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La principessa di Clèves
Riconosciuto come il primo romanzo psicologico moderno, ""La principessa di Clèves"""" è lo studio analitico e partecipe della vita interiore della protagonista, la registrazione sottile e meticolosa della sua complessità emotiva, del suo svolgersi misterioso e inatteso, fatto di repentine, impossibili felicità, di solitudini, di segreti abbandoni. Scrittrice di grande sobrietà e purezza stilistica, Madame de La Fayette avvolge i suoi personaggi in un meccanismo narrativo brillante e attento alla ricostruzione storica, particolarmente felice nella rappresentazione della vita di corte."" -
Galateo
Il ""Galateo ovvero de' costumi"""", trattato nel quale, sotto la persona di un vecchio idiota ammaestrante un suo giovanetto, si ragiona de' modi che si debbono tenere o schifare nella comune conversazione, così precisa il sottotitolo, fu pubblicato nel 1558 da monsignor Della Casa, nunzio pontificio a Venezia, temperamento mondano, autore di quello che sarà poi l'""""Indice dei libri proibiti"""". Vengono esposte norme sul modo di vestirsi, enumerati tutti i gesti e le cose spiacevoli da evitarsi; è riprovato lo scherno, la beffa, la parola che morde e offende; si suggeriscono i modi del parlare, si consigliano i vocaboli da usare e quelli da evitare. Insomma, biasimando ogni eccesso, l'autore incarna il culto della proporzione proprio del Rinascimento."" -
Canti orfici e altre poesie
Introduzione e note di Neuro Bonifazi. «Poesia in fuga» è stata definita l'opera di Dino Campana, per l'urgenza di contenuti, l'impasto verbale furioso e straziante, la tensione alla costruzione sempre delusa, l'intrinseca componente trasfiguratrice e visionaria, la dimensione simbolico-metafisica. I versi e le prose liriche di questo volume sono riconosciuti come uno degli esiti più originali della poesia italiana del Novecento: apertamente sperimentali nella forma, sono una folgorante evocazione dei grandi temi del decadentismo e del simbolismo, rivissuti con eccezionale impeto lirico. Ma sono anche la testimonianza più pura di un poeta unico e straordinario, anzi l'immagine stessa della passione poetica, di una vocazione lirica autentica perseguita fino alla follia. -
Tragedie
Un'inclinazione intima e profonda conduce Alfieri alla tragedia: il suo temperamento conflittuale, la sua concezione eroica, appassionata e pessimistica della vita, il suo ideale di libertà politica e morale contro qualsiasi tirannide. La tragedia è, insomma, la proiezione diretta e necessaria della condizione drammatica dell'uomo e del poeta Alfieri. Priva di colpi di scena, di intrecci complicati, di mutamenti psicologici, la tragedia alfieriana è dominata dal protagonista, figura di scultorea potenza e prorompente energia che si sottrae a ogni possibile compromesso e sul quale incombe fin dall'inizio la catastrofe: campione di un'umanità in lotta per la propria affermazione, necessariamente destinato a soccombere. Anticonformista e ribelle nella vita come nell'opera, Alfieri irrompe sulla scena letteraria italiana con una violenza espressiva del tutto nuova, che riflette il suo credo nella forza viva del sentimento, anzi del «forte sentire», unico motore delle grandi e nobili azioni e ingrediente primo e indispensabile della poesia. -
Lo spleen di Parigi. Poemetti in prosa. Testo francese a fronte
Nella incompiuta raccolta di petits poèmes en prose che compongono Lo spleen di Parigi(1869) Baudelaire insegue l'ideale di una prosa musicale ma senza rima, dotata dello stesso potere evocativo del verso e capace di adattarsi «ai movimenti lirici dell'anima, alle oscillazioni del fantasticare, ai soprassalti della coscienza». Forse ancor più dei Fiori del male, di cui pure sono debitori, questi poemetti costituiscono un inesauribile repertorio tematico sospeso tra diario intimo e allegoria, in cui divagazioni autobiografiche si affiancano a malinconiche suggestioni di flâneur, scene di vita quotidiana si mescolano a magiche rievocazioni di sogni, bagatelle bizzarre convivono con sofferte riflessioni sulla condizione dell'artista, sempre in bilico tra gusto del peccato e aspirazione alla purezza, assetato di bellezza ma costretto a cantare gli orrori della metropoli moderna. Testo capitale che inaugura un nuovo genere destinato a grande fortuna nella letteratura europea, con il loro realismo visionario i poemetti in prosa di Baudelaire rappresentano anche il più incisivo e memorabile affresco di Parigi capitale del XIX secolo. -
