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Uno in diviso
Taiwo e Kehinde sono due fratelli, ma abitano assieme uno stesso corpo: sono gemelli siamesi. Nonostante siano molto diversi - come lo yin e lo yang, rappresentano due poli filosofici - la carne di cui sono fatti li lega, nel pensiero come nell'azione. Efferatezze e riflessioni lucidissime sulla società italiana, la Chiesa, l'omicidio, l'aborto, il terrore dello sfruttamento fisico e intellettuale si alternano e si avvitano in una spirale cruenta che porterà i protagonisti a perdere ogni moralità. Vera e propria stagione all'inferno, Uno in diviso è una storia cupa, permeata da una simbologia ossessiva che si ripete e che ci indica le zone più recondite di noi stessi, dove tutto è duplice ma unito. -
Noi inarrestabili. Come ci siamo presi il mondo. Ediz. a colori
Noi inarrestabili è il libro perfetto per tutti quelli che almeno una volta si sono domandati: chi siamo? e come siamo arrivati fin qui? Dalle savane africane alle calotte glaciali della Groenlandia, gli esseri umani dominano il pianeta Terra. Ma come hanno fatto a diventare così potenti? Noi inarrestabili svela che gli umani hanno un superpotere, e che l’hanno usato per creare cose strane e misteriose – dai fantasmi agli spiriti fino ai governi e alle società per azioni. Segui il viaggio degli antichi esseri umani fuori dall’Africa, e scopri come la scoperta del fuoco ci ha ristretto lo stomaco, che cosa ci dice il gioco del calcio dell’essere umani, e perché il denaro è la storia inventata che ha avuto maggior successo. Questa è la storia dell’umanità come non l’hai mai sentita prima: incontrerai nani, serpenti giganti, lo spirito del Grande Leone che vive sopra le nuvole e un dito di un bambino di 50.000 anni fa che rivela alcuni misteri sulle origini umane. Con questo libro per ragazzi avvincente e ricco di illustrazioni, l’autore bestseller Yuval Noah Harari raggiunge un pubblico del tutto nuovo ricorrendo al suo stile inimitabile. Chiunque abbia un’età compresa tra i 9 e i 99 anni potrà apprezzare l’epica storia vera di Noi inarrestabili. Età di lettura: da 9 anni. -
Irina Nikolaevna o l'arte del romanzo
Un neo nero a forma di stella, poco sopra il polso: Lady Brown non può fare a meno di notarlo mentre conduce il colloquio di assunzione con Irina Nikolaevna, che rispondendo al suo annuncio si è candidata per diventare sua dama di compagnia. Così Irina le spiega di essere figlia illegittima di un gentiluomo di camera della zarina Maria Aleksandrovna e di essere vissuta a lungo “nell’orbita della corte”: ora è in cerca di un impiego, ma nelle sue vene scorre il nobile sangue dei boiardi. Lady Brown non ha esitazioni, e Irina Nikolaevna si trasferisce nella sua grande casa di Sanremo, accanto a un compassato maggiordomo e a due personaggi silenziosi ma capaci di osservare ogni cosa con sorniona intelligenza: i gatti Lady Rowena e Sir Galahad. Per più di vent’anni le due donne vivranno insieme le stagioni della riviera ligure, la mondanità invernale, i languori estivi, le calamità, gli incontri sorprendenti: come quello con un ex insegnante anarchico che sembra riconoscere Irina, o con il barone von Tronka, che vorrebbe chiedere la sua mano, o con Alfred Nobel, tormentato dai presagi riguardo alle proprie invenzioni... Nella luce dorata della riviera ligure fin de siècle, con il rombo del Novecento che si avvicina – in un’atmosfera così simile alla nostra recente “belle époque”, spezzata all’improvviso dalla pandemia e dalla guerra – le due protagoniste di questo romanzo vivono e amano: o forse sognano, perché è questo il modo migliore di vivere e di amare. Paola Capriolo costruisce un gioco letterario elegantissimo e profondo, sul crinale tra la luce deludente della realtà e l’ombra affascinante delle grandi speranze. E celebra il potere della letteratura, luogo più reale di quanto pensiamo, dove si può scegliere una terza via: quella dell’immaginazione che tutto trasfigura. -
Storie parallele. Vol. 2: Nel profondo della notte.
