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L'io e l'es. Testo tedesco a fronte
L'Io e l'Es (1923) è lo scritto con cui si compie una svolta nel pensiero di Freud. Trova qui sistemazione il nuovo modello dell'apparato psichico, centrato sulle tre istanze (Es, Io, Super-Io). La traduzione ha il pregio di valorizzare la prosa di Freud ispirata a metafore militari. L'Introduzione ricostruisce il quadro generale della psicoanalisi freudiana, ulteriormente arricchito da note puntuali (e, in certi punti, illuminanti), da un indice terminologico italiano-tedesco e dall'indice dei concetti. -
Storia del potere in Russia. Dagli zar a Putin
Il volume ripercorre la storia della Russia contemporanea, concentrandosi sull’evoluzione del regime politico e delle sue istituzioni dal crollo dell’URSS nel 1991 ad oggi. Dopo un inquadramento storico sul periodo zarista e sovietico, il libro individua gli elementi di maggiore continuità e rottura della Russia post-sovietica rispetto al passato e segue l’evoluzione del regime di Vladimir Putin dalla sua prima presidenza ad oggi. Il volume dedica particolare attenzione alle relazioni tra Russia e Ucraina, spiegandone il progressivo deterioramento a partire dal 2004 e dopo le rivolte di Majdan e l’annessione russa della Crimea nel 2014. Fornendo nozioni essenziali sulla natura del regime russo e la cultura politica delle sue élite, il volume aiuta a cogliere le radici del nuovo totalitarismo e imperialismo russo. Il libro inaugura la serie Europa/Oriente, diretta da Simone Attilio Bellezza, docente di Storia contemporanea presso l’Università di Napoli Federico II. -
Apprendere e insegnare le lingue. La ricerca nella didattica
Come insegnare e far apprendere le lingue in un mondo dove se ne mescolano decine? È la sfida di questo libro nato da una pluriennale esperienza di alcuni dei maggiori specialisti italiani di didattica delle lingue. L'insegnamento-apprendimento delle lingue è una pratica comunicativa, che si nutre dell'esperienza dei docenti e del dialogo in atto con gli studenti. La riflessione su quel che accade a lezione, confrontato con i risultati degli studi, consente di capire sempre più profondamente le dinamiche che caratterizzano i processi di apprendimento linguistico, per migliorare costantemente la didattica in contesti che mutano incessantemente. Gli studi e i casi presentati tengono conto di diverse lingue (inglese, tedesco, russo, francese, cinese e altre ancora), intercettano le esigenze di un'educazione plurilingue e pluriculturale, si soffermano su una varietà di contesti di apprendimento, facendo riferimento alla ricerca applicata come atteggiamento che orienta pratiche didattiche di successo. -
Dizionario di medicina narrativa. Parole e pratiche
Intesa come una metodologia d'intervento clinico-assistenziale, la Medicina Narrativa è, come afferma Rita Charon, una pratica clinica fortificata dalla competenza narrativa, intendendo con ciò la capacità di riconoscere, assorbire, metabolizzare, interpretare ed essere mossi dalle storie dei malati e delle malattie. In tale modo la cura si plasma sul paziente in quanto persona. Prima opera del suo genere, il dizionario, attraverso la scelta mirata di voci curate dai maggiori esperti del settore, da un lato getta luce sui concetti fondamentali che costituiscono l'insieme della Medicina Narrativa e il suo rapporto di complementarità con la medicina basata sulle evidenze scientifiche; dall'altro, indica le metodologie e le pratiche attraverso le quali la Medicina Narrativa si realizza come uno strumento terapeutico a disposizione dei professionisti della salute. Prefazione di Rita Charon. -
Sociologia della guerra mondiale
All'inizio del 1915 Emil Lederer pubblica questo saggio, che possiamo considerare un classico della sociologia della guerra. Nel momento in cui in mezza Europa si dibatte sulle specificità nazionali che rendono inevitabile il conflitto, Lederer rileva una tendenza di fondo contraria: l'omogeneizzazione delle nazioni belligeranti, che va dalla gestione dello sforzo bellico all'ideologia nazionalista, prodotta dagli apparati politici e militari secondo strategie di disciplinamento e propaganda standardizzate. Nel conflitto, la società pare essersi trasformata in una comunità. Si tratta in realtà di una proiezione ideologica: la guerra mostra come sia piuttosto una «astratta moltitudine organizzata», sottoposta alla discrezionalità dello Stato. La possibilità di disarticolare la società e riarticolarla secondo necessità dimostra che non vi è nulla che preesista allo Stato: il complesso militare non appare più come un suo apparato, ma come una sua forma fenomenica. Le derive totalitarie trovano già qui i loro presupposti. -
