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La gestione dell'ambiente e del territorio e la «metodica De Rosa»
Nella presente pubblicazione tratta della gestione dell'ambiente e del territorio e presenta una tecnica di ingegneria naturalistica (la ""Metodica De Rosa"""") da lui studiata per i suoli vulcanici della Campania e per i suoli biologicamente inerti, in genere. Il libro non si limita a richiamare elementi teorici già noti ma apporta una serie di contributi derivanti dalla personale attività professionale e di ricerca dell'autore."" -
Alta Marea Robert, cavaliere Krall
Uno degli esseri più unici dell'universo, in un momento della sua vita, a cavallo dell'ingresso della Terra nella grande Federazione Galattica. La sua solitudine, la sua potenza, la sua conoscenza, la sua immortalità. Momenti d'amore e di tristezza, in un universo popolato da migliaia di razze intelligenti, che commerciano, che viaggiano, che si danno battaglia, che distruggono e ricostruiscono. Macchine incredibili, scoperte al di là d'ogni immaginazione. Viaggi e avventure in scenari inimmaginabili, in spazi senza confine, usando e plasmando energia e materia. Ma anche risposte a quesiti secolari, mai risolti, ed apparentemente misteriosi e divini. Il tutto in un'atmosfera di normalità, come altro non potrebbe essere, nella Galassia indaffarata ed affollata. -
Un' esperienza di dislessia
L'obiettivo di questo lavoro è quello di affrontare le problematiche legate alla dislessia, disturbo di cui sono portatrice, e al racconto della mia personale esperienza scolastica trascorsa nella scuola brasiliana e, dopo il 1997, in Italia. Mi propongo di analizzare le problematiche legate al fenomeno dislessia da un punto di vista generale, facendo riferimento a chi studia il problema dall'esterno, ma anche e soprattutto per raccontare le difficoltà che un dislessico affronta nella sua esperienza scolastica. La dislessia vissuta da una persona che ha frequentato nel paese natale una scuola certamente non all'avanguardia e che è entrata nella scuola italiana come straniera con difficoltà di conoscenza della lingua e con i problemi legati alla dislessia. -
La spirale delle vite incompiute
Che cosa accadrebbe, se uno vivesse le medesime esperienze in condizioni e tempi diversi, essendo insieme se stesso e un altro? E non riuscisse mai a concluderle, restando inappagato e con l'amaro in bocca? E' proprio questo che a un certo punto capita ai protagonisti del presente romanzo, sviluppo e conclusione del precedente ""La terra dell'ultima nebbia"""". Il perno intorno a cui ruota la trama è un antico e favoloso manufatto, dotato di supremi poteri, che come una chiave arcana, apre le porte del tempo, permettendo ai protagonisti di entrare in tante realtà differenti, che appaiono, per così dire, l'una l'eco dell'altra. E così essi in luoghi e tempi diversi si avvicinano ogni volta con una sempre maggiore approssimazione a quello che, fin dall'inizio, era prestabilito che fosse il loro destino."" -
Avevo un sogno... il mio libro, il mio viaggio
Questo libro ha radici profonde che hanno lavorato nella mia anima per tanto, tanto tempo. Ho sempre desiderato scrivere. Da bambina scrivevo bigliettini, sempre, a tutti e li mettevo ovunque. Riempivo pagine e pagine con i ""temi"""" a scuola, con le poesie nei momenti liberi, con lettere per le persone che amavo. Frequentavo la seconda media quando, decisi che dovevo assolutamente scrivere un libro sullo sfruttamento minorile, argomento trattato a scuola e che da subito mi ha gettato in uno stato di agitazione per la totale impotenza dei miei pensieri nei confronti di tutti quei bambini sfruttati, senza voce, senza un nome, senza certezze per i quali nulla potevo se non vergognarmi per essere così fortunata : non dovevo faticare troppo per mangiare, vestirmi o semplicemente dormire con un tetto """"compatto"""" sopra la testa."" -
Piccole storie del mio paese (in rima) 3
Con questo ulteriore lavoro Giuseppe Mariani continua a scavare con sapiente ironia nella storia sangiustese portando alla luce momenti della vita della nostra comunità. La fantasia dello scrittore abbellisce poi i vari aneddoti rendendoli più interessanti e piacevoli. Ed ancora una volta emerge dai versi in vernacolo una umanità diffusa che trova nella operosità e nel rapporto quotidiano la sua caratteristica e la sua forza. Un bel mondo, senza dubbio, solidale e generoso che ammiriamo con una malcelata invidia. -
La bella del vento
Fiaba ricca di personaggi dolci e delicati, crudeli e grotteschi, potenti e sentimentali. Il racconto si svolge in luoghi magici e incantati; cattura i lettori, grandi e piccoli, con avvenimenti straordinari e coinvolgenti, descrizioni dai colori variegati e un periodare vivace e vigoroso. -
