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Dagli Appennini alle Ande al Caribe e all'Amazzonia. Percorsi e profili migratori verso le «altre Americhe»
Uno degli obiettivi di questo libro consiste in una sorta di sfida al senso comune nella narrazione della grande emigrazione che attraversò l'Atlantico per molti decenni tra l'Ottocento e il Novecento. Dalle ricerche che compongono il volume emerge uno scenario molteplice e sorprendente, irriducibile a immagini stereotipate e rappresentazioni uniformi. Il principale filo conduttore si fonda sulla individuazione di una regione migratoria meridionale, peculiare per la sua precocità e per le sue caratteristiche sociali e culturali, posta al confine tra la Campania, la Basilicata e la Calabria. Da essa si sono diramate catene migratorie dirette il più delle volte verso mete inconsuete come la Colombia e il Centroamerica, il nordest del Brasile e l'Amazzonia. In queste ""altre Americhe"""", fino alle regioni transandine dell'Ecuador e del Perù, si sono dipanate vicende migratorie di straordinario interesse sociale e culturale. Le traiettorie migratorie, le storie collettive e le biografie individuali hanno disegnato, nei percorsi di integrazione, la sociabilità dei migranti, il ruolo precipuo svolto molto spesso dalla massoneria e talora dal protestantesimo. L'intraprendenza di questi migranti, i loro successi, le loro difficoltà e le loro sconfitte, hanno dato vita a vicende spesso mobili e complicate e talora a percorsi circolari. Infine, molti artisti - pittori, scultori, architetti, musicisti - assieme a studiosi e scrittori, mostrano in queste """"altre Americhe"""" quanta importanza abbia avuto la cultura italiana nella costruzione della modernità dell'occidente latinoamericano."" -
La vita e il tempo in San Gregorio Magno
Gregorio Magno è il personaggio che più di tutti i suoi contemporanei segna il passaggio dal tardoantico al medioevo. Uomo di governo e predicatore, fine conoscitore dell’animo umano nei suoi meandri più reconditi e scrittore al contempo sobrio ed elegante, il primo papa monaco sviluppa una riflessione sulla pedagogia di Dio Padre in favore degli uomini; sulla necessità, in numerosissime situazioni, di coniugare mitezza e fermezza, con discernimento ed equilibrio; sulle molte tonalità che assume la vita cristiana quando è vissuta nel dinamismo dello Spirito Santo; sulla temporalità, in cui siamo immersi e che ci mette davanti tanto alla nostra finitudine quanto alla nostra capacità di autotrascenderci verso l’illimitato e il non transeunte. Il pensiero di un autore tra i più influenti nella spiritualità del Medioevo latino viene attinto direttamente nei suoi testi, riportati e commentati con l’ausilio di un ampio corredo di riferimenti a studi recenti. -
Questioni di sociologia politica. Metodo, relazioni, emozioni
Una Sociologia inclusiva, epistemologicamente tollerante, senza alcuna pretesa di essere esaustiva nelle sue argomentazioni spazio-temporali che, peraltro, come appare chiaro dalla fisica quantistica, risultano essere a loro volta costruzioni sociali prive dei requisiti dell’oggettività e della verità in sé. Una Sociologia aperta alla poliedricità dei saperi e alla certezza dell’assenza di linearità nelle conclusioni, alla consapevolezza che non vi è alcun paradigma vero che non presupponga al contempo un possibile errore. Il testo propone una chiave interpretativa della complessità sociale in una prospettiva di Sociologia pubblica. -
Non diamoci del tu. La separazione delle carriere
Tutto il libro dovrebbe essere attentamente studiato alla scuola della Magistratura, perché smentisce definitivamente le apocalittiche obiezioni che l’Anm ci propina in occasione anche delle più moderate proposte riformatrici, come l’ultima della Ministra Cartabia. (dalla prefazione di Carlo Nordio) Che il giudice e l’accusatore siano colleghi è una singolarità tutta italiana. Un’anomalia politica e sociale che si perpetua da decenni. Questo libro evidenzia tale stortura e auspica un cambiamento radicale del sistema giustizia, illustrando l’urgente necessità della separazione delle carriere affinché si possa raggiungere realmente l’autonomia della giurisdizione.rnUn rigoroso lavoro di approfondimento scientifico, una minuziosa cura della ricostruzione storica, uno scrigno di passione civile che emerge da ogni pagina, questo e tanto altro è Non diamoci del tu. -
