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Alla corte di Federico. Studi di letteratura siciliana
Dalla specola della letteratura siciliana, come prova a dimostrare l'autore di questa raccolta di saggi (tra gli scrittori indagati, Pirandello, Borgese, Pizzuto, Sciascia, Buttitta, Perriera), si coglie sempre uno scarto, mettendo a fuoco una problematica, indagando il geroglifico letterario ed esistenziale di un romanziere o di un poeta (o di un medico ebreo di nome Moses Rimos). Percorrendo i sentieri d'inchiostro che tra la fine dell'Ottocento e il secolo successivo sempre più massicciamente si diramano, ci si imbatte sempre in una pietra d'inciampo: c'è insomma una specificità, ora dello sguardo, ora stilistica, ora tematica, che fa dell'Isola più grande del Mediterraneo un laboratorio immaginativo che non conosce tregua. Dove si sperimenta e si anticipa, si capovolgono le vulgate correnti, ci si arrischia a esorcizzare demoni personali ma anche storici. Ma, attenzione, non è tutto oro quello che luccica: la smania di precorrere, l'empito avanguardistico, possono anche conoscere le strozzature del fallimento e dell'insuccesso. Ne viene fuori, da queste pagine, la traversata di un continente affascinante e avventuroso, il periplo appassionato e a volte anche dissacrante attorno a un'Isola di carta. -
Il traffico degli invisibili. Migrazioni illegali lungo le rotte balcaniche
A causa della sua importante posizione geografica, l'Italia rappresenta uno tra i confini più facilmente attraversabili per i flussi di immigrati clandestini e trafficati. L'antropologa Desirée Pangerc decide nel 2005 di ripercorrere all'incontrario una delle rotte principali di questo mercato illegale, quella che passa attraverso il cuore dei Balcani e approda in Italia tramite la porta verso Oriente, il Friuli Venezia Giulia. Il viaggio la condurrà attraverso Slovenia, Croazia fino a portarla in Bosnia Erzegovina. Qui la ricercatrice si fermerà due anni sia per condurre il proprio fieldwork che per prestare servizio presso l'Ambasciata Italiana di Sarajevo in qualità di Programme Officer. La Bosnia Erzegovina viene difatti scelta perché si configura come caso-studio estremamente complesso, con fattispecie criminali davvero singolari. I fenomeni del traffico di esseri umani e di contrabbando di clandestini vengono affrontati all'interno del testo tramite un approccio multidisciplinare che spazia dall'antropologia all'epistemologia della complessità, passando per le teorie sociologiche, psicologiche e giuridiche connesse alla tematica affrontata. -
La narrazione delle donne. Studi di letteratura italiana moderna e contemporanea dedicati ad Alida D'Aquino
Il libro raccoglie saggi di vari autori sulla narrazione 'al femminile' nella letteratura italiana moderna e contemporanea, studi che hanno per oggetto ora la narrazione di donne scrittrici, ora la narrazione di donne personaggi, e che rappresentano un omaggio affettuoso reso da amici e colleghi ad Alida D'Aquino, quasi un'ideale continuazione del progetto di ricerca al quale lei stava lavorando nell'ultimo periodo della sua vita. -
L' uccisione di Antonio Canepa. Un delitto di Stato?
