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La vita dell'altro
Filippo e Fatou, semplicemente due ragazzi. Il primo è uno studente svogliato, apatico, senza un vero interesse; costretto ad andare a una scuola che detesta, frequenta solo perché in caso di ennesima bocciatura la madre lo ha minacciato di fargli trascorrere l'estate lavorando piuttosto che in gita a Barcellona con gli amici. Il secondo è un profugo africano e fa l'accattone di fronte a un negozio di frutta e verdura. Saluta le persone che entrano o passano davanti al negozio e spera in una ricompensa in denaro oltre, ovviamente, a una cortese risposta al saluto. Arrivato da poco in Italia, sceso per miracolo dall'ennesimo barcone salvato dalla guardia costiera in fuga da un paese in guerra. Filippo passa davanti al negozio di frutta e verdura tutte le mattine con il suo scooter e tutte le mattine si domanda perché i negri non possono stare a casa loro invece di venire a rompere in Italia che abbiamo già i nostri problemi: un leitmotiv sentito e risentito mille volte dagli amici, dalla televisione, sui social, tra i compagni a scuola. Coetanei, ma nati e cresciuti in due mondi opposti. Famiglia, casa, istruzione per l'uno, dolore, abbandono e morte per l'altro. Si scontrano, per caso. Parlano, si raccontano e capiscono qualcosa in più della vita. Il semplice guardarsi negli occhi forse cambierà qualcosa. Forse non è mai tardi per crescere. Età di lettura: da 6 anni. -
Perros calientes. Diario di viaggio
Appunti di viaggio in Bolivia e nel Nord del Cile. Il taccuino, insostituibile compagno per l'io narrante, una intrepida vecchia ragazza europea, diviene testimone di incontri con persone, animali, spazi sconfinati, deserti e oceani, rovine di civiltà perdute. Dai piccoli caffè di Sucre, coi ritratti di Frida Khalo alle pareti e la musica di Cat Stevens in sottofondo, allo strano inverno, tropicale, d'altura di Tarabuco coi suoi micidiali traballanti bus stracolmi di passeggeri. Potosì sede della chiesa più antica della Bolivia, San Francesco, di mattoni impastati con la terra dell'altopiano, dagli stessi colori caldi e bruciati e delle miniere di argento depredate dai conquistadores. La Paz e il mercato delle streghe, tra tutti i mercati dell'America Latina il più straordinario coi suoi remedios, talismani, misterios e incantesimi. Il lago Titicaca e i perros calientes, traduzione spagnola letterale di hot dog, giganteschi wurstel in panini di mais. E ancora Coroico nelle yungas, al confine con l'Amazzonia: forse un posto incantato? si chiede la viaggiatrice. Per arrivarci occorre percorrere una strada malefica che forse neppure esiste ed è solo la magia di una bruja dispettosa. E infine Arica, in Cile, con la sua Dogana vecchia, edificio liberty progettato da Eiffel, quello della torre di Parigi, nel 1874, quando Arica era ancora peruviana. Al tempo stesso il viaggio si inoltra per i sentieri sconosciuti di una memoria collettiva, fatta di eventi storici e di leggende, di cruda realtà e di magia. Si va così delineando, al di là dei luoghi fisici, la mappa di una terra ignota: l'Amerindia, luogo altro e straniero, arcaico e tuttavia presente e vivo, anima vera di un intero continente. -
Rendez-vous
L'autore reale cede la paternità dell'idea da cui ha tratto origine questo scritto a un ipotetico docente di letterature neolatine all'Università della Borgogna nonché critico letterario apprezzato e un po' temuto a causa della spietatezza delle sue critiche, che a sua volta si cela sotto lo pseudonimo di E. Paulhan, per raccontare le storie di alcuni personaggi della porta accanto. Cinque cammei per narrare la storia d'amore di Luitpold Hanselbauer, detto Poldy, discendente di una famiglia tedesca trasferitasi in Normandia nel 1938 per dirigere i cantieri navali, e di Annie Dufur Laval, critica letteraria. Esuberante e ironico lui, discreta e intelligente lei. Si incontrano spesso in una pasticceria di Trouville per chiacchierare di poesia, di impegni condivisi, di piccole cose. Il loro rapporto si trasforma sempre più in qualcosa di diverso dall'affettuosa iniziale amicizia. Finché una fatale caccia alle lumache li costringe a fare i conti con la realtà. -
