Sfoglia il Catalogo ibs033
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 2561-2580 di 10000 Articoli:
-
Roma città aperta. Un film non del tutto svelato
Per quale ragione Rossellini in ""Roma città aperta"""" fa riferimento a 500 partigiani sulle montagne di Tagliacozzo? Si tratta di un semplice ricordo o è un messaggio politico? E come mai in un film così storicamente drammatico per l'Italia c'è anche spazio per l'ironia e per quelle gag, come la padellata in testa al sor Biagio, che Fellini costruì adattandole alla comicità di Fabrizi? A queste domande il libro risponde con una scrittura agile e scorrevole seguendo il doppio filo della storia e del cinema in una trama di fatti inediti e di nuove testimonianze che si intrecciano alla biografia del regista, alla realtà della guerra, agli amici e compagni d'avventura, uomini e donne che vissero con lui il periodo di fuga da Roma in Abruzzo dove mentalmente maturò l'idea generatrice di Roma città aperta."" -
Res publica (2022). Vol. 31: Roma 1943-1944. Archivi di un laboratorio politico
Rivista quadrimestrale diretta da Giuseppe Ignesti e Rocco Pezzimenti che si occupa di studi storico-politici internazionali. -
Tiresia, il mito tra le tue mani. Collezione Rizzon
"Nel panorama generale della valorizzazione e della promozione del patrimonio archeologico nei luoghi di cultura, il tema dell'accessibilità rappresenta la nuova frontiera ed una sfida per gli addetti ai lavori. Spesso l'ostacolo principale è rappresentato dagli edifici storici sede dei principali istituti museali che per loro natura presentano impedimenti di varie tipologie. Il progressivo abbattimento delle barriere stratificate nel tempo è il primo passo per superare le difficoltà di accesso """"fisico"""" nelle sale. Ma il passo che segue scaturisce dalla consapevolezza e dalla necessità di rendere inclusiva la visita del Museo e del suo percorso espositivo attraverso un progetto di accessibilità ampliata, mirato a migliorare quei luoghi in cui la visita sembrava già di per sé preclusa ad alcune categorie di utenti. Da questa idea nasce """"Tiresia, il mito tra le tue mani"""" e la """"Collezione Rizzon"""" un progetto di accoglienza, una riflessione complessiva sulla fruizione del museo per l'abbattimento delle barriere cognitive pensato e realizzato con la finalità di accrescere il confort della visita per i visitatori con disabilità uditive e visive, ma anche e soprattutto con la volontà di offrire loro un linguaggio dedicato per la fruizione di uno dei contesti più significativi dell'intero Istituto, quello rappresentato dalla Collezione Rizzon, importante testimonianza delle forme vascolari e degli apparati iconografici diffusi nell'area dell'Italia meridionale tra il V e il IV secolo a.C., opera delle botteghe dei più noti ceramisti del tempo. I vasi della collezione presentano una qualità e un valore documentario che li rendono una fonte imprescindibile per lo studio e la conoscenza della ceramica antica e permettono uno sguardo privilegiato alle comunità del passato. L'accessibilità di questa collezione passa quindi attraverso la stimolazione sensoriale capace di raggiungere le memorie più antiche, più profonde del sé, diventando strumento di conoscenza di un patrimonio fondamentalmente controllato da un unico senso, quello della vista. La barriera del """"non toccare"""" cede così il passo a fedeli riproduzioni che permettono di apprezzare la forma materica, attraverso l'udito una voce rapisce il visitatore, portandolo in un mondo lontano, ma non perduto, di sapienza e conoscenza, mentre la stimolazione dell'olfatto, che tra i sensi rappresenta il principale richiamo alla sfera emozionale, andrà a caratterizzare un percorso di visita che ha la velleità di essere un'esperienza da vivere immersi in un ambiente multisensoriale, in cui vista, tatto, udito e odorato saranno parte integrante e determinante per una fruizione ampliata del Museo."""" (dall'introduzione di Annamaria Mauro)" -