Il tempo c'è
Si osserva un disagio generalizzato, molto diffuso, che emerge praticamente in tutti gli individui della nostra epoca, nelle società dei paesi occidentali. Si potrebbe definire una forma di ansia cronica che colpisce, chi più chi meno, tutti noi, quotidianamente. E' sufficiente guardarsi intorno, parlare con le persone, sentire cosa dicono, quali siano i loro problemi, di cosa si lamentano, cosa si aspettano. Basta guardare come si muovono, come si comportano. Basta guardare noi stessi, in fondo. C'è una costante paura di non riuscire a fare tutto ciò che ci si è imposti, il timore che le cose non vadano come si spera, la paura di incontrare ad ogni momento un ostacolo ai propri progetti. Ci sono conflitti che continuamente logorano, consumano, lacerano. -
La Cina da impero a nazione. Dalle guerre dell'oppio alla morte di San Yat-sen (1840-1925)
Solo ripercorrendo le tragedie del colonialismo e dell'imperialismo che hanno umiliato la Cina e la sua antica civiltà si possono capire, senza nessun obbligo di giustificazione, la forza e la persistenza del nazionalismo cinese. Così come può risultare comprensibile la costante attenzione rivolta dalla Cina contemporanea alla difesa di una sovranità faticosamente ritrovata e di un modello economico-sociale che, anche attraverso tragedie e fallimenti, ha garantito sempre più il diritto alla vita ad una immensa popolazione che alla metà del secolo scorso era ancora vittima di carestie e del sottosviluppo. -
Una tranquilla vacanza di paura
Uno dei nostri più profondi e misteriosi sensi. Il più nascosto, incontrollabile e inconfessabile senso che noi tutti abbiamo, la paura. Questo sentimento, che è una costante parte dell'uomo, può diventare inconsciamente nel nostro cammino, un grande ostacolo. Infatti, fin dall'inizio della vita di ogni essere umano lei è presente. Al momento della nostra nascita per paura si piange. Da bambini ci stringiamo al petto della nostra mamma, per paura. Da adulti abbiamo paura di vivere la nostra vita, di perdere il lavoro, di finire i soldi, di essere abbandonati da Dio. Poi da vecchi la possiamo sentire scorrere sulla pelle, con la paura di ammalarci e di rimanere soli. Fin quando saremo giunti alla fine della nostra vita, così lei si farà sentire nel modo più tremendo e forte, la paura di morire. Nostra compagna fedele e inseparabile non ci lascia mai un solo attimo. Ella ci è sempre vicino, ci guida, ci parla, ci protegge. E per questo dobbiamo imparare ad amarla, a conoscerla e a rispettarla, come un'amica. Potrà aiutarci nei momenti più difficili, ci terrà lontani dai tanti pericoli e ci guiderà verso le decisioni più responsabili. -
Ravenna, mucca da compagnia
Benedetta cura le ferite dei vecchi corpi di Piceni sconosciuti, insieme alle sue amiche, insieme alle sue colleghe. Così conosce storie vere, stralunate, malinconiche e divertenti. Intanto vede le infinite galassie degli innumerevoli multiversi entrare nello spazio di autenticità delle sue giornate. Tutto intorno vivono e accolgono le dolci colline. -
Come gocce di rugiada
Nei versi della presente raccolta di poesie, che scorrono liberi nella forma, come liberamente si dispongono le gocce di rugiada o scende a valle, spumeggiando il ruscello montano o come gli uccelli sfrecciano nel cielo sereno, si potranno individuare quattro centri di argomenti: famiglia; società; sensazioni e ricordi, fede, intesa come fede religiosa. C'è tanto buio nella vita, ma c'è anche tanta luce e questa non si spegne mai, o quantomeno non dovrebbe mai spegnersi in una visione di pessimismo o, peggio, di tragica disperazione. I valori positivi devono emergere, imporsi, sorgere anche da certe situazioni che, ad una considerazione limitata e superficiale, potrebbero apparire negative. La luce prevale, se il lume della speranza che si alimenta da dentro di noi e al di sopra di noi e d'attorno a noi non si spegne. E la speranza non deve morire. -
Emilio Salgari. Sogni e realtà
L'idea di partenza era di lavorare a più voci per analizzare la realtà (storica, ma anche tecnologica) in base a quelle che erano le conoscenze e le fonti realmente esistenti sul finire dell'Ottocento-primo Novecento, in parallelo con ciò che Salgari descrive nei suoi romanzi, realtà quindi che poteva aver semplicemente ripreso pedissequamente oppure modellato con la sua penna per adattarla alle vicende dei personaggi di cui narrava le avventure. -
Mal d'amore