Il karma di Ginevra
Ginevra è una giovane ragazza di ventiquattro anni che vive con i genitori a Venezia. Una sera mentre sta raggiungendo un'amica per recarsi all'Ateneo Veneto ad assistere a una conferenza, in una calletta buia dietro al Teatro la Fenice, viene rapinata della borsetta e cade a terra frastornata. Ad aiutarla accorre uno straniero, Dharmal, e la ragazza rimane folgorata dal suo sguardo profondo. Tanto che continua a pensare a lui per tutta la notte. La mattina successiva Ginevra si reca nel piccolo negozio artigianale che ha aperto dopo la morte del fidanzato, con il quale avrebbe dovuto sposarsi presto. Nel negozio entra una bellissima ed elegante donna indiana scortata da un accompagnatore, anch'egli indiano, il quale spiega a Ginevra che milady desidera che le realizzi un grande dipinto della chiesa di San Marco, consegna da lì a quindici giorni. Che relazione c'è tra la meravigliosa cliente e il suo sconosciuto salvatore? Quali fili il destino sta intrecciando per lenire il cuore ferito e i sensi assopiti della dolce Ginevra? C'è chi lo chiama amore a prima vista, chi lo chiama invece colpo di fulmine. Sta di fatto che, a volte succede: vedi qualcuno e ti fa battere improvvisamente il cuore in modo strano. Non è solo che ti piace, non è solo che ti ha colpito, è qualcosa di più e di diverso, di strano: è amore a prima vista. Certo, parlare di amore a prima vista è quasi un ossimoro, perché l'amore richiede conoscenza profonda, condivisione e rispetto reciproco. Ma qualcosa di strano sta succedendo. -
Lo scrittore è un ladro
Ruba, lo scrittore ruba, un suono, un gesto, una parola, un'emozione, un profumo quanto un odore, un rumore. E immagina, diventa amico oppure si mette nei panni di chi gli ha permesso di rubare. Qualcuno si chiede leggendo un libro quanto c'è di autobiografico, forse sarebbe più corretto dire di rubato perché lo scrittore - che lo sia di professione o per passione - osserva, annusa, annota, trascrive, rielabora e solo allora immagina. In questa silloge di racconti, Carmina Trillino, ha attinto a piene mani appropriandosi, con garbo e stile elegante e raffinato, delle suggestioni che l'occasione esterna di contatto con il mondo le ha offerto in momenti diversi. ""Acquamarina"""", il primo racconto, ad esempio nasce dall'osservare per anni una donna che passeggia altera e fiera per il corso principale, rispettando la sua follia. E ancora, in treno si accorge che una signora al cellullare piange cercando di nascondere le lacrime, le ruba così il suo desiderio di affetti e famiglia mai avuta, e ne scaturisce """"La linea vita"""". Sul traghetto di ritorno da Stromboli, mare rubato al cielo e due uomini che si abbracciano fino all'ultimo istante disponibile: uno sale, l'altro si getta e nuota in mare, è lo spunto per """"Ottavio e Infinito vivere"""". La bicicletta, insieme allo zaino sono oggetti dotati di anima e volontà propria: a loro la scrittrice deve la sua voglia di movimento e libertà, ed ecco """"Si va"""". Infine """"Sono io che vi guardo"""" nasce da una prova sul campo durante un corso in Rai di scrittura creativa. Le parole sono mobili, come l'infinito. Sono restituzione, per tutto il bello e il bene che la lettura ci regala, sono la risposta ai sensi che restano sempre allertati."" -
Le poesie più belle
Una silloge che ha il suo punto di forza nell'arrangiamento tra significato e significante: poesie all'apparenza semplici e immediate, ma che esplorano oltre l'intimo umano, per aprirsi in misterica contemplazione alla vita, alle sue dissonanze. Poesie carsiche, versi brevi se non brevissimi, in cui le parole inseguono il silenzio riempiendo il vuoto psicologico del Poeta e del Lettore di significati pieni. Si offrono a un doppio piano di lettura, rilasciando gradualmente tutta la loro forza comunicativa ed emozionale. La poesia è per coloro che, in tempi dominati da ritmi frenetici e dalla solitudine, non rinuncia a riflettere, non rinnega la propria umanità e la condivide scoprendosi in buona compagnia. -
L' uomo con la pelliccia