ESG. La misurazione della sostenibilità
Dietro l'acronimo ESG, sempre più conosciuto anche fuori dal mondo della finanza e della ""sostenibilità"""" ci sono tre termini molto chiari: Environmental, Social e Governance: si tratta di tre dimensioni fondamentali per verificare, misurare, controllare e promuovere l'impegno in termini di sostenibilità di una impresa, di una organizzazione o di uno Stato. La misurazione delle performance ESG è fondamentale per sviluppare un'economia e un'industria più sostenibili. Il processo di definizione degli obiettivi e della misurazione dei fattori ESG è avviato, ma ancora in grande evoluzione. Sugli standard di rendicontazione della sostenibilità sarà possibile raggiungere in pochi anni quel grado di convergenza che è stato raggiunto sugli standard di rendicontazione finanziaria in alcuni decenni? Sarà possibile raggiungere una tassonomia sociale e di governance, oltre che ambientale? A partire dall'emanazione della direttiva 2014/95/Ue Non-financial and diversity information, per poi passare al Codice di Corporate Governance del 2020 nonché da ultimo con la proposta di Direttiva sulla due diligence delle imprese in materia di sostenibilità del 23 febbraio 2022, il legislatore ha delineato per gli emittenti quotati un sentiero improntato alla sostenibilità e alla trasparenza in materia di informazioni non-finanziarie. Tuttavia, nonostante la presenza di numerosi standard internazionali - come SASB e GRI - ad oggi si evidenziano ancora delle lacune nell'utilizzo di queste informazioni. L'obiettivo del position paper di ESG European Institute non è solo quello di analizzare le metriche di misurazione ESG esistenti, ma quello di presentare un'analisi al fine di giungere ad una semplificazione e standardizzazione di queste metriche."" -
Quattordici lezioni sull'innovazione e il suo «intorno»
Viviamo un’epoca di grandi cambiamenti. O meglio ancora un cambiamento d’epoca. Tutto sta cambiando velocemente. Tutto cambierà nei prossimi anni in maniera ancora più veloce. In questo contesto è sempre più urgente e necessario formare nuove figure professionali e manageriali che, in chiave di open & harmonic innovation, sappiano promuovere e favorire il passaggio dalla conoscenza verticale all’integrazione orizzontale dei domini di competenza, attraverso un approccio interdisciplinare, fluido e multilivello, anche riscoprendo la cultura della “bottega rinascimentale”. Le 14 lezioni contenute nel libro provano a promuovere questa prospettiva. -
La Magna Grecia. Paesaggi e storie. Vol. 3: Calabria, La.
La Grande-Grèce di François Lenormant, con le sue ricchissime e variegate narrazioni diaristiche, è dedicata sì principalmente all'antichità magnogreca, ma si estende anche all'età bizantina e all'età moderna, fino all'Ottocento calabrese e meridionale, manifestando pure una sensibile e acuta attenzione allo spazio antropico e alle bellezze paesaggistiche, alle questioni economiche e sociali. L'opera è articolata in tre volumi. Dopo l'attraversamento della Calabria magnogreca e bizantina, da Sibari a Rossano e alla Valle del Neto, che occupa il primo volume, in questa seconda parte troviamo il seguito del viaggio lungo la costa jonica. Le pagine di questo secondo volume, infatti, sono dedicate a Crotone, Catanzaro e Squillace. L'intelligente curiosità dell'autore, sorretta dalla fluidità e dal fascino di una scrittura esuberante e rigogliosa, ha fatto sì che l'opera divenisse in breve un classico, adoperato come guida dai più importanti viaggiatori stranieri che visitarono la Calabria tra Otto e Novecento, come George Gissing e Norman Douglas. -
