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Il femminismo nella luce dello spirito
Quando e come si è avviata in Europa un'elaborazione femminile autonoma sul rapporto tra movimento di emancipazione e ricerca spirituale? Quale contributo ha dato il primo femminismo europeo allo sviluppo del movimento ecumenico? Questo saggio di Lucy Re Bartlett (1876-1922), ripubblicato a un secolo esatto dalla sua prima edizione italiana con un'ampia introduzione storica di Liviana Gazzetta, mostra come nel primo Novecento circolasse anche nel nostro paese una riflessione femminile di matrice cristiana che faceva della libertà femminile il perno sia della ricerca religiosa che dell'impegno civile. Vengono così tracciate efficacemente le linee di un femminismo spiritualista ed eclettico, capace già all'epoca di esprimere una forte critica al ruolo che le chiese storiche riservavano alle donne. -
Le sette parole di Cristo in croce. Via Crucis
"Alle parole del Creatore che plasmava il mondo, nei sette giorni della creazione, corrispondono le sette parole del Redentore"""". Le sette parole di Cristo in croce, padre Pierre-Mairie Delfieux le ha lette a lungo, meditate, pregate, per commentarle in testi brevi, pieni di riferimenti biblici." -
Il libro dei segni celesti. Poesie 1953-1965
Il libro dei segni celesti è un piccolo gioiello manoscritto, opera in sé compiuta, già distinta, a suo tempo, dall'autore con questo nome. Raccoglie svariate liriche per lo più inedite, tutte caratterizzate da un intenso misticismo; alcune poesie fanno riferimento alla vita dell'autore, alla sua famiglia e al suo sentire profondo. Da questa raccolta è nata ""Polifonia sacra"""", riproposta in appendice al presente volume, che può forse, a buon diritto, essere considerata una delle più belle liriche religiose scritte nel Novecento. I """"segni celesti"""" che danno il titolo alla raccolta sono i segni dello Spirito, quelli che hanno costituito la vocazione sacerdotale dell'autore. La varietà di scelte stilistiche e di forme che caratterizzano la raccolta sono l'esempio della costante sperimentazione che ha sempre distinto la produzione letteraria di Dell'Era, permettendogli di sfuggire a qualsiasi tentativo di classificazione. Di certo, comunque, lo stile letterario di queste elegie può definirsi affine alla poesia salmodica, segno della formazione religiosa del poeta, e rappresenta un esempio di fede integro e sincero."" -
Storie di libertà. Donne e fede nella Francia del Seicento
Nella Francia del XVII secolo, epoca di grande vitalità spirituale, le donne svolsero un ruolo determinante: mistiche, devote, riformatrici e fondatrici. Gli studi di storia della spiritualità ne ricordano diverse, ma le collocano in secondo piano rispetto ai personaggi maschili, teologi ed ecclesiastici. Questo libro fa conoscere in Italia le vicende e gli scritti di alcune di loro, vere storie di libertà, desiderata, sognata, a volte raggiunta: Marie de l'Incarnation, Madame de la Peltrie, Jeanne Mance, Gabrielle Suchon, che hanno trovato spazio per nuovi ruoli e nuovi stili di vita femminile. Il contesto socio-culturale e religioso del '600 francese condizionava pesantemente l'autonomia e intraprendenza delle donne. Come hanno vissuto dietro queste sbarre? In che modo la fede religiosa ha costituito una risorsa per la loro ricerca di libertà e di autorganizzazione? Accostare questo mondo e queste domande può offrire anche oggi stimoli significativi per la ricerca. Si possono scoprire figure sorprendenti per intelligenza e coraggio, assai più vicine a noi di quanto si possa a prima vista pensare. -
Configurati a Cristo. Una guida alla professione monastica
Questo libro, non un'introduzione ma una vera e propria guida al cammino di verifica nella professione monastica, si colloca nel punto d'incontro di tre ambiti di tradizione: l'esperienza della vita monastica benedettina cistercense nel solco sapienziale della Regola di san Benedetto; l'esperienza di rinnovamento dopo il concilio; la rilettura orientativa del documento di san Giovanni Paolo II, Vita consecrata, e degli ultimi documenti della Chiesa sulla vita contemplativa. L'esito di questo lavoro è un focus sul fondamento della vita consacrata: l'esperienza personale ed ecclesiale dell'amicizia con Cristo. -