«La verità è che avevo due vite lasciate a metà, l'una si era rivelata troppo scarsa, l'altra prometteva troppo, e in entrambe mi sentivo infinitamente estraneo.»«Ho un'altra vita.» Così comincia il secondo volume di Storie parallele, con Kristóf che vaga per i sentieri dell'isola Margherita, alla disperata ricerca di un corpo che gli trasmetta calore. Nel capitolo centrale della saga seguiamo le vicende di personaggi che ci sono familiari, come la sensuale Gyöngyvér Mózes e il feroce Ágost Lippay, che grazie al loro rapporto controverso incarnano uno dei temi cari all'autore: la centralità del corpo umano e dei suoi sensi per raggiungere la conoscenza. Ma scopriamo anche nuovi personaggi, che ci traghettano per le trame di questa saga che percorre a perdifiato il tempo della Storia, dagli anni della Germania nazista a quelli della rivoluzione ungherese, tra crimini, passioni e la dolorosa presa di coscienza di dover scendere a patti con il proprio passato. -
Nata libera. La straordinaria avventura della leonessa Elsa
Nata libera è la storia della leonessa Elsa, svezzata e cresciuta da Joy Adamson insieme al marito guardiacaccia in una riserva del Kenya. Joy stabilisce un forte legame con il cucciolo di leone rimasto orfano e per assicurarle la sopravvivenza le insegna a nutrirsi, cacciare finché la vita con gli umani diventa troppo stretta. Elsa, una volta diventata autonoma nella caccia, dovrà tornare alla natura alla quale appartiene. Un percorso tutt’altro che lineare, pieno di rischi, tristezze per il distacco ma anche conquiste e gioie sia per la leonessa che per la famiglia adottiva. Dalla prima pubblicazione nel 1960, la storia di Elsa, anche grazie alla trasposizione cinematografica del 1966, ha commosso milioni di lettori nel mondo ed è ancor oggi una delle cronache più intense del ritorno in libertà di un animale. Per la prima volta ritradotto e pubblicato in modo completo, Nata libera è una storia a cui tornare ancora e ancora. -
Parla bene pensa bene. Piccolo dizionario delle identità
Le parole sono importanti, vanno scelte con cura. E questo è tanto più vero quando parliamo delle identità che ci abitano, un discorso che si impone con urgenza in una società che ambisce ad abbracciare la complessità e però manca di una base condivisa per capirla e per descriverla: le parole, appunto. Ma come si può comprendere la conversazione se non si possiedono le parole? Come si può intervenire in modo responsabile nel dibattito se non si hanno gli strumenti primi per decifrarlo? Ecco allora un piccolo dizionario che raccoglie e prova a spiegare le parole – da binarismo di genere a gender mainstreaming, da identità a transizione, solo per dirne alcune – che ci servono per parlare bene di sesso, orientamento sessuale, orientamento romantico, identità, espressione e ruoli di genere. Parlando bene potremo pensare meglio noi stessi e gli altri, perché tutto ciò che siamo passa attraverso le parole che usiamo. -
La via delle sorelle
Nella vita i legami che scegliamo ci definiscono più di quelli in cui ci troviamo nascendo. Per ogni donna il rapporto con le amiche è una relazione fondativa, capace di determinare la direzione di un’esistenza intera: di indicare una via. Ci sono le amiche sorelle, unite da un legame simbiotico; le complici di sfide e trasgressioni; le compagne in cui specchiarsi per riconoscersi; ma anche quelle che tradiscono perché sanno colpire nel punto di massima debolezza: le amiche geniali, le amiche fatali. È in questa misteriosa incubatrice di fioriture, in questo regno magico e a volte inquietante fatto di presenze cangianti che Gaia Manzini sceglie di addentrarsi. Le vicende di amiche passate alla storia – scrittrici, artiste, donne coraggiose – si intrecciano con quelle delle