Pirandello e Husserl. Dall’estetica della fantasia al linguaggio
1928. In un hotel di Berlino Pirandello scrive con Adolf Lantz, in soli 5 giorni, il testo in lingua tedesca della Film-Novelle, bozza della sceneggiatura per un film sui ""Sei personaggi"""". Del film non se ne fece nulla, ma l’autore ne volle comunque la pubblicazione due anni dopo, nel 1930, per la casa editrice berlinese Verlag von Reimar Hobbing. Il testo, presentato qui per la prima volta in lingua originale con una nuova traduzione a fronte, sembra poterci dire ancora molto sulla concezione pirandelliana del processo di creazione artistica così come va delineandosi al culmine della sua attività di scrittore e di teorico, un processo sintetizzabile nella formula dialettica: materia-spirito-materia. Un percorso che trova una singolare convergenza, seppur guidata da intenti diversi, con le riflessioni condotte da Husserl tra il 1904 e il 1924 su percezione, immaginazione e fantasia."" -
Distanti eppur così vicini. Cronache dai tempi della pandemia
Il testo ha un duplice obiettivo: raccontare le esperienze, personali e collettive, individuali e sociali, relative alla pandemia da Covid-19 attraverso testimonianze dirette; fornire strumenti e contenuti rilevanti per costruire un orizzonte di senso, visione e azione rivolto al futuro post-pandemico della città. Per comprendere pienamente la complessità dell'evento storico che stiamo vivendo, è necessaria una rete di solidarietà che metta in connessione scienza e cittadinanza, pensiero e azione concreta. È dunque attraverso una prospettiva incrociata, fornita dai contributi di accademici e studiosi, dalle interviste a professionisti impegnati sul campo e dalle testimonianze dirette di cittadini che le ACLI di Roma incontrano ogni giorno, che il volume si pone l'ambizioso obiettivo di ricostruire la trama scomposta di questa nostra ""era del Coronavirus"""": un'era che potremo superare, in quanto famiglia umana, promuovendo insieme consapevolezza, responsabilità e impegno sociale."" -
Progetto Mezzogiorno. Un grande laboratorio di eccellenza per lo sviluppo territoriale basato sull'economia della conoscenza
La spinta della globalizzazione ci pone di fronte a competizioni di elevata complessità, in cui è notevole la mole di informazioni che dobbiamo acquisire e quindi trasformare in un patrimonio di conoscenze utili, e che richiedono un metodo, una chiave indispensabile per uscirne vittoriosi. Il libro di Nicola Barone, che tratta diffusamente del Territorial Knowledge Management, costituisce verifica dei risultati realizzativi che si possono ottenere con l'applicazione del metodo: tra questi il Piano Telematico Calabria e il progetto IUNET, esportabili in altri territori. Lo strumento è particolarmente utile per coloro che guidano e governano lo sviluppo del territorio e può divenire il catalizzatore di idee di sviluppo, certamente presenti nel Mezzogiorno, anche se in forma latente, in cerca di un esempio per trasformarsi in realtà produttive e radicarsi nel patrimonio locale. Il paradigma su cui ci si basa è quello dell'economia della conoscenza che, utilizzando gli strumenti del TKM, innesca, ove non ancora presente, o accelera, ove già avviato, il processo virtuoso di accrescimento degli asset essenziali costituiti dal capitale sociale e territoriale (il capitale intellettuale collettivo che si crea realizzando le cosiddette reti di innovazione - network territoriale). Si tratta di un fondamentale tassello per configurare i territori del Mezzogiorno secondo un modello di learning region che prevede di investire nelle integrazioni locali e internazionali, nell'intercettazione e nel governo delle interazioni tra le varie realtà composite di un territorio e di questo con l'esterno, nelle intelligenze e nei talenti delle persone, nelle innovazioni tecnologiche, sì da trarre benefici dalla pluralità delle culture presenti. [dalla prefazione di Antonio Catricalà] -