Crescere onlife. L’educazione civica digitale progettata da 74 insegnanti-autori
Cittadinanza onlife: è il ripensamento del digitale a scuola attorno all’educazione, allo spirito critico e alla responsabilità. La proposta nasce da due testi quadro (la legge 92 sull’Educazione civica e il Curriculum di Educazione Civica Digitale), due progetti di formazione di istituti scolastici (l’IIS L. Einaudi di Chiari e l’ICS E. Curiel di Paullo-Tribiano) e soprattutto 74 autori tra insegnanti ― dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di II grado ―, dirigenti scolastiche e formatori del Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media, all’Innovazione e alla Tecnologia (CREMIT) dell’Università Cattolica. Ponti tra realtà fisica e digitale, coding, gamification, potenza del linguaggio, selezione delle fonti e fake news, digital library, consumi mediali, democrazia ed ecologia: questi alcuni dei temi al centro del libro. I capitoli sono l’esito della scrittura collaborativa tra insegnanti e formatori universitari, che ha voluto superare la contrapposizione tra teorici e pratici e proporre il coaching come dispositivo per lo sviluppo professionale. Attraverso la riflessione sulla cittadinanza al tempo del digitale, l’idea di questo percorso è che in questi contesti di forte innovazione, l’insegnante conta. Ma per contare ha bisogno di essere credibile e questa credibilità trova nella consapevolezza e nello sviluppo professionale due dispositivi di fondamentale importanza. Nasce così un’idea di cittadinanza onlife, ma anche una nuova proposta di “fare scuola” e di “fare università”. -
Ricerca didattica e formazione degli insegnamenti
Ogni insegnante, sin dalla sua formazione iniziale, dovrebbe imparare a svolgere ricerca in campo educativo, a partire dall'Università, come luogo di costruzione di una mentalità aperta alle innovazioni. Per un miglioramento continuo della didattica e per una valutazione formativa e personalizzata, è utile ricordare gli studi, sempre più attuali, sulle prove oggettive di profitto, sugli obiettivi educativi fondamentali, sull'educazione personalizzata e sulla didattica inclusiva, sul valore dell'interculturalità, delle soft skills e dell'apprendimento di un metodo di studio. La formazione professionale può offrire un supporto a tutti coloro che lavorano in campo educativo, per una progettazione didattica che rispetti la singolarità di ciascun alunno e consenta di realizzare una valutazione valida, fedele e ispirata a una concezione integrale della persona da valorizzare. Una riflessione in onore di un maestro della didattica quale è Giuseppe Zanniello. -
Storia della scuola in Italia. Dall'Unità a oggi. Nuova ediz.
Una ricostruzione della storia della scuola (e dell’università) italiana: dalla legge Casati alla riforma Gentile, dalla Carta della Scuola fascista al dibattito nella Costituente, dalla stagione del centro-sinistra ai Decreti delegati, dalla scuola dell’autonomia alle speranze (e alle incognite) della “buona scuola”. Una riflessione sul cammino di una istituzione caratterizzata dalla prolungata assenza di un progetto riformatore che consideri, come è avvenuto solo in qualche tratto della vicenda politica nazionale, il diritto allo studio come un atto costituzionale che si compie ogni giorno, una costruzione della cittadinanza come cultura, una parte essenziale di una sfera pubblica comune. «Forse scuola, università e ricerca sono anche l’anima di appartenenza non solo mia, ma anche di quanti ho formato e, soprattutto, di quanti ho visto, ogni giorno, salvare la scuola come atto costituzionale colto e competente, fieri di farlo senza essere del tutto riconosciuti». -
Giocare con le parole. Sostenere l'alfabetizzazione emergente nella scuola dell'infanzia. Nuova ediz.
