Sfoglia il Catalogo ibs033
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 201-220 di 10000 Articoli:
-
Abita in te una vita potenziale. Poesie scelte
«Antonietta Bernardoni (1919-2008) medico, ricercatrice e terapeuta modenese prima della laurea in Medicina e Chirurgia aveva conseguito quella in Lettere presso l' Università di Firenze. È nota, non solo in Italia, per la sua critica radicale a psichiatria, psicoanalisi, psicologia quali strumenti inadeguati di conoscenza della personalità umana. Valorizzando e mettendo al centro i processi di guarigione del cosiddetto malato mentale, propose e applicò un approccio che, in assenza di lesioni o disfunzioni del Sistema Nervoso Centrale o di altre alterazioni di tipo organico, si fondava su trasformazioni concrete di situazioni concrete capaci di migliorare le relazioni interpersonali. Promosse inoltre le assemblee popolari per la gestione sociale della salute mentale, un'attività di solidarietà organizzata di carattere gratuito, continuativo, concreto, collettivo, reciproco, una forma di educazione permanente utile alla crescita della personalità dei partecipanti e alla prevenzione di difficoltà evitabili nei rapporti interpersonali...» (Dalla Prefazione) -
Didone abbandonata. Vienna, Burgtheater, 1749. Ediz. critica. Vol. 1-2
Due volumi indivisibili. -
Architettura, arti applicate e industrial design negli anni della Ricostruzione postbellica toscana (1944-1966). Atti del Convegno (Firenze, 18 e 25 novembre 2021)
Atti del convegno, Firenze, Accademia di Belle Arti, Sala del Cenacolo, 18 novembre 2021 e Manifattura Tabacchi, Sala delle Feste, 25 novembre 2021. Si narra e si ripensa qui la Toscana della Ricostruzione. Quella che poneva fiduciosamente il lavoro al primo posto, nel rispetto dei valori espressi dalla nuova Costituzione, e che legava in un tutt'uno la brulicante operosità dell'Oltrarno fiorentino, il vetro verde dell'Empolese, le ceramiche Bitossi e quelle dell'Impruneta, le prime sfilate d'alta moda o le memorabili mostre di Palazzo Strozzi dedicate ai fenomeni artistici e ai maestri più importanti del Novecento. Un gruppo scelto di studiosi di diverse età, formazioni e specializzazioni si è impegnato su tematiche tutto sommato poco frequentate, specialmente se riferite al contesto geografico qui considerato, che nelle storie italiane del design e del prodotto industriale – e più in generale dell'arte della seconda metà del secolo – non ha riscosso grande audience. Testi di Massimo Becattini, Mirella Branca, Annarita Caputo, Gabriella Carapelli, Silvia Ciappi, Mauro Cozzi, Giuseppe Furlanis, Ezio Godoli, Alessia Lenzi, Monica Pacini, Mauro Pratesi, Maria Cristina Tonelli, Giovanna Uzzani, Marina Vignozzi Paszkowski. -
Sofferenze urbane. L'abitare in tempo di crisi
Il tema dell’abitare è centrale nella concezione dello spazio privato e pubblico, specialmente in tempo di crisi. È necessaria un’apertura, la nascita di un dibattito costruttivo che metta in luce le difficoltà legate all’abitare e che stimoli la ricerca di soluzioni creative. L’obiettivo è lasciarsi alle spalle i vecchi paradigmi dell’architettura senza dimenticare il percorso compiuto fino a questo momento. Il titolo e l’immagine di copertina di questo libro richiamano di proposito uno scenario distopico e catastrofico con l’intento di provocare una rottura, una trasformazione positiva. Per questo motivo Sofferenze urbane si prefigge di mettere in luce non solo le debolezze dei costrutti urbani contemporanei, ma, attraverso un processo critico, intende evidenziarne i punti di forza e le possibilità di trasformazione in contesti critici con un approccio transdisciplinare. In questo senso, non si intende dare delle risposte, ma, al contrario, porre delle domande per esplorare, senza pregiudizi, le nuove opportunità di abitare lo spazio pubblico e privato delle nostre città e delle nostre architetture. -
Il rintocco del campano (2021). Vol. 1