Sindacalismo. Rivista di studi sull'innovazione e sulla rappresentanza del lavoro nella società globale (2022). Vol. 48
Rivista trimestrale di studi sulla rappresentanza del lavoro nella società globale diretta da Andrea Ciampani. ""Sindacalismo"""" nasce dall'esigenza di inserire nell'ormai indispensabile e ancora troppo debole dibattito pubblico sui temi relativi al lavoro e alla sua rappresentanza una proposta culturale di ampio respiro per alimentare la riflessione e l'assunzione di responsabilità di una nuova classe dirigente del nostro Paese e, in particolare, del movimento sindacale. Attraverso l'approfondimento e l'elaborazione culturale """"Sindacalismo"""" può, infine, offrire un'occasione di conoscenza, di dialogo e di confronto tra la ricerca scientifica, gli ambienti di studio, l'opinione pubblica, i soggetti sociali, gli operatori economici, i movimenti politici e le istituzioni del Paese. Si intende in questo modo promuovere una maggiore comprensione della realtà socio-economica, favorendo una visione d'insieme dei complessi processi d'interdipendenza che si sviluppano nei differenti livelli d'indirizzo di una società aperta, pluralistica e democratica."" -
Filosofia del diritto, diritto, scienza giuridica
Un testo che ripercorre il dibattito italiano e internazionale sul concetto di diritto e sullo statuto della scienza giuridica. Vi si difende una prospettiva filosoficamente neoempiristica. E nel quadro delle filosofie del diritto novecentesche si adotta la prospettiva del realismo giuridico scandinavo. Questo scardina le certezze della tradizionale dogmatica giuridica, riportandola sul terreno della registrazione della realtà effettuale. La cosiddetta scienza giuridica ha a che fare con un fenomeno come quello del diritto che è intriso di materialità e di proiezioni ideologiche. -
Libertà
La libertà è un tema intrinseco al senso stesso del dialogo tra cultura umanistica e cultura scientifica. Sul versante umanistico, essa ha prodotto interminabili dispute riempiendo di libri intere biblioteche. Sul versante scientifico il tema va acquisendo, con i sempre più sconvolgenti progressi scientifici, una sua drammatica problematicità. Quale risultato di questa centralità, le discussioni sulla libertà non sono confinate ai circoli specialistici, ma coinvolgono con sempre maggiore interesse la società civile e la comunità politica. Gli Atti del Meeting Le Due Culture svoltosi a Biogem dal 21 al 24 Ottobre 2021 raccolgono gli interventi di autorevoli esponenti delle due culture, offrendo preziosi spunti di riflessione e solide basi per un proficuo dialogo. -
Luoghi della formazione. Dalla scuola all'azienda
Il volume mira a indagare i luoghi di lavoro come spazi di formazione e di trasformazione, professionale e umana. Sostenuto dai principi e dai metodi affinati dalla più recente ricerca pedagogica, il testo propone una riflessione sugli strumenti atti a favorire, nell'ambito organizzativo dell'impresa, la maturazione di processi formativi e di opportunità di crescita individuale e socio-organizzazionale. A guidare il ragionamento è l'attenzione alla figura del professionista riflessivo che, nell'auspicio di un rinnovato umanesimo e della formazione per tutta la vita, nutre la prospettiva di una pedagogizzazione dell'azienda. Prefazione di Andrea Gavosto. -
Taormina. Demografia, economia e società di una comunità demaniale siciliana tra Seicento e Settecento
