Sfoglia il Catalogo ibs033
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 2501-2520 di 10000 Articoli:
-
La Costituzione di Ruggero II. Ariano (1140)
Intorno al regno fondato da Ruggero II nel Mezzogiorno d’Italia è cresciuta nei secoli l’attenzione della storiografia, attratta dalla novità costituita dal marcato centralismo monarchico. Il crescendo d’interesse,rnnel primo Novecento, ha raggiunto l’apogeo nelle trattazioni di Erich Caspar, Evelyn Jamison e Charles Homer Haskins (di quest’ultimo è l’affermazione: “Non è esagerato definire il regno di Ruggero e dei suoirnsuccessori come il primo Stato moderno”). Incoronato nel 1130, Ruggero II, dopo aver sconfitto gli avversari interni in una lunga campagna militare, nel 1140, in un’assemblea di feudatari convocata in Ariano, promulgò solennemente la Costituzione del regno. Considerata uno dei primi esempi in Europa di legge scritta a valenza generale, dopo secoli di dominio del diritto consuetudinario, con essa fu affermata la maiestas regia, come fonte esclusiva d’ogni altro potere, e fu imposto un unico regime giuridico, che non pretese tuttavia di annullare le normative particolaristiche proprie delle tante popolazioni del regno, diverse per etnia, religione e lingua. Nota dalla fine dell’800 con l’impropria denominazione di ‘Assise’, la Costituzione è pervenuta in manoscritti postumi privi d’ogni indicazione. Questa incerta tradizione testuale e la esiguità di altre fonti l’ha avvolta in non poche nebbie che quest’opera cerca di diradare. -
Nessuno ha figli. Storie di donne e di bambini in guerra nella narrativa di Laudomia Bonanni (1907-2002)
Il volume intende contribuire, nel ventennale della morte, alla riscoperta di Laudomia Bonanni (L'Aquila 1907-Roma 2002), narratrice abruzzese assai apprezzata nell'Italia degli anni '60 e '70 e anche all'estero, scivolata poi in un progressivo e immeritato oblio. In primo luogo, viene presentato un quadro generale della vita e delle opere della Bonanni e dei temi a lei più cari: le problematiche legate alla femminilità, il confronto con la maternità e il maternage, la guerra reale e metaforica, l'infanzia. In particolare, attraverso un'ampia ricerca delle diverse fonti e la rilettura di testi di rara reperibilità, il volume si sofferma sull'attualità e modernità delle protagoniste dei vari romanzi e racconti analizzando l'interessante ma ancora poco conosciuta produzione per l'infanzia -
34° Rapporto Italia 2022. Percorsi di ricerca nella società italiana
La società complessa sembra opporre forte resistenza al lavoro di ricerca sociale; ogni lettura ideologica forte è destinata ad essere in breve falsificata dall’altissimo numero di fattori in gioco e dall’inestricabile rete che li intreccia e li organizza su piani diversi. Ciò non significa, tuttavia, che si debba rinunciare a priori ad una lettura macro-sociologica della realtà, ad una lettura per blocchi di fenomeni e per grandi processi di trasformazione. Quel che sembra inevitabile è, piuttosto, abbandonare la pretesa di possedere la verità nella sua intaccabile interezza. Il crollo delle sicurezze socio-ideologiche degli ultimi decenni dovrebbe averci insegnato almeno questo: una maggior consapevolezza ed un maggior grado di modestia. -
Un mattone dopo l'altro
Il volume raccoglie i racconti di diversi autori, che da varie prospettive si sono soffermati su aspetti molteplici della casa, che è molto più di quattro mura e un tetto. È anima che nasce dalla somma delle anime di chi la abita. È spazio, luce, orizzonti, luogo d'incontro, vita. Essa, a sua volta, può essere declinata come dimora, abitazione, appartamento, immobile, affetti, ricordi. Via via sino al punto di approdo rappresentato dalla proprietà, che esprime una realtà non statica, ma viva, attiva e dinamica, come le società aperte e libere dove può vivere e prosperare. Gli strumenti adoperati nei racconti sono quelli della narrativa ma coniugando le acquisizioni delle scienze sociali con la letteratura, mediante una trasposizione artistica e raffinata che coinvolge personaggi, fatti e vicende di fantasia, i cui spunti sono tratti dal mondo complesso in cui viviamo. È un narrare che si collega a un'antica tradizione di grandi autori che hanno scritto letteratura filosoficamente ricca, tra cui Ayn Rand, la grande scrittrice americana, di origini russe, che ha affidato ai romanzi la sua filosofia e costruito così un edificio a difesa della libertà, della proprietà privata e del mercato. Autori: Carlo Lottieri, Sandro Scoppa, Vincenzo Nasini, Gianfranco Fabi, Andrea Giuricin, Gaetano Masciullo, Roberta A. Modugno, Guglielmo Piombini, Daniela Rabia, Alberto Scerbo, Alessandro Vitale. Prefazione di Giorgio Spaziani Testa. Postfazione di Corrado Sforza Fogliani. -
