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Gesù e l'adultera. L'interpretazione di Gv 8,3-11
Cos'è la giustizia: l'esecuzione della Legge? Cos'è la misericordia: superare i precetti mossi dall'amore? Una lezione di vita cristiana profonda e fondamentale nell'interpretazione dei Padri della Chiesa; l'incontro fra Gesù e la donna sorpresa in adulterio esprime la misericordia del Signore in tutta la sua maestà. -
La parabola dell'amministratore infedele
«Ebbene, io vi dico: fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne. Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti». L'interpretazione dei Padri davanti a una parabola di grande attualità. -
Abramo alle Querce di Mamre
«Poi il Signore apparve a lui alle querce di Mamre, mentre egli sedeva all'ingresso della tenda nell'ora più calda del giorno. Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro dall'ingresso della tenda e si prostrò fino a terra». I Padri della Chiesa davanti a un famoso passo della Genesi. -
La parabola della dracma perduta
«Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto ». Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte. Il dramma della perdita e la gioia del ritrovamento. Un viaggio attraverso i testi patristici che meglio interpretano la parabola lucana, capaci di abbracciare l'arco totale della storia, l'intero processo del cammino spirituale, la ragione ultima dell'incarnazione e della redenzione, la missione della Chiesa nel mondo. -
Gesù. L'uomo della relazione
Luigi Maggiali ci presenta un libro che si volge al centro del cristianesimo da una prospettiva specifica e moderna. Gesù viene visto nelle relazioni che costituiscono la sua vita: quelle positive e quelle negative, quelle che sfociano in incontri indelebili, come con gli apostoli, e quelle, come con il notabile ricco, che si concludono amaramente. In questi incontri si riverbera il suo essere «il Figlio», la sua incircoscrivibile e misteriosa relazione con il Padre. Il Gesù che Maggiali ci riconsegna è inoltre l'uomo vero, quello a cui occorre guardare per dar vita a un ""nuovo umanesimo""""."" -
Il silenzio. Voci e volti della Bibbia
«È urgente recuperare il valore del silenzio, che fa parte della struttura stessa dell'uomo quanto la parola. Nel silenzio, l'uomo ritrova se stesso, la sua intima forza vitale, la postura del suo essere; ritrova il prossimo, con il quale instaurare rapporti di empatia e solidarietà; incontra Dio, nel quale scopre il senso autentico della sue opere e dei suoi giorni. In questo volume l'autore compie una sorta di itinerario all'interno delle Scritture e cerca di portare in luce il tema del silenzio che le attraversa». -
Parolemaidette
"L'azzardo gentile di una dolcezza da scovare a ogni costo, ovunque si nasconda: tra le case, le parole, le mani. Leggere queste pagine ci regala la voglia di non voler morire più"""". (Peppe Cavallari). """"Alfredo Allegri è poeta nelle viscere. I suoi versi sono giostre del tempo e ogni ricordo brilla come frammento di luce nel cosmo, effimero, evanescente, eppure vivo nella memoria"""". (Marco Fioramanti)." -
La rivoluzione della tenerezza. Il cuore di Maria
Il concilio Vaticano II ci dona una frase illuminante: la Vergine Maria «si prende cura dei fratelli del Figlio suo» (Lumen gentium, n. 62). «La Vergine, infatti, nella sua vita fu modello di quell'amore materno da cui devono essere animati tutti quelli che nella missione apostolica della Chiesa cooperano alla rigenerazione degli uomini» (Lumen gentium, n. 65). Il suo Cuore come icona della tenerezza di Dio ci chiama a imitarla e, allo stesso tempo, ci unisce in una relazione personale con lei, donandoci la grazia della tenerezza che dobbiamo trasmettere in questo mondo. Facendo nostre le parole di papa Francesco sulla rivoluzione della tenerezza e il Cuore di Maria, scopriamo come la contemplazione di questo Sacro Cuore e l'onore a lui conferito abbiano la capacità di rinnovare la vita della Chiesa e la sua attuale missione. -