Mentre sta portando a passeggio Perciò, il suo cane, Paolo si imbatte in un tipo eccentrico che indossa una pelliccia, l'ha già notato in giro durante i suoi giri di pattuglia ma non sa esattamente chi sia. Il giovane, di origini baresi laureato in lettere, ha avuto la fortuna di vincere il concorso nella polizia stradale. A Latina, le sue vicende professionali e personali si combinano: si fidanza con Chiara, una bella studentessa di legge e fa amicizia con il collega Armando, con il quale fa spesso coppia nella stessa gazzella avendo modo di confrontarsi un po' su tutto e di parlare apertamente. La visita di un politico di spicco mette a dura prova il commissariato che è costretto a organizzare la sorveglianza. Nel frattempo però Paolo deve vedersela con il generale Pollidoro, figura invadente e arrogante, che ha sparato a un ragazzo reo a suo avviso di avere rubato nel suo palazzo per procurarsi la droga. L'uomo con la pelliccia si rivelerà essere la chiave di volta dell'indagine: le apparenze inganno spesso, più di quanto si possa immaginare. Un romanzo breve dai toni cadenzati, che fotografa la realtà di una cittadina, e di un'Italia, costretta a fare i conti con la crisi economica. -
Ucronia. Fuga da un mondo parallelo
In un mondo parallelo, dove la Riforma non è mai avvenuta e Martin Lutero è stato perfino canonizzato, la Chiesa Cattolica ha mantenuto e ampliato la sua influenza sulle nazioni europee. In Italia, lo Stato della Chiesa si è esteso a gran parte del Paese e le gerarchie ecclesiastiche, con l'ausilio dell'Inquisizione, esercitano un controllo ferreo su ogni attività dei loro sudditi. Ogni innovazione è vista con sospetto dalle autorità religiose, e il livello tecnologico è comparabile al nostro primo Novecento. Il protagonista, Raffaello, giovane docente universitario, inconsapevole di una facoltà particolare di cui è dotato, trascorre la sua vita, dedito all'insegnamento, in un ateneo di Milano. La sua tranquilla esistenza è però sconvolta dall'apparizione di un misterioso personaggio, che gli compare come dal nulla al termine delle lezioni. Il visitatore, dopo avere consegnato un libro allo sbigottito giovane, svanisce davanti ai suoi occhi. Raffaello, dopo qualche esitazione, sfoglia il libro, che si rivela essere un manuale di storia, che descrive però avvenimenti che per lui non sono mai successi. Deciso a liberarsi quanto prima di quel volume inquietante, il giovane va nel suo ufficio, ma qui trova ad aspettarlo proprio il misterioso visitatore che si presenta con il nome di Demirevius; egli afferma di avere approfittato di un varco fra gli universi paralleli, per venire a chiedere aiuto per risolvere una grave crisi, che il mondo da cui lui proviene sta attraversando. Raffaello accetterà di aiutarlo mettendo a repentaglio la sua vita e abiurando alle sue certezze? Un racconto che offre lo spunto per molte riflessioni. -
Respirare il silenzio
Quanto tempo è passato? Giorni, mesi, anni, Enrico non ne vuole avere memoria. Nell'isolamento di un casolare di campagna, seduto su un sedile di pietra respira e ingoia l'assoluto silenzio sperando che riesca a inghiottirlo. Nella sua crisalide di pietra, sconta una pena che non conosce fine. Intorno a lui si estende un vigneto i cui pampini si arrampicano su vecchi ulivi, in lontananza l'eco di quella vita che ha abbandonato. Tutto nella sua mente percorre, come un loop senza fine, sempre lo stesso giro malato. I suoi giorni sono intrecciati al pensiero di Luisa, sua moglie, ora che non c'è più, più reale di quando invece le viveva accanto. Ne comprende ogni minima sfumatura, vede il suo cuore, un cuore che immagina a punta ricurva, come Luisa immaginava quello della sua amata Maria Callas, vede con i suoi occhi. Una distrazione, una bizzarria della vita e gli occhi grandi di Luisa si sono chiusi per sempre alla luce della vita. Enrico paga il prezzo per avere voluto assaporare di nuovo la giovinezza, incapace di accettare il tempo che passa. Luisa, solare spiritosa e sensibile, è rimasta vittima incolpevole di un mondo in cui il sentimento vero e profondo si disgrega di fronte a uno specchio. -
