Sfoglia il Catalogo ibs006
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 5981-6000 di 10000 Articoli:
-
Come sfruttare al meglio le opportunità della vita
Questo libro ti aiuterà a: trovare il giusto equilibrio tra i diversi ambiti della tua esistenza, ridurre al minimo stress e preoccupazioni, acquisire uno stile di vita più sano, interagire con gli altri in modo più efficace, migliorare le tue capacità di ascolto, diventare una persona carismatica, gestire i rapporti con persone difficili, assumere il controllo delle tue emozioni.rn«Riempiamo le nostre menti con pensieri di pace, coraggio, salute e speranza, poiché la nostra vita sarà come i nostri pensieri la creano» - Dale CarnegieChe cosa vuoi davvero dalla vita? Cosa hai realizzato finora? Ne sei soddisfatto? E cosa puoi ancora realizzare? Questo libro è un invito a valutare i risultati raggiunti e a pensare che il futuro possa rivelarsi non solo migliore del presente, ma davvero felice. I principi elaborati da Dale Carnegie ti insegneranno a identificare i tuoi punti di forza e le tue debolezze ma anche a sfruttare in modo più produttivo le diverse situazioni che incontrerai nella vita, potenziare le tue qualità, mitigare i tuoi difetti e avere una vita più piena e soddisfacente. -
Quiet power. I superpoteri degli introversi
Una guida per bambini e adolescenti dall'autrice di Quiet.Il mondo ha bisogno di te e ci sono un sacco di modi per far sì che la tua attitudine al silenzio si faccia sentire forte e chiara. Questo libro non ti insegnerà a trasformarti in qualcun altro ma a usare meravigliose doti e capacità che possiedi già. Dopodiché... in guardia, mondo!Quando Susan Cain era un'adolescente molti le chiedevano perché fosse così silenziosa. Per anni ha fatto del suo meglio per apparire socievole, che a scuola sembrava il complimento migliore che si potesse ricevere. Si sforzava di parlare di più in classe e andava a feste piene di ragazzi anche quando avrebbe preferito uscire con un ristretto gruppo di amici. Con il tempo però ha compreso che il suo atteggiamento pacato aveva sempre nascosto un grande potere: gli altri apprezzavano la profondità delle sue riflessioni e la sua capacità di ascolto. Dopo il grande successo di Quiet Susan Cain ha scritto una guida pensata per i bambini e gli adolescenti e per il loro mondo – la scuola, le attività sportive, la vita familiare, i rapporti con i coetanei – ricca di storie di introversi famosi, da Einstein a Beyoncé a Emma Watson, e di strategie e consigli pratici per imparare a usare i propri tranquilli superpoteri e metterli al servizio delle sfide più impegnative. -
Il dolce potere del disordine
«La vita non aspetta nessuno: né ordinati, né disordinati. Non fa differenze, lei. Il suono dell'ultimo gong può sorprenderci in qualunque momento e nulla importa a chi lo suona se quell'istante ci trova nudi o elegantissimi, e nemmeno se siamo ordinati o no.»Passiamo buona parte della nostra vita cercando di mettere in ordine: a casa, sul lavoro, nelle relazioni, persino dentro noi stessi. A cosa rinunciamo mentre impieghiamo tanta energia nella ricerca di un ordine perfetto, mentre la vita ci passa accanto? E se scoprissimo troppo tardi che la vera felicità non nasce dalla disciplina ma scaturisce gioiosa dal caos? Anne Marie Canda ci invita a ripensare la nostra vita, a vedere quanti limiti imponiamo a noi stessi e quanto tempo perdiamo abbracciando un'idea dell'universo e dell'esistenza improntata all'ordine. Dopo il successo di Il magico potere del riordino, un libro sincero e appassionato che insegna a trovare nel disordine la possibile chiave di riuscita per vivere felici. -
M Train