Rassegna periodica dell'Associazione Laureati Ateneo Pisano. -
Wilde world. Una tavola rotonda su Oscar Wilde. Ediz. bilingue
Questo volume miscellaneo di saggi a firma di studiosi italiani e stranieri costituisce un battesimo emblematico per la collana InCarnations. Studi e prospettive sull'Ottocento britannico, che esordisce con un'opera dedicata a Oscar Wilde, icona 'incarnata' e globalizzata della fin de siècle. Il nucleo germinale del progetto inerente a Wilde World. Una tavola rotonda su Oscar Wilde risale al 2019, in occasione di una giornata di studi organizzata dalla Italian Oscar Wilde Society presso l'Università di Bologna. L'idea iniziale si è poi sviluppata grazie a ulteriori collaborazioni a livello nazionale e internazionale. Gli interventi raccolti nell'impianto definitivo del volume testimoniano la varietà degli approcci critici e delle chiavi di lettura applicabili al macrotesto wildeano, che ne emerge `anatomizzato' in senso storico, ma anche sorprendentemente capace di parlare e negoziare con la nostra contemporaneità, dal territorio della psicoanalisi alla filosofia, dal teatro alle arti visive, dalla filmografia alla musica e alle traduzioni. I saggi tracciano un percorso nel quale Wilde si inserisce e, nel contempo, si disancora dalla cornice decadente del green carnation per accedere alla dimensione dell'evergreen. -
Liber amicorum. Per Maria Antonella Galanti
Con scritti di: Dimitris Argiropoulos, Alberto Mario Banti, Stefano Barandoni, Simonetta Bassi, Carla Benedetti, Fabio Bocci, Franco Cambi, Simone M. Collavini, Lucio Cottini, Luigi d’Alonzo, Nicoletta De Francesco, Maria Valeria Della Mea, Andreina Di Brino, Luigi Diana, Adriano Fabris, Elena Falaschi, Donatella Fantozzi, Luca Fanucci, Catia Giaconi, Sergio Giudici, Monica Lupetti e Marco Guidi, Maria Letizia Gualandi, Alfonso Maurizio Iacono, Sandra Lischi, Paolo Maria Mancarella, Roberto Maragliano, Salvatore Colazzo, Ada Manfreda, Alessandro Mariani, Marco Matteoli, Filippo Muratori, Sandro Paci, Mario Paolini, Marisa Pavone, Stefano Perfetti, Bruno Sales, Antonietta Sanna, Lucia Tongiorgi Tomasi, Alessandro Tosi, Tamara Zappaterra. -
Sangue del mio sangue. L'adozione come corpo estraneo nella società
“Mentre scorro i social – scrive l’autrice – approdo sul profilo di una persona che non conosco ma che potremmo definire ‘attivista’. Ha tutti i contenuti ‘giusti’ e le parole ‘corrette’ che condivide con i suoi seguaci/follower. Ha i pronomi sulla bio. Costruisce e contribuisce a diffondere contenuti sul razzismo, sull’abilismo, sul femminismo e sull’universo LGBTQ+. L’unica nota stonata in questo feed militante riguarda proprio l’adozione; scrive, infatti, a proposito del sentirsi ‘estranea’ ai valori di sua madre e suo padre che ‘sarà stata sicuramente adottata’, non percependo minimamente di avallare e reiterare una micro-aggressione disconfermativa nei confronti delle persone che sono state adottate e della legittimità delle loro famiglie e dei loro legami”. -
Lo sradicamento. La crisi dell'agricoltura tradizionale in Algeria
Fra il 1954 e il 1960, nel mezzo della guerra di Algeria, più di due milioni di contadini algerini – un quarto della popolazione – furono forzatamente spostati dai loro villaggi e riallocati in campi controllati da militari francesi, dando vita a quello che è stato uno degli spostamenti di popolazioni rurali più brutali e più massiccio che la storia abbia mai conosciuto. In questo contesto Pierre Bourdieu e Abdelmalek Sayad conducono un’osservazione statistica ed etnografica che esamina, nel momento stesso in cui sono scardinate, le strutture più importanti dell’economia e del pensiero contadino. I due studiosi, attraverso un lavoro di ricerca appassionato, ricostruiscono contemporaneamente un potente affresco della distruzione del modo di vita tradizionale contadino e dei brutali effetti del potere coloniale. Il testo, tassello fondamentale del lavoro di ricerca di Pierre Bourdieu e di Abdelmalek Sayad, è la prima traduzione in italiano.Pierre Bourdieu è stato Professore di Sociologia presso il Collège de France e Direttore degli Studi presso l’École des hautes études en sciences sociales (EHESS), Parigi.Abdelmalek Sayad è stato Direttore di Ricerca presso il Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS), Parigi.Sonia Paone è Professore di Sociologia dell’Ambiente e del Territorio presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa. -