Bibbia, donne, profezia. A partire dalla Riforma
Nella costruzione della modernità le donne, protestanti e cattoliche, sono state coinvolte pienamente. Da un lato sono state protagoniste delle trasformazioni della chiesa nel XVI secolo, dall'altro sono state oggetto di intervento da parte di autorità che volevano declinare per loro spazi, ruoli e immagini identitarie. Sui meccanismi di questi nuovi paradigmi di genere si confrontano storici e teologi contemporanei, espressione della ricerca in ambito europeo. In particolare le studiose rendono ricca la messe di contributi in questo volume. Si tratta della diffusione della Bibbia in lingua volgare, di monasteri femminili, del matrimonio dei pastori, di ministeri ridisegnati dalle donne per sé stesse, ma anche di battaglie interne alle diverse chiese, e alla stessa chiesa cattolica, relative alla dignità femminile e alla parola delle donne. Il seminario di studio che ha originato questo libro si è tenuto in occasione delle celebrazioni per i 500 anni della Riforma protestante, organizzato dal CTI (Coordinamento Teologhe Italiane) e dalla Facoltà Valdese di Teologia di Roma. -
Sulle tue mura, Gerusalemme, ho posto le sentinelle... Ai monaci e monache di Gerusalemme
«Gerusalemme». Questo nome evoca il modello della città biblica e la speranza dell'umanità peregrinante verso il suo Creatore. Nella città degli uomini, che è immagine della Gerusalemme promessa, non possono mancare «sentinelle» che risveglino la nostalgia di Dio in mezzo all'ordinario e frettoloso scorrere della vita metropolitana. Questa prospettiva spirituale fonda la vita delle Fraternità Monastiche di Gerusalemme che, anche in Italia, prima a Firenze, per volontà del cardinale Silvano Piovanelli, poi anche in altre città, hanno posto la loro tenda e cercano di curare un'oasi di preghiera contemplativa nel bel mezzo della frenesia urbana, per indicare a tutti, concittadini o uomini e donne di passaggio, la presenza di Dio nella città. Queste meditazioni, rivolte dal cardinale alle Fraternità Monastiche di Gerusalemme, costituiscono un vivace campo di riflessione per tutti coloro che cercano di cogliere il volto luminoso del Risorto, riflesso nella vita di tanti uomini e donne che vivono, amano, pregano, lavorano, cercano di tenere alta la Parola di vita nella città. -
Le dieci chiavi della preghiera
La scommessa della preghiera cristiana? Vedere l'invisibile, ascoltare il silenzio, raggiungere l'inaccessibile. Ma come pregare? Da soli o nella Chiesa? Parlando, cantando, supplicando, oppure rimanendo in silenzio e adorando? Come imparare e come perseverare nella preghiera al momento della prova? -
E tutto sembrava possibile. Il '68 in Italia fra realtà e utopie. Catalogo della mostra (Firenze, 8 novembre 2018-9 febbraio 2019). Ediz. illustrata
In occasione del 50° anniversario del 1968, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze ha pensato a una mostra per celebrare quel movimento che con tutte le sue contraddizioni e i suoi entusiasmi ha rappresentato un momento fondamentale di crescita per un’intera generazione e per quelle a venire. Questo volume, catalogo della mostra, raccoglie i saggi di un gruppo di studiosi che forniscono una rappresentazione di come era l’Italia in quegli anni e di cosa il Sessantotto abbia rappresentato per la storia recente. I saggi sono accompagnati da un interessante materiale fotografico, parte dell’immenso patrimonio documentario conservato alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. -
La vita monastica come «conversione alla fede»
Questo saggio approfondisce la connessione profonda tra i principi fondamentali della spiritualità benedettina e il vissuto di Cristo come ci viene detto nella Lettera agli Ebrei, per individuare modi concreti con cui verificare la nostra vita alla luce del Vangelo. Da questa fonte la Regola di San Benedetto distilla principi luminosi, che ci aiutano a ""mettere ordine"""" nella nostra vita, insegnandoci ad amare quelle priorità che ci orientano alla ricerca di Dio, per scoprire che """"nulla è senza voce"""" e che """"scendere"""" nella nostra interiorità ci permette di """"crescere in umanità"""" vivendo in modo più intenso la nostra storia personale, familiare e comunitaria."" -