Un libro potente e toccante, fatto di storie vere, viaggi, memorie, meditazioni sulle ossessioni letterarie più profonde, la passione per il caffè e quella per i telefilm, che ci conduce dritto al cuore di un'artista unica, in una nuova edizione arricchita da una postfazione dell'autrice e fotografie inedite.«Patti Smith è la guida perfetta, svela quei piccoli frammenti di vita che la gente dà spesso per scontati – come una buona tazza di caffè, un cappotto familiare, o la ""metamorfosi del cuore""""» – Publishers WeeklyUn viaggio in diciotto stazioni a bordo del treno della mente di un'artista leggendaria. M Train parte dal Café 'Ino, il minuscolo caffè del Greenwich Village dove ogni mattina Patti Smith ordina una tazza di caffè nero, pane integrale tostato e un piattino di olio d'oliva. Seduta al solito tavolo d'angolo riflette sul mondo com'è e come è stato e ne scrive sul taccuino. Tra sogno e realtà, tra passato e presente, la sua prosa visionaria ci porta in Messico sulle tracce di Frida Kahlo, a Berlino, alla conferenza di una società di esploratori dell'Artide, a Rockaway Beach, dove Patti Smith compra una casa abbandonata in riva al mare, fino alle tombe di Genet, Plath, Rimbaud e Mishima. Fotografie scattate con l'inseparabile Polaroid scandiscono il cammino e si intrecciano con le riflessioni sul mestiere dell'artista, i ricordi degli anni in Michigan e della perdita del marito, il musicista Fred Sonic Smith."" -
Lettera a chi non c'era. Parola dalle terre mosse
«Non c'era bisogno della pandemia per capire che la vicenda umana si svolge dentro la dimensione del pericolo e che non c'è modo di immunizzarsi. Bisogna arare il tremore, seminarvi dentro la nostra voglia di essere qui e di vedere con gli occhi aperti che cosa enorma è ogni giornata, qui nella crepa del mondo.»C'è Mario, che aspettava di mangiare la pizza di granturco con la figlia in braccio quando la terra ha iniziato a tremare: ha perso tutto, vive da anni in un container. Ci sono due ragazzi che si baciano in una macchina, il terremoto li coglie in quel momento di dolcezza. C'è Benedetto Croce, che riprende i sensi a notte fonda e si trova coperto dalle macerie fino al collo, e c'è Gaetano Salvemini, che sopravvive alla moglie, ai figli e a una sorella perché si aggrappa all'unica parete che non crolla. Il terremoto del 1980 in Irpinia, che travolse una terra già segnata dall'emigrazione, e la ricostruzione, che produsse tanti guasti ma non ha portato via la grazia antica di quei luoghi. Gli altri terremoti italiani, da quelli di Messina e Avezzano ai più recenti dell'Emilia, de L'Aquila e delle Marche. E in mezzo tante disgrazie collettive, imprevedibili o dovute all'incuria umana: Franco Arminio parte dai suoi luoghi e allarga lo sguardo per rievocarle a una a una, scavando tra le macerie con l'indignazione delle sue prose civili e la dolente tenerezza dei suoi versi. Questo libro è al tempo stesso un inedito catalogo delle nostre fragilità, di tutte le volte in cui la Terra ci ha ricordato che siamo piccoli quanto formiche sul suo grande dorso, e un appello rivolto a chi viaggia distratto attraverso le persone e le cose, perché «quello che è accaduto non è frutto del caso o di una congiura, [...] non riguarda solo chi è morto o i suoi familiari, riguarda noi e i nostri figli, riguarda soprattutto chi non c'era». Arminio chiede con ardore alla letteratura di farsi testimonianza, ci ricorda che l'ascolto e l'attenzione alle parole sono il primo passo per ricostruire la speranza. -
Suonala ancora, Sam. Le più belle battute del grande cinema
Questo volume, che esce oggi in una nuova edizione riveduta e ampiamente arricchita, raccoglie le migliori battute da oltre 1500 film, ordinandole per temi o argomenti, come in un grande dizionario delle citazioni più fulminanti, più celebri, più divertenti.rnrn""Be', ma noi siamo persone, solo esseri umani, sai: tu ti credi Dio!""""""""Io... Io a qualche modello dovrò pure ispirarmi!"""" - Michael Murphy e Woody Allen, ManhattanrnTra le note di un brano ormai famosissimo, una splendida Ingrid Bergman sussurra al pianista di Casablanca: “Suona la nostra canzone, Sam, come a quel tempo...”. E dal set di Harry ti presento Sally le fa eco una simpatica Meg Ryan: “Io non vorrei mai passare il resto della mia vita a Casablanca, sposata a uno che gestisce un bar. Ti sembrerò una snob, ma è così.” Dalla nascita del cinema sonoro, sono migliaia le battute che hanno fatto epoca, risuonate per la prima volta in una magica sala buia ma diventate proverbiali ed entrate a far parte dei modi di dire di tutti i giorni."" -
