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Le belle costruzioni hanno fatto il loro tempo. Il cinema di Mauro Bolognini
Regista prolifico e facilmente riconoscibile dal punto di vista stilistico, quindi altrettanto facilmente etichet tabile e immediatamente etichettato (e travisato), Mauro Bolognini è stato invece una personalità contraddittoria, moderna a dispetto delle apparenze. È il regista dello scorrere del tempo, delle età di crisi, ma soprattutto una figura centrale per la nostra cinematografia, e non solo: come molti altri artisti del XX secolo dimostra una particolare vocazione multimediale ed è uno dei grandi tramiti della nostra cultura, uno di quei necessari collanti tra pra- tiche alte e basse, capace di mettere in comunicazione mondi diversi (Moravia, Pasolini, Pratolini, Brancati, Totò, Steno, Tognazzi, tra gli altri) e differenti forme di espressione. Fu un ribelle a suo modo, un toscano che sorrideva e che non aveva mai perso il gusto del gioco, nemmeno dopo essere diventato una personalità di spicco del cinema italiano. La divorante vitalità professionale dell'artista è ricostruita in questo libro attraverso il filo rosso del suo rapporto con gli intellettuali del tempo, fonte inesauribile di ispirazione e confronto, per un percorso tra i più originali e anticonformisti del cinema italiano. -
Andata in porto. Gioia Tauro. La sfida vincente
Il volume apre alla conoscenza del porto di Gioia Tauro, possente leva per lo sviluppo e la coesione Nord/Sud e illustra le ragioni di un primato, le difficoltà successive, gli ostacoli burocratici, gli attacchi mafiosi e oggi le possibili affascinanti prospettive di ulteriore sviluppo. Il 25° anniversario di una sfida vincente è l’occasione per discutere non solo di un porto, ma delle potenzialità straordinarie che dal Mezzogiorno si prospettano per l’Italia e l’Europa. Con 3.500.00 teus movimentati il porto di Gioia Tauro è di nuovo il “cancello d’Europa nel Mediterraneo” proprio mentre l’Italia è obbligata a ridefinire strategie geopolitiche in quest’area del mondo, per reagire ai danni delle guerre e delle pandemie, dare credibilità alla tutela della salute e dell’ambiente, aprire nuovi scenari per l’energia, la cooperazione e la pace. L’autore coniuga al fascino del racconto originali proposte di sviluppo, invoca la massima trasparenza nella gestione delle risorse, prospetta ai giovani talenti una ragione in più per restare in Calabria ed essere europei. Il libro si apre con la prefazione del Comandante del Porto, contiene gli interventi dei principali protagonisti pubblici e privati impegnati nell’area, i contributi di esperti e la postfazione del Presidente e del Direttore della Svimez. Prefazione di Vincenzo Zagarola. Introduzione di Michele Albanese. Postfazioni di Adriano e Giannola e Luca Bianchi. -
Memorie di un ragioniere generale tra scena e retroscena
Un Ragioniere Generale dello Stato di lungo corso, ancora oggi ricordato per l’autorevolezza, l’imparzialità e la stima trasversale di cui ha sempre goduto, Andrea Monorchio, incalzato dalle riflessioni e dagli spunti di un altro civil servant e scrittore di lungo corso, Luigi Tivelli, racconta un quarantennio di vita politica, istituzionale ed economica italiana. Ne risulta uno spaccato sobrio, ma rappresentato in modo plastico, indubbiamente utile ed interessante per i lettori. Un quadro in cui emerge in modo originale la caratteristica di vari presidenti del Consiglio e ministri del tesoro che si sono succeduti, accoppiato a un’analisi puntuale dei più significativi eventi della vita istituzionale ed economica del Paese. Andrea Monorchio, che non ha mai amato calcare troppo la scena e che ha sempre praticato un certo riserbo di fondo, illumina nel libro, incalzato da Tivelli, oltre agli aspetti significativi