Scritti
Il sacerdote abissino Hailémariam Ghebreamlak (1895-1934) aveva un grande desiderio: che in Abissinia potesse essere fondato un monastero benedettino. Viene chiamato a Roma nel 1925, come direttore spirituale e insegnante di ge'ez e di amarico nel Pontificio Collegio Etiopico. Nel 1927, incoraggiato dall'abate Schuster, diventa benedettino, prima nell'abbazia di San Paolo fuori le mura e poi a Farfa. Nel 1930 veniva accolto nell'abbazia cistercense di Casamari. Gravemente ammalato, durante le sue lunghe permanenze in ospedale pensa ad aiutare e confortare i ricoverati più poveri e più soli, dando una testimonianza continua di altissima carità. Egli non ha potuto vedere coronato il suo sogno per il quale si era a lungo impegnato, ma attualmente, dopo le sue molte insistenze, in Eritrea e in Etiopia ci sono un centinaio di monaci cistercensi, in sei monasteri, che con la loro vita di preghiera e di lavoro sono impegnati nell'opera di evangelizzazione e di promozione umana. -
L' Athos e la filocalia
Il Monte Athos e la Filocalia appartengono l'uno all'altra sulla base di quel misterioso patto che lega spazi e parole, geografia e spiritualità. Sono stati infatti il Monte Athos e il suo contesto spirituale ad attirare nei secoli persone che, proprio qui, hanno voluto vivere e incarnare l'insegnamento dei Padri e antichi maestri, raccogliendo, trascrivendo, elaborando e conservando i loro testi. E sempre sul Monte Athos hanno vissuto e scritto gli autori filocalici per eccellenza: Niceforo il Solitario, Gregorio Sinaita o Gregorio Palamas. Qui si sono soffermati Paisij Veli?kovskij, Macario di Corinto e Nicodemo l'Aghiorita che, proprio sulla base dei testi ritrovati nelle biblioteche dei monasteri e nei romitaggi dell'Athos, hanno preparato i testi greci (1782) e curato la traduzione in slavone (1793) della Filocalia. Infine, grazie all'irradiazione spirituale dell'Ethos nella cultura moderna, sono nate le traduzioni della Filocalia nelle lingue moderne. -
Gertrude di Helfta e il gesto contemplativo «ultimo». Un'interpretazione dell'esercizio VII
Santa Gertrude di Helfta (1256-1301/2) ci ha lasciato il testo di sette esercizi spirituali. Qui si ripropone l'ultimo nel quale Gertrude tematizza la coscienza del peccato, del limite e del giudizio finale, ma lo fa nella fede che peccato e limite sono perdonati da Cristo Gesù. La prospettiva ? quella della vita da edificare quaggiù con Lui, in Lui, per Lui, affidandogli il passato, il presente e il futuro. Gertrude non chiede di ripetere la formula di preghiera che ha stilato, ma di riservarsi un giorno per stare con il Signore, nell'esperienza liturgica e fuori di essa, per ritrovare il senso del vivere nella suppletio, vistae superata quando si guarda a sé davanti a Dio e in comunione con Lui, riconoscendosi capaci di gesto contemplativo, non di ""pratica religiosa"""" soltanto."" -
Attraversare la vita
Un intreccio di storie, alcune tratte dall'esperienza, altre dalla fantasia, che forniscono pensieri, suggerimenti e spunti di riflessione. Storie raccolte secondo quattro modalità complementari e necessarie per vivere pienamente: Esistere, cioè saper vivere la contraddizione; Osare, che vuol dire risvegliarsi e mettersi in viaggio; Sperare nel futuro; e Attraversare, cioè calarsi appieno nella propria esistenza, incontrando e accogliendo chi ci sta intorno. -
Karl Marx. Fra storia, interpretazione, attualità (1818-2018)
Il bicentenario della nascita di Karl Marx ha suscitato un intrecciarsi di riflessioni intorno alla rilevanza, al significato e all'attualità del suo pensiero. Questo volume raccoglie alcuni saggi elaborati in occasione del convegno ""Marx2Day, Bicentennial Conference, Milano, 2-4 maggio 2018"""", organizzato da Universit? Cattolica del Sacro Cuore, Università Bicocca, Università di Bergamo e Università di Pavia. Essi rileggono la figura e l'opera di Marx nella prospettiva del pensiero economico e politico contemporaneo, muovendosi fra storia, interpretazione e attualità. Leggere oggi Marx significa riportare alla luce una delle radici fondamentali del mondo contemporaneo, indagando una delle figure più rilevanti del pensiero filosofico e politico degli ultimi due secoli, capace di segnare identità e appartenenze, di suscitare (per consonanza o per opposizione) culture e movimenti che hanno avuto un ruolo cruciale nella storia del lungo XX secolo. Rileggere oggi Marx significa, anche, tornare a porsi alcune domande fondamentali sulle tendenze e le dinamiche profonde del capitalismo, e sulle radici e i possibili effetti dei conflitti sociali ed economici che abbiamo sotto gli occhi."" -