La sibilla e le tradizioni mariane a Polsi
La Sibilla, per sopravvivere, si è appropriata degli spazi cultuali cristiani, soprattutto mariani, e in questa nuova veste è riuscita a raggiungere Polsi, il cuore mariano dell’Aspromonte Meridionale, avocata e sistemata in questo spazio dalla fantasia ma soprattutto dalla memoria storico-mitologica del popolo che lo abita e lo custodisce. Dopo questo studio, la Calabria aspromontana ha una nuova e inedita motivazione per rinnovare la ricerca delle radici culturali e religiose della sua gente. -
Opere. Vol. 2: 1911
Questo secondo volume delle Opere raccoglie il libro per più aspetti ‘germinale’ del pensiero giuridico di Hans Kelsen: Problemi fondamentali della dottrina del diritto statuale (1911). In esso si ritrovano già le tesi che saranno poi riformulate in maniera sistematica nei lavori successivi, ma, soprattutto, senza la conoscenza di questo studio, al tempo stesso critico della dottrina del diritto statuale tra Otto e Novecento e informato alle scelte metodologiche ed anche politiche dell’Autore, tutto il pensiero del fondatore della “reine Rechtslehre” resterebbe privo dei suoi fondamenti storico-spirituali, criticamente nutriti dall’esperienza culturale del “laboratorio viennese” dei primi del secolo. -
Diario di lettura e di letteratura
«Ho imparato a leggere scrivendo il mio diario di lettura, e ho imparato a scrivere leggendo e rileggendo ciò di cui avrei parlato nel mio diario di lettura». Con questa massima, Luigi Tassoni ci invita a ripercorrere con lui la sapiente mappa di scelte, di curiosità e di motivazioni, che accompagnano il suo percorso di lettore prima che di critico, semiologo, e scrittore. Con questa semplice chiave il ""Diario di lettura e di letteratura"""" ci apre mondi insospettabili che prendono vita dalle pagine di libri, da incontri, da avvenimenti del nostro tempo. Così l’Autore riesce a far dialogare la sua Calabria con i luoghi d’Europa dove ha viaggiato e dove ha vissuto. E con un segreto in più: saper ascoltare ci porta già a metà strada nell’affascinante viaggio del saper leggere."" -
Aveva le mani d'oro
Aveva le mani d’oro è il progetto di arte e design nato dalla collaborazione tra Pino Deodato, il Lanificio Leo di Emilio Salvatore Leo, Prashanth Cattaneo e la Galleria Melesi di Sabina Melesi. È l’omaggio alla figura di Peppino Leo, imprenditore che ha dedicato la sua intera e lunga vita al lanificio di famiglia, insieme a tutti i padri che con passione, sacrificio e operosità educano i figli dando loro le possibilità per diventare adulti. Pino Deodato ha scelto questo titolo per la sua opera. L’immagine è stata riprodotta da Emilio Salvatore Leo su una federa da cuscino per l’area living della casa. Le mani di Peppino Leo diventano così metafora del lavoro, dell’artigianato, del design, dell’arte. E quindi heritage, patrimonio culturale materiale e immateriale del quale non possiamo fare a meno. -
Frammenti di memoria sparsi sui marciapiedi
Un'attivista di Nessuno tocchi Caino che lotta per il superamento del carcere, facendone una ragione di vita, un ex ergastolano ostativo che oggi, dopo aver sperato contro ogni speranza, è stato riconsegnato alla libertà. Sabrina e Roberto si incontrano in un flusso di coscienza senza barriere, confini, diffidenze e asperità. Il racconto del passato di un ex uomo di mafia, la sua nuova coscienza tersa e cristallina, raccolti dallo sguardo di una giovane donna siciliana. Non un omaggio a una curiosità morbosa ma un viaggio in una storia piena di contraddizioni che muta, si evolve, infine imboccala strada del cambiamento. Tutto scorre come un fiume e non ci si bagna mai nella stessa acqua. La prova che non può esistere una pena senza fine, senza speranza. Che gli uomini non sono condannati a un futuro come ritorno, ma hanno le riserve interiori per riconquistare il loro ritorno al futuro. Prefazione di Gioacchino Criaco. Introduzione di Elisabetta Zamparutti. -
Empatia e libero arbitrio. Un dialogo possibile?