relativi agli anni vissuti in una posizione di assoluto rilievo, vari episodi e aneddoti delle vicende istituzionali ed economiche che aiutano a meglio comprendere i passaggi difficili e complessi vissuti dal nostro Paese nell’arco dell’ultimo quarantennio. Ne emerge un libro che è una piccola miniera di spunti, riflessioni e retroscena sulla storia e le vicende degli anni postbellici fino ai giorni nostri. Un libro per tutti, che riesce a raccontare in forma lineare, semplice e divulgativa anche le questioni e i passaggi più complessi della vita economica e istituzionale italiana. -
Sull'Appennino calabrese
Quella calabrese è la parte finale del viaggio che James Maurice Scott compie, a più riprese, lungo tutta la dorsale appenninica negli anni ’60 del Novecento. Un itinerario percorso quasi completamente a piedi descritto nel volume edito nel 1073 dall’editore inglese Geoffrey Bles, dal tiolo ""A walk along the Appennines"""", del quale proponiamo per la prima volta in italiano le pagine dedicate alla Calabria. Scott fu un grande esploratore, prese parte ad alcune tra le più significative spedizioni compiute nel secolo scorso e, con lo stesso spirito di curiosità e avventura, intraprese il viaggio di scoperta della parte più meridionale dello Stivale. Il racconto di questo moderno “pedestrian tour”, che si svolge sulla scia dei grandi viaggiatori stranieri del Grand Tour, è ricco di simpatici aneddoti resi ancora più irresistibili dal sagace humor britannico dell’autore. Prefazione di Francesco Bevilacqua."" -
Dieci anni di solitudine. Memorie di un eretico di sinistra
Il testo riassume l’esperienza politica dell’autore nei dieci anni di sua presenza in Senato e nei cinque anni, in cui è stato presidente della provincia di Lecce, militando nello stesso partito politico: PCI, PDS, DS. Nei ruoli di Presidente della Giunta per le immunità del Senato e della Commissione bicamerale di inchiesta sul terrorismo e le stragi ha maturato pensieri autonomi sulla rivoluzione giudiziaria italiana (di cui ha individuato meriti ed eccessi) e sugli anni di piombo, assumendo posizioni non coincidenti con quelle del suo partito. Ha vissuto quindi una difficile situazione di solitudine in un altalenante rapporto con Massimo D’Alema, suo leader di riferimento. Nei cinque anni di presidenza della Provincia di Lecce è stato circondato da un crescente consenso, finalmente riconosciuto dagli ex comunisti come parte di una stessa famiglia. Prefazione di Mario Caligiuri. -
Lo sport e la cultura: strumenti per migliorare il benessere sociale. L'importanza degli investimenti pubblici
Il libro rileva come lo sport e la cultura siano strumenti importanti per la crescita di una persona e come possano aiutare i rapporti sociali migliorando complessivamente il benessere sociale. I dati evidenziati nel volume mostrano quanto lavoro ancora ci sia da fare per raggiungere l'obiettivo di creare delle ""Infrastrutture sociali"""", come ad esempio con il progetto """"Sportnovemuse"""", adeguate ai bisogni di una società in continua trasformazione. In particolare, per aiutare l'anello debole della catena, si indica dove intervenire per poter colmare queste rilevanti lacune, mostrando l'importanza dello sport sia dal punto di vista culturale che dei valori che è in grado di trasmettere. Sport e cultura sono due importanti strumenti che permettono di conoscere noi stessi per dare un senso alla vita in armonia con il prossimo e con la natura. Prefazione di Mario Baldassarri."" -
Al di fuori di sé. Riflessioni sulla vita in Cristo