La Nunziatina. Un giardino ritrovato
«La ricerca storica e botanica sul giardino Mastiani Brunacci di via La Nunziatina, condotta dagli autori di questa deliziosa plaquette con un'indagine minuziosa ed approfondita in diversi archivi e biblioteche sia italiane che estere, è la testimonianza di come, grazie anche alla lungimiranza di illuminati imprenditori, gli abitanti del quartiere di Sant'Antonio e di tutta la città possono, oggi, riappropriarsi di un'area verde che nel corso di due secoli ha subito l'inesorabile passare del tempo, varie trasformazioni e diverse destinazioni di uso. Le ricerche archivistiche rese, per altro, difficoltose dalla irreparabile perdita dell'archivio dei Mastiani Brunacci, permettono di entrare in punta di piedi nella società pisana dei primi anni dell'Ottocento e comprendere così il senso delle vicende storico-sociali, culturali che hanno contribuito a caratterizzare il tessuto urbanistico della città ed in particolare il centro storico, conferendole così lustro anche al di là dei confini dell'allora granducato. In queste poche pagine e dall'apparato iconografico che impreziosisce il volumetto si percepisce la fatica che gli autori, nei diversi campi delle loro competenza, hanno profuso nei rispettivi momenti di ricerca e di ricostruzione di tutto ciò che arredava il giardino, tanto decantato nei primi anni dell'Ottocento dagli illustri frequentatori del salotto e del giardino di palazzo Mastiani...» (Dalla Prefazione) -
Quaderni stefaniani. Studi di storia, economia e istituzioni. Vol. 41
Contributi di: Sergio Bravo Sánchez, Andrea Bergaz Alvarez, Valentina Marguerite Kozák, Alessandro Volpi, Maria Gussoni, Marco P. Geri, Barbara G. Giappichelli. -
Giunone e la paelex. Dinamiche di un conflitto femminile tra terra e cielo
La paelex è l’altra donna, la rivale, una presenza ingombrante all’interno della domus, percepita dalla moglie come una minaccia per la stabilità della relazione coniugale. Nella cultura romana, la familiarità di questa figura e del modello che essa presuppone sono destinati a replicarsi quasi senza soluzione di continuità, pur nel mutare degli orizzonti temporali e degli steccati di genere. È la legittima sposa, sono i suoi timori di vedere invaso il suo spazio e usurpato il suo ruolo a dare forma a questa figura e a una dinamica conflittuale declinata al femminile che si manifesta in un ventaglio di sentimenti oppositivi, dalla rabbia all’odio alla vendetta. Alla volontà di sublimare e, al contempo, esorcizzare queste paure risponde la proiezione di tale irriducibile rivalità nella sfera del mito attraverso la trasposizione del ruolo della legittima consorte nella dea Giunone, deputata a ricoprire la stessa posizione nell’universo olimpico. Dagli orizzonti nebulosi del diritto arcaico, alla dimensione del mito e a quella familiare delle mura domestiche, la paelex racconta la stessa storia.Graziana Brescia è professoressa associata di Lingua e Letteratura Latina presso l’Università di Bari “Aldo Moro”. I suoi interessi di ricerca vertono su Sallustio, Virgilio, Ovidio, Seneca tragico, la declamazione latina, l’antropologia del mondo antico, la fortuna dei classici e del mito. Tra i suoi libri, Anna soror e le altre. Coppie di sorelle nella letteratura latina, Pàtron, Bologna 2012. -
Gli esercizi di Socrate. L'arte di migliorare se stessi