La legge Rognoni-La Torre tra storia e attualità
Il 13 settembre 1982 entrò in vigore la Legge n. 646, nota come Legge Rognoni – La Torre, che introdusse per la prima volta nel Codice penale italiano il reato di “associazione a delinquere di tipo mafioso” (art. 416 bis) e la conseguente previsione di misure patrimoniali applicabili all’accumulazione illecita di capitali. A spiegare perché ancora oggi è fondamentale preservare il provvedimento approvato quarant’anni fa, è questo libro monografico, che inaugura la collana AP-profondimenti promossa da Avviso pubblico, Enti locali e regioni contro mafie e corruzione, curato da Enzo Ciconte, che apre le riflessioni con una descrizione storica del percorso della legge, il testo contiene anche i contributi di un magistrato, di un dirigente di Polizia e di un Sindaco che, da diversi punti di vista, si sono cimentati con l’applicazione del sistema delle misure di prevenzione e con l’utilizzo per finalità di carattere sociale delle ricchezze sottratte alle mafie. Vi è anche un contributo di Giuliano Turone, magistrato che indagò sulla mafia e sulla P2, riconosciuto come uno dei più autorevoli studiosi del reato associativo di tipo mafioso. Vengono inoltre pubblicati un’intervista inedita a Virginio Rognoni e gli stralci di alcuni documenti storici recentemente desecretati, insieme a dati statistici su beni e aziende confiscate. -
Res publica (2021). Vol. 30: Orizzonti sturziani.
Quadrimestrale d'informazione e studi politici internazionale che offre spunti di discussione, maturati da attività di studio e di ricerca, per contribuire ad un rinnovamento della cultura, soprattutto in campo cattolico. Il nome echeggia il ricordo di una rivista omonima edita in Francia nei primi anni Trenta da Francesco Luigi Ferrari, allievo prediletto e amico di don Luigi Sturzo e di Gaetano Salvemini. I contributi della rivista sono dedicati allo studio dei problemi dello Stato contemporaneo, oggi in grave crisi anche per gli effetti derivati dal processo di rapida mondializzazione. Il campo di lavoro di Res Publica è quello delle scienze sociali, con particolare attenzione alla dimensione storica nelle sue implicazioni culturali su base europea ed internazionale. -
Ergastolo ostativo. Percorsi e strategie di sopravvivenza
Un ergastolano ostativo, da trent'anni ristretto all'interno dei circuiti di Alta Sicurezza delle carceri italiane, descrive le proprie strategie di sopravvivenza in un'autoetnografia scritta con il ritmo di una narrazione. Una voce, quella di Salvatore Curatolo, che si leva all'interno delle sezioni detentive speciali a testimoniare lo sforzo del vivere in un contesto che impone un continuo lavoro interiore di adattamento a conflitti, a interazioni, a dolorose trasformazioni. Il perimetro chiuso del carcere si rivela come un contesto di vita estremo, abitato da persone allo sbando dopo traumi e fratture passate e presenti, ognuna alla ricerca di una nuova versione di sé. Il libro si concentra sulla descrizione e sull'analisi sociologica del ""carcere duro"""" enucleandone culture, stratificazione e norme sociali. Su questo sfondo si dipana la vicenda personale di Curatolo che, tra le tecniche e le strategie di reazione possibili per il proprio recupero psicologico e materiale, ha prediletto un percorso formativo scolastico e universitario attraverso cui ha costruito una nuova realizzazione, una diversa prospettiva, una nuova chiave di lettura della propria storia e del proprio futuro."" -
Formiche (2022). Vol. 180: nuovo spazio dell'intelligence, Il.