Il volume accosta il mistero della vita in Cristo con uno sguardo selettivo, che dipende dal percorso spirituale dell’Autore e dal suo orientamento teoretico, cresciuto alla scuola dei padri greci e dei loro sviluppi nella riflessione dell’Oriente bizantino e slavo. Muovendosi nel solco di queste due traiettorie, tra loro inestricabili, il volume vuole mostrare che senza l’Altro noi non viviamo e che l’Altro è essenziale alla verità della nostra esistenza. Nella prospettiva del volume, l’esistenza radicata nell’alterità di Cristo è ad un tempo strettamente dipendente da Cristo e radicalmente svincolata da ogni altra forma di dipendenza. La dipendenza da Cristo impegna l’esistenza umana in un percorso di progressiva consegna delle proprie risorse, della propria libertà e anche delle proprie debolezze alla presenza vitale di Cristo in noi. -
Il compromesso Leibniz
«Mi sono accontentato per tanti anni del compromesso Leibniz. Con Leibniz potevo sbrogliar la matassa, potevo cercar quello che sta sotto le parole, senza abbandonare la filosofia, la cara, la solida, la tranquillizzante filosofia. E ero diventato più sicuro, più calmo, buon consigliere, prezioso amico, chiarificatore di problemi, sostenitore degli incerti: un buon maestro» (Lettera di Eugenio Colorni ad Ursula Hirschmann, Ventotene, 21 febbraio, 1939) -
Elogio dei diritti e dei doveri culturali. A difesa della democrazia
Ignorati, mai citati e raramente insegnati i diritti culturali appartengono alla famiglia dei diritti umani. La Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948 li affianca ai diritti economici e sociali, ritenendoli fondamentali per la dignità di ogni individuo. Eppure a questa categoria di diritti non fa riferimento nessuna Costituzione, neanche quella italiana. Porre la questione del riconoscimento dei diritti e dei doveri culturali all'interno dei principi fondamentali della Costituzione, lì dove si parla di solidarietà (art. 2) e di eguaglianza (art. 3), può offrire nuove visioni in una società trasformata dal paradigma digitale, dai flussi migratori e dalla transizione ecologica. Oggi si deve proteggere la libertà e la democrazia tutelando la generazione, l'accessibilità e la redistribuzione delle conoscenze. Prefazione di Alfonso Celotto. Postfazione di Marta Cerioni. -
Consequentia Rerum. Laboratorio di poesia contro la crisi sensoriale del nostro tempo
“Ed è quindi il poeta sul quale ricade, più che su tutti gli altri, la responsabilità dell’educazione. Perché le cinque porte dei nostri sensi si aprono o si chiudono alla realtà attraverso la mente e la mente si educa innanzitutto attraverso il linguaggio. E il primo custode e coltivatore del linguaggio è il poeta. Così è il poeta che più di tutti e prima di tutti educa all’apertura o alla strumentalizzazione, all’amore o alla dannazione. Egotismo narcisistico o manifestazione della realtà. Questa è a guerra che da sempre l’uomo si trova a combattere e che oggi infuria con particolare violenza”.rnLa crisi progressiva del pensiero e della sensorialità nei nostri figli è ormai evidente, al punto tale che ormai molti bambini e ragazzi faticano a raccontare la realtà e a descrivere l’esperienza che fanno di essa. Molti pensatori hanno provato a individuarne le cause. Consequentia Rerum rileva l’origine prima di questa crisi nel linguaggio e propone un metodo educativo (frutto di un’esperienza ventennale nelle scuole elementari, medie e superiori) che utilizza la poesia per riportare il linguaggio al silenzio, la ragione al logos, i sensi alla contemplazione. -
Rivista di politica (2022). Vol. 3: L' età dell'incoerenza: dilemmi e paradossi della politica