Insegnare a leggere e scrivere non è compito della scuola dell'infanzia. I bambini non chiedono il permesso di apprendere: giocando scoprono il mondo. Anche le parole scritte stimolano il loro interesse, qualcuno prova a tracciare dei segni come lettere, altri a leggere. La scuola dell'infanzia non deve operare in una logica anticipatoria, ma suo compito è sostenere il processo di alfabetizzazione emergente che i bambini avviano nel tentativo di costruirsi una loro spiegazione della lingua scritta. La continuità che questo metodo crea tra il linguaggio parlato e quello alfabetico utilizzando la Sillaba GLObale può aiutare i bambini in questa loro costruzione. Parliamo per sillabe, ma scriviamo per lettere: la continuità è quindi possibile solo se l'approccio al linguaggio alfabetico avviene a livello di sillaba percepita come un tutto unitario e non come frutto di sintesi di singole lettere. Le esperienze, condotte fin dagli anni Settanta del secolo scorso, dimostrano che questo metodo favorisce nel bambino la motivazione a leggere e scrivere con piacere, ne previene le difficoltà di apprendimento e promuove il pieno fiorire della potenzialità di tutti i bambini. -
Critica del giudizio
Commento ragionato alla Critica del giudizio di Kant, opera imprescindibile per comprendere l'intera riflessione estetica moderna e contemporanea. Il saggio introduttivo, che contestualizza storicamente la dottrina kantiana del giudizio estetico e teleologico, presenta le problematiche interne al testo e individua i luoghi di maggiore intensità concettuale; la scelta dei brani è corredata da un apparato di commento che illustra ogni singolo estratto alla luce dell'architettura complessiva del criticismo kantiano, anche avvalendosi di un indice ragionato dei concetti fondamentali. -
Annali di storia dell'educazione e delle istituzioni scolastiche (2022). Vol. 29: Rosmini e la pedagogia
Contributi di: Fernando Bellelli, Paolo Bonafede, Massimo Bonato, Luciano Caimi, Franco Cambi, Fulvio De Giorgi, Andrea Dessardo, Giovanna Gabbi, Daria Gabusi, Martina Galvani, Angelo Gaudio, Rosa Indellicato, Paolo Marangon, Andrea Marrone, Chiara Martinelli, Marco Menin, Francesca Romana Nocchi, Paolo Pagani, Giuseppe Rizzuto Giancarlo Rocca, Luana Salvarani, Filippo Sani, Stefania Zanardi. -
Elementi di filosofia. Nuova ediz.. Vol. 1: Introduzione, logica, teoria della conoscenza
"Della capacità di Sofia Vanni Rovighi di cogliere in sinossi, e di far dialogare in un fitto argomentare, autori moderni e contemporanei con filosofi antichi e medievali, come Aristotele, Anselmo e Tommaso, sono eloquente testimonianza i tre volumi degli Elementi di filosofia. Qui non c'è traccia della chiusura (e di un certo dogmatismo) che talora caratterizza anche manuali prestigiosi: la consonanza con l'impostazione tomistica passa per il confronto con autori moderni e contemporaei, che talora contribuiscono a illuminare o meglio precisare le tesi sostenute. Il tutto poi fa emergere quella """"scommessa per la ragione"""" su cui la Vanni tante volte insiste."""" (Michele Lenoci)" -
Elementi di filosofia. Nuova ediz.. Vol. 2: Metafisica
"Della capacità di Sofia Vanni Rovighi di cogliere in sinossi, e di far dialogare in un fitto argomentare, autori moderni e contemporanei con filosofi antichi e medievali, come Aristotele, Anselmo e Tommaso, sono eloquente testimonianza i tre volumi degli Elementi di filosofia. Qui non c'è traccia della chiusura (e di un certo dogmatismo) che talora caratterizza anche manuali prestigiosi: la consonanza con l'impostazione tomistica passa per il confronto con autori moderni e contemporaei, che talora contribuiscono a illuminare o meglio precisare le tesi sostenute. Il tutto poi fa emergere quella """"scommessa per la ragione"""" su cui la Vanni tante volte insiste."""" (Michele Lenoci)" -
Elementi di filosofia. Nuova ediz.. Vol. 3: La natura e l'uomo
"Della capacità di Sofia Vanni Rovighi di cogliere in sinossi, e di far dialogare in un fitto argomentare, autori moderni e contemporanei con filosofi antichi e medievali, come Aristotele, Anselmo e Tommaso, sono eloquente testimonianza i tre volumi degli Elementi di filosofia. Qui non c'è traccia della chiusura (e di un certo dogmatismo) che talora caratterizza anche manuali prestigiosi: la consonanza con l'impostazione tomistica passa per il confronto con autori moderni e contemporaei, che talora contribuiscono a illuminare o meglio precisare le tesi sostenute. Il tutto poi fa emergere quella """"scommessa per la ragione"""" su cui la Vanni tante volte insiste."""" (Michele Lenoci)" -
Disabilità e potenziale educativo. Nuova ediz.