amiche di una vita, in un controcanto che lascia emergere dell’amicizia le sfumature più delicate e difficili da pronunciare. Se sono donne destinate a lasciare traccia di sé o solo incontri fugaci non conta: ogni legame, in queste pagine, racchiude lo stesso potere trasformativo. Un caleidoscopio di racconti nel quale rileggere la nostra vita, ripensare i rapporti che ci hanno fatto crescere, riconoscere aspetti inconfessabili di noi che solo certe amicizie hanno la forza giusta per poter sfiorare. La via delle sorelle è, al contempo, un’indagine letteraria su un sentimento troppo spesso dato per scontato e un vibrante memoir dedicato a tutte le amiche che hanno saputo cercarsi e riconoscersi. Perché l’amicizia è sempre e comunque un viaggio al centro del proprio cuore. -
Fare nomi
Per T.S. Eliot i gatti ne hanno tre, di cui uno segreto; altrettanti ne ha Roma per Giovanni Pascoli. I nomi propri sono considerati un mistero anche dai teologi (quelli delle divinità sono spesso indicibili), dai filosofi, dai cultori di pratiche esoteriche, dalla Giulietta di William Shakespeare. Ogni giorno però li usiamo senza imbarazzi: per chiamarci l’un l’altro, per ordinare un prodotto commerciale, per dare indicazioni stradali. Con facilità li scambiamo con i nomi comuni, chiamando Roma “l’Urbe” e “una babele” uno stato di disordine. A mezz’altezza fra le speculazioni più criptiche e gli usi spensierati Nunzio La Fauci affronta i nomi propri là dove si trovano: nella lingua in atto. A partire da osservazioni minuziose e sorprendenti (un tempo Antonio diventava “Tonio” mentre adesso diventa “Anto”: perché?) l’analisi schiude prospettive sulla lingua come sistema. Si scopre così che nessun nome è proprio per sempre, o giammai lo sarà. Quella dei nomi propri non è una condizione ontologica: è una funzione. -
Uomini e topi
«Il classico di Steinbeck torna in un'edizione ""dipinta"""" in cui l'autrice delle illustrazioni, Rébecca Dautremer, non si limita a raccontare il testo: lo reinventa». - Francesco Pacifico, Robinson«La francese Rébecca Dautremer ha rivisitato con matite e pennelli Uomini e topi, cogliendone soprattutto la forza simbolica e spirituale: un """"nuovo"""" libro a due voci» - il ManifestoUomini e topi non ha bisogno di presentazioni. La storia dell'alleanza tra George e Lennie, il bracciante protettivo e il gigante con la mente di bambino, del loro vagare di ranch in ranch con un sogno da realizzare, quello di una fattoria tutta per loro, e della spirale di involontaria violenza che prende Lennie e sbriciola il sogno, è un capolavoro di dolorosa semplicità. Anche Rébecca Dautremer non ha bisogno di presentazioni: per lei parlano le sue opere, da Principesse, grande album giocato sui toni del rosa e del rosso, galleria ineffabile di bambine e ragazze stravaganti, alla sua rivisitazione di Alice nel Paese delle meraviglie agli intagli delicati del Piccolo Teatro di Rebecca all'inquietudine del suo Pollicino. Dal mondo dei bambini a quello degli adulti: Seta di Alessandro Baricco, Elvis, una biografia illustrata di Presley, e Una Bibbia. Amatissima in Italia, dove è stata ospite di festival ed eventi, Dautremer visita e interpreta il mondo di George e Lennie con una dovizia di illustrazioni che reggono una narrazione parallela e autonoma, fatta per immagini. La traduzione di Steinbeck è di Michele Mari."" -
Coltiva il tuo intimo splendore