Martin Eden
"Martin Eden"""" è stato definito uno dei """"libri arrabbiati della letteratura americana"""". La trama è una """"fabula"""" intensificata dell'apprendistato di scrittore di London stesso, ma trascende l'autobiografismo per la sua capacità di cogliere con immediatezza contrasti e contraddizioni collettivi e sociali caratteristici della società americana di fine secolo: una società nata dal grandioso sforzo pionieristico, felicemente materialista, tesa nello sforzo di conquistare i beni del mondo e a cui il socialismo appare come una dottrina povera, """"remota e poco attraente""""." -
Persuasione
Non c'è quasi più traccia della grazia e dello smalto di Orgoglio e pregiudizio in questa commedia a lieto fine segnata da una indecifrabile tristezza. Pubblicato postumo alla fine del 1817, Persuasione è la storia dell'amore tra il capitano Frederick Wentworth e la giovane Anne Elliot: un amore tormentato e osteggiato dalla famiglia di lei, che ha riposto nella figlia maggiore, l'avvenente Elizabeth, le speranze di un vantaggioso matrimonio borghese. Con il consueto coraggio della sincerità che la contraddistingue, la Austen solleva il velo sulla grettezza e l'egoismo della società del suo tempo, ma soprattutto denuncia gli inevitabili compromessi necessari all'esistenza. E spingendo il rifiuto dell'ipocrisia e dei facili autoinganni fino alle soglie della crudeltà, ci consegna nel suo ultimo romanzo una verità di insostenibile durezza: felice o infelice che sia, ciascuno ha sempre e unicamente quello che si merita. -
Atala-René
Introduzione e traduzione di Bruno Nacci. Una Louisiana di lussureggiante bellezza percorsa dal maestoso Mississippi fa da scenario a questi due brevi romanzi che Chateaubriand aveva concepito in origine come episodi dell'epopea indiana dei Natchez e volle poi includere neIl genio del cristianesimo prima di darli alle stampe come testi autonomi. Atala (1801) racconta l'infelice e sventurato amore di Chactas, un giovane indigeno, per la figlia di uno spagnolo e di un'indiana convertitasi al cristianesimo.René (1805), sorta di autobiografia romanzata dell'autore, dipinge la malinconia delle passioni di un giovane francese che, in fuga dall'Europa e da un tormentoso passato, va in cerca di sé stesso nelle selvagge colonie americane e viene adottato da un indigeno. Nutriti dal gusto settecentesco per l'esotismo e dagli echi rousseauiani del mito del «buon selvaggio», i due racconti intrecciano un sentimentalismo idilliaco a vaghe seduzioni religiose e, soprattutto nella figura di René, anticipano la sensibilità acuta e malata dell'eroe romantico in cui si riconoscerà un'intera generazione di scrittori, da Sainte-Beuve a Lamartine. -
Le avventure di Tom Sawyer
Tom Sawyer è un ragazzino vivace che vive con la zia Polly e il fratellastro Sid in una cittadina sulle rive del Mississippi. Conduce una monotona vita scolastica, ma è pieno di immaginazione e in compagnia dell'amico prediletto, Huck Finn, sogna avventure con i pirati, imprese eroiche e scoperte di grandi tesori nascosti. Sempre al centro di guai, ideatore di giochi e di burle, è il primo attore di quel teatro dell'infanzia che Twain ci presenta come età non dell'innocenza ma dell'ingegnosità e della messinscena. Finché un giorno la realtà prende il sopravvento sulla fantasia e la morte irrompe sulla scena in tutta la sua brutalità. Pubblicato nel 1876, Tom Sawyer nasce da un soprassalto della memoria. Alla ricerca degli anni perduti della sua giovinezza nel Missouri, Twain rievoca un'epoca storica – la nazione americana del mito della frontiera, attanagliata da problemi razziali, da laceranti divisioni di classe, dall'incombere di un'assurda guerra civile – e un luogo d'origine, un paesaggio che ha i lineamenti incantati di un idillio vissuto all'ombra del Mississippi, il grande padre totemico di tutta la narrativa di Twain. Introduzione di Enzo Giachino. Prefazione di Marisa Bulgheroni. -
Opere in versi e in prosa. Testo francese a fronte
