccio. Eravamo perplessi. La maggior parte di noi attendeva il poeta romantico di The Spice-Box of Earth; alcuni altri (incluso me) avevano sperato segretamente di sentire il sorprendente romanziere autore dell'appena pubblicato """"Beautiful Losers"""". Nessuno era preparato per una chitarra strimpellata e una canzone ammaliante su una donna chiamata Suzanne. Così fummo tutti sbalorditi. Un terzo di secolo più tardi, io lo sono ancora"""" (Stephen Scobie). Senza dubbio l'opera di Leonard Cohen appartiene nella sua totalità al mondo delle lettere, eppure nessuna monografia l'ha finora presa in considerazione senza separare il poeta e il romanziere dal cantautore. Silvia Albertazzi mostra invece come poesia, narrativa e canzoni costituiscano per Cohen un'unica forma espressiva in continua evoluzione, in cui la bellezza dei perdenti e il valore della sconfitta sono esaltati attraverso un uso ipnotico e incantato della parola." -
Ventinovecento. Storie di anni Novanta e altre cose così: per ridere
Difficile definire con precisione il genere di ""Ventinovecento"""". È un'escursione negli anni Novanta di chi, in quei dieci anni di fine millennio lì - tra la diretta TV del botto di Senna al Tamburello e quella del botto delle Torri Gemelle - si è giocato bene o male il ruolo di """"teenager"""". È una lettera - d'odio più che d'amore - indirizzata a una provincia in cui si nasce e non si cresce mai per davvero: Monza e Brianza (codice di avviamento postale 20900), con tutti i berlusconismi e i Gran Premi di Formula Uno del caso. È, per usare un avverbio tanto caro alle fabbrichette di quella terra, """"tecnicamente"""" un romanzo di formazione - per quanto destrutturato e tenuto assieme giusto giusto da una sottile linea bianca - in cui si salta avanti e indietro attraverso la memoria confusa dei quattro protagonisti Sauzer, Patrese, Braulio e Trentatré: amici, consumatori, imprenditori, Power Rangers. È un'arancia meccanica di droghe, di aneddoti, di noie, di giraffe che prendono fuoco e di """"altre cose così: per ridere"""". Anche se da ridere, alla fine, c'è solo a sproposito."" -
L'albergo rosso
Nei racconti di questa raccolta, Balzac delinea due quadri della società francese ambientati in epoca napoleonica: il 20 ottobre 1799 per «L'albergo rosso» e i mesi seguenti alla battaglia di Wagram del 5-6 luglio 1809 per «La pace coniugale». I personaggi che muovono l'azione narrativa sono militari a contatto con dei civili ovvero, rappresentanti di due mondi che spesso rispondono a logiche differenti. Il primo racconto è un mistery: due giovani chirurghi e un comandante di guarnigione che non vuole lasciare impunito un omicidio da un lato, e un imprenditore in fuga e un oste dall'altro. Trait-d'union e narratore, un ricco imprenditore tedesco al tempo dei fatti in prigione per essere caduto in un'imboscata dei francesi. Storia romantica «La pace coniugale»: alti ufficiali dell'esercito francese, veri e propri sex symbol dell'epoca, e tante belle e ricche donne, alcune delle quali giovani vedove, a una festa nel momento in cui l'impero francese raggiunge il suo apogeo. Occasione per Balzac di mettere in scena un vero e proprio studio del comportamento umano, maschile e femminile, in cui le parole spesso dicono l'opposto di quanto dichiarano e i comportamenti sono l'unica verità. -
Chi si rivede!
Ambientate nell'immaginaria cittadina di Graithnock, le storie raccontate da William McIlvanney catturano la vita della gente comune, vittime di lotte sociali ed emotive capaci di resistere alla sconfitta con senso dell'umorismo e perseveranza, e senza mai dimenticare il valore dei propri sogni. Tutti i protagonisti ritratti in «Chi si rivede!», sono degli eroi del quotidiano che affrontano gli ""oscuri strappi delle circostanze"""" senza mostrare evidenti segni di cedimento; in realtà soffrono a causa di ferite che non si rimarginano perché la forza dei loro sogni non trova una possibilità di dispiegamento reale e lo squallore sociale li costringe a una solitudine interiore contro la quale risulta difficile trovare una soluzione."" -
Across the year. Dischi, concerti, aneddoti e dati del rock. Nuova ediz.