Secondo la testimonianza dell'Alcibiade primo di Platone, Socrate concepì l'idea di una téchne (tecnica, arte) della psyché (anima), di un sapere tecnico capace di guidare ogni essere umano nel prendersi cura di sé e nel migliorare se stesso. Una tecnica di questo tipo - in cui la psyché è al tempo stesso soggetto attuatore e oggetto d'intervento - richiede costante e metodico esercizio tanto sul piano mentale quanto su quello fisico. Questo libro propone una ricostruzione dell'insieme degli esercizi attribuibili a Socrate e dei contorni della sua filosofia dell'esercizio, facendo leva sui punti di convergenza e sulle differenze tra le testimonianze esistenti: si tratta, ad esempio, di esercizi per analizzare se stessi, le proprie opinioni e quelle altrui, per sottrarsi al moto disordinato determinato da appetiti e desideri legati ad opinioni false, per acquisire e mantenere temperanza, fermezza e resistenza, in qualsiasi circostanza. Dalle testimonianze si ricava che Socrate diventò un modello per chi lo frequentava, perché mostrava di essere padrone di sé non solo a parole, ma anche nei fatti, interpretando in modo esemplare i precetti delfici «Conosci te stesso» e «Nulla di troppo». -
Gli esercizi di Patañjali. Contro la vorticosità delle affezioni della vita abitudinaria
I patemi d'animo, i disagi relazionali e i malanni del corpo tormentano, da secoli, l'animale umano, travolto dai vorticosi e temibili flutti della vita quotidiana, ovunque e da sempre segnata dall'incertezza e dalla precarietà degli equilibri. Un animale che, oggi come ieri, è chiamato a dotarsi di sistemi immunitari che lo mettano in condizione di governare i complessi rapporti tra la vita e le forme, la carne e i modelli ideali, la prassi e il pensiero, il sensibile e l'immaginabile. È in risposta ai tormenti derivanti da questo scenario di fondo che sono state disposte le 195 'proposizioni' (sūtra) e l'eserciziario contenuto negli Yogasūtra di Patañjali, autore vissuto in India tra il IV e il V secolo d.C. Della vita del redattore di questo breve trattato in lingua sanscrita non sappiamo nulla, ma la sua opera ha influenzato numerose correnti e tradizioni di yoga, in Sudasia e poi in Europa. Individuando nel 'non vedere come stanno le cose' (avidyā) la causa prima di tutti i disagi e i malanni che affliggono l'animale umano, Patañjali ha architettato un proprio e originale 'itinerario metodico' (yoga), interamente immanente e teso all'immunità dai turbamenti del 'vorticoso plesso delle cognizioni e delle affezioni', da questi designato con il termine cittavṛtti. -
Insegnare l'italiano a studenti neo arrivati. Un modello laboratoriale
Gli studenti neo arrivati in Italia (studenti ""NAI"""", secondo l'acronimo ministeriale) sono gli utenti più deboli e a rischio di maggior marginalizzazione del nostro sistema scolastico: sulle loro difficoltà di inserimento incidono il trauma della recente migrazione, la nulla o scarsa conoscenza dell'italiano e il senso di alterità rispetto alle nuove pratiche educative in cui sono coinvolti. Agli studenti NAI è dedicato il progetto Italiano L2 a scuola, che ogni anno organizza, nelle scuole di Torino, attività di glottodidattica laboratoriale finalizzate a favorirne l'integrazione tramite l'apprendimento dell'italiano. Nei laboratori, gli allievi sono coinvolti in attività di natura task-based creative e coinvolgenti che favoriscono un uso interattivo e finalizzato dell'italiano. Il volume, fruibile da ricercatori e insegnanti, presenta le coordinate teorico/pratiche del progetto Italiano L2 a scuola, le modalità formative dei docenti che vi prendono parte e alcune attività nate dal lavoro congiunto di studenti e insegnanti."" -
La polis di Turi. Storia di un esperimento politico in Magna Grecia