Tenera la notte
Un liceo artistico a indirizzo teatrale può rivelarsi un valido trampolino di lancio per giovani ambiziosi che desiderano introdursi nel mondo dello spettacolo. È quanto accade a quattro amici del Giorgio Fracassi, liceo torinese di fama nazionale, che in collaborazione con il Teatro Erminio Neri offre al pubblico uno spettacolo-saggio di fine anno scolastico portando sul palco i migliori allievi. Al termine dello spettacolo, i quattro protagonisti, sono avvicinati da un regista teatrale e dal suo produttore con la proposta di entrare fin da subito nel cast di un nuovo e ambizioso progetto: un film e una riduzione teatrale dello scandaloso romanzo di Francis Scott Fitzgerald Tenera è la notte. Sembrano dunque, per loro, aprirsi le porte per un successo annunciato. Sarà davvero così? Franco Sorba, parafrasando il capolavoro dello scrittore americano, tratteggia e ritaglia per ogni personaggio una sua dimensione, tra difficoltà e speranze giovanili. Da annotare il pudore, che nulla toglie alla crudezza dell'esperienza narrata, con cui è affrontato il tema degli snuff movie. -
Futureworld. Cuori nella corrente
Debbie Harl risponde a un annuncio del signor Smith. Questi sta cercando una moglie a tempo, che gli faccia compagnia, senza risvolti sessuali, in certe ore della giornata. Si incontrano, si intendono e firmano un contratto. Lei è un androide, lui un uomo sui cinquant'anni con un matrimonio e una storia importante alle spalle che ama scrivere lettere i cui destinatari forse non leggeranno mai e per le quali ha inventato una sorta di linguaggio cifrato: non si aprono con Cara e non raccontano la quotidianità ma narrano l'essenza delle cose sotto forma di immagini fantastiche. È il suo modo di comunicare col mondo e con se stesso. Come un naufrago che depone il suo messaggio in una bottiglia. Quella di Lanth e di Debbie è una storia-mosaico, formata di micro racconti che gradualmente divengono tessere strettamente intrecciate tra loro. Fil rouge del racconto le relazioni amorose e la loro trasformazione, la precarietà, le paure dell'uomo moderno e gli interrogativi sul dove ci sta portando un uso della tecnologia sempre più invasivo. Il tentativo (forse?) di rispondere a cosa sarà dell'amore nel prossimo futuro. -
Rosabianca
Talvolta, i ricordi ci sommergono confusi e imbarazzanti; ci proiettano verso un bilancio della nostra vita che non sempre siamo pronti a fare. L'età matura, se non proprio la senilità, con i suoi dubbi e le sue angosce è il filo che avvolge in una trama sottile le storie di Rosabianca, Lucia e Gloria. Rosabianca è un'esile ragazzina dai capelli biondi che ogni mattina appuntava una rosa bianca nell'occhiello del suo cappotto; potrà risolversi il suo mistero quando ormai l'età, sua e del suo ammiratore, rende irreversibili le scelte? Lucia è un'anziana invalida preoccupata per il futuro della nipote; la messa del mezzodì scandisce la vita sua e della comunità montana in cui abita con quotidiana certezza: può spezzarsi, anche se per un attimo, il sottile equilibrio tra la vita e la morte? L'Alzheimer è un killer spietato, silenzioso e infido; quando un maglioncino blu riaffiora dalla memoria, Gloria quale aspetto nel gioco della mente deciderà di assecondare? -
L' ultima spiaggia
Hamid è un ragazzo di diciotto anni, fuggito dall'Eritrea insieme alla sorella Ribka, di tre anni più piccola. A seguito del naufragio del barcone con cui tentava di raggiungere l'Italia, è arrivato in Puglia dove ha raccolto i pomodori per qualche settimana e poi si è spostato verso nord fino alle Marche, dove un connazionale l'ha inserito nel giro dei venditori ambulanti di paccottiglia al soldo di un egiziano con pochi scrupoli. Hamid è in condizioni fisiche e psicologiche assai precarie, perseguitato da una cupa e sorda disperazione che mina giorno dopo giorno la sua voglia di vivere. Quasi per inerzia le ore gli scivolano addosso tra i tentativi in spiaggia di impietosire i bagnanti affinché gli comprino qualcosa, la necessità di rimediare da mangiare, il fermo da parte delle forze dell'ordine, le notti passate in un povero ricovero insieme a tanti disperati come lui. Fanno da contraltare i ricordi della sua vita in Eritrea con la madre e la sorella dopo la morte del padre, giornalista probabilmente ucciso dal regime. A stravolgere l'apatico e rassegnato status quo di Hamid è l'arrivo in spiaggia di un gruppetto di ragazzi tra cui la bella e dolce Irene. -