“Il rock ha avuto un ruolo fondamentale nella Storia del dopoguerra, generando esempi, cambiando costumi e coscienze, sottolineando (e spesso anticipando) i passi fondamentali del percorso delle nostre società. Ecco perché è così piacevole ripercorrere eventi e gesta attraverso lo scorrere dei giorni dell’anno, saltando avanti e indietro tra i decenni che hanno cambiato la Storia, plasmando vite, insegnandoci che creatività e libertà hanno generato grandi vite e grandi capolavori.” (Dalla prefazione di Enrico Ruggeri) -
Anatomia di una rivolta
L’omicidio di un giovane delinquente nero è il primo evento a Beechwood Brook che pone la polizia locale in una situazione sempre più difficile da gestire. La madre del morto assume l’avvocato Heilprin, un agitatore più interessato a far esplodere un caso politico e razziale che non a cercare giustizia. Consapevole dei rischi che la gestione di un’indagine come questa comporta, il sovrintendente capo Tallboy avvia l’inchiesta seguendo la pista più probabile, quella di una resa dei conti tra bande rivali. Ma più l’inchiesta scende in profondità, più Tallboy comprende che il colpevole sia da ricercare altrove. Un’ipotesi che potrebbe porlo di fronte a una verità agghiacciante. Nel frattempo, la cittadina sembra esplodere: uno stupro di gruppo e un omicidio per vendetta, fungono da cassa di risonanza alla naturale rabbia e alle frustrazioni di tutti i gruppi etnici. Ne nasce una violenta sommossa che avrà il merito di sollevare dallo stato di latenza la verità sociale, che fino a quel momento ribolliva sotto l’apparente tranquillità di Beechwood Brook. John Wainwright in questa Crime novel esplora problematiche sociali tuttora attuali in Inghilterra e in vari Paesi occidentali. -
Racconti bizzarri
Questa raccolta è concepita per fornire al lettore italiano un quadro rappresentativo della narrativa eccentrica e vivace di Jules Janin, autore del provocatorio romanzo ""L’asino morto"""", che ebbe vasta eco in tutta Europa. Situazioni paradossali, personaggi insoliti, richiami storici e il ghigno dell’irriverenza: questi i contenuti dei racconti di Janin, che muove abilmente la sua penna rimanendo in equilibrio tra ispirazione romantica e sottile ironia. Gli otto racconti qui presentati possono essere considerati come altrettanti esercizi narrativi percorsi da una vena bizzarra, ironica e stravagante, caratteristica di quella stagione letteraria francese così fervida e cruciale che vide l’affermazione della parabola effimera ma gravida di conseguenze del cosiddetto “Romanticismo frenetico”. Una stagione a cui parteciparono, tra gli altri, autori del calibro di Hugo, Gautier, Vigny, Musset, Balzac e Nerval."" -
Capolinea
Il cadavere di Salvatore Ciaramelli viene rinvenuto all'interno di un cantiere della Mainoldi Costruzioni, l'azienda che detiene il monopolio del settore edile a Milano per gli interventi di riqualificazione urbana, concomitanti alla Fiera della Modernità. La causa della morte è un colpo di pistola alla testa. Il suo amico Costanzo, ispettore di polizia, è deciso ad andare fino in fondo all'accaduto, nonostante le pressioni esercitate dai suoi superiori per insabbiare il caso. È l'inizio di un percorso che lo porta a immergersi in un vortice di interessi tra economia, politica e crimine organizzato. Ma non solo i pericoli del presente affliggono Costanzo. Nel suo passato si cela, infatti, un evento traumatico, riportato a galla dall'omicidio di Salvatore. Intanto, Milano continua la sua corsa all'ammodernamento, riflesso della trasformazione di cui soffrono molti dei personaggi che animano questo romanzo – prima protagonisti del fermento culturale e politico degli anni Settanta, ora grigie comparse sullo sfondo di una città vetrina, priva di identità e dimentica della sua storia. Come possono le generazioni più giovani – rappresentate da un altro amico di Salvatore, il ventottenne Milo – trovare rimedio alla propria inconsistenza? -
Ci risiamo, Basil Lee