In questo numero: La crisi d’identità della sinistra francese: la tentazione del populismo, il richiamo del ribellismo, Marc Lazar; Gli inclusi e gli esclusi della globalizzazione: la lotta politica e lo scontro sui valori, Luigi Di Gregorio; La politica italiana nello specchio del presidenzialismo francese, Maurizio Ridolfi; Le metamorfosi della destra repubblicana in Francia: dal gollismo al nuovo radicalismo populista, Sofia Ventura; Max Weber: la politica come scienza e la tirannia dei valori, Sandro Ciurlia; La coerenza del diritto: le norme giuridiche tra produzione legislativa e applicazione pratica, Alessandro Sterpa; Il Trattati del Quirinale tra Italia e Francia: come le relazioni bilaterali possono cambiare l’Unione europea, Jean-Pierre Darnis; Richard M. Weaver critico della modernità e del liberalismo: per un umanesimo conservatore, Carlo Marsonet. -
Governo dell’economia e rappresentanza funzionale. Un profilo istituzionale (1861-1937). Dalle Camere di commercio ai Consigli dell’economia corporativa
Il volume è dedicato alla storia del sistema camerale italiano, dalla fondazione alla fusione all’interno del progetto corporativo fascista; letta attraverso le sue dinamiche e contraddizioni, i suoi punti di forza e di debolezza, i momenti di stallo e di rilancio, i ritardi e le accelerazioni, le crisi organizzative e le riforme, attuate o solo immaginate. Le vicende delle Camere di commercio, organismi, sospesi tra i compiti amministrativi affidati loro dallo Stato e la rappresentanza d’interessi privati, svelano in filigrana le tante Italie che il processo di unificazione non aveva potuto o saputo fondere tra di loro; raffigurando uno dei primi strumenti di costruzione e di consolidamento dell’unità nazionale. Le Camere di commercio costituiscono la rappresentanza di classi dirigenti locali che ambiscono a diventare nazionali, sicché nella loro attività si possono cogliere sia la gelosa difesa dell’interesse territoriale sia, al tempo stesso, l’ambizione crescente a una proiezione nazionale, e non solo. -
Concretamente. Prima le persone
«Nell'ultimo decennio il Partito democratico ha ostentato molte identità diverse. Il risultato è che pare non averne più nessuna». Lo scrive Maurizio De Giovanni nella prefazione di ""Concretamente"""", il libro che Paola De Micheli dedica alla sua corsa alla segreteria del Pd. Il libro, tuttavia, non è soltanto un'analisi nei problemi del partito né esclusivamente un'offerta - peraltro mai banale, anzi rivoluzionaria - di soluzioni che rendano il Pd un partito finalmente identitario e contemporaneo. """"Concretamente """"è anche il viaggio di una vita, la vita di Paola, che incrocia la militanza con tante esperienze personali e professionali, indispensabili per rimanere ancorati alla realtà. Un canone, quello di Paola De Micheli, che ha riacceso la miccia della speranza in migliaia di sostenitori. A partire dallo stesso De Giovanni, che a proposito della candidatura scrive: «Sono fiducioso, perché la speranza nella Sinistra deve vivere ancora»."" -
Prima di tutto un uomo. Un romanzo su Saverio Strati
La narrazione di una storia vera contiene sempre in sé riserve e limiti di tipo psicologico e morale. Ma se protagonista è la famiglia nella quale si plasma e si forma uno dei maggiori scrittori del novecento italiano e non solo, allora la storia assume un significato che va oltre il racconto stesso. In un microcosmo intricato, denso di storie che affondano le radici in un passato lontano, nasce e muove i primi passi Saverio Strati. Un’umanità inquieta, mossa da passioni forti e sentimenti a volte struggenti è il tessuto familiare dal quale il giovanissimo Saverio assorbe gli elementi costitutivi della propria personalità, che lo porterà lontano, in ogni senso, e gli farà scalare le vette del successo. Ma gli intrecci, talvolta asfissianti, i sentimenti, le azioni, le relazioni, i conflitti continueranno ad essere la strada sulla quale non smetterà di essere in cammino prima di tutto l’uomo. -
Federico Savina. L'esperienza del suono