Rimbaud è il più profondo interprete poetico della crisi nichilistica. Ebbe fortissimo il sentimento delle forze oscure che governano la nostra vita spirituale, visse l'euforica voluttà della rivolta romantica ma conobbe anche lo sgomento per aver osato tanta sfida. La sua poesia testimonia la complessità del suo mondo interiore, la potente ambiguità, la frenetica ricerca del proprio annullamento. Il suo linguaggio, le sue immagini audaci, le metafore inattese, il ritmo originalissimo, la rottura delle forme tradizionali lo collocano accanto ai lirici creatori di nuove poetiche, come Baudelaire o Mallarmè. -
Le vespe-Gli uccelli. Testo greco a fronte
Come in gran parte delle commedie di Aristofane, anche nelle ""Vespe"""" la denuncia del decadimento sociale e politico contemporaneo è celata dietro un intreccio quasi """"casalingo"""", anche se l'obiettivo della satira è uno degli ingranaggi più preziosi del potere dei demagoghi: il sistema giudiziario. Ritenuta una delle sue opere migliori, """"Gli Uccelli"""" è la commedia della totale evasione, del sogno, della favola di un mondo alternativo; meno incalzante e cruda, la satira si risolve nel sorriso di compatimento di chi comprende l'irrimediabilità della stoltezza umana."" -
La dodicesima notte. Testo inglese a fronte
È l'ultima commedia giocosa, a tratti autenticamente farsesca, di Shakespeare, prima della stagione delle grandi tragedie e delle commedie nere. Composta intorno al 1600, ruota intorno al naufragio in Illiria dei gemelli Viola e Sebastiano e alle avventure scaturite dal travestimento maschile della fanciulla che, sotto il nome di Cesario, diventa paggio del duca Orsino e se ne innamora: è lei la vera protagonista della pièce, con la sua capacità di cogliere l'occasione e di affidarsi senza timori al caso e alla fortuna. Elegante e piena di grazia, la commedia trascina lo spettatore nella sua atmosfera magica e incantata in cui i contrasti più feroci si compongono armoniosamente. Eppure la malinconia di Orsino, il lutto della austera nobildonna Olivia e la beffa subita da Malvolio, suo triste e presuntuoso servitore al quale viene fatto credere di essere amato dalla padrona, anticipano la feroce fustigazione dei vizi umani che caratterizzerà lo Shakespeare più maturo, lasciando presagire una imminente “età dell'ansia”: il sogno è finito e l'uomo deve tornare a fare i conti con la bufera della realtà. -
Il ciclo di Cuchulain. Cinque drammi celtici. Testo inglese a fronte
Questa edizione comprende ""Alla fonte del falco"""", """"L'elmo verde"""", """"Sulla spiaggia di Baile"""", """"La sola gelosia di Emer"""", """"La morte di Cuchulain""""."" -
Uova fatali-Cuore di cane
Questi due romanzi brevi di Bulgakov hanno in comune l'invenzione fantascientifica e la verve satirica. In ""Uova fatali"""" uno zoologo casualmente produce un """"raggio rosso"""" capace di indurre una rapida e abnorme crescita delle cellule; in """"Cuore di cane"""" un celebre chirurgo trapianta l'ipofisi e altri organi di un ubriacone appena morto su un cane. In entrambi i casi, attraverso le imprevedibili e nefaste conseguenze che scaturiscono dagli esperimenti si dispiega una satira mordace della società e della vita culturale moscovita. Alle facezie scintillanti sul mondo artistico e letterario - che troverà la sua collocazione ideale ne """"Il Maestro e Margherita"""" - si affianca l'amarezza per l'arroganza e l'ottusità del potere, che rovina le migliori risorse manipolandole e trasformandole nelle peggiori."" -
Medea-Ippolito. Testo greco a fronte
Due tragedie ""forti"""", in cui la presenza degli dèi ha ormai solo una funzione di immagine-simbolo di valori immanenti nella vita dell'uomo, come la forza dell'eros e l'ideale della purezza. La protagonista di """"Ippolito"""", Fedra, e ancor più Medea sono tra i personaggi più drammatici del teatro d'ogni tempo: la tragedia è tutta interiore, il conflitto è dentro l'animo delle due straordinarie figure femminili, nello scontro tra le ragioni del cuore e della passione e la lucidità delle risoluzioni estreme portate a compimento."" -
Manuale. Testo greco e latino a fronte
