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La rappresentazione
Lo studio analizza un'articolazione sia storica sia teorica della nozione di rappresentazione essenziale nella filosofia moderna e quasi paradigmatica nella filosofia contemporanea. E prova, soprattutto, a progettare una visione alternativa. La visione che sintetizza la contemporaneità filosofica considera la rappresentazione non una possibilità di ingresso all'oggetto di riferimento, ma un oggetto di riferimento a sé, e ha il potere, tra l'altro, di dare una visibilità particolare ad altri quesiti filosofici cruciali: la relazione tra empiria e verità, il quesito sulla fondazione, la nozione di verità e gli statuti della rappresentazione scientifica e della rappresentazione artistica. Lo studio analizza il significato radicale della nozione di rappresentazione, la sua genesi moderna attraverso l'empirismo britannico del Seicento e del Settecento, il suo sviluppo sia attraverso Kant sia attraverso gli empiristi logici, ispirati da Wittgenstein e in dialogo critico con Cassirer, e il suo risultato contemporaneo, in particolare la filosofia analitica, in confronto critico sia con il pragmatismo sia con la fenomenologia. -
Nostalgia. Saggi sul rimpianto del comunismo
Se gli anni ottanta e novanta hanno significato enormi cambiamenti nell'Europa centrale e orientale, hanno allo stesso tempo stimolato speranze di un nuovo e migliore futuro per le nazioni appena coinvolte nei processi di democratizzazione. Dalla prospettiva del giorno d'oggi è evidente che questi processi sono ancora in pieno svolgimento. Prova ne sia la diffusa nostalgia per il passato recente, che getta ombre sulla realtà politica e sulle attuali condizioni sociali ed economiche. A questa si va inoltre ad aggiungere il rimpianto per i vecchi tempi: il passato è divenuto oggetto di disputa, ma sempre più anche di nostalgia. Questa antologia è un tentativo di mostrare le diverse facce del fenomeno nostalgia, che negli ultimi anni ha coinvolto sempre più le idee, i valori, la sfera politica, sociale, culturale e artistica. Nella forma della raccolta di saggi qui presentata è possibile confrontare i diversi punti di vista e, nella moltitudine di prospettive e voci, tracciare il percorso seguito dalla memoria collettiva nelle società dell'era post-comunista. -
Lo spettacolo nel mondo greco
In che modo il teatro dell'Occidente deriva dall'esperienza del teatro greco? Risalire al momento genetico dell'arte scenica, l'Atene della fine del VI secolo a.C. e i concorsi tragici istituiti dal tiranno Pisistrato, è necessario per individuare la nascita della nostra idea di personaggio, interpretazione, empatia, illusione comica, e per comprendere la funzione sociale imprescindibile nel genere teatrale stesso come sistema di comunicazione. Il volume ripercorre lo sviluppo storico-culturale del teatro nel mondo greco, esplorandone le radici rituali e religiose, l'integrazione nella vita civica, gli eccelsi esiti poetici raggiunti dai massimi drammaturghi ateniesi. Ampio spazio viene dato anche alla ricostruzione dell'allestimento e delle abitudini sceniche, per meglio intendere l'aspetto più vero del teatro greco: il suo essere spettacolo. -
Dal recinto al territorio. Milano, esplorazioni nella città pubblica
I quartieri di edilizia sociale non godono di buona stampa. A Milano, come altrove, la loro storia sembra coincidere con l'evoluzione della cattiva fama che oggi hanno. Ricerche, progetti e politiche di riqualificazione hanno inoltre considerato spesso la città pubblica come ambito separato, enfatizzando i confini che la definiscono. Questa immagine stereotipata spesso impedisce di riconoscerne le qualità e le potenzialità. È quantomai necessaria una rieducazione dello sguardo nei confronti di queste realtà, per riuscire a intervenire oltre il loro recinto ed entro più vasti settori urbani. Il volume esplora i differenti ""territori"""" entro i quali è possibile collocare la città pubblica oggi a Milano, per conoscerla e per riqualificarla, ma anche per abitarla."" -
Effetto museo. Arte, critica, educazione
