Sfoglia il Catalogo ibs033
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 7841-7860 di 10000 Articoli:
-
Etica e filosofia pratica
Questo volume nasce dall’esigenza di offrire agli studenti dei corsi di laurea in Filosofia un primo contatto con le problematiche etiche. Alternando in modo equilibrato le parti espositive a quelle antologiche, il testo si articola in cinque sezioni: la prima, Virtù e felicità analizza il pensiero greco classico al cui interno la filosofia rappresenta una scelta esistenziale per conseguire una vita buona e felice; la seconda Bene e male affronta il rapporto tra filosofia e religione in Agostino e in Tommaso; la terza, Libertà e responsabilità, parte da un esame dell’etica cartesiana per arrivare, attraverso il formalismo kantiano, alla riflessione hegeliana; la quarta affronta la Crisi della razionalità dall’opera decostruttrice dei maestri del sospetto fino a Heidegger e alla scuola di Francoforte; la quinta e ultima sezione, Quali regole per l’agire?, analizza la riabilitazione della filosofia pratica e le etiche pubbliche e della responsabilità. -
Il clamore della filosofia
Se ascoltiamo la filosofia francese del Novecento, non avvertiamo solo un accento differente dalle sue “cugine” tedesche, italiane e spagnole, ma un clamore, un grido molteplice e confuso capace di scuotere la storia della filosofia per garantirle un futuro plurale. Dai diversi stili di pensare, di porre i problemi e di creare percorsi questa potenza vitale traspare, si fa sentire e ammalia chi vi si avvicina. -
Gilbert Simondon filosofo della mentalité technique
In questa monografia, si articola una dettagliata lettura della riflessione filosofica di Gilbert Simondon (1924-1989), interpretandolo come “filosofo della mentalité technique”. La disamina delle posizioni assunte da Simondon in merito alla storia delle tecniche, al loro valore culturale nel complesso panorama della cultura occidentale, si svolge sulla scorta dei contenuti espressi dal pensatore francese nei suoi densi corsi di Psicologia generale. In tal modo, si rileva l’efficacia teorica dell’impiego del paradigma tecnologico per l’interpretazione dei rapporti fra soggetto umano e contesto-mondo. Il confronto critico fra la nozione di tecnologia generale elaborata da Simondon e quella di meccanologia, centrale nell’opera dell’ingegnere e architetto francese Jacques Lafitte (1884-1966), fa emergere l’elevato contenuto culturale del fatto tecnologico. Conclude la monografia un’inedita considerazione della “questione estetica” nel quadro della riflessione simondoniana. Il volume è inoltre corredato da un’accurata nuova bibliografia di aggiornamento critico sul pensatore francese. -
L' occhio della rivoluzione. Scritti dal 1922 al 1942
Negli anni venti del secolo scorso Dziga Vertov (1896-1954) ideò un progetto di cinema politico di cui solo oggi, nell'epoca della rete, riusciamo a cogliere l'eccezionale produttività. I testi teorici e gli interventi militanti di Vertov, qui presentati in un'ampia raccolta, configurano non solo un'interpretazione rigorosa e innovativa dell'immagine mediale ma anche una lucida concezione critica dell'interattività che può fornire istruzioni tuttora decisive per orientarsi nella cultura del web 2.0. -
Corporeità. La corporeità nelle Ergazungen al Die Welt di Schopenhauer e altri scritti
Il tema della corporeità è sempre stato un argomento molto caro alla riflessione di Leonardo Casini, il quale le ha dedicato una ricchissima produzione e moltissimi spunti ermeneutici. Questa pubblicazione nasce allora con l’intento di offrire al lettore una visione d’insieme, soprattutto alla luce della scoperta di uno scritto inedito, “La corporeità nelle Ergänzungen al Die Welt”, il quale accostandosi a tutti gli articoli e saggi brevi sull’argomento, garantisce un ulteriore ed importante approfondimento. Porre a confronto questi scritti, prodotti in un arco temporale complessivo di quasi un ventennio e per la prima volta riuniti in un’unica pubblicazione, ci permette di assistere alla trasformazione del concetto di corporeità in una vera e propria lente interpretativa e filtro ermeneutico dei molteplici stimoli e problemi che Leonardo Casini ha affrontato nel suo percorso intellettuale e filosofico, nonchè delle diverse suggestioni e posizioni via via assunte dal Nostro che spaziano dallo studio di autori quali Schopenhauer, Feuerbach e Nietzsche, al confronto col nichilismo sino alla dimensione religiosa. Se è vero che Casini già in due opere monografiche ha garantito una visione d’insieme estremamente convincente dell’argomento, è altrettanto interessante osservare la metamorfosi di questo tema in queste trattazioni quanto mai “aperte” che permettono di scorgere proprio in “quel filo conduttore del corpo” una delle sfide che Casini ha lanciato alla ramificazione di senso contemporanea. -
Un salto nell'alto. Vol. 1026: Il problema del contemplare.