Sui titoli di testa del Casanova, Fellini voleva che la musica andasse più veloce. Visconti, durante il mixage di Ludwig, chiese invece di ripristinare le pause originali delle musiche di Schumann. Per L'eclisse, niente musica: Antonioni fece registrare minuti e minuti di flebili suoni urbani nel quartiere romano dell'Eur. Sono alcune delle imprese che Federico Savina, fonico di fama internazionale, ha affrontato nel corso della sua lunga carriera. Queste pagine raccontano l'avventura di un artigiano in sala di registrazione e al tavolo della moviola, una vita affollata di viaggi e incontri memorabili: l'incontentabilità di Philippe Sarde sui film di Polanski, la registrazione del famoso ""scion scion"""" di Giù la testa, gli sguardi di Dario Argento, i contrasti con Zeffirelli, i problemi del mixage italiano di Star Wars... Tanto cinema ma non solo quello: l'invenzione dello Scopacordo con Marinuzzi, la ricerca del giusto rumore per la ghigliottina del Rugantino, il sodalizio con Mina, la pionieristica attività di consulente Dolby e l'intensa attività didattica al Centro Sperimentale, con cui ha trasmesso a intere generazioni la sua grande, insostituibile, esperienza del suono."" -
Il lutto sospeso. Storie umane di chi sembra sparire nel nulla
Sulle storie delle persone scomparse si sono spesi fiumi di inchiostro e di dati informatici per provare a dare risposte. Spesso si cerca di rappresentarle come un lungometraggio giallo in pillole tralasciando gli aspetti più umani ed intimi dei soggetti scomparsi e dei loro micromondi. Aspetti che fanno meno notizia sottraendosi ai rigidi tempi televisivi, ma che spesso rappresentano chiavi che aprono porte misteriose. Attraverso questo libro Alessandro Fiore, avvocato cassazionista, uno degli esperti italiani nel settore, prova a fornire altre chiavi di lettura, dalla prospettiva di chi quotidianamente affronta nel tentativo di risolvere casi di scomparsa. Si tratterà di approfondire un argomento che spesso si pensa di conoscere ma che si conosce solo in maniera approssimativa. Attraverso questa lettura si apprenderanno aspetti decisivi, come l’analisi precisa delle caratteristiche di chi scompare, la classificazione dei diversi tipi di scomparsa, le principali tecniche di ricerca sul campo esplicate sotto il profilo legale investigativo, la normativa vigente in materia e tanto altro. Presupposti che hanno consentito allo Studio Legale Fiore di risolvere casi che inizialmente sembravano irrisolvibili. Il viaggio si concluderà con nuovi punti di vista su quelle sparizioni rimaste ancora oggi irrisolte e divenute veri e propri misteri italiani, quali quella di Emanuela Orlandi, Ylenia Carrisi e Denise Pipitone. Prefazione di Diego Minuti. -
Una storia dell'epoca moderna. Spazi, trame, personaggi alle radici del nostro presente
Il lungo periodo tra i secoli XIII e XIX è contrassegnato dall'intreccio di economia, politica e religione. La superiorità del fattore religioso nell'esistenza dell'uomo è sostituita dal successo individuale nei vari campi dell'agire umano: scambio di beni, costruzione di ambienti sociali, elaborazione delle norme giuridiche. Il senso cupo di una fine della storia sempre incombente (veicolato da guerre, carestie, pestilenze) è illuminato dalla ricerca continua di riforme delle istituzioni, delle leggi e della società cristiana. La modernità raggiunge livelli di perfezionamento istituzionale impensabili agli occhi di un osservatore contemporaneo. Est e Ovest si scoprono e si parlano; dopo essersi combattuti gli Stati (imperiali e nazionali) siedono ai tavoli della pace; i corpi intermedi sono riconosciuti nella loro funzione mediatrice tra centro e periferia. Nuove logiche di potere intervengono a interrompere questo processo, si chiamano ""assolutismo"""", """"disciplinamento"""", """"rivoluzione"""". Prefazione di Franco Cardini."" -
L'era del lavoro libero. Senza vincoli né barriere. Siamo pronti a questa rivoluzione?