Formiche è un progetto culturale ed editoriale fondato da Paolo Messa nel 2004 ed animato da un gruppo di trentenni con passione civile e curiosità per tutto ciò che è politica, economia, geografia, ambiente e cultura. -
L' uomo indifferenziato
Leo Strauss ha scritto che la nostra appare essere la prima epoca radicalmente ateistica nella storia del genere umano. Le conseguenze di tale situazione sono inconoscibili perché senza precedenti. Indietro non si può tornare perché il passato e le sue credenze sono state sbriciolate dal loro stesso disvelamento e dal progresso della ragione. Ma non è neppure possibile liberare uno spazio dello spirito così vasto senza sostituirvi, dopo il tragico fallimento dei totalitarismi novecenteschi, un principio esistenziale equivalente. Un principio che sia speranza di ""salvezza"""". L'uomo indifferenziato prova a mostrare come tale principio sia quello dell'indifferenziazione, un concetto che ha radici profondissime nell'uomo e che viene oggi a imporsi come paradigma politico, sociale e culturale. L'indifferenziazione è bisogno di eguaglianza assoluta, è immagine laica di salvezza per rimediare al dolore implicito nel semplice essere nel mondo come individui, ossia come esseri differenti che si relazionano, si confrontano, entrano in contrasto e progrediscono attraverso una costante distruzione creatrice. L'indifferenziazione tende quindi a emergere come principio curativo per spegnere la sorgente stessa del dolore generato dal confronto di ciascun individuo con gli altri e con il mondo. Perché il dolore, in ogni sua forma, diviene il male assoluto da eliminare a tutti i costi se non è possibile comprenderlo all'interno di una cornice che gli dia un significato. Ma quali potrebbero essere le conseguenze? Il libro, attraverso un percorso storico-concettuale, traccia le tappe di come il principio culturale e religioso dell'indifferenziazione stia assumendo le vesti di un inquietante destino dell'uomo."" -
Quaderni del dipartimento di studi umanistici. Ediz. inglese e italiana (2022). Vol. 1
Contributi di: Roberto Bondí, Francesco Campennì, Gianfranco Castiglia, Francesco Di Pietro e Maria Luisa Ronconi. -
Speranze e declino. La Sicilia negli anni '80
Calogero Pumilia, dal ’72 al ’92 parlamentare e protagonista della politica siciliana e nazionale, affronta il controverso rapporto tra Dc e mafia dal 1982, quando ne venne estromesso Vito Ciancimino, riferimento dei poteri criminali nelle istituzioni locali. Pumilia evidenzia una storia complessa che portava tuttavia in sé la volontà di un riscatto da antichi retaggi e venne comunque travolta dagli eventi che sfociarono nella cosiddetta seconda Repubblica. Alla storia della Democrazia cristiana di Palermo, che portò alla “Primavera”, dal 1985 concorse Vito Riggio, docente universitario e deputato con un ruolo di rilievo in quell’esperimento innovativo e complesso intestato a Leoluca Orlando che ha liberato la città dalla sua identificazione mafiosa e le ha restituito la propria attitudine all’accoglienza, senza tuttavia realizzare un vero programma di crescita e di modernizzazione. La lettura di Riggio risulta particolarmente originale e dissacrante di miti diffusi e consolidati. -
La guerra delle materie prime e lo scudo ucraino. Ecco perché l'Europa è nel mirino di Putin
Il 24 febbraio 2022 Vladimir Putin ordina all’esercito russo di invadere l’Ucraina. Nel discorso alla nazione con cui annuncia l’operazione speciale, Putin dice che vuole fermare il processo di accerchiamento della Nato e che intende liberare l’Ucraina dai nazisti. “Le ragioni di Putin” – così le ha chiamate qualche fantasioso commentatore – sono davvero queste o ciò che sta dietro a questa ingiustificata invasione è qualcos’altro? La prevalente narrazione della crisi ucraina, in linea peraltro con la propaganda russa, si avvale di categorie interpretative della guerra fredda. Al di là del fatto che non vi è nessun accerchiamento della Russia da parte della Nato, la storia presente ci dice che l’ordine multilaterale è crollato – un bel problema per un Paese esportatore come la Russia – e che Putin vuole avvicinare Mosca a Pechino perché ha capito che, in particolare con l’Europa, gli affari si ridurranno. Obiettivo del capo del Cremlino è fare della Russia il più importante fornitore di materie prime della “fabbrica del mondo”, la Cina. Per questo, Putin vuole lo “scudo ucraino”, territorio compreso tra i fiumi Nistro e Bug che si estende fino alle rive del Mar d’Azov, nel sud del Donbas. È tra le aree più ricche del mondo in termini di potenziale di risorse minerarie. E, per quanto concerne le riserve di litio, già è al centro di un caso internazionale che coinvolge Europa e Cina, vicenda che precede di pochi mesi la guerra in Ucraina. Ma a Putin non basta, vuole colpire ancora l’UE: lo fa, soprattutto, con la guerra del gas; e scaricando sull’Europa la più grande emergenza umanitaria dalla Seconda guerra mondiale ai nostri giorni. La guerra di Putin sta marcando la fine della globalizzazione e l’inizio del mondo nuovo. È quello del decoupling, ovvero del disaccoppiamento delle catene del valore: quella occidentale e quella asiatica. È anche il mondo in cui democrazie liberali e autocrazie hanno iniziato a contrapporsi. -
