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Hardy Amies. L'eleganza al 14 di Savile Row
Uno dei più grandi stilisti d'alta moda, creatore di buona parte delle mise della regina Elisabetta e delle più celebri e importanti personalità inglesi, in grado come nessun altro di far concorrenza ai couturier francesi e italiani e di imporre lo stile british nel resto del mondo. Dopo un'infanzia felice in una famiglia modesta, fu mandato in Francia e Germania da dove potè sbirciare il mondo che diventerà ben presto il suo. Rimpatriato nel 1940, entrò a far parte dell'esclusiva maison Lachasse, acquisendo in fretta una fedele clientela. Durante la guerra servì lo Stato come ufficiale dell'intelligence ma la sua fama era già talmente grande che fu chiamato a disegnare le uniformi dell'esercito. Nel 1946 stabilì l'atelier Hardy Amies Ltd nello splendido palazzo (ancora segnato dai bombardamenti) al 14 di Savile Row, segnando una svolta epocale per l'intera zona e trasformandola nel polo londinese della moda e non solo. -
La danza
Vittoria Ottolenghi è la numero uno dei critici italiani di danza, ma non solo: è la sola a non essere una ""ballerina mancata"""". Alla danza infatti è arrivata per caso, inventando la prima Maratona di Danza al Festival di Spoleto di Giancarlo Menotti e riuscendo poi a portarla anche in televisione insieme a centinaia di spettacoli, festival, rassegne, e alla memorabile serie di trasmissioni 'C'è musica e musica', con Luciano Bario. Molte etoiles devono a lei la loro fortuna e l'hanno onorata della loro amicizia (Carla Fracci e Rudolf Nureyev su tutti) e la sua vita è così straordinaria che merita di essere raccontata. Così, oggi, fresca ottantaquattrenne, racconta la """"sua"""" storia della danza in Italia a Rita Tripodi, dal 1979 giornalista della sezione cultura de l'Espresso, che da lei, al pari di tanti lettori e telespettatori, ha imparato ad amare l'arte più effimera e preziosa del mondo."" -
Il mondo del balletto
La storia dei balletti più celebri, arricchita dai profili biografici delle ballerine e dei ballerini più famosi, da quelli dei musicisti, da buffi aneddoti e da puntuali descrizioni delle coreografie. Dal ""Lago dei Cigni"""" allo """"Schiaccianoci"""", da """"Pierino e il lupo"""" a """"Giselle"""", si raccontano i ventuno balletti più importanti, senza trascurare le regole relative alle posizioni e ai movimenti dei danzatori. Il tutto illustrato da acquarelli. Età di lettura: da 6 anni."" -
Vivere
Ambientato in una fonderia dove per risparmiare si lavora con sprezzo della vita umana, il romanzo presenta gli ambienti proletari della città di Birmingham, negli anni della grande depressione. Ancora oggi di forte attualità, è forse per questo uno dei libri inglesi più famosi, studiato nelle università, ma mai tradotto in italiano. -
Snobissimo
Chi non è snob lanci la prima pietra. Dall'intellettuale al piccolo borghese, dal milionario al mendicante, si trovano degli snob dappertutto. Persino tra i cani. È il libro di un umorista, certo. Ma anche uno studio di costumi. Perché lo snobismo continua ad essere la malattia sociale più diffusa. «Provare per credere!» come diceva Guido Angeli (e se vi si sono rizzati i capelli siete snob anche voi!) -
Cavalcata delle vertigini
Paolo Buzzi dedica il romanzo Cavalcata delle vertigini all'amico Luigi Russolo, riservandogli la figura del protagonista, Marzio. Pubblicato a puntate nel 1922 in «La Rivista di Milano» e raccolto in volume nel 1924, il testo delinea con incredibile fedeltà l'indole del protagonista, unendo ai dati storici sulla biografia, le tavole futuriste, l'invenzione degli intonarumori, la partecipazione alla guerra, il ferimento, gli importanti interessi occultistici, gli amori e «tutti i diritti ai voli, alle alogicità, alle architetture ed ai cataclismi della fantasia». -
Le torri d'avorio