Nella costruzione di un dialogo fra empatia e libero arbitrio si intrecciano l'analisi, la ricerca e lo studio, che l'autrice conduce per tentare di dare risposta ad un ginepraio di problemi: in che modo ""il mettersi nei panni altrui"""" potrebbe interagire con la propria personale """"libertà di scelta""""? In che senso possiamo """"dirci liberi""""? Che cosa mai potranno dirci le neuroscienze sulla nostra libertà? Siamo """"vittime"""" dei nostri cervelli o ne siamo """"attivi collaboratori""""? Partendo dal quadro concettuale della neuroetica, l'autrice comincia la costruzione di un dialogo fra la """"lettura della mente"""" ed il libero arbitrio: è la """"lettura della mente"""" ad essere una """"libera scelta di leggere la propria e quella altrui"""" o è la """"libera scelta"""" ad essere una capacità di """"conoscere"""" la propria mente e quella altrui""""? Un percorso che si delineerà attraverso una stringente analisi dei due fenomeni interessati, cogliendone e trattandone aspetti, criticità, problemi e tematiche. Siamo veramente convinti di conoscere noi stessi?"" -
L' Italia nell'Unione Europea. Tra europeismo retorico e dispotismo «illuminato»
L'integrazione europea è una rivoluzione: nei metodi, perché espropria i Parlamenti e attribuisce potere decisionale a ""tecnici"""", e nei risultati, perché comporta la disapplicazione del principio del """"diritto al lavoro"""", appartenente al nucleo duro della Costituzione. Nell'Unione Europea l'Italia è obbligata a promuovere e mantenere un'alta disoccupazione e non a promuovere e mantenere la piena occupazione. Con """"dispotismo illuminato"""" è stata imposta la prevalenza del diritto dell'Unione su quello nazionale, promossa la rendita finanziaria, modificato il regime dell'euro previsto a Maastricht, e imposta per 27 anni un'altissima disoccupazione. Il consenso di massa è stato dovuto a una forma di fanatismo, l'""""europeismo retorico"""": si è stati favorevoli all'integrazione, a prescindere dalla riflessione sugli interessi - di ceti, classi sociali, territori (il Mezzogiorno) e Stati - che venivano sacrificati. I risultati economici della rivoluzione europea per l'Italia sono catastrofici."" -
Il miraggio dell'equo canone nell'affitto delle case
Il volume contiene una ricostruzione accurata delle vicende che hanno portato alla legge dell’equo canone del 1978 e al suo epilogo. La stessa era stata adagiata su un terreno ideologico adeguatamente preparato e poi approvata all’epoca della “solidarietà nazionale”, in un contesto sociale e politico decisamente favorevole all’interventismo statale. L’esperimento cui ha dato luogo, una forma di socialismo abitativo, non è stato però coronato da successo e ha condotto a uno stato di cose che è risultato molto meno desiderabile della situazione che tramite esso si intendeva mutare. Le ragioni di tale fallimento, come mostrato nel libro, risiedono nel fatto che il provvedimento era stato adottato senza tenere in alcuna considerazione i danni prodotti dal regime vincolistico che aveva attraversato gran parte del ventesimo secolo e soprattutto le acquisizioni delle scienze sociali e i principi dell’economia che, diversamente dai proclami della politica, sono senza tempo e non sono soggetti a ribaltamenti. Essi hanno sempre insegnato che il mercato delle locazioni di immobili privo di ostacoli funziona come tutti gli altri mercati di beni e servizi e garantisce un’offerta sufficiente per soddisfare la domanda di case e assicurare agli inquilini, prezzi e condizioni migliori possibili. Al contrario, le misure di controllo degli affitti come l’equo canone producono conseguenze imprevedibili e solitamente nocive, rappresentano un “autentico flagello”, tanto che praticamente tutti gli economisti ne hanno sempre sconsigliato vivamente l’impiego. -
Édouard Laboulaye e la democrazia in Francia
Édouard Laboulaye, giurista, docente universitario, politico, è un protagonista emblematico del complesso e variegato percorso istituzionale verso la democrazia che la Francia compie in particolare nell'arco del trentennio, che va dalla caduta della Monarchia di Luglio, con l'affermazione della II Repubblica, fino alla caduta del II Impero, con l'affermazione della III Repubblica. La nascita della III Repubblica è un momento cruciale della storia francese, che determina la chiusura di quella fase, durata poco più di un secolo, d'instabilità costituzionale apertasi con la Rivoluzione del 1789. Il libro ripercorre l'itinerario politico di Laboulaye caratterizzato dall'interesse per la scuola storica del diritto tedesca, dall'adesione al liberalismo e ammirazione per il modello politico-istituzionale statunitense, oltre che dall'impegno nella politica attiva. -