Un mondo di donne
La storia di quattro donne nell'arco temporale di cento anni; sullo sfondo Pisa e la sua provincia. Lucilla è una anziana pianista, mentre rientra a casa in un tardo pomeriggio d'autunno, ricorda com'è stata la sua vita, il suo rapporto con la figlia e la nipote, l'amore per la musica e per quell'appartamento in pietra sul Lungarno dalla cui terrazza osserva la sua città prendendosi cura dei gatti randagi che a turno vanno a visitarla. Nina è figlia di genitori non regolarmente sposati, e negli anni Venti non è sinonimo di vita facile, ma il padre la riconosce e ne sposa la madre; la fa studiare scoprendone l'amore per la pittura soprattutto su stoffa; una donna forte che non si arrenderà di fronte alle sofferenze e alle avversità. E infine, la storia di Primetta, giovane sposa e contadina negli anni del primo Novecento e di Antonia, sua nipote, affermata fotografa che ha scelto di crescere la propria figlia senza un padre. Tre racconti, tre acquerelli al femminile narrati senza pose ideologiche, sfumati e pennellati con partecipazione emotiva. -
La seconda stanza delle torture
Le interviste si rivelano spesso una tortura per i malcapitati che, loro malgrado, devono mettersi a disposizione dei giornalisti di turno i quali capita che facciano domande di cui conoscono già la risposta e vorrebbero che i suddetti malcapitati rispondessero esattamente nel modo che loro immaginano... L'allergia dell'autrice al sottoporre le persone alla tortura di rispondere a qualsivoglia domanda, trasforma così le sue interviste in chiacchierate. In questa seconda raccolta della serie sono riportate le interviste realizzate per il quindicinale Paspartu, nell'arco di tempo che va dal 2011 al 2018. Gli intervistati sono persone che hanno qualcosa da dire. Per avere qualcosa di più o meno interessante da dire non importa essere famosi. Per questo si alternano nomi noti e meno noti, alcuni addirittura fuori dal radar della popolarità. L'importante è che, alla fine di ogni intervista, il lettore abbia l'impressione di aver imparato qualcosa di nuovo, che è poi lo spirito con cui la giornalista sceglie le persone da intervistare. -
Il ladro di sogni
"Il ladro di sogni"""" è un racconto visionario e a tratti grottesco che narra la storia di un personaggio senza nome, tossicodipendente, travolto dalle sue stesse paranoie. Egli trascorre tutte le sue giornate con un'unica fissa, quella di ritornare a casa per potersi drogare. La droga è la sua passione, l'unica cosa in grado di fargli provare piacere, un piacere a cui non può e non vuole rinunciare. L'uso della droga però inibisce l'attività onirica, tanto che non ricorda più come si sogna e questo è forse il suo unico rimpianto. Finché una notte, travolto come al solito dalle sue paranoie, ha un incubo: sogna se stesso in un luogo indefinito dove incontra un ragno che dice di essere la sua coscienza e si offre di fargli un regalo ovvero la possibilità di prendere in prestito i sogni altrui. Inizia così la sua serie incontrollata di furti di sogni e nel frattempo continua a drogarsi, sentendosi un verme, un ladruncolo qualunque, un vigliacco, perché rubare un sogno significa sconfinare nell'intimo delle persone, violarne l'identità. Il suo delirio continua fino a che ruba un sogno diverso da tutti gli altri..." -
Vite
La componente destino è protagonista in questa silloge di intrecci vitali di persone ed eventi. Come esseri umani abbiamo dei limiti e delle possibilità, e viviamo per dei motivi che qualcun altro ci ha prefisso. Coloro che muovono i fili della nostra esistenza, per alcuni Dio, fissano le costanti. Tuttavia, se il nostro sguardo si volge non tanto sulle costanti, ma sulle variabili, su di noi cioè, ecco che noi possiamo variare il nostro destino perché ogni singola scelta che compiamo ci apre a molteplici risoluzioni. È esattamente ciò che accade ai tre protagonisti di questa silloge: Chiomadoro, prosperosa e solare ragazza inglese che ama danzare e provocare; Ludovico Ariosto, alle prese con la stesura del Furioso e intento all'ascolto dei suoi personaggi; Elisabetta I, la Regina vergine, che intravede una vita forse più appagante di quella che conduce nel suo palazzo. -