C’è una straordinaria rivoluzione in corso nel mondo del lavoro, di cui pochi finora hanno colto la reale portata. L’affermazione dello smart working e dei nuovi modelli di lavoro ibrido, l’incredibile ondata della great resignation, i nuovi equilibri tra occupazione e vita privata invocati dalla Generazione Zeta e ricercati anche dalle generazioni più mature, le nuove strategie di engagement e valorizzazione dei dipendenti nel segno della sostenibilità perseguite da grandi e medie aziende, segnano una svolta epocale che manda definitivamente in soffitta il modello fordista, ridisegnando le modalità di lavoro e il valore stesso dell’occupazione. Sullo sfondo infine la possibilità di realizzare un’economia della partecipazione, che offra ai lavoratori la possibilità di un coinvolgimento molto più profondo rispetto ai destini della propria azienda. Fenomeni così diversi tra loro hanno un punto in comune. È la progressiva “liberazione” del lavoro da gran parte dei vincoli, delle barriere, dei pesi economici e sociali che lo hanno caratterizzato a partire dalla Rivoluzione Industriale. Non è un sogno ad occhi aperti: è un trend che diventerà sempre più visibile nei prossimi anni, assecondando la nuova coscienza del lavoro che si sta formando a partire dalle generazioni più giovani. Stiamo entrando nell’era del Lavoro Libero. In questo nuovo paradigma, l’occupazione non ha più un luogo di lavoro fisico esclusivo ma vive di connessioni. Non ha più un datore di lavoro per tutta la vita, ma è fluida e flessibile come le nostre vite. Non è più in netta contrapposizione con la cura della famiglia e la gestione del tempo libero, perché questi aspetti stanno diventando parte integrante della qualità del lavoro stesso e della sua produttività. Non è più dominata, infine, dalla guerra tra profitto e salario, perché imprenditori e collaboratori sono sempre più protagonisti di un progetto comune. Il futuro del lavoro è già presente tra di noi. Siamo pronti a questa rivoluzione? -
La banda Franco. Conflitto civile, strategie criminali, mobilitazione politica nel Mezzogiorno interno (1860-1865)
Una piccola banda di briganti imperversò per circa quattro anni nel circondario lucano di Lagonegro. Sotto il comando di Antonio Franco, un ex soldato dell'esercito borbonico, la banda commise almeno 164 reati, tra cui 38 omicidi. Partendo dai tentativi reazionari borbonici dell'ottobre del 1860 e dal loro intrecciarsi con la nascita del brigantaggio nel Lagonegrese, il libro, per un verso, analizza il modus operandi della banda ricostruendone il ciclo operativo; dall'altro verso, si passano in esame le politiche messe in atto dagli unitari nella lotta al brigantaggio, dando ampio spazio sia alle misure di contro-insorgenza sia al tentativo di creare consenso e ampia mobilitazione intorno a questa guerra. Misure che con il passare del tempo portarono ad un crescente isolamento della banda e alla sua fine. -
Cyberspazio e intelligenza artificiale tra Occidente ed Oriente
"L’intelligenza artificiale è prodigiosa nel senso dello stupore, della meraviglia, della genialità dell’invenzione, che profondamente ha già modificato la società e le nostre vite; ma prodigiosa anche perché è così radicalmente non umana, “mostruosa” nelle molteplici implicazioni etiche, giuridiche, religiose, filosofiche. L’autore indaga a fondo su questi temi, interrogandosi sulla nozione di transumanesimo, così come sui delicatissimi aspetti (anche sotto un profilo squisitamente costituzionale) dell’acquisizione di informazioni, dati personali, possibili violazioni della privacy individuale e/o di gruppi sociali organizzati (associazioni, partiti politici, sindacati, istituzioni rappresentative). Il libro di Valori rappresenta dunque, in un siffatto contesto, uno sforzo intellettuale formidabile e, al contempo, la straordinaria testimonianza delle vertigini che la frontiera dell’intelligenza artificiale può creare – e sempre più creerà – nella nostra prospettiva di esseri umani."""" (Dalla prefazione di Oliviero Diliberto)"