“Arrivare alla verità non è così importante come averne un autentico desiderio. Questa è di per sé una gioia.” Osho illustra così il punto di partenza per l’avventura più grande possibile, ponendo al centro la disponibilità a mettersi in gioco più che il raggiungimento dell’obiettivo. In questa guida alla meditazione attiva, chiunque può trovare un percorso di rinascita e di risveglio della consapevolezza. “Se mai hai pensato di realizzare il Vero, se mai hai sperimentato il desiderio di silenzio, di verità, sappi che il seme dentro di te è pronto a sbocciare: è un segno che un desiderio nascosto in te vuole essere appagato.” Coltiva il tuo intimo splendore è un invito a cimentarsi con la meditazione per mettersi in ascolto della propria dimensione interiore. Partendo dai 112 metodi descritti nel Vigyana Bhairava Tantra, il volume (suddiviso in quattro parti che corrispondono a quattro fasi del percorso) offre intuizioni e tecniche pratiche per sperimentare con semplicità e naturalezza strategie meditative che si adattano a ogni personalità umana, permettendo a ognuno di noi di uscire alla vita. -
Poesia e verità. Testo tedesco a fronte
"Così inaugurai quella tendenza che non avrei più abbandonato per tutta la vita, cioè prendere ciò che mi rallegrava, mi tormentava o mi faceva in qualche modo riflettere per trasformarlo in un'immagine o in una poesia, rielaborandolo dentro di me sia per correggere la mia concezione delle cose esteriori, sia per tranquillizzarmi interiormente... Da allora, tutto quello che ho pubblicato non sono che frammenti di una grande confessione, e questo libricino è l'ardito tentativo di completarla""""Con sguardo ironico un Goethe ormai anziano si racconta, ripercorrendo l'infanzia a Francoforte, il difficile rapporto con il padre, i turbolenti anni di studio fino alla decisione improvvisa di andare a Weimar. Con lui il lettore rivive fasi cruciali della letteratura tedesca, da Klopstock alla formidabile costellazione di poeti, critici, scrittori che si raccoglie intorno al giovane Goethe nel periodo geniale di Strasburgo, dove emergono moltissimi dei temi e degli interessi che lo accompagneranno per tutta la vita. Insieme allo """"Sturm und Drang"""" matura la sua vocazione letteraria coronata dalle prime opere di successo, Götz von Berlichingen e Werther: una «grande confessione» in cui verità e poesia, realtà e letteratura si confondono, regalandoci un'immagine fresca e incisiva del più grande tra i poeti tedeschi." -
Cose dell'altro mondo
“Una specie di Tersicore” è la miniatura di un amore: una coppia di persone timidissime che si innamorano da lontano e non sanno stare vicine. “Giulietta” è il mondo visto dagli scaffali di una biblioteca: frequentatori abituali, nuovi arrivi, fatti anomali, persino un omicidio (la bibliotecaria nasconde qualcosa). In “Beni immobili” un giovane studioso in lutto per l’improvvisa scomparsa della moglie decide di riammobiliare la loro casa in affitto nel Maine. Nel sorprendente “Folgorazione”, una famiglia prende la decisione donchisciottesca di fuggire a Parigi per un’estate e dare così una scossa alla vita della ribelle figlia adolescente, che finisce comunque per fare un colpo di testa. Nove storie intrise di umorismo ed empatia, personaggi vividissimi che confermano l’unicità dello stile di Elizabeth McCracken. -
Socrate express. Quattordici lezioni di saggezza portatile
Il treno e la filosofia formano una bella coppia. I treni ci portano dove vogliamo, e lo fanno alla velocità del pensiero. Eppure treni e filosofia hanno un vago sentore di muffa: oggi, potendo scegliere, sono pochi a prendere il treno, e nessun genitore fa studiare filosofia, se può evitarlo; la filosofia, come i viaggi in treno, è qualcosa che la gente faceva prima di conoscere altro. Ma treni e filosofia ci offrono qualcosa di molto prezioso: la possibilità di vedere il mondo da una prospettiva diversa, di scoprire bellezze nascoste, di trovare nuovi modi per stare bene. Eric Weiner combina le sue due grandi passioni, la filosofia e il viaggio, in un giro intorno al mondo che è insieme reale - con fermate ad Atene, Parigi, Francoforte, Delhi, Kyoto, nel Wyoming, a Coney Island, solo per dirne alcune - e intellettuale. Sceglie infatti quattordici filosofi, tutti saggi ma in modi diversi, ma tutti filosofi pratici, interessati non al significato della vita ma a come vivere una vita piena di significato, e da ognuno di loro trae una lezione di vita utile a navigare in questi tempi turbolenti. -