Credere allo spirito selvaggio
Eri già matucha, orsa, adesso sei medka, metà e metà. Sai cosa significa? Significa che i tuoi sogni sono tanto suoi quanto tuoi.rnrn«Tra l'immersione in terre selvagge e l'esperienza filosofica, questo testo suscita un immenso rispetto» - Actualittérn«Un memoir dalla sapienza antica e al tempo stesso letterario» - Libérationrn«Un'esplorazione delle zone misteriose dove l'umano e il non umano dialogano dove il pensiero razionale fatica ad arrivare» - Le MondeNel 2015, durante una missione antropologica tra i vulcani gelati della Kamtchatka, Nastassja Martin viene attaccata da un orso che distrugge metà del suo volto. Viva per miracolo, affronta mesi di calvario, prima in balia della brutalità di un piccolo ospedale russo, poi sul fronte opposto, nella asettica freddezza delle strutture sanitarie francesi ""all'avanguardia"""". È grazie alla sua apertura mentale e alla sua consapevolezza della complessità degli esseri viventi che la protagonista riesce a non impazzire, e anzi a ripensare la catena di eventi che l'ha portata di fronte alla belva, a chiedersi """"Perché ci siamo scelti? Che cosa ho davvero in comune con la creatura selvaggia e da quando?"""". Spaziando tra psicoanalisi, sciamanesimo e antropologia, Martin riflette sui confini in cui chiudiamo la nostra identità, sul nostro futuro in un pianeta sull'orlo della rovina, dove oltre all'equilibrio tra specie viventi stiamo perdendo antichi miti, spazi di libertà e vita selvaggia."" -
Nella quiete del tempo
“Ho sempre voluto scrivere un romanzo dove creare e descrivere un mondo che, come tutti gli esseri viventi, nasce, cresce e alla fine muore.” Così nelle parole dell’autrice il senso di questo libro, pubblicato in Polonia nel 1996, dove fu accolto con grande attenzione e si aggiudicò il premio della Fondazione Koscielski, e uscito in Italia nel 1999. Dopo il successo di I vagabondi, e dopo aver riproposto Guida il tuo carro sulle ossa dei morti, Bompiani riporta in libreria un altro romanzo fondamentale di una grande scrittrice, premio Nobel per la letteratura 2018.rnrn«Olga Tokarczuk ci ricorda perché leggiamo romanzi: per entrare in un mondo immaginario, del tutto estraneo e infinitamente familiare allo stesso tempo». - The Prague Postrnrn«Tokarczuk usa un linguaggio ricco, articolato, stratificato, che fin dalla costruzione delle frasi ha qualcosa di intrinsecamente sovversivo perché mette in dubbio lo stato di cose esistente. È una persona che trasforma la curiosità e lo stupore in letteratura». - Wlodek Goldkornrnrn«Un libro curioso e commuovente». - The IndipendentrnrnPrawiek è un villaggio sospeso nel tempo, “un luogo al centro dell’universo”: percorso dai fiumi Bianca e Nera, punteggiato da alture come la Collina dei Maggiolini, ha quattro arcangeli a vegliare i suoi confini e un Tempo scandito dalle consuetudini più semplici. Le guerre e gli eventi della storia portano scompiglio anche qui, come nel resto del mondo, ma a Prawiek le giornate ruotano attorno alle preghiere, al mulino e al macinacaffè, alle nascite e alle morti, alle piccole storie degli eccentrici personaggi che lo abitano: Spighetta, che si nutre di ciò che resta dopo la mietitura; il castellano Popielski, che dedica la vita a un misterioso gioco da tavolo; Ruta, che ama i funghi più delle piante e degli animali; l’Uomo Cattivo, rimasto solo così a lungo da dimenticare la sua natura umana. Una fiaba dal passo solenne e rarefatto sulla stretta inesorabile del tempo e sul rapporto sublime e grottesco tra uomo e mondo. -
Pellegrino in ascolto. Testo spagnolo a fronte