Il museo d'arte contemporanea è oggi uno dei luoghi più discussi all'interno del sistema internazionale dell'arte. Muovendo dall'analisi delle radicali trasformazioni che nel corso del Novecento ne hanno segnato la fisionomia e le funzioni, il volume propone una riflessione articolata sugli aspetti cruciali dell'attuale dibattito critico. Lo sviluppo, davvero esuberante, delle mostre e delle grandi rassegne; la crisi della critica d'arte e l'affermarsi della professionalità, ancora imprecisa, del curatore; il ruolo degli artisti e il loro attivo intervento nella decostruzione dello spazio museale; la presenza determinante del pubblico e la necessità di proporre nuove, più efficaci strategie educative: questi e altri sono i temi che il saggio, attraverso il confronto tra voci e prospettive diverse, affronta, restituendo la complessità di uno scenario che si mostra incerto e, per questo, carico di promesse e possibilità. -
Architettura dell'occupazione. Spazio politico e controllo territoriale in Palestina e Israele
Muovendosi tra gli spazi sotterranei e gli insediamenti, fino al cielo militarizzato sopra Gaza e la Cisgiordania, Eyal Weizman analizza la trasformazione dei Territori in un sistema dove interventi architettonici e caratteristiche naturali sapientemente ridisegnate realizzano una vera e propria occupazione civile. Il paesaggio, plasmato dai processi paralleli di costruzione e distruzione, diventa in questo modo non solo immagine, ma strumento del potere; non solo teatro di guerra, ma arma per combatterla. L'architettura dell'occupazione è dunque un'operazione militare, più lenta e meno visibile di quelle condotte dall'esercito regolare, ma non meno violenta. Dall'analisi di come Israele ha trasformato la gestione dello spazio in strumento di dominio e di controllo scaturisce una lettura nuova dei rapporti tra ambiente, storia e politica, e viene denudata la volontà ideologica che si nasconde dietro questo progetto di occupazione coloniale tardo-moderna. -
Bioetica cattolica e bioetica laica
Questo libro fornisce una panoramica imparziale, e al tempo stesso chiara e documentata, di un argomento di grande attualità, che sta condizionando profondamente il dibattito culturale e politico del nostro paese. Questa nuova edizione ampliata dell'opera - ormai ritenuta una sorta di classico sul tema contiene sia un ""Poscritto 2009"""", in cui si traccia un bilancio critico complessivo della situazione odierna, avanzando, tra le altre cose, la suggestiva ipotesi di un """"cambiamento di paradigma"""" da parte della Chiesa, sia un'estesa """"Appendice"""" sui diversi modi di rapportarsi al problema bioetico dell'aborto."" -
Locus solus. Vol. 7: Memoria e immagini
Al contempo metafore e mediatori del ricordo, le immagini sono legate alla memoria sin dall'antichità. Ma la loro capacità di fissare il passato e conservarlo, per farlo rivivere davanti ai nostri occhi, è estremamente ambigua: più si fanno precise ed esatte, garanzia di una memoria perfetta, più ci autorizzano a dimenticare, a delegare loro il dovere della testimonianza. Il numero 7 di Locus Solus si interroga sui modi attraverso cui le immagini artistiche, letterarie e cinematografiche possono farsi luoghi di un esercizio attivo della memoria, coinvolgendo nuovamente il soggetto, il suo corpo, la sua identità o la sua appartenenza a una collettività. Dai vari contributi emerge un'idea di immagine come tracciato complesso, nel quale si sedimentano diversi strati culturali e diverse forme di sguardo. Perché le immagini, al di là della loro presunta trasparenza, sviluppano autonome forme memoriali, attingendo agli strati più profondi e primitivi dell'inconscio individuale e collettivo, come accade nel montaggio regressivo di Ejzenstejn oppure nei corpi automatici del cinema muto, dove dietro un gesto comico si nasconde la memoria di un'immagine tragica e antica. -
Pensare la scienza