"C'è chi si innamora e guarda l'amore come guardasse dritto in faccia al sole, e si acceca; e c'è chi invece guarda per la prima volta con stupore la vita, quando viene illuminata dall'amore """". Io guardo: guardo paesaggi e città e linea sottile all'orizzonte sul mare. E, ancora una volta, mi dico come sono stato fortunato, ad averti incontrata." -
Felici coincidenze. L'antico nello sguardo dell'arte contemporanea
Il testo propone una riflessione sul rapporto della contemporaneità con l'idea dell'antico, rapporto tormentato o misconosciuto, ma costantemente presente come cifra sotterranea nell'arte contemporanea. Rodin prima, poi Picasso e Modigliani, alcuni protagonisti dell'Arte Povera o della Transavanguardia e diversi artisti europei ed americani sono stati coinvolti in modalità diverse con le immagini e i significati del mondo classico o dell'arte rinascimentale. Il titolo - tratto da una frase di Alighiero Boetti sul rapporto fra gli artisti - evidenzia come nel saggio non sia delineata una linea ""deterministica"""" o programmatica sulla citazione del passato, bensì un suggestivo intreccio di incontri, coincidenze e sguardi coscienti o inconsapevoli che danno all'autrice la possibilità di una riflessione nuova sull'arte antica e sul suo senso in seno all'attualità."" -
Cronache di Monterotto
L'amore per l'ambiente è una costante nei libri di Dario Amadei e Cronache di Monterotto, così come è stato per Un mondo migliore, vuole arrivare nelle case, nelle menti dei lettori per lasciare un seme di riflessione sul comportamento che si può adottare in funzione di una svolta ecosostenibile del nostro quotidiano. Parlare di ambiente, parlare di ecologia è come parlare della nostra vita. Come Pirandello nelle sue novelle descriveva la vita come un palcoscenico, così possiamo pensare che il pianeta è il palcoscenico e noi i protagonisti e per rendere la nostra ""commedia"""" degna di plausi dobbiamo mettere alla prova noi stessi, le nostre scelte e renderci davvero responsabili per il nostro pianeta."" -
Tra le comunità arberesche della media Calabria
Il desiderio di raccogliere alcune ricerche sugli albanesi d'Italia deriva dall'interesse con cui, da tempo, mi dedico allo studio della lingua e dei vari aspetti del patrimonio culturale arbëresh. Sono riflessioni su vicende e fatti riferiti ad ambienti con i quali, fin dall'infanzia, ho avuto frequenti contatti. Ma il rimpianto e la malinconia di questa accentuata forma di nostalgia, che è peculiarità dei popoli di confine, non è un approdo negativo. Provoca, anzi, la consapevolezza piacevole del ricordo, che, se pur vagamente nostalgico, appaga l'animo, restituendogli, sfrondato da accidenti e circostanze, il significato autentico di una personale esperienza. Con tale predisposizione è stata curata la raccolta che qui si presenta e che non pretende di essere un contributo alla conservazione dei temi e dei valori dell'Arberia. -
Il vero Omero. Demolisce gli eroi. Condanna la guerra non difensiva
Di una cosa c'è da esser convinti. Omero, nel narrare da par suo nobili gesta, ha voluto anche renderci partecipi del proprio pensiero. A una non superficiale analisi, l'epos del remoto aedo si rivela, in ogni parte, un abile e idoneo strumento con cui lo stesso ha cercato di comunicare, di propagare quanto più possibile, una ben definita visione delle cose. -
Du'rime in amicizia (poesie in dialetto apirano)
Questo piccolo libricino non pretende di essere un'opera di alta poesia, ne tanto meno aspira a diventare un best seller. Esso in realtà testimonia una bella amicizia fra due persone apparentemente diverse, non fosse altro che per età e professione, che hanno però condiviso la stessa passione per le rime in dialetto e per le proprie tradizioni. Le poesie raccolte in questo volumetto raccontano la vita semplice di paese, esperienze di vita che accomunano tutti noi, personaggi tipici del nostro quotidiano, riflessioni sulla vita e quant'altro abbia potuto accendere ed ispirare la nostra improvvisata quanto sgangherata vena poetica. -
Il santuario del SS. Crocifisso in Treia di Cesare Bazzani
La scelta di un bene monumentale come il Santuario del SS. Crocifisso in Treia, quale caso-studio, è stata l'occasione per ideare e sperimentare una strategia d'intervento, articolata e multidisciplinare, in grado di sostenere il progettista in un iter operativo consapevole che miri alla valorizzazione e fruizione di opere del periodo eclettico qualunque siano gli obiettivi specifici dell'intervento richiesto e nel rispetto del suo valore storico. La volontà è quella di sensibilizzare gli stessi operatori del settore a dotarsi di capacità più adeguate per affrontare i termini insoliti di manutenzione-conservazione e adeguamento tipici dell'architettura pre-moderna.