Una puntigliosa anatomia dei documenti sulla morte di Antonio Canepa: ecco il contenuto principale di questo volume che porta come sottotitolo ""Un assassinio di Stato?"""". La fine di Antonio Canepa, creatore dell'Esercito Volontario per l'Indipendenza Siciliana, avvenne in una tranquilla domenica d'estate, il 17 giugno del 1945, con circostanze mai chiarite pienamente: cadde in un conflitto a fuoco con una pattuglia di tre carabinieri nella strada che da Cesarò porta a Randazzo. Con Canepa morirono due giovani indipendentisti, Carmelo Rosano e Giuseppe Lo Giudice, un altro, Nando Romano, rimase ferito, due riuscirono a fuggire. Da anni si parla di quell'episodio, ma è stato come girare attorno con il timore di rimanere scottati. Adesso, con questo nuovo libro, Salvo Barbagallo non mette la parola """"fine"""" alla storia del """"professore guerrigliero"""", ma lascia ampio spazio, a chi vuol sapere, per capire cosa sia veramente accaduto."" -
Vitivinicoltura in Sicilia
La vitivinicoltura in Sicilia risulta sempre più uno dei comparti di punta delle produzioni agroalimentari regionali. L'inasprirsi del grado di competitività sui mercati internazionali ha prodotto nell'Isola intensi processi di cambiamento e rinnovamento sia sotto il profilo tecnico-gestionale che commerciale. Tuttavia, le produzioni vinarie isolane hanno mantenuto un'elevata specificità territoriale attraverso la valorizzazione dei vitigni autoctoni e di quelle produzioni caratterizzate da una forte componente storico-culturale. Questi elementi, insieme valorizzazione delle risorse ""immateriali"""" ha svolto un'azione sinergica per lo sviluppo del comparto in un'ottica di """"sistema locale"""" o distrettuale, non legato solo alla produzione di vini imbottigliati ma anche allo sviluppo e all'integrazione dell'attività agricola con altre componenti territoriali."" -
La città educativa. Riflessioni sulla funzione pedagogica dell'urbanistica
Come vogliamo che siano concepite le nostre città e gestiti i nostri territori? Chi è responsabile per la qualità dell'ambiente in cui viviamo? In che modo possiamo migliorarla? Queste domande sono all'origine della nascita, in epoca moderna, delle discipline che si occupano di città e territorio, a cui ci si riferisce spesso con il nome di urbanistica o pianificazione urbana e territoriale. Nonostante siano passati diversi secoli, le domande delle origini sono sempre attuali poiché in buona parte, irrisolte. Il volume propone un percorso interpretativo che passa in rassegna i principali fondamenti teorici (etici ed epistemologici) dell'urbanistica, con particolare attenzione alla natura delle più recenti innovazioni disciplinari (urbanistica partecipata, urbanistica negoziata, approccio collaborativo), evidenziando in che modo l'urbanistica di ieri e di oggi ha inteso avere una funzione pedagogica nei confronti della società. -
Governare il territorio. La Sicilia descritta, misurata, disegnata ( secoli XVI-XVII)
Il volume analizza i caratteri e la struttura del governo del territorio della Sicilia moderna (secc. XVI-XVII), riletti attraverso le descrizioni e rappresentazioni (mappe, disegni, relazioni) che di esso hanno promosso istituzioni pubbliche e soggetti privati. Una conoscenza che accresce la percezione dello spazio governato grazie alla definizione delle sue distanze e delle soluzioni per vincerne gli ostacoli. La conoscenza del territorio è premessa per strutturare i diversi sistemi amministrativi, muovere uomini e cavalli in difesa di città e coste, articolare la rete postale, organizzare la circolazione delle merci, distribuire risorse e carichi fiscali, coordinare nella scacchiera complessa del territorio i siti per le nuove fondazioni. Una vicenda che sposta l'attenzione dalla cultura dei giuristi e dei letterati alla grande cultura dei 'tecnici', cogliendo indirizzi e ritmi della modernizzazione del territorio nelle aspre contese per l'acqua e nell'esperienza delle 'nuove fondazioni' (1580-1650), che definiscono i rinnovati rapporti tra città maggiori e minori. -