Il presente lavoro indaga la storia della colonia ateniese di Turi, fondata in Magna Grecia nel 444 a.C. sulle rovine di Sibari e di quello che, di questa polis, era sopravvissuto dopo la clamorosa sconfitta subìta ad opera di Crotone nel 510 a.C. L’A., prima di concentrarsi sugli eventi che coinvolsero la (nea) polis – dalla sua nascita fino al suo assorbimento nell’orbita di Roma –, analizza sia la realtà di ‘arrivo’ dei coloni (Sibari, la costituzione del suo ‘impero’, le altre colonie greche dell’area, l’interazione con le popolazioni locali), sia il contesto di ‘partenza’: dalla politica espansionistica adottata dall’Atene periclea al dibattito filosofico-culturale che influenzò la progettazione politica e urbanistica di Turi. Il disegno di Pericle e della sua équipe contribuì, infatti, a diffondere e a perpetuare un’immagine della fondazione come una città-modello, in grado di funzionare efficacemente e di garantire l’armonia tra i cittadini. Ma una polis ‘ideale’ Turi lo fu solo nella propaganda dei suoi promotori: nel giro di pochi anni l’instabilità iniziò a segnare profondamente la vita della città, e l’esperimento politico-urbanistico poté dirsi un fallimento in piena regola.Serena A. Brioschi si è laureata nel 2010 in Antichità Classiche e Orientali presso l’Università di Pavia; nel 2012 ha conseguito la prima Laurea Magistrale in Filologia, Storia e Letteratura dell’Antichità presso lo stesso ateneo, dove in seguito (2018) ha integrato il suo percorso di studi con una Laurea Magistrale in Lettere Classiche. È Dottoressa di Ricerca in Storia, titolo ottenuto in co-tutela tra gli atenei di Pavia e Strasburgo (2017). È stata Assegnista di Ricerca (Storia Greca) presso la sezione di Scienze dell’Antichità dell’Università di Pavia. Qui – in qualità di Cultrice della Materia – collabora con i docenti di Storia Antica e continua ad occuparsi, oltre che dell’Occidente greco e della politica espansionistica dell’Atene classica, di nuove metodologie per lo studio e la trasmissione dell’antico (Digital Humanities). -
Horatiana. La ricezione di Orazio dall'antichità al mondo moderno. Le forme liriche
Il presente volume raccoglie gli Atti del Convegno “Horatiana. La ricezione di Orazio dall’antichità al mondo moderno. Le forme liriche” supportato dall’Università di Napoli Federico II e dal Dipartimento di Studi Umanistici e svoltosi il 5 e 6 novembre 2020. Unico autore lirico degno di essere letto nella formazione del perfetto oratore, secondo quanto sostiene Quintiliano nel X libro dell’Institutio Oratoria, Orazio fu un poeta dalla fortuna immediata, sia come autore scolastico che come modello di riferimento per altri autori, pagani e cristiani. Accanto a una fortuna dei contenuti, c’è stata analogamente una fortuna delle forme oraziane, nella fattispecie di quelle liriche. Sin dalla prima teorizzazione grammaticale, difatti, le Odi divennero modello esemplare per l’apprendimento delle forme metriche, come dimostrano emblematicamente i numerosi trattati de metris Horatianis e le sezioni delle Artes dedicate al poeta. In maniera speculare nella produzione letteraria, a partire dalla tarda antichità, le forme oraziane furono prese a modello e adattate secondo le tecniche raffinate e allusive dei poeti che volevano richiamare più o meno esplicitamente l’auctoritas oraziana. Il convegno si è pertanto proposto di ripercorrere le tappe della fortuna dei metri oraziani nei secoli a partire dalla tarda antichità arrivando fino a Pascoli. I contributi raccolti mettono bene in luce da una parte l’esemplarità formale di un poeta la cui fortuna si è spinta ben oltre i secoli individuati da Traube come aetas Horatiana (X-XI) ed è stata seconda solo a quella di Virgilio, dall’altra gli inevitabili influssi che il testo di un poeta oggetto di studio scolastico ha svolto sulle forme letterarie prodottesi nei secoli. -
Le verità nascoste. Il cinema di Asghar Farhadi