Questo contributo al quotidiano lavoro dell'educatore cerca di rispondere al che fare?, interrogativo denso di giustificate ansie e tensioni morali. La persona con disabilità pone quesiti umani ed etici per affrontare i quali è indispensabile una corretta azione formativa tesa allo sviluppo di tutte le sue potenzialità. Un compito che implica una competenza interdisciplinare per comprendere integralmente i bisogni del soggetto con deficit e, insieme, progettare adeguati percorsi educativi. Per questo il volume fornisce un fondamento scientifico al lavoro educativo con le persone con disabilità, offrendo indicazioni per scelte metodologiche funzionali al concreto miglioramento della loro situazione individuale e sociale, partendo dalle ricerche sul funzionamento cerebrale. L'attenzione alla necessaria competenza scientifica è sempre abbinata a una riflessione pedagogica generale, che non trascura la dimensione antropologica e teleologica. -
Come pensare l'educazione. Verso una pedagogia come scienza. Nuova ediz.
A causa della multiformità dei campi indagati, gran parte delle ricerche sull’educazione non possono essere considerate pedagogiche in senso proprio, investendo esse soltanto, di volta in volta, questo o quell’aspetto del rapporto educativo. Ne consegue spesso la trascuranza del fatto che l’essenza della ricerca pedagogica è quella di potersi applicare a un rapporto che va studiato nella sua totalità. In una prospettiva ispirata all’indole totalizzante del rapporto educativo, l’indagine condotta in queste pagine è una ricerca sulla pedagogia, nel tentativo di mettere a punto una teoria che permetta alla pedagogia di presentarsi come scienza umana autonoma. Va infine precisato che, se l’educazione è in primo luogo il contenuto dell’insieme dei problemi di formazione e di istruzione che attendono soluzioni praticabili, essa è tuttavia anche il fine generale cui aspira la società contemporanea nel suo sviluppo. Non si tratta, in altre parole, di fare capo alla teoria pedagogica unicamente per risolvere i problemi della dimensione scolastica nell’accezione più ampia del termine (tema, peraltro, qui esaminato), ma di gettare anche, con l’ausilio di questa teoria, le fondamenta per una trasformazione in positivo della società o per una reale umanizzazione di tutte le comunità umane. Una teoria pedagogica, che sappia coniugare la sua fruibilità nel presente con la formazione di una prospettiva per il futuro, è, per definizione, una teoria rivoluzionaria. Questa è un’altra urgente domanda di senso cui questo libro ha inteso offrire il suo contributo. -
Pedagogia interculturale. Nuova ediz.