Storia del terrorismo in Spagna. Dall'Eta al jihadismo
Il 20 ottobre del 2011 l'Eta, l'organizzazione terroristica basca, dichiarò un cessate il fuoco permanente. Alcuni anni più tardi della primavera del 2018, si dissolse definitivamente. Si chiudeva così, dopo quasi mezzo secolo di violenza, costellato da oltre 850 vittime mortali e da un elevatissimo numero di feriti, la storia di una delle organizzazioni armate più longeve d'Europa. Ma in Spagna non ci fu solo l'Eta a seminare morte. Anche se meno conosciuti a livello internazionale, nel paese iberico operarono organizzazioni di estrema sinistra marxista-leninista, di estrema destra neofascista, alcuni gruppi armati nazionalisti e, negli ultimi anni, anche i jihadisti vincolati ad al Qa'ida (ricordiamo gli attentati dell'11 marzo del 2004 a Madrid) o allo Stato Islamico (attentati di Barcellona e Cambrils nell'agosto del 2017). Questo libro presenta un percorso storico sull'evoluzione di tutto il terrorismo presente in Spagna. -
Le politiche pubbliche nell'era digitale. Un nuovo paradigma armonico
Un’orchestra non è solo una somma di voci, di strumenti e di suoni. È un corpo armonico in cui ogni elemento ha un ruolo fondamentale per la melodia e la diversità dei suoni. L’analogia che vuole proporre questo libro è fra la programmazione economica e un concerto di musica sinfonica. Il trait d’union di questi due ambiti è l’armonia degli strumenti (politiche pubbliche) e della lettura (bisogni). La programmazione armonica rappresenta un insieme di metodologie e strumenti per gestire in misura ottimale gli obiettivi economici in un contesto di complessità. Questo nuovo paradigma, in un mondo che si avvia ad essere totalmente digitale e regolato da algoritmi, diventa un approccio insostituibile nella cassetta degli attrezzi del decisore pubblico. Il volume, dopo una descrizione del cambiamento di scenario degli ultimi anni, pone le basi per definire in maniera costruttivistica il concetto di programmazione di precisione e di politiche economiche armoniche. Attraverso un percorso teorico e uno studio di casi, il lettore verrà introdotto a questo nuovo modo di progettare le politiche e potrà acquisire strumenti e metodologie per gestire e creare nuove policies: armoniche e di precisione. -
Pietro Ardito. Sacerdote letterato estetico
Pietro Ardito ha rappresento una personalità alta e riconoscibile della cultura calabrese del secondo '800, capace con la sua articolata proposta (in parte ancora inedita) di incidere profondamente nel dibattito delle idee, specie sul versante della critica letteraria e dell'estetica. La presente opera raccoglie gli Atti di un Convegno di Studi svoltosi a Lamezia Terme, città natale di Ardito, tra il 2021 e il 2022. Un testo indispensabile per chiunque voglia accostarsi alla sua figura di sacerdote, letterato, estetico. -
Litorale Adriatico: progetto annessione. Propaganda e cultura per il Nuovo Ordine Europeo, 1943-1945
La creazione nel 1943-1945 da parte della Germania nazista della Zona di operazioni Litorale Adriatico, entità territoriale autonoma a cavallo di quello che era stato il confine italo-jugoslavo, si basò non soltanto sulla forza militare, ma su un impegno di propaganda e di carattere culturale volto a indurre scelte e comportamenti, a confondere e a esercitare una costante influenza psicologica. Il volume ricostruisce la complessa organizzazione creata a tale scopo; i molteplici strumenti utilizzati – dalle pubblicazioni, ai volantini, alla grande mostra allestita a Trieste e a Udine – che inondarono il Litorale di messaggi di ogni tipo; l'ampiezza del collaborazionismo; la rappresentazione dei nemici; l'utilizzo strumentale di temi propri delle sinistre e delle tradizioni locali per giustificare l'affrancamento del Friuli e della Venezia Giulia all'Italia; l'esclusione della Repubblica sociale italiana da ogni possibilità di intervento. All'analisi delle diverse forme di comunicazione si affianca un'ampia scelta di immagini, espressione di una «tattica elastica e intelligente» infine travolta dalla sconfitta militare, ma parte dell'ambizioso progetto di Nuovo ordine europeo, che prevedeva la trasformazione di valori, comportamenti e identità, cioè della cultura di intere popolazioni. Prefazione di Mimmo Franzinelli. -