"L'umanità dell'uomo non è un dato di fatto o una conquista definitiva, ma qualcosa che si tocca e poi si perde, che alcuni assumono e altri non raggiungono mai. Lo stato di uomo è assai più della figura eretta pressocché sgombra di peli che ci costituisce: è una condizione spirituale che si acquisisce con lunga fatica. Dentro la forma uomo si contano pochissimi uomini: ma se parlo di contemplare e di ciò che contemplare produce, evidentemente non dispero che la crescita dell'uomo sia possibile. La contemplazione così è una voce di speranza: l'uomo non è compiuto, ma la contemplazione può compierlo, aiutandolo a vincere le debolezze, le perversioni, le paure, le presunzioni, le superbie, gli eccessi, tutte le bestialità insomma.""""" -
Un salto nell'alto. Vol. 410: Tema supremo.
"Si può morire per cose da niente: per un ferro, per una fiamma, per un soffio, per una spina, per un boccone. Un oggetto che vale pochi spiccioli può troncare facilmente la vita di un animale o la vita di un uomo. Un paio di forbici possono recidere la trachea di un pollo e poi servire - nette e brillanti - per un'infinità di lavori casalinghi. Un acino d'uva, che un dito mignolo avrebbe potuto render poltiglia, ha soffocato un fiore di bambina. Dappertutto, nella quasi generalità dei casi, si muore.""""" -
Liberi di scegliere. Due racconti teatrali
"Due storie: quella di una collaboratrice di giustizia e quella di un prete di borgata. Due personaggi: Carmela, figlia, moglie, madre, con un vissuto di donna che si articola in un ambiente saturo di presenze maschili e di violenza mafiosa, dove la ribellione vuol dire perdita del riconoscimento sociale, emarginazione o morte sicura. E poi c'è Don Pino, prete per vocazione e parroco per convinzione. Nel territorio della sua parrocchia il potere è in mano a un clan che utilizza la sopraffazione e l'illegalità a proprio piacimento, sostituendosi alla legge. Carmela e Don Pino sono i protagonisti di due narrazioni teatrali, due figure che, attraverso un faticoso percorso individuale, si sono riappropriate della propria identità, esprimendola con il coraggio di una scelta di cui sono disponibili ad accettare tutte le drammatiche conseguenze che essa comporta."""" (dalla prefazione di Filippo Amoroso)" -
Oltre Babele. Architetture per linguaggi vivi
Lo sviluppo delle comunicazioni e le mutazioni recenti delle dinamiche socioeconomiche hanno profondamente segnato le modalità espressive dell’architettura contemporanea, caratterizzate da oscillazioni che vanno dall’astrazione alla ricerca esasperata dell’originalità formale e delle prestazioni tecnologiche. La scomparsa, nel pensiero progettuale delle rassicuranti certezze della Modernità, non compensata affatto dalla “condition postmoderne”, rende abbastanza plausibile evocare l’immagine della torre di Babele. Andare “oltre Babele” significa approfondire il tema del linguaggio sia come strumento di conoscenza teorica sia come modalità di espressione della forma. Significa anche indagare le ragioni delle scelte formali nei fondamenti costruttivi e concettuali dell’architettura ovvero nella coerenza tra costruzione e espressione. Il campo di ricerca riguarda sia il versante teorico che quello della pratica professionale in contesti liminari, fra i quali assume una certa rilevanza il territorio della Sardegna. -
Sensibilia. Vol. 3: Spazio fisico-spazio vissuto.