La vedova Fioravanti
La vedova Fioravanti è la mamma di un prete, e questo è il romanzo della mamma del prete: non di una donna pia che ha seguito con ansia la vocazione del figlio, ma di una donna dal grande temperamento che vede nella vita scelta dal suo Dorligo una semplice professione, con le sue difficoltà ma soprattutto con un percorso di carriera da perseguire a ogni costo. Ne deriveranno fraintendimenti e conflitti. Pubblicato per la prima volta nel 1941, La vedova Fioravanti è stato subito indicato come il romanzo della maturità di Marino Moretti, che nuovamente ritrae la sua Cesenatico e una donna capace di imporsi perfino nel mondo tutto maschile della chiesa. -
Quaderno Spinoza. Testo latino a fronte
"Quaderno Spinoza"""" è la raccolta degli appunti e delle annotazioni che nel 1841 il giovane Karl Marx dedica allo studio del Trattato teologico-politico e delle Lettere di Baruch Spinoza. Questo volume non solo rappresenta la testimonianza diretta che Marx approfondisce il pensiero del filosofo olandese, ma soprattutto dà prova dell'influenza che la filosofia spinoziana ebbe nella maturazione della riflessione filosofico-politica dello stesso Marx. Attraverso lo studio del pensiero politico dell'olandese in Marx germoglia il concetto di democrazia radicale che maturerà nella sua riflessione successiva, così come sviluppa la critica nei confronti della religione ebraica e l'affermazione della libertà di espressione. Tutte tematiche che Marx eredita e sviluppa seguendo le tracce della teoresi di Spinoza. All'attualità e alla rilevanza che questi studi hanno nel panorama filosofico contemporaneo si deve l'idea di questa nuova edizione ampliata: essa infatti comprende sia i frammenti marxiani del Trattato teologico-politico, già editi da Bollati Boringhieri, ma anche quelli delle Lettere, inediti prima d'ora in Italia." -
Atlante delle città incognite
Un uomo sulla sessantina che detesta il suo nome - e ha accettato di malavoglia una reunion a Londra tra vecchi compagni - si scopre capace di un gesto di insolita, furtiva solidarietà umana; una coppia in attesa di un figlio adottivo la cui euforia viene sgretolata da un lampo nella notte di Cape Town; un giovane, bellissimo cameriere di Saigon, affascinato e insieme disgustato dalla relazione con una occidentale; un legame elusivo sulla riva del Mar Nero; un imprudente amore cinquantenne tra editoria e segreti torinesi; una richiesta accorata di aiuto e un memorabile vassoio di pasticceria marocchina assortita. Ogni città incognita reca il suo segreto, il suo momento prodigioso, il suo punto di rottura. Ogni città è più che uno sfondo - è uno specchio. In questi ventuno apologhi, legati tra loro da personaggi che ritornano e cesellati da una lingua limpida e netta come un capitello, si va da Agra a Venezia, passando per Hong Kong, Los Angeles e Odessa, secondo un ordine all'apparenza alfabetico, che in realtà compone in segreto un nuovo atlante del nostro stare al mondo. Un viaggio anche visivo, scandito dalle illustrazioni di Claudia Peill. -
Tantra. La comprensione suprema