Theodor Herzl. Tra letteratura e sionismo
Carismatico ideatore del sionismo politico, giurista, giornalista, esteta, letterato, Theodor Herzl, nato nel 1860 a Pest, si definisce un ""ebreo tedesco d'Ungheria"""". Il giovane dandy si forma nella Vienna fin de siècle dove entra in contatto con l'intellighenzia della capitale dei teatri e dell'arte. Formatosi sui grandi classici della letteratura europea, sogna di diventare il più famoso drammaturgo del Burgtheater. Inviato a Parigi come cronista parlamentare della """"Neue Freie Presse"""", assiste all'ingiusta condanna del capitano ebreo Alfred Dreyfus, che determina la sua svolta sionista. Nelle pagine della sua letteratura utopica nasce un epocale progetto realistico di politica ebraica che profetizza la fondazione dello Stato d'Israele mezzo secolo prima della sua effettiva realizzazione. La sua arte visionaria si trasforma in sionismo politico attraverso numerosi incontri diplomatici con i grandi della terra: dall'imperatore Guglielmo II a Abdul Hamid, dallo zar Nicola II a Vittorio Emanuele III, a Papa Leone X."" -
Le ricette della memoria
La cucina diventa come una Madre e noi siamo davvero un insieme di ingredienti di vario genere e natura che, amalgamati da un sapiente Chef, stanno dando vita a sapori nuovi e inesplorati nello studio dell'Uomo. -
Eschilo. Pensiero (Dianoia) e spettacolo (Opsis)
La ricerca degli aspetti eschilei che non conosciamo ci conduce, in un lungo itinerario, a indagare quei miti che solo il primo dei grandi tragediografi ci racconta. è così che il pensiero e la scenografia riflettono l'incontro tra tesi conosciuti e testi frammentari nella speranza che la drammaturgia del ventunesimo secolo sappia riappropriarsi almeno di quegli artifici teatrali che Eschilo ci riserva al di là di quanto possiamo immaginare. Lo sviluppo del mito nell'epica e nella lirica dai micenei all'avvento di Pericle accompagna questo avventuroso percorso. -
Detti segreti. Il Vangelo di Tommaso nell'antichità
Scoperto nel 1945 presso Nag Hammadi nell'Alto Egitto, il Vangelo secondo Tommaso, contenente 114 detti attribuiti a Gesù, ha contribuito a modificare radicalmente la conoscenza delle origini del cristianesimo e non cessa di interpellare gli studiosi circa la sua esatta collocazione nell'ambito delle tradizioni cristiane primitive. In questo volume l'autore indaga la ricezione dei detti del Vangelo secondo Tommaso in contesti rappresentativi della varietà di indirizzi e tendenze presenti nel cristianesimo antico, a partire da un'attenta analisi testuale dei loro paralleli che ricorrono nella notizia sui Naasseni dello Pseudo-Ippolito, Clemente Alessandrino, Origene, Pseudo-Macario, gli scritti manichei confutati da Agostino. Viene messo in luce, caso per caso, lo specifico contributo che in ciascuno di tali ambiti questi ""detti segreti"""" hanno apportato alla riflessione teologica e alla prassi religiosa."" -
In un mare d'inchiostro. La Sicilia letteraria dal moderno al contemporaneo
Ciò che rende la Sicilia una dimora letteraria unica e veramente speciale è il racconto ininterrotto e serrato che i suoi scrittori ne hanno fatto, con maggiore intensità e con una pronuncia sempre più riconoscibile, a partire soprattutto dalla seconda metà dell'Ottocento per arrivare ai nostri giorni. Una realtà di frontiera, a cavallo di culture diverse, che è un crogiuolo di esperienze esistenziali e storiche, è stata proposta, per forza di scrittura, come metafora del mondo attraverso una varietà di voci e di sguardi acuminati e dolenti costituendo una tradizione forte e vitale. Con la metafora del mare d'inchiostro sono riuniti in questo volume, insieme a una mappa introduttiva, sedici saggi che narrano la Sicilia letteraria dal moderno al contemporaneo, che è anche una dimora tra mito e storia, non nel passato riuniti, ma nel presente dove rivivono. -
Machiavelli