Una cartolina da Pistoia. La collezione di cartoline postali di Guido Macciò nella Biblioteca Forteguerriana
Il volume, il primo di una collana nuova in collaborazione con la Biblioteca Forteguerriana, illustra uno dei fondi più consultati della biblioteca, la raccolta di cartoline di Guido Macciò, studioso di arte e di storia nonché appassionato collezionista di opere storiche di gran pregio e di cartoline illustrate di Pistoia e del circondario, una preziosa miniera di dati, un'eccellente testimonianza storico-documentale, una fonte per la conoscenza storica della città. Le immagini, che riproducono Pistoia nell'epoca tardo-ottocentesca e primo-novecentesca, contribuiscono in modo determinante alla ricostruzione della sua storia architettonica, urbanistica e antropologica. Dobbiamo riconoscere a questa raccolta, oltre al pregio di una gradevole memoria del passato, quello di una precisa ricostruzione della ""vecchia"""" Pistoia. La collezione presentata, seppur numericamente ridotta ma significativamente completa, è dovuta allla passione e alla solerzia di Macciò, instancabile studioso, raccoglitore e curatore di documenti storici e artistici."" -
Tredici. I poeti del Bandino
Anche per il loro carattere pubblico, le biblioteche possono e dovrebbero svincolarsi dal criterio del «consumo culturale» e provare a proporre una «leva poetica». Ad esempio attraverso iniziative ad hoc. È ciò che è successo a Firenze, nel 2018, alla biblioteca Villa Bandini, con la fortunata rassegna Villa Bandini Poesia, che ha dato vita a un bel cenacolo di poeti. I quali hanno deciso di pubblicare questa antologia. -
I colori dell'anima
"Dopo la diagnosi di una malattia importante ho iniziato a essere seguito da un centro trapianti. Quanto accaduto in maniera così improvvisa mi ha messo profondamente in crisi, facendomi porre degli interrogativi su cosa avrebbe significato per me vivere da quel momento in poi: pensieri, sentimenti ed emozioni sono scorsi come fotogrammi nella mente. Scrivere è diventato per me come un momento di liberazione: voci dal di dentro che ho sentito l'esigenza di trascrivere, con continui flashback all'indietro o in avanti, in un susseguirsi di esperienze senza alcun ordine spazio-temporale, che mi si presentavano nello stesso momento in cui scrivevo. Fin dall'inizio questo libro non ha mai avuto la pretesa di appartenere a uno specifico genere letterario, bensì ha seguito la libertà di un pensiero che, per evitare il rischio di non essere compreso, non ha mai seguito modelli già dati, perché avrebbe perso la possibilità di dire veramente qualcosa a tutte quelle persone che, leggendolo e confrontandosi con le mie personali esperienze, sono state aiutate a riconoscere le fonti delle loro crisi e a trovare le indicazioni per un cammino di guarigione che da quel momento sapevano di poter intraprendere anche loro. Con """"guarigione"""" non intendo la risoluzione di tutti i problemi, bensì la capacità di stare al meglio di come possiamo e vogliamo con ciò che sta accadendo, perché quando la vita ti sembra, per mille ragioni, un pozzo senza fine e pensi che quel dolore debba durare per sempre, decidi di smettere di vivere, rischio che corriamo ogni giorno pur rimanendo in vita!""""" -
Mediterraneo. Il dramma dei «senza diritti»
La frontiera dell'accoglienza rappresenta un ambito cruciale su cui impostare prospettive di impegno e di prassi per il futuro. I saggi presentati in questo volume costituiscono l'esito di un lavorodi ricerca promosso dal Centro Espaces 'Giorgio La Pira' per contribuire al percorso di riflessione in atto nelle Chiese del Mediterraneo e nel quadro del momento storico, carico di preoccupazioni e di incertezze. Convinti che lo spazio Mediterraneo nonostante i drammi umani e i conflitti che lo attraversano costituisca un laboratorio unico di incontro tra religioni e culture, non solo in un tempo storico ormai passato ma al cuore della complessità del presente, ci siamo riproposti di ripercorrerne sinteticamente le principali emergenze sociali e culturali che esigono di essere affrontate con lungimiranza e con una visione progettuale, a partire dai poveri e da coloro che sono privati dei diritti fondamentali. -