Lo spazio può essere argomento non poco imbarazzante, soprattutto quando vi prestiamo attenzione. Ma non solo perché talvolta ci accorgiamo che di spazio ce n’è troppo, o troppo poco, e può diventare allora motivo di disagio, se non addirittura di opposte fobie. Anche con un più rigoroso e meno soggettivo spazio quantifi cabile, tuttavia, le cose non vanno necessariamente meglio, come impara a proprie spese, per esempio, l’Achille del proverbiale paradosso zenoniano. Non è detto, perciò, che lo spazio puramente inteso quale entità anonima e astratta, uniforme e oggettiva, debba destare meno perplessità di un più intimo spazio personale, sfumato da tonalità cangianti e deformato da singolari idiosincrasie. Anzi, su questo terreno, gli interrogativi più suggestivi e fecondi scaturiscono forse proprio dall’incontro, per non dire dalla collisione, delle nostre diverse intuizioni preteoretiche in materia di spazio fi sico – che non è ancora immediatamente lo spazio della Fisica, non sempre così intuitivo – e di spazio vissuto. Ma ciò che conta, soprattutto, è che il luogo proprio di questo confronto, o di questa non sempre scontata “commisurazione”, designa comunque una dimensione estetica, sentita, percepita, avvertita, secondo modalità variabili e complementari, ma non per questo irrazionali o arbitrare. I saggi raccolti nel presente volume intendono allora esplorare proprio questa dimensione, che in quanto estetica è in realtà tutt’altro che “nascosta”, ma che certo resta spesso implicita, e anche più spesso inesplicata, insieme alle complesse implicazioni che comporta. Una dimensione che merita, appunto per questo, una più aperta tematizzazione. Saggi di: Brunella Antomarini, Marc Augé, Anselmo Aportone, Demis Basso, Gernot Böhme, Luca Bortolotti, Rossana Buono, Maria Giuseppina Di Monte, Michele Di Monte, Francesca Dragotto, Elio Franzini, Tonino Griffero, Andrea Pinotti, Heleni Porfyriou, Manrica Rotili, Carlo Rovelli, Francesco Sorce, Massimo Venturi Ferriolo. -
L' enigma della scelta. Un approccio cognitivo e filosofico-politico
Questo libro trae spunto dalle ripercussioni che le indagini sul decision making hanno avuto in sede di teoria politica, dando origine al recente dibattito sul paternalismo. Diversi studiosi, partendo dalla costatazione che le decisioni umane, lungi dall’essere l’esito di un calcolo logico – come prevede la cosiddetta teoria della scelta razionale – sono influenzate da specifici limiti cognitivi, hanno sostenuto l’opportunità di interventi governativi paternalistici che proteggano i cittadini da eventuali conseguenze indesiderate delle loro scelte. Ciò nella convinzione che sia possibile, attraverso un paternalismo soft, definito libertario, conciliare l’esigenza della protezione paternalistica con la salvaguardia del principio della libertà della scelta, che sta alla base della teoria democratica. Tuttavia il paternalismo libertario può essere più subdolo, e perciò più minaccioso per la libertà, del paternalismo autoritario. Ciò determina un’impasse: mentre dal punto di vista pratico molte misure paternalistiche sembrano ragionevoli e sono comunemente accettate, dal punto di vista teorico non sembra sia possibile una loro giustificazione soddisfacente. Una via d’uscita a quest’impasse c’è ma essa richiede una nuova impostazione del problema che, anziché limitarsi a introdurre nel dibattito politico i risultati delle indagini cognitive, com’è accaduto fino ad ora, metta in discussione il concetto di razionalità che sta alla base della teoria della scelta razionale tenendo conto dei dati scientifici emergenti dalle più recenti ricerche neuroscientifiche e individuando le implicazioni flosofico-politiche che ne possono derivare. -
Un salto nell'alto. Vol. 1130: Memorie private.