Un volume in cui la ricerca scientifica diventa essa stessa oggetto di indagine. Affrontando da prospettive disciplinari differenti molteplici temi dagli ambiti neurobiologici dell'individualità, della memoria e della coscienza alla singolarità linguistico-epistemologica della psicologia; dalle questioni del riduzionismo alle conseguenze dei ""neuroni specchio"""" nell'interpretazione di fenomeni come l'empatia; dalla relazione cervello-memoria-storia alla creatività; dalle procedure delle scienze biomediche alla relazione tra ricerca e integrazione dei saperi - i saggi raccolti mostrano come, nelle sue consuete procedure, la ricerca scientifica non sia né più né meno """"razionale"""" di qualsiasi altra attività umana. E come la conoscenza generata dai metodi scientifici non discenda da una logica e da un ragionamento straordinario, o da generalizzazioni e astrazioni derivanti dall'osservazione sistematica della realtà, ma da costruzioni teoretiche provvisorie, sviluppatesi gradualmente attraverso risoluzioni dettate dall'opportunità, negoziazioni con i propri pari e, in molti casi, attraverso l'imposizione di programmi di ricerca sugli altri membri della comunità scientifica da parte degli attori con maggior potere decisionale."" -
Pensiero politico e scienza della mente
Di cosa parliamo quando parliamo di politica? Può sembrare sorprendente, ma non lo sappiamo con certezza: la maggior parte dei nostri pensieri su temi cruciali come giustizia, libertà, eguaglianza, sicurezza agiscono in noi, e determinano i nostri comportamenti, senza raggiungere la soglia della coscienza. Questi concetti, scaturiti da ciò che George Lakoff chiama ""inconscio cognitivo"""", sono infatti influenzati da una ragione non del tutto razionale, che si fonda sulle emozioni, e si nutre di metafore ed empatia. Ancora: dietro alle opposte visioni del mondo di progressisti e conservatori è rintracciabile una base di narrazioni e strutture mentali che mettono in scena valori in conflitto. Se schemi di pensiero di cui non siamo consapevoli condizionano i messaggi politici e le ideologie, giocando un ruolo fondamentale nel determinare le nostre decisioni, è essenziale comprenderne i risvolti nascosti confrontando stereotipi, simboli e immagini ricorrenti nella comunicazione pubblica, come il leader in veste di padre severo, la metafora della mela marcia o la reazione americana all'11 settembre nella forma di una guerra al terrore. Mettendo in discussione idee silenziosamente sedimentate, la brillante analisi di Lakoff rivela che per modificare il pensiero politico occorre in primo luogo conoscere, e trasformare, i cervelli."" -
Sul tradurre. Esperienze e divagazioni militanti
Tradurre è una forma di lettura, o di ascolto, ad alta intensità. Implica attenzione per il ritmo della scrittura, per i caratteri stilistici più riposti, per indizi infinitesimali, per simmetrie, opposizioni, enigmi, reticenze e bugie. Questo libro sul tradurre è un diario, un manuale, una resa dei conti, una collezione di storie. Entra nel lavoro quotidiano del traduttore (di un traduttore d'eccezione) e, partendo da rituali privatissimi (inseguire il testo completo di poesie delle quali è citato un solo verso, ricostruire in dettaglio lo svolgimento di una battaglia di cui occorreva controllare solo la data), parla di esperienze che lasciano il segno e di (provvisori) segreti di bottega; analizza zone tradizionalmente ostiche del tradurre (dialoghi, incipit, enigmi); racconta senza sentimentalismo l'incontro coi testi (l'invidia è un motore positivo); pratica il confronto con le versioni altrui (strumento per misurare, come in uno specchio, il proprio personale processo di manipolazione del testo). Questo è un libro che parla, ostinatamente, non di scrittori, ma di scritture. E concede, solo nell'Appendice, una galleria di ritratti (tra gli altri, Alice Munro e Ian McEwan): piccole storie di incontri mai dimenticati, che restituiscono per una volta, tra silenzi e lampi di svelamento, non pagine ma persone. -
Potere al popolo. Conflitti sociali e lotte politiche nell'Italia comunale del Duecento
Nei primissimi anni del Duecento quasi tutte le città dell'Italia centro-settentrionale furono attraversate da un'ondata di rivolte. Un movimento di opposizione radicale contestava l'egemonia dell'aristocrazia terriera che allora dominava la vita sociale e politica dei Comuni. Gli insorti scelsero per la propria organizzazione il nome di ""popolo"""": un termine generico, che indicava la massa indistinta degli esclusi dal potere. Con un linguaggio chiaro e un taglio espositivo inedito, il volume racconta la storia di questo fronte eterogeneo attraverso i suoi protagonisti, le sue lotte e i suoi cambiamenti, analizzandone il programma teorico e gettando luce sui processi di istituzionalizzazione che si affermarono nella seconda metà del Xlll secolo, quando il popolo, da gruppo antagonista, divenne in molti casi forza di governo."" -