Il melagrano cantò
Quando si fa scuro, certe sere d'ombra, sui monti, a ponente, e le strade sanno di vinaccia, mi piace tornar, con la mente, ai giorni d'infanzia. È come ritrovare quello che abbiamo di più caro in fondo all'anima, fermarci, nel tempo che trascolora, a ragionare con l'amico che c'è stato sempre vicino… Il melagrano cantò è la prima raccolta di novelle di Idilio Dell'Era, pubblicata in prima edizione nel 1938. In quegli anni, oltre a svolgere la sua funzione di sacerdote di Casal di Pari, egli era impegnato in un'intensa attività di scrittore, che gli aveva portato già alcuni lusinghieri riconoscimenti da parte di Ada Negri e di Angelo Silvio Novaro per la poesia, di Ettore Cozzani e dell'Eroica per le prose. In quanto novelle, si tratta di composizioni brevi nelle quali c'è un'unica vicenda, in sé conclusa, colta nei suoi momenti essenziali, e personaggi che si ritrovano nella vita quotidiana, inseriti in genere in una cornice realistica e credibile. La prosa di Dell'Era, quasi inimitabile, rende questo testo uno dei grandi momenti letterari del Novecento italiano. -
La vita nello Spirito tra Oriente e Occidente. Un'unica via, due sentieri per rispondere alle sfide dell'oggi
Questo volume raccoglie diversi contributi presentati in un Seminario di teologia tenutosi a Loppiano nell'Istituto Universitario Sophia, evento organizzato dal Dipartimento di Ontologia Trinitaria incollaborazione con la Facoltà Ortodossa di Teologia di Cluj-Napoca (Romania) e con la Comunità dei Figli di Dio di don Divo Barsotti. L'attenzione è stata rivolta particolarmente sull'esperienza cristiana come vita «nello Spirito», colui che, unità e distinzione in Dio, si fa luogo d'incontro con l'altro. Da qui il senso del titolo: l'«unica via», quella del medesimo Spirito, nei «due sentieri» percorsi in Oriente e in Occidente. -
La comunità monastica
L'autore, grande conoscitore della letteratura monastica, dopo una prima esposizione di prevalente carattere storico e un'altra di indole dottrinale passa a considerare come il senso della comunità si estrinsechi sul piano pratico e operativo, rivelando un'esperienza e una saggezza frutto di un'intera vita. Per don Gregorio Penco, la vita di comunità non può essere adeguatamente sviluppata e fruttuosamente vissuta senza una visione comune. «La comunità è la tenda del convegno, la tenda dell'alleanza, in cui è possibile un più intimo colloquio con il Signore, in cui è dato raggiungere l'esperienza spirituale più piena». -
Perfectio conversationis. Riflessioni per un rinnovamento del monachesimo occidentale secondo lo spirito e la lettera della «Regula Benedicti»
Le riflessioni del monaco-eremita Gabriel Bunge su alcuni punti nodali della Regola di san Benedetto, oltre a una grande conoscenza della letteratura monastica antica, rivelano un amore totalizzante per la vita monastica. Padre Bunge, autore di vari saggi di spiritualità monastica, ci offre alcune essenziali considerazioni per un recupero sempre più autentico della Regola di san Benedetto per il nostro tempo. E lo fa seguendo un percorso classico e tradizionale. Ogni volta, infatti, che, nel corso dei millecinquecento anni di vita dell'ordine monastico benedettino, si è ritornati ad una osservanza più coerente della Regula Benedicti, attraverso numerose riforme, si è sempre ripartiti dal recupero dei Padri dell'antico monachesimo orientale. -
Con amore e nostalgia. Studi sul beato Ildefonso Schuster