È il primo cineasta iraniano ad aver vinto l'Oscar per Una separazione (2011), riconoscimento che ha ottenuto nuovamente per Il cliente (2016), entrambi come miglior film straniero. Inoltre è stato spesso premiato nei più importanti festival internazionali. Alla Berlinale ha vinto l'Orso d'oro per Una separazione e l'Orso d'argento come miglior regista per About Elly (2009). Al Festival di Cannes si è aggiudicato il Gran Premio della giuria per Un eroe (2021) e il premio per la sceneggiatura per Il cliente. La passione per il teatro è evidente nella messinscena, nel modo di filmare gli spazi ristretti, di dirigere gli attori e soprattutto nell'attenzione alla scrittura. Le sue sceneggiature sono ricche di dettagli, di eventi che possono ribaltarsi da un'inquadratura all'altra e sottolineano come ogni situazione possa essere vista differentemente a seconda del punto di vista del personaggio. Nella sua filmografia convivono Harold Pinter e Akira Kurosawa, Henrik Ibsen ed Elia Kazan, Anton Čechov, Richard Brooks, Michelangelo Antonioni e il Neorealismo italiano. Oggi è tra i più importanti registi del suo paese ed è tra i nomi fondamentali del cinema internazionale contemporaneo. Con scritti di Elisa Baldini, Edoardo Becattini, Daniela Brogi, Dario Cecchi, Valentina D'Amico, Simone Emiliani, Federico Ferrone, Caterina Liverani, Marco Luceri, Daniel Montigiani, Luigi Nepi, Claudia Porrello, Gabriele Rizza, Anna Chiara Sabatino, Boris Schumacher, Stefano Socci, Sergio Sozzo, Aldo Spiniello, Massimo Tria, Marco Vanelli. -
Sicurezza sul lavoro: uguale per tutti e tutte?
L’approvazione del Testo Unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro del 2008 mette al centro, per la prima volta, il valore delle differenze di genere, sia nel processo produttivo, che nelle dinamiche di cura e prevenzione. Tale significativa innovazione nello scenario, non solo italiano, rende necessario superare la visione androcentrica, che finora ha condizionato l’intero assetto occupazionale, aprendo a nuove sfide: dall’impianto teorico relativo alla produzione delle nostre conoscenze agli strumenti applicativi da utilizzare nella pratica di un mercato dove le donne sono sempre più presenti e in settori disomogenei e altamente specializzati. In un’ottica multidisciplinare il volume cerca di rispondere alla complessità delle questioni aperte da un una realtà in continuo e rapido mutamento, dal progressivo crescere dell’età pensionistica all’importanza dell’inclusione delle persone con disabilità, per promuovere diritti ed equità di trattamento nelle aziende pubbliche e private e favorire la qualità della vita delle persone.Patrizia Tomio è Diversity Manager dell’Università di Trento, dove si occupa dei temi di Equità, Diversità e Inclusione. Negli ultimi anni ha focalizzato i propri studi negli ambiti del Bilancio di genere, anche in quanto componente del Gruppo che ha elaborato le Linee guida CRUI per il Bilancio di genere delle Università, del Gender Equality Plan (GEP) e della sicurezza sul lavoro nell’ottica delle differenze e dell’inclusione. Su questi temi ha presentato numerose relazioni a convegni, svolge attività di formazione ed è autrice di vari saggi e pubblicazioni monografiche. -
Naturalmente scienza (2022). Vol. 2
Conseguenze della guerra su crisi climatica e ricerca scientifica di Elena Gagliasso,; Le complessità delle relazioni fra scienza e guerra di Angelo Baracca; Ecologia di guerra di Giambattista Bello; Porpitidiae di Angelo Vazzana Il pensiero come scelta di vita. Introduzione alla giornata di studi di Anna Anglani Buiatti; Alla ricerca di senso in scienza: il lavoro del biologo che pensa di Giuseppe Longo; A scuola con Marcello Buiatti di Francesca Civile; Un percorso comune verso la complessità: scienza, politica e storie personali di Manuela Giovannetti; Un filo rosso. Marcello Buiatti e l'Associazione Ambiente e Lavoro di Renato Cecchi e Alessandro Lippi; Un nastro carico di vita di Ignazio Riccioli e Alessandro Lippi; Sotto le lenti del microscopio. parte terza: i nuovi strumenti per una migliore conoscenza delle cellule di Alessandro Minelli; L'architettura delle api sociali di Piero Sagnibene; Biodiversità e musei: un progetto espositivo pluriennale di Simone Farina; Insegnare per far capire di Paolo Guidoni; Pensieri sulla formazione scientifica di base di Cristina Duranti.