"L'arredamento"""", diceva Robert de Montesquiou, """"è uno stato d'animo"""". Prima ancora che sulla carta, ogni scrittore proietta la sua creatività sui muri che lo circondano. Non importa se sia povero o ricco: gli oggetti che sceglie per arredare lo spazio in cui lavora sono le tessere di un mosaico con cui esprime la sua idea dell'arte. Dai mobili preziosi dei fratelli Goncourt alle ragnatele di Jarry, si tratta sempre di un alfabeto muto in cui gli scrittori traducono la loro visione del mondo. Per questo le case degli scrittori francesi del XIX secolo sono interessanti per qualsiasi lettore, perché sono delle palestre della creazione. Un tipo di creazione, quello dell'arredamento, con cui ognuno può e deve misurarsi." -
Ticino. Le voci del fiume, storie d'acqua e di terra
Uno scrittore e un fotografo alla scoperta di un fiume che ci parla di noi. Con le mille voci che l'acqua accoglie tra le rive per un'avventura, da vivere qui e ora. Dalle sorgenti del Passo della Novena, in Svizzera, alle gole del Piottino e poi giù, attraverso Piemonte e Lombardia, fino al ponte della Becca, a Pavia, dove si unisce al Po. L'anima di un corridoio d'acqua che ti avvince con la sua storia e il suo presente. Immaginate di entrare in una miniera a cielo aperto e cominciare a scavare. Immaginate di ascoltarne la voce. Ci vuole fortuna e un po' di coraggio. La fortuna di incontrare e il coraggio di lasciarsi andare. -
L' arte di essere povero
"Il mio divorzio fu emesso il 5 novembre, alle cinque della sera"""". Così inizia quella che, oltre a una testimonianza avvincente, può essere letta come manuale scritto da un autentico intenditore, oggi venerato anche in Internet. Il matrimonio con l'ereditiera americana Anna Gould aveva reso Boni de Castellane """"Re di Parigi"""". I sontuosissimi parties, spesso in maschera, con cui animava le serate parigine sono rimasti nella storia. Affollati della crème della società, con il conte di Montesquiou, Marcel Proust, Sarah Bernhardt, la Duse, d'Annunzio, l'allora giovane Jean Cocteau e pure Oscar Wilde. Tutti volevano essere suoi ospiti. Finché la moglie, indispettita dalle spese (e dai tradimenti), presentò istanza di divorzio e Boni, abbandonato da tutti, finì a doversela vedere coi creditori e con la buona società che ora gli voltava le spalle. Ma seppure difficile, la sua nuova, lunga vita """"da povero"""", non fu però da meno di quella precedente. Perduti lussi e limousine, Boni restò con qualche abito e i mezzi pubblici, ma riuscì nell'impresa di rimanere sempre fedele a se stesso. E conservando il suo spiccato senso dell'umorismo, poco prima di morire, decise di raccontare """"L'arte di essere povero""""." -
Quell'estate a Parigi
Fra leggenda e verità, Morley Callaghan rievoca l'estate trascorsa a Parigi nel '29 insieme a Hemingway, Scott Fitzgerald, James Joyce, Ford Madox Ford, Sinclair Lewis, Sylvia Beach, Robert McAlmon e tantissimi altri. La straordinaria e irripetibile stagione letteraria della ""lost generation"""" (generazione perduta), degli artisti americani e inglesi espatriati a Parigi. Ma più in generale questo libro di Callaghan affascina il lettore per un motivo preciso: la naturalezza con la quale parla della vita."" -
In Grecia con Serov
Nel maggio 1907 un'eccentrica coppia di artisti, armati di album da disegno e acquerelli, s'imbarca da Costantinopoli alla volta del Pireo. Léon Bakst, brillante scenografo e costumista, futura anima dei Ballets Russes, può coronare finalmente il sogno di una vita: raggiungere fisicamente quell'Ellade intravista sino ad allora soltanto nelle collezioni d'arte antica dell'Ermitage e del Louvre. Ad accompagnarlo in questa spedizione alla ricerca di uno stile contemporaneo per rappresentare il mito greco è Valentin Serov, celebre ritrattista pietroburghese suo amico e quasi coetaneo. Insieme visiteranno Atene, Delfi, Argo, Micene, Corinto, Epidauro, Olimpia e Corfù e soggiorneranno a lungo sull'isola di Creta dove Arthur Evans aveva appena portato alla luce le vestigia della civiltà minoica. -
La Madonnina degli Sleepings