Machiavelli, a partire dai testi fondativi della moderna arte politica come ""Il Principe"""" o """"I Discorsi"""", fino alla caustica corrosività della """"Mandragola"""" o dell'""""Asino"""", continua a parlare al lettore contemporaneo in un modo inquietante e ansioso: gli eventi ora liberatori ora tragici ora imprevedibili degli ultimi anni e degli ultimissimi tempi, lungi dal farci collocare definitivamente in soffitta il """"Segretario"""" fiorentino, ci spingono ancora a interrogarlo e a ritrovare nelle sue pagine la lucida analisi e l'appassionata frequentazione di alcuni dei grandi temi della nostra società e dei suoi travagli. Per Machiavelli l'uomo è impastato e condizionato da bisogni istintivi così radicali che la sua origine va collocata nell'egoismo e nella ferocia. Di qui la necessità di """"leggi"""" e di """"savi datori di leggi"""" capaci di trasformare questa linfa istintuale ricchissima ma anche distruttiva in energia positiva per il dominio di sé e del mondo, per l'equilibrato crescere delle società e degli Stati, per un più armonico rapporto tra governanti e governati."" -
Rabbia sociale. Realtà del conflitto e ideologia della sicurezza
Sovente la rabbia sociale viene analizzata nei termini di violenza e di sicurezza. Secondo tale coppia concettuale i sistemi sociali possono essere analizzati in maniera meramente normativa riconducendoli alle classiche categorie di integrazione e di devianza. Secondo tale approccio le società sono informate a un bagaglio di valori comuni che si dà per scontato sulla base del quale si viene a costruire la normativa societaria. Da ciò deriva che i meccanismi di controllo sociale debbano applicarsi in maniera efficace ed efficiente in tutti i casi in cui gli individui non adeguino la propria condotta ai comandi normativi. Tale ideologia funzionalista della sicurezza preclude, dunque, qualunque forma di analisi di ciò che pulsa, in maniera viva e vitale, sovente disperatamente, dietro la devianza. Invero se si percorrono i ""giardini proibiti"""" di una disamina che va al di là dell'architettura di facciata e se si trova il coraggio di percorrerne i viali più reconditi, si può trovare quanto si annida dietro la devianza: la realtà del conflitto sociale."" -
La più grande avventura. Figure del tempo nelle storie di Peter Pan e Harry Potter
Le storie di Peter Pan e di Harry Potter hanno a che fare col tempo, col suo potere corrosivo e determinante, col suo lavoro essenziale, oscuro ed enigmatico. Di conseguenza, è possibile leggere quelle storie come esemplari illustrazioni letterarie del ruolo che il tempo assume nella costituzione della nostra esistenza e della nostra identità. L'esito tradizionale di una tale lettura propone due modelli sostanzialmente inconciliabili: alla rabbiosa nostalgia che pervade Peter Pan di fronte all'ineluttabile processo di abbandono dell'età infantile, Harry Potter contrappone la celebrazione di un lungo e doloroso percorso di formazione. Tuttavia, un'analisi più attenta dei racconti e della loro struttura mostra come l'opera del tempo non possa conformarsi a questa logica così rudimentale. La risposta che le due storie propongono all'enigma dell'esperienza temporale consiste piuttosto nella messa in scena dell'inadeguatezza di quelle due figure schematiche. In quanto libri sul tempo, Peter Pan e Harry Potter raccontano del loro reciproco bisogno, dell'impulso che spinge ciascuno dei due racconti a completarsi nell'altro. -
Antonio Canepa. Ultimo atto
Il libro tratteggia, con documentazione inedita, il separatismo siciliano degli Anni Quaranta e la figura di Antonio Canepa, creatore e capo dell'EVIS (Esercito Volontario Indipendenza Siciliana). Gli avvenimenti che si verificarono negli anni che precedettero la Seconda guerra mondiale, il periodo dell'occupazione angloamericana della Sicilia, i personaggi che ebbero ruoli determinanti, sicuramente costituiscano la linea di confine tra il noto e l'ignoto di ciò che è accaduto nell'Isola alla vigilia della rinascita dell'Italia dalle macerie provocate dal conflitto bellico. In ""Antonio Canepa ultimo atto"""" si descrivono i retroscena politici e militari che non sono mai stati a sufficienza spiegati: dalla Resistenza siciliana al nazifascismo (assolutamente ignorata), al gioco tra servizi segreti, mafia, Chiesa per l'acquisizione del potere, alla trasformazione dei latifondisti in classe imprenditoriale dominante. Il libro si chiude con un pesante contradditorio sui documenti che """"giustificano"""" la morte di Canepa e di altri due Evisti in un conflitto a fuoco alle porte di Randazzo, il 17 giugno del 1945."" -