Complice la sua fama, molto si è scritto su Taormina, e numerosi sono i libri a tema storico dedicati a essa; ma la quasi totalità di questi è di segno prettamente erudito e carattere estremamente generale. In modo particolare, assai trascurate sono le vicende taorminesi d’Età moderna, periodo storico considerato tutt’al più come un intervallo buio tra i fasti dell’antichità e il lustro della località turistica mondiale. La ricerca rappresenta un esempio di “microstoria” fondato sulla riconsiderazione della storia quantitativa – demografica in particolare – come filtro per la storia sociale e per lo studio della cultura materiale. I dati emersi, basati prevalentemente sull’analisi dei “Riveli di beni e anime” e dei registri parrocchiali, costituiscono una trama che nel suo complesso permette di mettere a fuoco la città di Taormina tra l’ultimo venticinquennio del Seicento e la metà del secolo successivo; dunque, un secolo prima dell’avvio della sua trasformazione in centro turistico internazionale. Prefazione di Salvatore Bottari. -
La mediterraneità nell'universo visionario di Giulio De Mitri
Il volume offre uno spaccato attuale della ricerca artistica di Giulio De Mitri, che dà al proprio lavoro un valore sempre nuovo, carico di stimoli e di significati: un repertorio cosmogonico attraversato da visioni mitiche e sacrali. Artista rigoroso e al contempo raffinato intellettuale, dai molteplici interessi culturali, nel suo lungo impegnativo percorso De Mitri ha mantenuto costante la profonda riflessione etica ed estetica, assecondata da una formazione di matrice filosofica fondata sul pensiero platonico ed eracliteo, coniugandolo con le istanze sociali e linguistiche del Novecento. Con le sue opere evoca i grandi temi esistenziali, cifra espressiva di un artista tra i più significativi della sua generazione. Il Mediterraneo per De Mitri è lo straordinario universo che lega i fili della Storia dell'uomo, culla di civiltà e di cultura, da Occidente ad Oriente e viceversa: un miracolo che accoglie e distribuisce creatività e bellezza. ""Una mediterraneità, un territorio magico, aperto a ogni diversità - afferma De Mitri -, un Eden dove passione e ragione, natura e Storia si incontrano, perdono i propri confini e si fondono in un corpo e in un'anima, perfetta osmosi capace di generare e determinare nuova vita. Una nuova e feconda visione Meridiana, per una cultura del dialogo, per una ricchezza plurale""""."" -
Il bello simmetrico. L'arte urbana e il corso Numistrano di Nicastro
La costruzione di corso Numistrano è testimonianza di una mobilitazione collettiva guidata dalla regola di un nuovo ordine estetico. Nella Calabria della prima metà del XIX secolo è un’operazione complessa e impegnativa, ma importante per il destino della città di Nicastro, dove tutto deve rispondere, palmo dopo palmo, al pieno rispetto dei principi della simmetria, quale risposta al caos degli eventi naturali. Così una linea di case si sostituisce progressivamente al filare di pioppi che per decenni caratterizza «la piazza grande» e ne condivide gli ambiti funzionali, conservando nel tempo della Storia il carattere di principale luogo urbano di riferimento sociale. Un progetto semplice che parte dai suggerimenti del sito, un’operazione spontanea, con un risultato eccezionale, rivoluzionario, fino ad apparire come una sezione straordinaria di progettazione, di una grande capacità intuitiva senza sforzi intellettuali. In realtà è la specialità dello spazio a dettare la soluzione, senza scardinare il valore della memoria: una vera magia dello spirito del luogo. Un risultato urbanistico e architettonico, quello di corso Numistrano, nel complesso ancora ammirato e dimostrativo della bellezza come regola costruttiva della città, trasfusa nell’immaginario collettivo ed evocata, per generazioni, a unità di misura della civiltà dell’intera comunità. -
Rogerius. Bollettino dell'Istituto della Biblioteca Calabrese (2022). Vol. 1
Rogerius è ""Bollettino dell'Istituto della Biblioteca Calabrese onlus. Periodico di cultura e bibliografia"""", con cadenza semestrale e diretto da Giacinto Namia."" -
Formiche (2022). Vol. 183