«Tornare al gusto del pane» e farci noi stessi pane
Il testo è stato scritto pensando soprattutto al ministero presbiterale che trova nell'Eucaristia, come Cristo, il suo essere altare, vittima e sacerdote. Sull'esempio di Gesù, Maestro e Signore, che ha chiamato, costituito e inviato, così ogni sacerdote, nell'intimità quotidiana con lui, nel silenzio dell'adorazione orante, nella meditazione della Parola ruminata, esce dal Cenacolo per stare in mezzo agli uomini, condividendo gioie e dolori, attese e speranze, asciugando lacrime, portando consolazione, seminando speranza. Tutti i presbiteri si fanno Eucaristia perché ogni giorno ""tornano al gusto del pane"""". Soprattutto in questo tempo, fortemente segnato dalla solitudine, dalla paura, dal dolore e dalla morte a causa della pandemia. Ma anche dalla guerra in atto in Ucraina che sta mettendo in evidenza il lato peggiore dell'umanità: guerra militare, guerra economica, guerra del pane. Il testo è frutto dell'esperienza sacerdotale di oltre 40 anni."" -
Identità dimenticate. La liuteria a Catania e dintorni tra Ottocento e Novecento. Ediz. illustrata
Pochissimi sanno che tra l’Ottocento e il Novecento la città di Catania è stata riconosciuta a livello internazionale come il principale polo produttivo d’Italia per la fabbricazione di strumenti musicali a corda (soprattutto chitarre e mandolini). Sia pure con alterne fortune, operavano allora nel capoluogo etneo ben oltre 130 tra fabbriche e botteghe di diversa natura e dimensione, in grado di produrre annualmente decine di migliaia di strumenti musicali esportandoli in tutto il mondo, riproponendo anche in questo ambito artigianale quella vocazione commerciale che domina da sempre l’economia della città. Questo libro, frutto di una ricerca pluriennale, ricostruisce la storia di quel formidabile sistema produttivo liutistico catanese insieme con il profilo di coloro che ne sono stati i principali protagonisti, indagandone anche le ragioni del suo quasi improvviso esaurirsi e dell’oblio che è calato su di esso. Ma anche ricostruendone le direttrici e i protagonisti contemporanei, che hanno raccolto l’eredità della passata tradizione artigianale declinandola, oggi, in arte di eccellenza. Il tutto arricchito da un vastissimo corredo iconografico costituito da circa duecento immagini di strumenti musicali, etichette, documenti e foto d’archivio -
A cavallo della tigre Donato Jaja e il suo tempo
Che la memoria di Donato Jaja sia stata affidata soprattutto all'essere stato il maestro, anzi un «secondo padre», di Giovanni Gentile è noto. Ma che questa circostanza abbia giovato a una puntuale comprensione della sua figura storica è assai dubbio. L'ombra dell'allievo si è estesa anche alla figura del maestro, ed il pedaggio che la sua riflessione ha dovuto pagare è stato assai rilevante. I saggi raccolti in questo volume, ricollocando Jaja là dove storicamente è collocato, nel fitto dialogo con i suoi contemporanei e con i reali problemi del suo contesto storico, tentano di suggerire un nuovo percorso di comprensione della sua personalità e della sua riflessione. -
Papa Francesco parla alle donne
Ci sono le donne nella Chiesa? Che cosa la Chiesa pensa di loro? Sono valorizzate e riconosciute per le loro qualità e competenze? Quali ruoli ricoprono nelle strutture della Santa Sede? Sono questi alcuni degli interrogativi che hanno guidato la ricerca della quale si dà conto nel volume. Negli ultimi nove anni non solo il Pontefice ha parlato alle donne ma la loro presenza in ruoli di responsabilità nelle istituzioni della Santa Sede è cresciuta rispetto ai precedenti pontificati, segno di una Sua volontà precisa di valorizzare le competenze femminili nella Chiesa. Sono numerose le nomine di donne in ruoli apicali nelle strutture in Vaticano e si è ampliato anche lo spazio loro concesso in momenti partecipativi decisionali. Lo stesso però non è avvenuto all'interno delle strutture: non sono state apportate modifiche di tipo sistemico che riguardano le donne, a parte qualche eccezione. Tuttavia, pur essendoci segnali di un maggiore coinvolgimento, esiste ancora un parziale riconoscimento della maggiore soggettività delle donne come elemento strutturale della Chiesa. Come scrive l'autrice: «Le donne, tutte, non solo le consacrate, sono uguali agli uomini non per particolari privilegi ma semplicemente perché ""battezzate""""».""