Spenta la luce, / il vento si proclama in mezzo agli alberi / e appresso alla finestra senti freddo / e la certezza che ogni paesaggio / nel suo dentro si spezza / come frase che arriva alla tana / del terribile senso. / Nessuno ha predisposto / nel deserto / una benigna guida. / Ogni passo è alla cieca, / il cielo senza stelle. / E il pensiero anticipa le belve.""Il suo linguaggio è uno dei più conosciuti nella poesia spagnola contemporanea. Esso è al contempo intellettuale e popolare, universale e personale, superficiale e profondo."""" Con questa motivazione nel 2018 Ida Vitale ha ottenuto il premio Cervantes, secondo autore uruguaiano nella storia del prestigioso riconoscimento a ottenerlo. La sua è una poesia colta, definita """"essenzialista"""", caratterizzata cioè da una concisione estrema e da un linguaggio ricercato, sebbene mai oscuro o criptico. Nel solco della tradizione delle avanguardie storiche latinoamericane, tra echi simbolisti e lampi surreali, Vitale utilizza l'ironia per creare un universo metaforico popolato di animali, rappresentanti di un mondo naturale schiacciato da un'umanità indifferente e da una modernità mediocre."" -
Abbecedario
Le lettere dell'alfabeto e i numeri si fanno grande gioco di scoperta e fantasia nelle mani del maestro del pensiero estetico.«L’Abbacedario presenta un Dorfles inedito, soprattutto per quanto riguarda la sua immagine e la sua identità pubblica» - Aldo Colonetti, la Letturarn«Educare con l'arte.» Forse Gillo si era ispirato a questa massima di Herbert Read quando ha pensato di sollecitare la curiosità di noi nipoti disegnando questo abbecedario, anche se, pur piccoli, in parte sapevamo già districarci con la lettura. I significati di riferimento sono un campionario di animali, nomi e aggettivi spesso di uso non comune. Ma Gillo, più che avere progetti didattici, tendeva a mettersi al nostro livello, divertendosi, provando con noi i giochi che portava dai suoi viaggi, e sfidandoci sul piano della creatività. Dopo aver tracciato il contorno a penna del soggetto, spesso ci invitava a completare i suoi disegni con i colori a pastello e a inventarne i nomi. (Dalla Prefazione di Piero e Giorgetta Dorfles) -
Volo di notte
Fabien, giovane pilota, sorvola pianure e montagne dell'America del Sud sul suo biplano per portare a termine la missione affidatagli dal responsabile Rivière, che lo segue via radio dall'aeroporto di Buenos Aires. Siamo agli albori dei collegamenti aerei internazionali e librarsi tra le nuvole comporta un rischio di vita ma regala anche emozioni fuori dal comune. Quando un uragano porta fuori rotta il biplano le sorti del coraggioso Fabien sono segnate: il serbatoio del carburante sempre più vuoto, i messaggi con l'aeroporto sempre più difficili. Eppure oltre alla certezza della fine c'è solo la risolutezza del giovane aviatore, deciso a non fermarsi. E a godere anche in quel momento del senso di meraviglia per ciò che osserva sotto di sé e sopra le nuvole. Antoine de Saint-Exupéry, conosciuto dai lettori di tutto il mondo per Il Piccolo Principe, ebbe una vita intensa e sorprendente, contraddistinta dalla passione per i voli aerei e dalla voglia di superare ogni limite, proprio come il protagonista di questa storia. -
Il capitale amoroso. Manifesto per un eros politico e rivoluzionario
"Di fronte alle brutture del mondo, c'è chi si rifugia nel sesso, chi nella solitudine, chi nell'amicizia. C'è chi preferisce non prendersi alcun rischio a seguire semplicemente le convenzioni. Ma c'è anche chi fa una scelta radicale: mettere l'amore al centro della propria vita e riverberarlo sulle comunità""""Mentre il nostro immaginario è infarcito di amore - una versione romantica e fasulla, veicolata da romanzi, film e pubblicità -, la nostra società si comporta come un amante dal cuore spezzato: è cinica e sprezzante nei confronti dell'amore, considerato un sentimento stupido, inutile o noioso, una fantasia per adolescenti, un ripiego per chi non sa stare solo, un lusso per pochi. Questa contronarrazione è il frutto pericoloso dell'individualismo capitalista, un sistema che mentre stigmatizza la solitudine e colpevolizza chi la vive come indegno d'amore, ci vuole sempre più soli, divisi e in competizione fra noi. Concentrati su noi stessi, ci vediamo rubare il tempo che potremmo usare per coltivare le relazioni con gli altri, amore compreso. Ma il rimedio a questa crisi dell'amore esiste. Nell'epoca in cui le relazioni si basano sullo scambio, sull'utilità, sulla convenienza, sulla compatibilità, lasciare spazio invece a un amore incondizionato e libero, capace di passare dal singolo alla comunità, può essere una delle azioni più antisistema, rivoluzionarie e coraggiose che possiamo fare per cambiare la nostra società: un vero atto di resistenza in questi tempi sempre più divisi." -