«Ed io che sono?» Agostino, Bernardo, Leopardi
Il volume si sviluppa come un vero e proprio dialogo, incoraggiato dall'autrice, fra tre maestri del pensiero: sant'Agostino e san Bernardo, due tra i più grandi Padri della tradizione cristiana, e Giacomo Leopardi, illustre poeta e pensatore. Due teologi e autori spirituali, uomini di Chiesa e di cultura, e Leopardi, che progressivamente prende le distanze dalla fede nella quale è stato cresciuto, la provoca con le più alte domande, fino alla più spinosa delle questioni: quella del dolore e dell'infelicità dell'uomo, che sembra contrastare con l'esistenza di un Dio buono e provvidente. Che cosa possono avere in comune, dunque, questi tre autori? Sicuramente i grandi interrogativi: il senso del vivere e del morire, il grande enigma dell'esistenza, «misterio eterno dell'esser nostro», come scrive il poeta di Recanati. E il mistero stesso di Dio, mistero di un Essere, di un Principio, di un Creatore, artefice e Padre, che si ponga in relazione con il mondo, con l'uomo e con il suo soffrire. Di Qualcuno che possa salvare l'uomo, strapparlo dal nulla e dalla morte, dal limite di tutte le cose, revocare la condanna a una vita infelice e priva di senso. Un libro a tre voci, la vicenda personale di Agostino, la profondità spirituale di Bernardo di Chiaravalle, l'intensità vibrante del sentire e del pensare leopardiano, che offrono una quantità smisurata di domande e di risposte preziose. -
Sermoni per l'Avvento e la Vigilia di Natale
San Bernardo è il primo cistercense a scegliere deliberatamente di scrivere e pubblicare i suoi scritti e di non limitarsi a redigere regolamenti interni e istituzionali per il giovane Ordine. Nella sua prima opera, Bernardo si chiede infatti se abbia il diritto di parlare al mondo, essendo un monaco e un abate. La scrittura può avere spazio nella sua vita comunitaria e silenziosa? La risposta è affermativa: un monaco ha dei doveri verso il mondo fuori dal monastero. Bernardo è anche un innovatore: tradizionalmente, infatti, la forma regolare di un commento biblico era il trattato. Bernardo, invece, è stato il primo a rivitalizzare il commentario creando sermoni, e poi raccolte di sermoni. Presentiamo qui l'arco dei sermoni per l'Avvento e la Vigilia di Natale, per la prima volta tradotti, con un'ampia introduzione storica di Wim Verbaal. Uno strumento per interpretare un tempo dell'anno tanto importante per il cristianesimo. -
Introduzione al monachesimo
L'autore immagina di scrivere una lettera a un giovane del nostro tempo che si affaccia alla vita monastica. Dopo avere cercato a lungo di comprendere l'essenza di questa vocazione, proponendosi a lui come una guida fraterna, suggerisce quali tesori spirituali il monachesimo, perenne ricerca ed esperienza di Dio, può offrire, senza nascondere anche le difficoltà e gli ostacoli che si possono incontrare lungo il percorso. Il lettore interessato alla spiritualità può ritrovare, nella lettura di questo volumetto, alcuni capisaldi su cui poggiare per condurre una vita monastica - ma anche una vita cristiana - più autentica e vera. -
La parabola del buon samaritano
«Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va' e anche tu fa' così». L'interpretazione dei Padri della Chiesa di una della parabole più note del Vangelo di Luca, che ha al centro l'esercizio della misericordia. -
La parabola del grano e della zizzania
«Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio». Il grano e la zizzania introducono il grande tema di una insufficiente vigilanza, spesso accostata dai Padri ai problemi dell'eresia.