Lo strappo
Pisa, maggio 1972. In piena contestazione studentesca, una ragazza di sedici anni scappa da casa. Il suo messaggio di addio a un padre molestatore e a una madre indifferente è l'impiccagione della bambola Nicoletta alla testiera del suo letto fiorito. La sua vita in strada non inizia sotto buoni auspici: i due hippies che le danno uno strappo vorrebbero divertirsi con lei che è costretta a fuggire lasciandosi dietro le sue poche cose. In compenso ha imparato a bere forte, fino a stordirsi. Strappo dopo strappo giunge in un'isola semidisabitata della Sicilia: Filicudi. Qui, in compagnia di Pannacotta, un gatto bianco che l'ha temporaneamente eletta sua umana, cerca di riprendere in mano i fili della sua giovane vita già dolorosamente spezzata. Pochi incontri animano la sua solitudine: un lebbroso, una ragazzina matta, un giovane vestito da marinaretto, un carabiniere, un anziano pescatore, due gay tedeschi. Fino al giorno in cui incontra il primo amore, un giovane rivoluzionario bellissimo in soggiorno obbligato sull'isola... -
Belvilla
Belvilla è una vecchia casa colonica, residenza estiva per anziani, in un piccolo comune della provincia pisana. Vicina al mare, odora di pini e salmastro. È gestita dalla cooperativa Animo e di animo ne serve tanto ai protagonisti di questo racconto. La Casa ha bisogno di urgenti lavori di ripristino, il suo aspetto è decadente, sebbene accogliente. Tra le sue mura si muovono personaggi popolari e iconici; quelli che tutti abbiamo in famiglia o che ritroviamo nelle vecchie foto ingiallite. Carlo, il titolare, idealista nel sociale, è alla ricerca di fondi che gli permettano di tenere aperta Belvilla. Patrizia si occupa dell'accoglienza e della cura degli anziani ospiti. Una ventina in tutto tra i quali Cesare il dongiovanni, Anita la taciturna, e soprattutto Nerina, dal cui lascito dipendono le sorti di Belvilla. Nerina ha infatti promesso di donare alla Casa ben quattrocentomila euro e tutto è stato approntato per la firma dell'atto. Per Carlo e la cooperativa sono manna dal cielo, ma... Gli ingredienti del quadro-metafora ci sono tutti. Compresi il brigadiere, il dottore e il notaio. Intorno a questo lascito, nell'arco di un giorno e mezzo, si dipana il racconto della casa colonica e dei suoi pittoreschi e romantici ospiti dei quali a noi arriva ogni singolo profumo. -
Perlanera
Dopo il funerale della nonna, Giulia è tornata a Milano, alla sua vita quotidiana, portando con sé lo specchio di oKram. La pubblicazione del suo primo romanzo le dona una certa notorietà e nel corso di una serata di beneficenza incontra il suo ex compagno di università, Giacomo, stimato e apprezzato restauratore di manoscritti. Tra loro è subito attrazione. Lei, indipendente per natura e ancora legata al ricordo-rimpianto di un amore che non si è concretizzato come avrebbe desiderato, è una sfida per Giacomo, consapevole che i suoi sentimenti sono forti e sinceri come mai gli è capitato di provare. Venuto a sapere dell'alone di mistero che circonda lo specchio di oKram, l'uomo è deciso a svelarlo e si mette alla ricerca di un antico testo in cui si narra di una leggenda che potrebbe rifarsi alla vicenda del primo proprietario dello specchio e delle sue tre figlie. Nel frattempo, a Milano arrivano i soldati inviati per pattugliare le strade e prevenire altri atti di terrorismo. Tra loro c'è Leonardo, deciso a riconquistare Giulia. La sua presenza e le sue intenzioni sconvolgono l'equilibrio raggiunto dalla donna. In questa caleidoscopica situazione, torna a farle visita l'uomo dei suoi sogni ricorrenti, per rivelarle, la notte di Natale, tutta la verità sulla storia dello specchio. Ma è pronta Giulia?