Come migliorare il proprio stato mentale, fisico e finanziario. Manuale di psicologia del cambiamento
Di fronte al destino e agli ostacoli che mettono a repentaglio la nostra felicità, viene spontaneo credere che l'unica reazione sensata sia quella di convivere serenamente con i propri fallimenti. Caterve di libri e guru di ogni sorta hanno teorizzato l'accettazione passiva dei propri mali, dimenticando che rimuovere i propri desideri non fa che aumentare il livello di frustrazione di ciascun individuo. Anthony Robbins insegna a proiettarsi nella giusta dimensione mentale per realizzare le proprie aspirazioni, lasciando da parte la paura di sbagliare. Un libro a cui fare riferimento ogni volta che la vita presenta una nuova sfida così da affrontarla con coraggio ed energia per migliorare la qualità della propria esistenza. -
L'Andreana
Ambientato nella Cesenatico cara all'autore, questo romanzo narra le vicende della fiera Andreana, vedova del più noto pescivendolo del paese ed emblema della donna ""più forte dell'uomo"""" che le disgrazie, le proprie e quelle dei due figli Anita e Francesco, non riescono a piegare.«""""L'Andreana"""" segna una svolta dell'arte di Moretti. Non vorrei sbagliarmi, ma ho proprio l'impressione che i suoi motivi più personali qui abbiano acquistato una critica consepevolezza» – Francesco Jovine«A Moretti riusciva questa cosa per cui non è necessario trasformare ogni vicenda in una tragedia greca per darle dignità di racconto. In questo è davvero romagnolo: l'incapacità di incupirsi del tutto di fronte al disastro; due risate in faccia, non solo lacrime» – Cristiano CavinaPubblicato nel 1932 a puntate sulla rivista di Ugo Ojetti Pègaso e poi in volume nel 1935 con l'eloquente sottotitolo Romanzo dei figli, L'Andreana, come tutti i libri di Moretti, fu più volte rivisto e modificato negli anni, fino all'edizione del 1961 nei Romanzi della mia terra. Ambientato nella Cesenatico cara all'autore, narra le vicende della fiera Andreana, vedova del più noto pescivendolo del paese ed emblema della donna """"più forte dell'uomo"""" che le disgrazie, le proprie e quelle dei due figli Anita e Francesco, non riescono a piegare. La storia di maternità delusa di questa figura altera è tratteggiata sullo sfondo della vita dei mercanti di pesce dell'Adriatico e contiene alcune delle pagine più belle della narrativa di Moretti, che non a caso lo preferiva a tutti i suoi romanzi. Da questo libro, uno dei più fortunati dell'autore, è stato tratto nel 1982 uno sceneggiato a puntate diretto da Leonardo Cortese con Ilaria Occhini, Gastone Moschin e Ida Meda."" -
Una vita all'estremo. L'impresa dell'esploratore Vittorio Bottego
Il ritratto di un uomo disposto a tutto pur di realizzare la propria vita.«Una vita all'estremo racconta come si possa consumare rapidamente la propria vita all'insegna del tutto e subito» - Paolo Mauri, RobinsonrnSe l'esistenza è una luce più o meno lunga nell'eterno buio del tempo, la mia è stata quella di una lampada da tavolo di buona qualità capace di resistere accesa su una scrivania per un non disprezzabile numero di anni.Il narratore di questa storia, ormai stanco e in età avanzata, riavvolge il filo di due vite opposte e parallele che dal 1892 al 1897 sono corse vicine: la sua, da semplice impiegato e segretario alla Società Geografica, e quella di Vittorio Bottego, esploratore in preda alla brama di vivere, sempre pronto alla sfida, adorante ammiratore di Stanley e della sua avventura africana tanto da farsene emulo arruolandosi come volontario al seguito delle truppe italiane in Abissinia dopo il massacro di Dogali. Da studioso di carte e diari ma anche da testimone, il narratore rievoca gli ultimi cinque anni di vita del capitano Bottego: intemerato e vincente esploratore del Giuba, ben deciso a portare a termine una seconda missione ancor più azzardata per svelare il mistero del corso del fiume Omo. Impresa il cui destino si intreccerà con quello della disfatta italiana ad Adua, fino alla tragica morte di Bottego in un'imboscata. -