Già pubblicato in questa stessa collana nel 2004, ora il volume di Luigi Crippa sul beato Ildefonso Schuster viene riproposto in una nuova edizione, a oltre quindici anni di distanza. La continua richiesta da parte dei lettori per un testo che era da tempo esaurito è segno evidente di come la figura dell'abate benedettino, divenuto arcivescovo di Milano e proclamato beato da Giovanni Paolo II nel 1996, sia quanto mai attuale e vicina alla sensibilità dei nostri tempi. Nella Presentazione alla prima edizione, Valerio Cattana scriveva: «Il monaco e l'arcivescovo Schuster ha saputo realizzare il progetto di Dio su di lui in tempi non meno precari dei nostri: contro tutte le nostre pigrizie e pseudo-giustificazioni. Credo proprio che il lettore verrà affascinato da queste pagine ""con amore e nostalgia""""!»."" -
Donne di parola. Pastore, diacone e predicatrici nel protestantesimo italiano
Questo libro a più voci mostra un panorama delle diverse esperienze di donne che vivono il loro ministero «ordinato» nelle Chiese evangeliche storiche in Italia. L'accesso al ministero pastorale data dal 1962 per la Chiesa valdese ed è stato deciso nei decenni successivi dalle altre Chiese. Si tratta di un ministero che ha una genealogia storica fin dal tempo della Riforma protestante e nelle Chiese evangeliche di tutto il mondo. Vissuto come occasione di esprimere la differenza di genere nel rapporto con la Parola predicata e con la cura pastorale, l'accesso ai ministeri «ordinati» ha portato dentro le Chiese le diverse fasi dei movimenti delle donne, dalle pratiche di emancipazione, al pensiero della differenza, ai movimenti #metoo. Le pastore, le diacone, le teologhe si sono poste in dialogo con i femminismi che attraversano il nostro tempo. In questo libro si dà conto anche di questo dialogo, così come di quel dialogo ecumenico essenziale per far crescere le Chiese tutte nella riflessione sui ministeri femminili. -
Concilio e partecipazione laicale
I saggi qui raccolti, dove l'ecclesiologia, la teologia cattolica e ortodossa, la liturgia, il diritto canonico e la storia vanno a comporre una bella sinfonia, ricercata in ambito accademico e assolutamente nuova nel suo ripresentarsi, vogliono offrire il loro contributo nella ricerca, inserendosi, attraverso l'avventura del ""pensare insieme"""", nella riflessione teologica postconciliare dell'essere laico e laica, per riscoprire, alla luce del loro peculiare carisma, una più vera e autentica partecipazione attiva alla vita della Chiesa. Il dibattito sulla partecipazione laicale all'interno della compagine ecclesiale ha caratterizzato la riflessione ecclesiologica postconciliare, a partire dagli stessi documenti magisteriali del Vaticano II. Un grande passo in avanti è rappresentato dal far emergere la loro specifica vocazione e partecipazione attiva nella Chiesa, senza ricorrere al binomio clero-laici. La domanda importante non verterà allora sullo specifico del laico, ma su quali siano le relazioni proprie dei laici e quali siano quelle proprie del ministero ordinato."" -
«Ciò che era fin dal principio». L'emergere dell'ortodossia nel cristianesimo primitivo
Negli ultimi anni gli storici del cristianesimo antico si sono impegnati instancabilmente per cercare di comprendere se si possa parlare di una forma di cristianesimo standardizzato nei primi secoli o se invece c'erano all'inizio una varietà di ""cristianesimi"""" tra i quali alla fine ha prevalso il cattolicesimo. In tal caso, quali sono stati i fattori per cui questo è emerso mentre gli altri sono gradatamente scomparsi? Si può parlare di ortodossia ed eresia nella Chiesa antica, oppure ortodossia è solo quanto è stato imposto dalla fazione vincitrice? Durante i primi secoli della sua esistenza, come ha potuto la Chiesa risolvere i suoi problemi dottrinali e strutturali per raggiungere la cattolicità nel confronto con le sfide dottrinali, sociali, politiche e disciplinari, fino al punto da chiamare se stessa """"Chiesa cattolica""""?""