Pubblicato dal suo allievo Arriano nel II secolo, esempio fra i più riusciti di letteratura filosofica che si prefigge di ridurre la distanza tra riflessione morale e condotta conseguente, il Manuale è una raccolta di massime e di insegnamenti esposti in modo organico e conciso, pensati per orientare l'azione nella situazione concreta. Esercitò grande influenza sul pensiero filosofico successivo e, più tardi, sul cristianesimo. -
I canti di Maldoror-Poesie-Lettere. Con testo francese a fronte
"I canti di Maldoror"""", tumultuosi e trasgressivi, investono il lettore e lo guidano a forza attraverso i recessi oscuri e le fibre segrete della coscienza. In spregio a ogni pregiudizio morale, Maldoror si erge nella sua demoniaca maestà di arcangelo nero, si rivolta contro il proprio Creatore, lo fa a pezzi, lo getta nel ridicolo. La sorte dell'uomo appare priva di ogni possibilità di riscatto, persa in uno scenario apocalittico... ma un fioco barlume di speranza ancora resiste... Completano il volume le poesie, che permettono di tracciare un ritratto a tutto tondo dell'autore, e le epistole, unici documenti a raccogliere gli scampoli di una biografia altrimenti inesistente." -
Storia di Roma. Libri 1-2. Dai Re alla Repubblica. Testo latino a fronte
Dei 142 libri che componevano l'imponente ""Storia"""" di Livio ne sono pervenuti solo 35. Con stile maestoso e scorrevole il grande storico ripercorreva le vicende di Roma, dall'arrivo di Enea in Italia ai funerali di Druso, figliastro di Augusto (9 a.C.), con l'intento di fornire all'Urbe, nel momento culminante della sua potenza e della sua gloria, un'esposizione artisticamente valida del suo passato. Il successo della Storia liviana fu enorme fin dall'antichità, non tanto per il suo valore storiografico quanto per la visione d'insieme, che vede quasi prevalere gli aspetti artistici, letterari e morali su quelli puramente storici. Dopo una prefazione in cui sono presentati gli intenti dell'opera e accennati i criteri storiografici adottati, Livio inizia nel Libro I la sua storia a partire dalla leggendaria fondazione per proseguire con le vicende relative ai due secoli di regime monarchico. Nel libro II (e fino al V) l'attenzione si sposta all'avvento della repubblica, alle guerre combattute contro gli etruschi e Porsenna e gli altri popoli confinanti, alla nascita ed evoluzione del conflitto sociale tra plebe e patriziato, alla redazione delle XII Tavole, alla presa di Veio, fino alla tragica invasione gallica culminata nel grande incendio di Roma del 390 a.C."" -
La vecchiaia-L'amicizia. Testo latino a fronte
Composte entrambe nel 44 a.C. e concepite nella tradizione dei dialoghi filosofici,La vecchiaia e L'amicizia affrontano temi che la natura stessa dell'esistenza rende universali. Il Cato Maior de senectute non si propone come una consolatio sulla vecchiaia, ma piuttosto come un tentativo di alleviare il peso e le molestiae dell'età mostrando come la compiutezza della vita sia in realtà una grande conquista quando dietro di sé si lasciano opere da ricordare, azioni degne, un vissuto di cui si può andare fieri. La gioia, la sicurezza, il privilegio della vecchiaia stanno nella consapevolezza di una vita ben trascorsa e nella memoria di un passato costruttivo. Il Laelius de amicitia è un'esortazione a riconoscere l'insostituibilità dell'amicizia, che nasce per natura e non per calcolo e che, dopo la sapienza, è il bene più grande concesso all'uomo. Nel dialogo l'esaltazione di questo sentimento, che è anche espressione della innata tendenza dell'essere umano alla socievolezza, si accompagna all'elogio della virtus, fondamento morale di ogni legame serio e duraturo. Introduzione, traduzione e note di Nicoletta Marini Saggio critico di Gianna Petrone. -
Lazarillo de Tormes
Autentica novità nella letteratura cinquecentesca, il ""Lazarillo de Tarmes"""", archetipo del romanzo picaresco, è anche e soprattutto una grande satira della società del tempo. Scritto con sobrio realismo e con sagace ironia, è uno dei testi fondamentali della letteratura spagnola ed è stato un punto di riferimento per la moderna narrativa europea.Vi si narrano le innumerevoli disavventure del piccolo Lazarillo, costretto per fame a servire padroni avari e insensibili, i suoi vagabondaggi e le molte astuzie escogitate per sopravvivere. Cresciuto, il giovane accattone riesce infine, superando o aggirando avversità e ostacoli, a trovare una stabilità sociale ed economica.""