Guerra e guerra. Ediz. integrale
«Se mancasse un'unica frase alla fine, nel mio caso quella frase non potrebbe essere che: non ha avuto senso, cara signorina, niente ha avuto alcun senso. Però mancano ancora molte frasi alla fine, ed ecco che arriva la neve.»«Amo i romanzi di Krasznahorkai. Quelle frasi lunghe e sinuose m'incantano, e anche se il loro mondo appare cupo, noi lettori sperimentiamo quella trascendenza che Nietzsche ha definito consolazione metafisica» – Imre Kertész«Una raffinata indagine della coscienza, della percezione e della memoria» – Harvard Book Review«La prosa di Krasznahorkai possiede un'energia e una bellezza da togliere il fiato» – Colm TóibínLa vita del solitario archivista György Korin viene sconvolta dalla scoperta di un antico manoscritto dall'inestimabile valore in un paesino ungherese: il testo narra l'epopea di quattro personaggi in diverse epoche storiche accomunate da uno stato di guerra permanente. Reso folle dalla sua ossessione, Korin decide di portare il misterioso volume con sé a New York, ""il centro del mondo"""", per trascriverlo, consegnarlo alla Rete e renderlo immortale. Guerra e guerra è la storia di questa missione, punteggiata dai molti incontri del protagonista lungo il suo cammino, in un mondo diviso tra brutalità e bellezza. Un romanzo che non è solo un romanzo, ma che già durante la stesura ha sconfinato nella realtà – in forma di messaggi dell'autore ai suoi lettori – e che la invade quando, nel 1999, viene inaugurata una targa commemorativa, come Korin stesso desiderava, affissa sulla parete di un museo in Svizzera, accanto a una scultura di Mario Merz. Per l'edizione italiana, la prima integrale, l'autore ha raccolto tutti questi elementi perché i lettori possano ripercorrere l'intera esistenza del progetto Guerra e guerra in una sorta di caccia al tesoro."" -
La cura dello sguardo. Nuova farmacia poetica
Le pagine di questo nuovo libro di Arminio sono fitte come gli scaffali di un antico speziale, allineano racconti visionari accanto a vere e proprie orazioni civili, che pongono domande e chiedono risposte con vibrante ostinazione.In un tempo in cui si parla di distanziamento dagli altri, bisogna procurarsi un distanziamento da se stessi, incarnarsi veramente nell'aria del mondo, essere soci della luce, mettersi al servizio delle cose. La nostra vocazione non è la cattura. Siamo animali di premura.Percorrendo l'Italia palmo a palmo, nella sua paziente auscultazione del mondo, già da tempo Franco Arminio registrava una epidemia in corso: quella dell'«autismo corale», che ci vede rinchiusi dietro i nostri piccoli schermi, impegnati in una comunicazione che ha perso ardore e vitalità. In queste pagine il poeta torna a offrirci le sue parole come fiaccole per illuminare il presente, offrendo il suo stesso corpo come testimonianza, come repertorio di tentativi e rimedi: «Ho vanamente cercato la guarigione scrivendo. La ferita è ancora qui. Con il tempo mi sono cresciuti dentro consigli che posso dare, piccoli precetti fatti in casa.» Le pagine di questo nuovo libro di Arminio sono fitte come gli scaffali di un antico speziale, allineano racconti visionari accanto a vere e proprie orazioni civili, che pongono domande e chiedono risposte con vibrante ostinazione. La cura invocata passa sempre attraverso una lingua che si fa strumento di conoscenza, alla ricerca di una comunicazione, di un senso condiviso, di quella intima vicinanza della quale abbiamo tutti più che mai bisogno. E se non ci sono certezze, se tutti siamo un po' più fragili, a curarci sopraggiunge la fiducia nella capacità delle parole di unire i nostri sguardi «per fare comunità, per dare coraggio al bene». -
Sottomissione