Basil Lee è cresciuto. Il giovane alter ego dello stesso F.S Fitzgerald, che abbiamo già incontrato nella raccolta che porta il suo nome è entrato nella piena adolescenza e l’impasto ricco di contrasti della sua personalità comincia a solidificarsi: furbizia e candore, acuta sensibilità e noncuranza, fantasia indomabile e senso pratico continuano a convivere in lui, ma si fa strada una nuova consapevolezza di fronte alle sfide dell’esistenza. Il contrasto tra l’immaginario e il reale si fa più stringente e Basil si trova sempre più spesso messo a confronto con il prezzo dei sogni, da quello di emergere grazie al suo talento a quello, più prosaico, di ottenere la migliore istruzione per farsi strada nella vita. Ma più di tutto, al centro di queste storie c’è l’incontro con l’universo delle ragazze. Il rapporto tra compagni maschi passa leggermente in secondo piano e sono figure femminili memorabili e modernissime che Fitzgerald ci consegna tra le pagine di questo piccolo capolavoro di brio e poesia, di intelligenza e sensibilità. Il racconto della complessità dei rapporti tra i sessi a sedici anni non potrebbe essere più attuale. Ogni adolescente, presente e passato, vi ritroverà la fulgida luce e le tenebre insondabili dei primi amori. -
Shades of blue
Parigi, anni ’60: un pianista nero, dopo aver suonato tutta la sera in un locale, resta solo, ad aspettare l’alba, ed è l’occasione per fare riemergere ricordi e rimpianti di una vita. Un musicista di una orchestra jazz ha un malore durante una festa di matrimonio, sarà l’inizio di una avventura che lo porterà in Brasile, e che lo metterà di fronte a se stesso, alle sue scelte, alla sua vita. Una giovane pianista vive, in una Milano invernale avvolta dalla pioggia, l’incubo di una società ormai piegata al ricatto di una tecnologia sviluppata per schiavizzare e non per essere d’aiuto agli uomini: cercherà attraverso la musica una via di sopravvivenza e di fuga, per trovarsi infine di fronte ad una sorpresa inaspettata. -
Chi ha fatto le carte?
Giocatori di baseball e di football americano, pugili, cantanti, parolieri, musicisti, giornalisti, commessi viaggiatori, barbieri, poliziotti: questi sono alcuni tra i più frequenti protagonisti delle storie di Lardner che per una ventina d’anni hanno deliziato i lettori del Saturday Evening Poste del New Yorker. E poi le donne: donne sposate o in cerca di esserlo, ma ugualmente frustrate e deluse da un mondo nel quale ogni sentimento interiore sembra dover essere sacrificato alla vanità e all’apparenza. Lardner appunta i suoi strali contro la vita cinica e materialista dell’età del jazz, ma la sua satira amara e beffarda, anziché perdere vigore, sembra avere acquistato attualità in corrispondenza con il trasferirsi anche da noi di fenomeni e atteggiamenti un tempo caratteristici del costume americano. -
La nuova destra in Europa. Il populismo e il pensiero di Alain de Benoist
L'esplosivo successo elettorale dei partiti di destra alle ultime elezioni europee è la ragione che ci ha suggerito di riproporre, aggiornato di cinque anni, il saggio La Nuova destra in Europa (Paginauno, 2014). In quell'occasione Andriola identificava in una rivoluzione ideologica, iniziata quarant'anni prima dall'intellettuale Alain de Benoist, la crescita che i vari movimenti di destra già avevano registrato, li analizzava seguendone il percorso e tirava le fila dei legami creati, e tuttora esistenti, tra la Nuova destra come corrente culturale e le diverse formazioni politiche. Oggi la Lega di Salvini è arrivata al 34% alle europee, il Front national francese al 23% e una nuova formazione, l'AfD, non cessa la sua cavalcata in Germania, mentre sul piano teorico a de Benoist si è affiancato Alexander Dugin con la sua Quarta Teoria Politica e in Europa ha iniziato ad agire l'Alt-Right statunitense, incarnata da Steve Bannon e dal suo The Movement: tutto ciò è affrontato in questa nuova edizione aggiornata. Come nasce questo cambiamento, come siano stati abbandonati i riferimenti storici per attingere a una parte del pensiero che un tempo apparteneva alla sinistra e come questo percorso abbia condotto la Nuova destra al successo, trovano una risposta in questo libro inchiesta. -
Farley. Nuova ediz.
Farley è un anziano dublinese, dal corpo fragile ma dalla mente affilata come un rasoio. Svegliandosi nel cuore di una gelida notte di gennaio, si ritrova riverso sul pavimento del bagno, paralizzato. Mentre elabora piani per il proprio salvataggio, la sua mente comincia a risalire il passato, portandoci con lui. Dipanando la trama e l'ordito della sua vita, Farley rivive gli amori, le perdite e i tradimenti, con lo spirito e la comicità caustica di un vero dublinese. Perché questa è anche la storia di Dublino, fedele compagna della sua esistenza, che Farley ha visto attraversare tra povertà e prosperità, boom e crisi. Dalla resa epica, ricco di dettagli e attraversato da un delicato black humour, Farley costituisce un'elegia dolceamara a Dublino e una riflessione unica sulla vita di uno dei suoi abitanti.