Formiche è un progetto culturale ed editoriale fondato da Paolo Messa nel 2004 ed animato da un gruppo di trentenni con passione civile e curiosità per tutto ciò che è politica, economia, geografia, ambiente e cultura. Nato come rivista cartacea, oggi l'iniziativa Formiche è articolata attraverso il mensile (disponibile anche in versione elettronica), la testata quotidiana on-line formiche.net, un sito di informazione europea in lingua inglese anthill.eu, una collana di libri, un programma di seminari a porte chiuse Landscapes ed una Fondazione onlus. -
I Corecom nell'ordinamento della comunicazione
Un modello di authority regionale, con funzioni di garanzia e vigilanza per le comunicazioni in ambito locale, che a distanza di venti anni dalla sua istituzione conserva tutta la sua validità. Questa in sintesi la fotografia dei Comitati Regionali per le Comunicazioni (CORECOM), emersa nell’evento al Senato, in occasione del Ventennale di fondazione, promosso dal Coordinamento nazionale dei CORECOM, con gli interventi di alcune delle più alte cariche delle istituzioni: dal Presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, al Vice Ministro Alessandro Morelli, dal Presidente della Commissione bicamerale di Vigilanza RAI, Alberto Baracchini, al Presidente AGCOM Giacomo Lasorella, al Presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga. Un evento di carattere non solo retrospettivo, ma con uno sguardo rivolto al futuro, con una serie di proposte volte ad adeguare l’attività allo sviluppo tecnologico e alle novità normative di matrice europea. -
Scritti e discorsi politici. Il libero scambio per la pace tra le nazioni
Quella fra libero scambio e pace non è una relazione scontata. Essa però è stata il fulcro dell’azione politica di Richard Cobden, che fu il principale animatore della AntiCorn Law League, cioè il primo movimento popolare che, dall’esterno delle aule parlamentari, condusse con successo un’azione di persuasione e pressione sui decisori, portandoli, nel 1846, ad abolire i dazi sul grano. Gli argomenti “abolizionisti” di Cobden andavano oltre i confini dell’economia e coinvolgevano la sfera politica e quella morale. Nella sua prospettiva, il libero commercio era una sorta di pedagogia della pace. Per questo, fu attivo, anche in seguito, con alterne fortune, per costruire relazioni solide e pacifiche che esorcizzassero l’incubo della guerra, a cominciare dalla guerra fra Inghilterra e Francia. -
Storia del mondo post occidentale. Cosa resta dell'età globale?
La fase storica successiva alla guerra fredda, prevalentemente definita “età della globalizzazione”, cominciava con la diffusa aspettativa di una affermazione del modello politico, economico e culturale occidentale a livello planetario, rispecchiata da un assetto di potenza unipolare a guida statunitense. A distanza di più di un trentennio, il bilancio storico del periodo smentisce totalmente quella previsione. L’aspirazione unipolarista si è infranta davanti al riemergere di conflitti etnico-nazionalistici, religiosi e di civiltà, ed è stata sostituita dalla realtà complessa di un mondo strutturalmente multipolare, in cui l’Occidente si è decisamente ridimensionato, ed è tornata in luce con forza la geopolitica. -
Lune elettriche (2022). Vol. 2
«Lo strisciante, maleodorante e fervente sentimento anti-industriale che attanaglia una consistente parte del nostro Paese è conseguenza di un capovolgimento dello sguardo che tarda ad avverarsi, In un mondo sempre più visuale in cui ciò che non si mostra non esiste diventa complesso imparare a leggere la pluralità nella sua sacrosanta complessità e apparente disarmonia. Vi spingeremo a farlo tra le pagine di questo secondo numero che abbiamo voluto interamente dedicare al tema ""immagine': Abbandonate fin dal principio ogni idea fuorviante di una immagine estetizzante della """"bella impresa italiana"""" e cercate di focalizzare la sua variazione più immanente e pervasivi colta nell'etimologia mistica di """"visione',' """"rappresentazione'; """"sogno'; """"alterità"""" Se è vero che la verità non risiede solo in quello che si vede, allora l'impresa italiana e la sua conoscenza più profonda non potranno