A Parigi in un futuro prossimo vive François, studioso di Joris-Karl Huysmans, che ha scelto di dedicarsi alla carriera accademica. Perso ormai l'entusiasmo verso l'insegnamento, la sua vita procede su binari tranquilli, impermeabile ai grandi drammi della storia, scandita da avventure con le sue studentesse. Ma qualcosa intorno a lui sta cambiando. La Francia è in piena campagna elettorale. I tradizionali equilibri politici scricchiolano sotto il peso di nuove forze in gioco che minano il sistema consolidato. È un'implosione improvvisa e lenta che accelera fino a travolgere anche François. Il romanzo più visionario e insieme realista di Michel Houellebecq, capace di trascinare su un terreno ambiguo e sfuggente il lettore che, come il protagonista, vedrà il mondo intorno a sé improvvisamente e inesorabilmente dissolversi. -
La pietra oscura
Una moria di pesci, antiche maledizioni, storie ancora più antiche, universi lontani e comunicanti, statue sacre, adulti ostili e adulti complici per un'avventura che ha la concretezza dell'amicizia vera e il brillio di un'equazione che lega i mondi.«Se uno dei due mondi si ammala, l'altro deve andarsene per potersi salvare.»«E andare dove?»«Forse verso altri mondi dove ricominciare a tessere legami.»Sono cinque e sono inseparabili: c'è Ulisse che viene dal Senegal, Inco grande, grosso e trasognato, Ago il minuscolo, Gemma, magra magra e con una memoria invidiabile, e Giorgio, detto Stampa per via delle stampelle: insieme in terza media, in questa fine di primavera che è l'ultima da passare come una banda. Poi le loro strade si divideranno, è inevitabile, e fa un po' male. Intanto condividono tempo e passioni: i giochi di ruolo nel negozio di fumetti di Sebastiano, e anche i fumetti, certo, i silenzi e le chiacchiere. E poi un gioco che li prende tantissimo, un gioco inventato da loro, in cui invece di trasformarsi in eroi potranno restare quello che sono. Un lago che custodisce oscure leggende, una cavità nella roccia, dentro il bosco: una grotta, un rifugio, forse il varco per un altro mondo. E lì, nella grotta, una pietra che si stacca dalle altre, scotta, lampeggia. In città salta la luce, gli allarmi delle auto partono. Poi buio e silenzio. E un manipolo di militari decisi a scoprire da dove irradia la straordinaria energia di cui è intrisa la grotta e a setacciare le scuole alla ricerca dei ragazzini che hanno lasciato tracce ovunque. Comincia così questa storia di fughe e inseguimenti, misteri e ipotesi, in cui è chiaro che «le cose impossibili sono collegate fra di loro» e che l'anima del mondo, la forza che tiene vivi i vivi, è in pericolo. Una moria di pesci, antiche maledizioni, storie ancora più antiche, universi lontani e comunicanti, statue sacre, adulti ostili e adulti complici per un'avventura che ha la concretezza dell'amicizia vera e il brillio di un'equazione che lega i mondi. -
I ragazzi della via Pascoli
Non toccateli i bambini, non togliete loro il sorriso, l'abbraccio, l'attenzione, il bene, e domani sicuramente avremo alberi dritti e adulti migliori.«Una storia dedicata al milione di ragazze e di ragazzi immigrati di seconda generazione, nati e cresciuti in questo Paese, che aspettano di diventare cittadini italiani» - Annarita Briganti, RobinsonÈ strana, la distribuzione delle creature nel mondo. Casuale, forse. È il caso che porta il bambino narratore, con un gemello aggrappato alle natiche, a Trieste, vicino al Camposanto, nella casa di mamma Evelina e papà Sisto. Un figlio sarebbe bastato alla coppia, ma l'amore prevale e raddoppia. L'amore che nella casa del silenzio si muove furtivo: i genitori dei gemelli sono sordomuti da sempre. Pino e Rino, noti a tutti nel rione come i figli dei muti, crescono in quel silenzio in cui pure imparano a parlare, che è per loro la normalità. L'infanzia è serena fino ai sei anni, quando una zia benintenzionata sottrae i gemelli ai genitori per affidarli a un ente di assistenza. Via da casa, in un istituto, in una camerata di lettini bianchi, la divisa al posto dei cari buoni vestiti che sanno di famiglia, regole e divieti, le rare visite dei genitori che finiscono nel dolore di tutti; e poi punizioni, angherie, ingiustizie. L'ansia di crescere per liberarsi da quella prigione. E qualche consolazione: l'amore per una maestra bella e gentile, l'amicizia con i vecchi dell'ospizio vicino.