La protagonista del romanzo, la ""Madonnina"""" del titolo, è Lady Diana Wynham, una giovane e seducente aristocratica inglese in viaggio attraverso l'Europa per procurarsi i mezzi per corrompere il commissario bolscevico berlinese Varichkine e ottenere l'autorizzazione a sfruttare i pozzi petroliferi acquistati dal suo defunto marito in Georgia prima della rivoluzione. Viaggi, lusso ed eros, tutto può succedere tra le splendenti boiseries lanciate a tutta velocità sulle rotaie."" -
Filosofia del dandysmo
Il dandy è sempre un esule. Uno straniero casualmente e temporaneamente collocato in un mondo che non gli appartiene e da cui non subisce condizionamento alcuno. A maggior ragione dunque la sua figura e il suo modus vivendi, inclusi la vita e l'arte, sono stati spesso fraintesi, e, soprattutto in Italia, banalizzati fino a risultare irrimediabilmente confusi. Schiffer invece, affrontando il dandysmo da un punto di vista non solo letterario, ma anche filosofico, ci restituisce la pienezza di un carattere che materializza l'estetica dell'anima e spiritualizza quella del corpo. -
Pirati
Per raggiungere il cuore misterioso dei pirati e delle loro avventure Gilles Lapouge incrocia realtà e sogno, la storia e la mitologia, dando vita a un'opera magistrale, per tutti quelli che hanno sognato il mare e un'altra terra, un altro mondo e un'altra vita. Perché il pirata è ""uomo del destino"""", è ribellione assoluta, e il suo essere """"uomo del mare"""" nutre la sua leggenda ancor più delle sue gesta."" -
Dizionario del perfetto cinico
Il cinismo non è una filosofia, né una morale. È piuttosto un modo di guardare le cose. Uno sguardo sprezzante e irrispettoso nei confronti di pensieri e parole infettate dall'ideologia. Così, passando da Seneca a Woody Allen e da Chamfort a Wilde o Cioran, l'autore ci offre un insolente breviario di citazioni, magistralmente illustrato dalla ferocia di Roland Topor, per aiutare qualsiasi idealista deluso (e chi non lo è?) ad abbandonare definitivamente le proprie illusioni e a vivere serenamente il disprezzo assoluto delle opinioni e della buona creanza, beandosi dell'epiteto ""cane"""" che i cinici greci apprezzavano tanto."" -
Il giro del mondo in 80 giorni
In occasione del centenario di Jules Verne, Jean Cocteau e Marcel Khill vengono ingaggiati da Paris-Soir per ripetere il viaggio degli eroi di Verne, appurando che, incredibilmente, le difficoltà incontrate nell'800 da Phileas Fogg e Passepartout sono rimaste le stesse. -
Vox populi. Voci di sessant'anni della nostra vita
Il Festival di Sanremo, giunto quest'anno alla sessantesima edizione, piaccia o no, è lo specchio di un'Italia in continua trasformazione. In questo libro, Gigi Vesigna, colonna del giornalismo italiano e direttore del popolarissimo settimanale ""TV Sorrisi e Canzoni"""", che nella veste di giornalista, giurato, selezionatore delle canzoni, inventore e coordinatore del Festival per voci nuove di Castrocaro, co-conduttore del """"Dopo Festival"""", ha seguito le ultime cinquanta edizioni, racconta per la prima volta scandali, aneddoti, curiosità, censure e interessi, verità e non, della manifestazione canora più famosa al mondo che permette di ripercorrere il costume del nostro Paese. (Prefazione di Antonio Ricci)."" -
Arsenio Lupin e il segreto della guglia. Arsenio Lupin
La famosa guglia di Etretat, in Normandia, nasconde il più favoloso tesoro che si possa immaginare: perle, rubini, zaffiri e diamanti è la fortuna del re di Francia. Arsenio Lupin simula la propria morte e insieme alla nipote del conte Gesvres si mette sulle tracce del segreto della guglia. -
Arsenio Lupin. Il tappo di cristallo. Vol. 9
Una delle più famose avventure di Lupin. Il suo complice Gilbert viene catturato e condannato alla ghigliottina. Ma prima di essere arrestato consegna a Lupin un tappo di bottiglia in cristallo, raccomandandogli di custodirlo gelosamente, senza però spiegarne il motivo. Lupin farà di tutto per scoprire il mistero del tappo, indagando sulla vita privata di Daubrecq, uomo politico senza scrupoli, infiltrandosi in casa sua travestito da vecchio maggiordomo. -
Vacanze a tutti i costi
Esilarante cronaca dei vizi del popolo dei vacanzieri.