Gli aspetti teorici e operativi dell'educazione interculturale: i concetti, le analisi, le prospettive e le indicazioni operative. Un testo per capire come la globalizzazione e la crescente compresenza di più usi, costumi, lingue e religioni rendano la prospettiva della pedagogia interculturale sempre più centrale, e ineludibile, anche per la scuola italiana. Per superare le visioni che leggono l'emigrazione e i contesti multiculturali in termini di disagio e di rischio e considerare le culture come realtà dinamiche, in continua evoluzione e il loro confronto come una grande risorsa, anche dal punto di vista educativo. Uno strumento pensato per quanti hanno a cuore la sfida più impegnativa per la società contemporanea e vogliono affrontarla in modo consapevole. -
Le due Marie. Vite sulla frontiera orientale d'Italia
Un'ardente militante fascista e repubblichina, ossessionata dal nazionalismo al punto da uccidere un ufficiale inglese a Pola nel 1947, e un'esponente di primo piano del movimento operaio triestino e della lotta partigiana, dirigente comunista negli anni della frattura fra Tito e Stalin. Maria Pasquinelli e Maria Bernetic, figure agli antipodi per formazione, ideali e progetto politico, pur non incrociando mai direttamente le loro strade, furono, metaforicamente, l'una avversaria dell'altra e mossero i loro passi nel medesimo spazio geografico, lungo la linea del confine orientale italiano. I loro percorsi biografici rappresentano una lente di ingrandimento attraverso la quale approfondire alcuni tasselli del composito mosaico dell'area Alto adriatica, da Trieste a Pola, passando per la Dalmazia e l'Istria, territori lungo i quali si snodò una parte importante delle loro esistenze. Uno sguardo declinato al femminile che, inserendosi nelle maglie del lungo Novecento, riesce a tratteggiare sequenze di storia e di storie, frammenti di vita pubblica e privata, segnati, nelle loro diverse sfumature, da valori e identità opposte, aspirazioni e ideali, perseveranza ed estreme convinzioni personali. Elementi che, trascinandosi dietro il loro carico di tensione, appaiono rivelatori del clima che in quegli anni bui e tormentati permeava la frontiera orientale d'Italia. -
La grande domanda. Quando l'infanzia interroga l'esistenza
La ricerca del senso dell’esistenza e gli interrogativi che ne scaturiscono paiono, più che grandi domande, domande da grandi. Bambini e bambine, al contrario, si interrogano da sempre sulle questioni esistenziali di fondo (“Perché siamo qui?”, “Dove andiamo?”, “Perché si muore?”, “Cosa c’è dopo?”). Gli adulti tendono a rifuggire questo confronto, ma è importante dal punto di vista educativo assicurare e preservare tempi, spazi e pratiche in cui ogni domanda possa essere messa in parola e i soggetti possano essere accompagnati nella ricerca di significati. La Philosophy for Children (P4C) e la Philosophy of Childhood sostengono l’importanza di valorizzare, nei luoghi dell’educazione, la dimensione esistenziale del pensiero infantile: è il riconoscimento del diritto a pensare, porre domande sul senso della vita e trovare spazi e persone che sappiano accoglierle. È pronta la comunità educante a dare a bambini e bambine la possibilità di porre tutte le domande, anche le più scomode? L’indagine filosofica sembra un luogo privilegiato per l’espressione e la coltivazione della ricerca di significato: meraviglia, curiosità, immaginazione, sconfinato senso del possibile sono solo alcuni dei terreni fertili su cui si giocano i tanti interrogativi e le tante risposte della vita infantile. Accoglierle nella loro vastità è una sfida – forse la più grande – ma rappresenta anche un cambio di rotta, una scelta responsabile, rispetto all’incapacità, tipicamente adulta, di confrontarsi fino in fondo con l’universo-bambino. -
Il primo libro di fisica
Una chiara introduzione alla fisica moderna e contemporanea e alle sue sotto-discipline, pensata prima di tutto per gli studenti e le studentesse, per i futuri docenti, ma anche per tutti quelli che desiderano avvicinarsi per la prima volta alle sue concettualizzazioni e alle sue procedure formali matematiche e sperimentali. Si presenta in una maniera del tutto originale una metodologia che permetta di superare gli ostacoli all'apprendimento della fisica moderna e antica, attraverso il confronto tra fisica aristotelica e fisica moderna, tra storia e teorie matematiche, tra fisica dell'esperienza e fisica dell'esperimento. In questa luce, si presentano la teoria della misura, la cinematica, la dinamica, la termodinamica, l'elettromagnetismo, la relatività speciale e generale, la fisica quantistica, l'astrofisica e la cosmologia, evidenziando, al di là dei formalismi, le loro rivoluzioni concettuali.