Le parole di Caravaggio
Le parole di Caravaggio verbalizzate dai documenti giudiziari sono solo la testimonianza di una realtà quasi esclusivamente romana, nella quale si trovava a vivere un giovane spericolato e intraprendente. La Roma del suo tempo, il fitto intreccio di strade la notte dove i ladri la facevano da padroni. Campo Marzio, il quartiere a sud del porto di Ripetta, tra le chiese di Sant'Agostino e San Luigi dei Francesi, la Minerva e il Corso.Roma della Controriforma pullulava infatti di sfaccendati malviventi, ladri e assassini. E quindi per farsi rispettare in un ambiente violento, oltre a girare armati di spada e pugnale bisognava mettere in mostra forza e carattere. Le offese andavano vendicate in modo energico e qualche volta anche a prezzo della vita. -
Jinnistan. Una raccolta di fiabe dal regno delle fate e dei geni
C'era una volta in un paese lontanissimo... - o forse non proprio così lontano - una principessa, o un principe, o una fanciulla, o un cavaliere... che furono messi alla prova da schiere di fate, geni, maghi cattivi e strani spiriti della natura, in terre d'Oriente tra le fredde brume del nord Europa. Storie di destini capricciosi, di grandi passioni, sensuali incontri, in cui uomo e donna trovano il modo di conoscere, oltre ogni possibile apparenza, quelle forze elementari, che consentono di oltrepassare confini, differenze culturali o paure sociali e di vincere persino il tempo: grazie alla forza dell'amore e al fuoco della passione. Una raccolta di storie provenienti da altre tradizioni e da altri autori, riedite e trasformate da un grande scrittore tedesco dell'epoca di Goethe, che adesso, per la prima volta in traduzione italiana, ci stupisce per la ricchezza delle immagini della narrazione e la potenza dei sentimenti che animano i personaggi. Dalla penna di Wieland si dischiude un mondo di emozioni e sentimenti, fatti propri da un genere letterario che sempre tenta di perfezionare il magico abbraccio tra Oriente e Occidente. -
Maometto. Romanzo di un profeta
Scritto durante il soggiorno a Davos e pubblicato per la prima volta nel 1917, in un'Europa sconvolta dalla Prima Guerra Mondiale, Maometto è uno dei quattro Romanzi della passione (Romane der Leidenschaft) dello scrittore tedesco Klabund. Strutturato per episodi ed aneddoti, il breve romanzo ripercorre per tappe fondamentali la vita del profeta Maometto tra storia e leggenda, in una prosa ritmica ed evocativa. Per Klabund, che scrive Maometto nel periodo in cui si compie la sua svolta dall'interventismo al pacifismo, il profeta della Islam assurge a rappresentante dell'uomo nuovo dell'espressionismo, a simbolo di una problematica, ma sostanzialmente risolta, conciliazione di individualismo e spirito comunitario, carisma religioso e riforma sociale. -
Sul sentiero degli angeli. Verso il cammino di una teologia angelica
Il libro si apre con una domanda: ""Ma perché gli angeli?"""". Angeli come messaggeri celesti, guide, custodi e consolatori degli uomini. Gli angeli, sino a poco tempo fa relegati nelle tenere fiabe per bambini, tornano a essere figure protagoniste del mistero della creazione e dell'incarnazione del Cristo Dio, che prende avvio da un dialogo struggente tra l'Arcangelo Gabriele e la Vergine Maria: """"Ti saluto piena di grazia, il Signore è con te"""". E l'Angelo, messaggero di Dio e per lo stesso Signore Dio devoto custode della libertà che promana dall'Eterno, attese trepidante la risposta; attese il """"sì"""" di Maria. Oggi più che mai la Chiesa, che è mistero e sacramento di salvezza, sembra avere particolare bisogno di una profonda teologia angelica, per il mistero di grazia che essa incarna e per la sua missione tra gli uomini.""