Amicizia e potere. Reti politiche e sociali nell'Italia medievale
Alla fine del Medioevo, l'Italia si presenta come un articolato sistema di stati e poteri politici legati fra loro da significativi vincoli funzionali. La simbiosi politica si nutre non solo di alleanze militari o di scambi diplomatici, ma anche di una serie di interazioni sociali più quotidiane, che uniscono i protagonisti della vita pubblica in diverse reti di affinità. Appartenere alla società civile e politica nell'Italia tardomedievale significa infatti collocarsi all'interno di una serie di network di natura diversa e di vario respiro. Queste reti si dispiegano su scale e spazi geografici e sociali diversi - dal mondo rurale alla città, dalla corte al nucleo familiare, dai circuiti degli scambi al sistema degli stati - e concorrono in vario grado a definire l'identità individuale e il ruolo di uomini e donne. Il volume si propone di analizzare queste varie forme di appartenenza e il loro sovrapporsi, mettendo a frutto le ricerche più recenti in tema di network relazionali. -
Il saccheggio. Regime di legalità e trasformazioni globali
Questo libro affronta i temi del colonialismo e dell'imperialismo contemporanei introducendo un punto di vista abitualmente trascurato, quello del diritto. E si propone di sottrarre al pensiero unico sulla globalizzazione, diffusosi dopo la caduta del muro di Berlino, una delle sue armi più poderose: l'ideologia del regime di legalità, o rule of law. Il mito della legalità, frutto dell'autocelebrazione occidentale, è ben radicato non solo in America, ma anche in Europa e in Italia, dove l'apologia della dominazione americana fonda tanto il comune sentire politico e mediatico quanto ogni progetto di riforma giuridico-politica. Pubblicata in inglese nel 2008 (e ora in uscita in diverse lingue), questa analisi ha aperto il dibattito critico su una nozione, quella del regime di legalità, che, fino ad allora, era nata al di sopra di ogni sospetto. -
Leggere il tempo nello spazio. Saggi di storia e geopolitica
La tragedia della deportazione nazista, raccontata percorrendo gli orari ferroviari dei convogli del Reich. Le tracce del cruento assedio di Sarajevo negli anni novanta, rinvenute in una mappa d'epoca della città. La ricostruzione della politica russa d'inizio Novecento nell'analisi delle sedi di partito e del loro arredamento d'interni. Secondo tali percorsi si muove Karl Schlögel, capace, nei suoi studi innovativi sullo spazio e la storia d'Europa, di ritrovare il senso del passato nei luoghi che di quel passato sono stati teatro. In questo libro si interrogano cartine, atlanti geografici, planimetrie di edifici scomparsi, case aristocratiche, ghetti e hotel di lusso, selciati di marciapiedi, cimiteri, guide del telefono. Si perlustrano i varchi del muro di Berlino e si seguono i passi di Walter Benjamin attraverso i 'passages' parigini e nei labirinti silenziosi delle biblioteche. Il risultato di tali esplorazioni è una storiografia rigorosa quanto inattesa, non limitata all'uso di fonti scritte, ma in grado di interpretare il passato attraverso oggetti concreti; di arricchire, introducendo una nuova dimensione geografica, la tradizionale impostazione cronologica: di leggere il tempo nello spazio. -
Essere di parola. Semantica, soggettività, cultura
Il volume è una nuova edizione dei ""Problemi di linguistica generale"""" (1966-1974), testo che raccoglie il pensiero di Émile Benveniste, erede di Saussure e pioniere della svolta testuale in campo linguistico e semiotico del XX secolo. Con una traduzione riveduta, gli articoli proposti si soffermano sulla ricerca di Benveniste nell'ambito dei segni e dei linguaggi: dagli studi antropologici del lessico culturale indoeuropeo alla sua originale e indipendente teoria della semiotica contemporanea. È infatti la definizione dell'istanza della enunciazione, che pone al centro dell'attività linguistica la presenza e l'esperienza del soggetto parlante e le modalità con cui si appropria della lingua in un rapporto dialogico, uno dei principali contributi del linguista: solo nel linguaggio e attraverso il linguaggio si può trovare l'espressione della soggettività dell'individuo, poiché solo nel codice verbale ci sono i segni con cui l'individuo si appropria del linguaggio attraverso la manifestazione dell'enunciazione. Il volume contiene anche due scritti di Benveniste inediti in italiano: sull'espressione indoeuropea dell'eternità e sulla terminologia del sacro e del profano."" -