SognoSapevo che non era morto ma stavariparato da qualche parte. Si presentòdietro il vetro della porta, leggermenteingrassato. La stanza dove stavamo erapiù bassa di quattro o cinque scalini.C’erano con me sua sorella Rita, Iucci,figlia di Ginota, e poi Anna, figlia diMaria. Stavamo aspettando e lui scese.Gli andai incontro e lo strinsi in unabbraccio. Lui disse: “Tra qualche giornodovrò partire di nuovo”, e io gli dissi:“Resta ancora perché abbiamo bisogno dite”. E piangevo. -
Domandare con Gadamer. Cinquant'anni di verità e metodo
Verità e metodo costituisce senza dubbio un classico del pensiero novecentesco. In quanto tale esso continua a rivolgersi a noi, a interpellarci e ad alimentare il nostro domandare. Ma in cosa consiste, oggi, la sua attualità? E qual è la sua collocazione nel contesto più ampio costituito, da una parte, dall’articolazione complessiva del pensiero di Gadamer e, dall’altra, dal panorama plurivoco del Novecento filosofico? Il cinquantesimo anniversario dall’uscita di Verità e metodo (1960-2010) è sembrato l’occasione più propizia per procedere a una messa a fuoco di tali questioni attraverso il contributo di un gruppo di specialisti e cultori di Gadamer. In particolare, il volume raccoglie saggi di Giuliana Gregorio, Stefano Marino, Mariannina Failla, Giovanni Matteucci, Carlo Gentili, Francisco Arenas-Dolz, Dietmar Koch, Rosa Maria Marafioti, Annamaria Contini e Francesco Cattaneo. -
Il Protagora. Vol. 14: Evandro Agazzi filosofo della scienza
STUDI Andrea Bellantone, Tornare ai lumi? Fabio Minazzi, La rivalutazione del trascendentale di Giulio Preti e la prospettiva del neorealismo logico Emanuele Dell’Atti, La via dei segni a partire dalla lezione di Ferruccio Rossi-LandiEVANDRO AGAZZI FILOSOFO DELLA SCIENZA (École des Hautes Études en Sciences Sociales e Istituto Italiano di Cultura, Parigi, venerdì 9 aprile 2010) Fabio Minazzi, Rencontre autour d’Evandro Agazzi: considerazioni introduttive Bernard d’Espagnat, Cher Evandro, elle n’est pas une vache ! Fabio Minazzi, Evandro Agazzi Magister Roland Omnes, Evandro Agazzi maîtres de la cohérence Jacques Ricard, Evandro Agazzi: eureuse symbiose entre philosophes et scientifiques Hervé Barreau, Evandro Agazzi: la science et la philosophie sont des disciplines complémentaire Evandro Agazzi, La filosofia quale soluzione al proprio “problema della vita”. La biografia intellettuale di un epistemologo interessato a delineare una concezione integrale dell’uomo, Intervista a cura di Hortensia Cuellar, traduzione italiana dallo spagnolo di Rossana AvanziINEDITI Carlo Emilio Gadda, Leggere Kant, a cura di Brigida Bonghi 1. Carlo Emilio Gadda, Lettura di Kant (Riordinamento 1933) 2. Carlo Emilio Gadda, Sunto dei Prolegomeni di Kant 3. Carlo Emilio Gadda, Brevi esempî del come ho potuto leggere i Prolegomeni e la Critica (Milano, 28 ottobre 1925)NOTE E DISCUSSIONI Rolando Bellini, Filosofarte 2010. Diario critico di un anno. Brigida Bonghi, Simone Weil e l’attenzione a Kant Maria Grazia Sandrini, Medicina e filosofia Fulvio Papi, Ricordo di Felice Mondella Fulvio Papi, Ricordo di Aurelia Monti Giovanna Baietti, Lella Monti insegnante liceale di filosofia Michele Rivoli, Preghiera laicaPROBLEMI DELLA SCUOLA Paolo Giannitrapani, Tentare l’impossibile? Considerazioni a proposito del progetto insubrico dei “Giovani Pensatori”CRONACHE Elisabetta Scolozzi, Kant e la filosofia in senso cosmopolitico. Sull’XI Congresso Internazionale Kantiano di Pisa Claudia Pedone, Les puissances de l’herméneutique: riflessioni sull’effettività dell’ermeneutica -
Rivista internazionale di filosofia e psicologia (2010). Vol. 1-2
STUDI -
Osservare e valutare l'allievo in continuità. Memoria di un percorso di aggiornamento e formazione in istituti comprensivi