Storia politica della legislazione italiana dell'intelligence (1970-2021)
Il libro non è uno studio in chiave giuridica delle modifiche introdotte, dal 1947 in poi, nell'ordinamento dei Servizi una volta “segreti”, ma intende ripercorrere, da un punto di vista della “vita istituzionale” nella cultura dell'intelligence, l'iter parlamentare che ha condotto, dopo alcune riforme dell'immediato dopoguerra, alla prima legge di riforma, in senso moderno, dell'organizzazione del settore strategico informativo italiano (L. 801/1977), approvata con largo consenso parlamentare, e alla seconda importante riforma del 3 agosto 2007 (L. 124), attuale disciplina dell'attività dei Servizi d'informazione per la sicurezza e il segreto di Stato, con cenni sulla L. 133 del 2012 e del successivo decreto legislativo 18 maggio 2018 n. 65 in “Attuazione della direttiva (UE) 2016/1148 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 luglio 2016, recante misure per un livello comune elevato di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi nell'Unione”. -
L'ordine internazionale
Al centro dell’opera troviamo una profonda critica alla politica di dominio, alla ragion di Stato, a una certa idea di realismo, tutte dettate dalla “doppia morale”. Tutte quelle situazioni in cui un comportamento, ritenuto disdicevole nel contesto della vita privata, familiare e civile, assume immediatamente un’aura di legittimità e di impunità non appena venga accostato ad uno Stato. La realtà, denuncia Röpke, è che comunque lo si chiami, rimane un atto che «emana lo stesso acuto aroma del machiavellismo». La logica della doppia morale che giustifica la “dispensa” accordata al politico, in nome della ragion di Stato, appare la quintessenza della politica intesa come ragione della forza bruta, del potere senza controllo, così distante dall’ideale di giustizia al quale ci si approssima per tentativi ed errori, moltiplicando i poteri, contrapponendoli ed equilibrando le forze in campo. Da questo punto di vista, Röpke giunge a soluzioni istituzionali che guardano a forme di federalismo tra comunità politiche liberali e democratiche che cedono, via via, funzioni di sovranità, una volta avviato un processo di disarticolazione della stessa. -
Ad decus et gloriam civitatis. Religione civica e lotta municipale nella Sicilia moderna
La contrapposizione tra Messina e Palermo per la ""questione della capitale"""" ha profondamente inciso sulla storia della Sicilia di età moderna. L'opera analizza un terreno di scontro particolarmente rilevante costituito dalla costruzione dell'identità sacra della città dello Stretto attraverso la promozione dei culti patronali che assumono i caratteri di una vera e propria «Religione civica». La peculiarità messinese è rintracciabile nell'utilizzo particolarmente rilevante delle piae fraudes agiografiche che hanno una vera e propria """"esplosione"""" nel Cinque e Seicento. Leggende come quelle della Lettera della Madonna hanno l'intento di ribadire la fondazione apostolica della Chiesa peloritana e allo stesso tempo fornire alla città un privilegio, utilizzato con modalità del tutto simili a quelli regi, che giustifichi la primazia e il ruolo di Caput Regni."" -
Le spie della guerra fredda
Il libro narra le più affascinanti storie segrete delle spie della Guerra Fredda raccolte in episodi, da quelle più famose a quelle meno conosciute che, all'ombra della Cortina di ferro, hanno influito sul corso della storia. Racconti che si leggono tutti d'un fiato nei quali vengono descritti eventi, dettagli, biografie e aneddoti delle spie e delle operazioni che hanno contraddistinto la storia mondiale dalla fine della Seconda guerra mondiale alla caduta del Muro di Berlino. L'autore, come in un vero romanzo di spionaggio, ci porta alla scoperta di storie incredibili, quasi al limite della fantasia, in cui gli agenti segreti, tra intrighi, sotterfugi, congegni e doppi giochi, ci rivelano un quadro inedito delle vicende storiche.