La Cina moderna
Assistiamo oggi a un processo epocale: la Cina, il paese più popoloso del mondo, sta entrando con tutto il suo peso economico, politico e culturale nella comunità globale, secondo ritmi e leggi ancora tutti da verificare, ma ben lontani da quelli che le potenze coloniali volevano un tempo imporre. A fronte di questa pacifica rivoluzione, l'universo cinese ancora attende di essere esplorato secondo percorsi che affianchino consapevolezza storica e uno sguardo culturalmente attrezzato sul presente. La nuova Cina infatti si apre all'Occidente e al tempo stesso si riaccosta alla propria tradizione millenaria, riannodando un filo che l'ortodossia maoista aveva spezzato. Questo saggio, muovendosi sul doppio piano della storia e dell'analisi, offre un quadro articolato e problematico degli aspetti essenziali del paese: dalla controversa questione della modernità cinese e dei suoi rapporti col passato alle relazioni col mondo occidentale, dall'economia alla cultura. La Postfazione di Alessandra C. Lavagnino dialoga con i temi più scottanti, aggiornando la prospettiva agli eventi recentissimi e proponendo ulteriori elementi di riflessione. -
La rivoluzione industriale tra l'Europa e il mondo
Cesura storica fondamentale e origine della ""grande divergenza"""" tra Occidente e resto del mondo, da oltre un secolo la rivoluzione industriale non cessa di alimentare un intenso dibattito storiografico. A lungo, tuttavia, il confronto tra le interpretazioni si è sviluppato entro una dimensione eurocentrica, dando sostanzialmente per scontato che la crescita moderna non potesse avviarsi in altri continenti o in altri paesi, dalla Cina, all'India, al Giappone. In linea con gli studi degli ultimi anni, il volume reimposta i termini del problema, affrontandolo in un'ottica comparativa globale, che porta a considerare da un punto di vista nuovo le cause dell'ascesa europea. L'introduzione dei curatori ripercorre criticamente la discussione storica contemporanea, ricostruendo il contesto entro il quale si collocano le analisi più significative e aggiornate e facendo da cornice ai testi di Patrick K. O'Brien, Kenneth Pomeranz, Joel Mokyr, Paolo Malanima, Ronald E. Findlay e Kevin H. O'Rourke."" -
L'arte in mostra. Una storia delle esposizioni
La storia dell'arte contemporanea raccontata attraverso le esposizioni, dalla fine del Settecento ai giorni nostri. Dal ""Pavillon du réalisme"""" di Courbet a Parigi alle prime Triennali di Milano, dalla """"Great Exhibition"""" di Londra alle leggendarie mostre del MOMA, il volume descrive e commenta rassegne epocali e opere significative. Si delinea così la complessa evoluzione delle esposizioni d'arte - e degli stili - nel tempo e nello spazio: da luoghi che mettono in scena la norma accademica e il gusto dominante a occasioni di dissenso, in cui emergono nuove, provocatorie tendenze."" -
Il divorzio in Italia. Partiti, Chiesa, società civile dalla legge al referendum (1965-1974)
La complessa vicenda del divorzio in Italia è ricostruita da Giambattista Scirè attraverso lettere inedite e interviste ai protagonisti, articoli dell'epoca, documenti ufficiali dei partiti e della Chiesa, dichiarazioni dei gruppi della società civile e degli intellettuali, restituendoci l'atmosfera di un Italia in trasformazione, sospesa tra la crisi del miracolo economico e le mancate riforme di struttura, tra le novità del Concilio Vaticano II, la secolarizzazione e l'onda lunga del Sessantotto. E con la battaglia per il divorzio che la società civile irrompe sulla scena politica italiana, dimostrando di essere ben più avanti della propria classe politica nel considerare l'acquisizione dei diritti civili come un fondamentale termometro del livello di democrazia di un paese. Uno sguardo al recente passato per comprendere i cambiamenti della nostra società e la fase di modernizzazione e secolarizzazione che sta attraversando.