Con questa pubblicazione l’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia intende offrire ad un circuito scolastico allargato il percorso e gli esiti di un progetto formativo realizzato nell’ambito di 10 istituti comprensivi della Regione con il coinvolgimento dell’intero Collegio dei Docenti sui temi dell’osservazione e della valutazione degli alunni di scuole poste in continuità. Tale esperienza si è sviluppata attraverso un approccio di tipo teorico-riflessivo particolarmente orientato al fare, cercando quindi di evitare la genericità di una pedagogia astratta eo prevalentemente incentrata su aspetti concettuali riferiti agli ambiti disciplinari, dunque lontana dalle problematiche complesse che le realtà scolastiche fanno emergere oggi. Per rendere possibile questa impostazione del percorso formativo è stata richiesta la partecipazione di tutti gli operatori scolastici e dei dirigenti, in modo da assicurare una maturazione professionale parallela e sinergica dell’intera comunità, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di primo grado. L’aver mantenuto un solido riferimento alle situazioni specifiche vissute dai dirigenti e dai docenti, sia in quanto professionisti, sia sul piano della comunità delle pratiche, ha conferito all’esperienza formativa un carattere di peculiare centratura sull’esperienza. Per questo si pensa che la documentazione prodotta possa divenire utile occasione di problematizzazione e riflessione, allargata ad altre realtà scolastiche. -
Il fantasma della libertà. Inconscio e politica al tempo di Berlusconi
La presenza di Berlusconi al centro del panorama politico attuale non può essere compresa con le categorie della razionalità del Moderno: siamo di fronte a una mutazione delle figure della rappresentanza, e crediamo quindi necessaria una differente prospettiva che pone al centro della riflessione e dell’analisi critica le nozioni psicoanalitiche di pulsione, godimento, desiderio e la loro attuale declinazione. Da questo punto di vista, Berlusconi rappresenterebbe davvero un nuova specie del Politico, l’incarnazione di un soggetto epocale che va indagato con le categorie della psicoanalisi e della filosofia contemporanee e non soltanto affidandosi alla teoria politica tradizionale. -
Natura e artificio. Norme, corpi, soggetti tra diritto e politica
La coppia concettuale natura/artificio è stata assunta in questo libro come strumento di analisi di una molteplicità di fenomeni, dalle trasformazioni del diritto e della politica all’intreccio fra tecnica ed economia. Il “moderno” è un equilibrio instabile, ma sinora efficace, tra poteri e forme giuridiche, tra pubblico e privato, tra vita e ordine, tra istanze etiche e costruzione delle soggettività. La liquefazione di questo equilibrio conferma la permanenza e la riproposizione, in forme diverse, di alcuni nodi teorici troppo spesso lasciati irrisolti, o non sufficientemente indagati. Questo volume vuole “rimettere in circolo"" temi che, pur nella loro “classicità”, sembrano essere non solo ancora attuali, ma decisivi per la comprensione del presente."" -
Il bello come causalità metafisica in Aristotele
Può la ricerca della bellezza orientare la strutturale tensione dell’uomo verso la conoscenza? Può la bellezza stessa offrire una via d’accesso alla struttura e alla comprensione umana del bene? Il presente studio si propone di rispondere a tali quesiti offrendo un parziale tentativo di ricostruzione del ruolo giocato dal bello (to kalon) nella metafisica e cosmologia aristoteliche. Verrà inoltre presentato un caso particolare che, a giudizio dell’autrice, rende particolarmente visibile l’applicazione della nozione del “bello” (concepita come vera e propria forma di “causalità”), ad una sfera di carattere squisitamente pratico: quella dell’azione legislativa virtuosa descritta in alcuni frammenti del Protreptico. Scopo del libro è quello di mostrare che il bello, anziché costituire una statica proprietà degli oggetti, si rivela un fattore attivamente operante in natura, prefigurando per di più la possibilità di un agire pratico umano improntato alla contemplazione intellettuale dei princìpi di bellezza. -
Il vivente e la mancanza. Scritti sulla teleologia
Attraverso il riferimento a classici come Aristotele, Spinoza, Kant, Darwin, Hegel, Plessner e Jonas, questo volume si propone di rivisitare il legame antico tra vivente, teleologia e mancanza. La mancanza è intesa come la struttura dinamica e processuale dell’essere vivente, e non come il connotato tipico ed esclusivo della condizione umana, né come un vuoto da colmare attraverso la compensazione di una “seconda natura”. È nella tensione della polarità di mancanza e soddisfazione, nella continua ricerca di un senso mai del tutto scoperto e compiuto, che è possibile ripensare una forma di fi nalità intrinseca al vivente.