certo essere liquidate attraverso alcune sporadiche incursioni multi-mediali. Capovolgeremo insieme lo sguardo perché andremo a vedere l'incredibile, il non detto, il non bello, il non immediato. Alle fotografie di fabbriche abbiamo preferito le illusioni ottiche, le sparizioni e le conseguenti cancellazioni: l'industriale c'è anche là dove non si vede, il racconto continua ad esistere in assenza dí evidenze palesi. Abbiamo fiutato alcune sacche di tabù che inizieremo a scalfire perché, a prescindere dal prodotto, dal fatturato e dal blasone del marchio - come ci eravamo promessi fin dal primo numero - l'impresa italiana tutta merita scintille di attenzione. Che il nostro sia un monito: andare oltre il visibile! Riconoscendo che le immagini sono anche le idee nasciture, le visioni abortite, i mondi che ci siamo costruiti e che abbiamo deciso di demolire, i dubbi che hanno preso corpo, i futuri che stiamo indovinando, le città che abiteremo. Perché, soprattutto - in termini di leggibilità - ci sono orde dí persone che quel visibile non lo interpretano e non sono ancora pronte a decodificarlo. Chiediamoci inoltre: dopotutto, l'immagine è sempre visibile? E, ammesso che lo sia, dice tutto? Prendiamo ad esempio la copertina di questo numero. Cos'è? Cosa dice? E perché racchiude proprio quell'immagine? Ad un primo sguardo, sembra un disegno di un bambino e infatti lo è, fautrice è Sara, una bambina che abbiamo conosciuto a giugno a Carrara durante una presentazione di Lune Elettriche. In quell'occasione abbiamo chiesto ai bambini presenti in piazza di immaginarsi la copertina del prossimo numero, Ognuno aveva a disposizione dei pennarelli colorati e un foglio bianco. L'unica domanda a cui dovevano sforzarsi di rispondere era: """"Se ti dico fabbrica, industria, impresa cosa ti viene in mente? Disegnalo!"""" Sara ha disegnato quella che agli occhi di tutti noi sembra più una casa che una fabbrica. E di fianco ci ha messo il suo papà, operaio, riconoscibile dal berrettino. Per lei, mentre la disegnava, quella era la sua rappresentazione migliore del concetto """"fabbrica': Che per noi sia ambiguo è solo questione di interpretazione. Ci potremmo chiedere: """"Il papà sta uscendo di casa? O sta entrando in fabbrica? Oppure, Sara ha idea di cosa sia una fabbrica? E se no, ha disegnato l'azione del... -
Il valore dell'ipotesi nella metodologia sperimentale. Perché l'insegnamento del metodo ipotetico è importante nella società della conoscenza
Il libro nasce dalla consapevolezza che occorre ritornare ad una contezza metodologica che si può riassumere in questo modo: la metodologia scientifico sperimentale avanza sul sentiero delle congetture e delle confutazioni. Essa ha inoltre bisogno di creatività che consiste nella creazione di ipotesi nuove e buone per la risoluzione dei problemi. Se è vero, come diceva il biologo Peter Medawar, che l'indagine scientifica comincia come la storia di un mondo possibile, una storia che elaboriamo, critichiamo e modifichiamo a mano a mano che la nostra conoscenza progredisce, la creatività e la fantasia si rivelano dunque ingredienti fondamentali della ricerca dove non esiste e non può esistere alcun procedimento meccanico o di routine (oggi diremmo nessun procedimento algoritmico) per la produzione di idee valide. Nella formazione scolastica, pertanto, e attraverso delle buone prassi, dovremmo coltivare il metodo ipotetico che apre all'autonomia di pensiero. Non solo: se l'apparato teorico di un procedimento sperimentale può essere radicato nella bellezza della creatività del singolo, anche la base empirica della scienza non poggia, come scriveva Karl Popper, sulla roccia, ma su una palafitta. La metodologia scientifico/sperimentale, che qui si incunea nella discussione pedagogica, ha sì una base, ma non un fondamento certo. E questo rende ancora più intrigante, imprevedibile e bello il nostro cammino di uomini e donne desiderosi di conoscenza.