Il messaggio di Osho è sperimentare, non essere né spettatori né turisti, ma attori, in quello splendido gioco che è la vita. Attraverso l’energia della meditazione e il clima dell’amore, l’umanità può oggi affrontare la grande sfida del risveglio spirituale. L’insegnamento tantra di Osho, legato alla tradizione orale, si esprime nella lucidità e nella semplicità che sono proprie della verità assoluta. Oltre un milione di discepoli in tutto il mondo ha fatto proprio questo messaggio e deciso di iniziare a migliorare attraverso la meditazione, per dar vita a un nuovo tipo d’uomo che fonda la sua esistenza sulla gioia, l’amore e la risata. -
Ritorno in Lettonia
Prosegue la riscoperta di una delle grandi scrittrici del novecento italiano: Marina Jarre. Con Ritorno in Lettonia Jarre continua, riscrive e chiude un racconto dalla forma autobiografica iniziato ne I padri lontani. Insieme al figlio, Jarre ci guida in un doloroso viaggio laddove tutto ha preso avvio, in quella terra dove è nata ma difficile da chiamare patria. La voce narrante si muove sulle tracce di una figura paterna ripudiata che continua a farsi sentire: quella di un sommerso della storia in quanto ebreo vissuto in un momento in cui quell’identità era una condanna. Marta Barone lo presenta come “un libro potentissimo, che esplora le profondità vertiginose del senso di colpa e della rimozione con l’intransigenza e il disgusto per l’enfasi che sono una costante nella prosa di Jarre”. Una preziosa occasione per rileggere Marina Jarre, per apprezzarne le parole secche e i pensieri penetranti anche nel dolore. -
Il terzo tempo
«Insegno malinconia positiva. Soffire da vecchi è la regola. Soltanto i vecchi speciali ce la fanno. E i vecchi speciali sono quelli che stanno bene.»«È davvero contagiosa l'energia della protagonista, un'avventura primaverile nell'autunno della vita» – Corriere della SeraCostanza non è vecchia però presto lo sarà. Convinta che il terzo tempo sia da vivere pienamente, senza mai smettere di cercare la felicità, ne scrive con spirito battagliero in una rubrica. «Insegno malinconia positiva. Soffrire da vecchi è la regola. Soltanto i vecchi speciali ce la fanno. E i vecchi speciali sono quelli che stanno bene.» Quando eredita dal padre un austero ex convento a Civita di Bagnoregio si lascia prendere da un progetto vagamente sconsiderato: radunare in quella casa bella e nuda, incastonata in un luogo simbolico che si sfalda lentamente, i compagni con cui giovanissima ha condiviso a Milano la vita e l'impegno politico, per ricreare una comune, una famiglia larga in cui spartire gli affanni e discutere del futuro perché un futuro c'è sempre, fino alla fine dei giochi. È un tentativo di tornare all'età delle illusioni, ""la leggenda d'aver ragione che ha nutrito la nostra seconda infanzia""""? Energica, accentratrice, un po' egoista, Costanza è il magnete da cui tutti finiscono per essere catturati: gli amici di un tempo, con i loro dolori, le rivalse, i fallimenti; il compagno di una vita, Dom, che lei ha scelto di allontanare ma che la sorveglia con la tenacia di un'affettuosa sentinella; il figlio Matteo, che cova da grande distanza un suo carico di pena. Mentre tutti convergono su di lei, Costanza si sente soffocata dall'enormità del suo disegno. Riuscirà a portarlo a compimento? È proprio sicura di volerlo? E che cosa succederà?"" -
Quaderni neri 1948/49-1951. Note VI-IX
Le annotazioni composte tra il 1948-49 e il 1951 si riferiscono ancora, a tratti, ai processi politici e sociali del dopoguerra; tuttavia, quello che emerge in primo piano è un ""pensiero dell'Essere"""" che Heidegger vorrebbe sviluppare al di là della filosofia. Chiavi di volta cruciali del suo pensiero più tardo - come la questione dell'""""impianto"""" - hanno qui la loro prima esposizione. Nelle Note VIII si possono trovare, tra l'altro, le tracce del rinnovato incontro con Hannah Arendt. A colpire sono la ricchezza di formulazioni sempre nuove e l'esplorazione di vie ignote del pensiero, che offrono una visione esemplare della potenza creativa del filosofo.""