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Sulla filosofia della scienza di Evandro Agazzi. Dalla probabilità e la logica matematica all'epistemologia realista
Evandro Agazzi rappresenta una delle più autorevoli e prestigiose voci filosofiche italiane a livello internazionale. La sua filosofia della scienza costituisce il fecondo nucleo critico a partire dal quale la sua stessa riflessione si è via via approfondita, giungendo a considerare ambiti sempre più articolati, spesso collocati ai confini tra differenti discipline (dalla logica matematica alla fisica quantistica, dalla bioetica all’analisi del senso comune, dall’operazionismo alla filosofia morale, etc.). La riflessione epistemologica di Agazzi ha avuto il merito e l’originalità di illustrare le ragioni del realismo, del pieno valore culturale delle tecnoscienze (e della stessa razionalità occidentale) e della funzione strategica dell’oggettività della conoscenza umana (declinata e studiata in differenti campi di ricerca). Per analizzare questi molteplici aspetti della sua ricerca epistemologica si sono interpellati diversi studiosi, intrecciando le riflessioni di noti pensatori come Emanuele Severino, Maria Luisa Dalla Chiara, Maurizio Ferraris e Massimo Pauri, con quelle di alcuni più giovani studiosi come Marco Buzzoni, Fabio Minazzi, Gino Tarozzi e Paolo Giannitrapani. Nel volume si offre anche, per la prima volta, una disamina della inedita tesi di laurea di Agazzi sulla probabilità e il probabile. Il volume è inoltre integrato da tutto il materiale connesso con il conferimento ad Agazzi, da parte dell’Università degli Studi dell’Insubria, della laurea honoris causa in Scienze e Tecniche della Comunicazione, dalla sua laudatio e dalla sua lectio doctoralis, nonché dalla schedatura della straordinaria Biblioteca d’Autore donata da Agazzi al Centro Internazionale Insubrico. -
Il diritto dopo il '900. Teoria e critica della regolazione sociale (2015). Vol. 1
“Questi anni recenti possono essere pensati come una terra di confine, dove si danno transiti temporanei, andirivieni, allontanamenti definitivi verso una mèta non chiara. “Sistema”, “Ordinamento”, Stato di diritto”: una semantica obsoleta?” -
Il sensibile rimosso. Itinerari di estetica sulla scena americana
Attraverso itinerari dedicati a singoli autori e a problemi specifici, il libro esplora un territorio che resta al di fuori o ai margini del cono di luce della riflessione estetica americana maggiormente considerata, ossia la filosofia analitica dell'arte. Vengono quindi esaminati momenti capitali che sono sia all'origine dell'estetica americana del Novecento, sia trasversali rispetto allo stesso approccio analitico. Ad accomunare questi elementi ""rimossi"""" sono l'attenzione per la pregnante fenomenologia del sensibile e una curvatura antropologica: entrambi aspetti verso i quali, peraltro, sembrano attratti gli stessi sviluppi più maturi della filosofia analitica. Intento del volume è quindi di sondare l'atto di rimozione compiuto dalla filosofia analitica dell'arte e alcune forme di ritorno di tale rimosso."" -
Conversazione tra i signori Durkheim e Weber sulla libertà e il determinismo
I due ""padri fondatori"""" della sociologia moderna, il francese Émile Durkheim e il tedesco Max Weber, pur avendo vissuto nella stessa fase storica, non si sono mai incontrati. Se lo avessero fatto, si sarebbero comportati esattamente nel modo descritto da Claude Javeau in questa """"conversazione"""" immaginaria, ispirata ai dialoghi di Diderot? Determinismo (Émile Durkheim) contro libertà (Max Weber): le questioni fondamentali delle scienze sociali sono illustrate in questo testo la cui forma letteraria serve da copertura a una profonda riflessione di stampo etico."" -
Ponti-Ponts. Langues Littératures. Civilisations des Pays Francophones. Vol. 15: Bars, cafés, buvettes.
NOTES DE LECTURE: Études linguistiquesCRISTINA BRANCAGLIONFrancophonie européenneSIMONETTA VALENTIFrancophonie du MaghrebDANIELA MAURIFrancophonie de l’Afrique subsaharienne MARIA BENEDETTA COLLINIFrancophonie du Québec et du Canada ALESSANDRA FERRAROFrancophonie des CaraïbesMARCO MODENESIŒuvres générales et autres francophonies SILVIA RIVA -
Ciripit Vol. 6
From the Editors Introductions to papers Articles Erik J. Ranstrom, Ph.D., Karma and the Incarnation: An Intra-Panikkarrian Reflection Peter C. Phan Raimon Panikkar’s “eschatology”: the unpublished chapter Young-chan Ro From Epistemology to Ontology in Raimon Panikkar Mark Banas Interreligious Hermeneutics: Dialectical or Dialogical Anselm K. Min Panikkar’s Radical Trinitarianism: Reflections on Panikkar’s Transformation of the Christian Trinity into Cosmotheandrism Joseph Prabhu The Encounter of Religions in a Globalized World: Provocations from Panikkar CIRPIT Activities -
Selve
Boschi, selve e foreste costituiscono un motivo ricorrente nella cultura occidentale. La geografia ha studiato queste realtà naturali con modalità e approcci diversi, che per molti aspetti si intersecano con le prospettive immaginative e simboliche offerte dalle narrazioni di viaggio, dal romanzo, dalla poesia. Il volume raccoglie contributi di ambiti disciplinari differenti, sviluppando suggestioni e riflessioni che uniscono alla dimensione letteraria i risultati della ricerca storica e geografica. Gli autori dei saggi sono: Davide Bigalli, Nicoletta Brazzelli, Marco Modenesi, Carlo Pagetti, Giuseppe Rocca, Anna Maria Salvadè, Guglielmo Scaramellini, William Spaggiari. -
L'epoca dei populismi. Diritti e conflitti. Teoria e critica della regolazione sociale (2015). Vol. 2
I numerosi e assai vivaci movimenti di protesta e mobilitazioni popolari verificatisi negli ultimi anni in diverse parti del globo stanno a significare il ritorno dell’agonismo politico, in quanto originario luogo di produzione dei diritti, non solo del loro riconoscimento formale, ma soprattutto della loro realizzazione effettiva. -
La città inquieta
Tra le città greche d'Occidente, Selinunte sembra più di ogni altra affrontare turbamenti, dissidi e nodi irrisolti che ne mettono a dura prova il singolare tessuto sociale e politico, complesso, stratificato e multietnico. Dall'età arcaica fino alla distruzione cartaginese del 409 a.C., questi tormenti si riverberano, tra l'altro, in una rilevante produzione epigrafica, rappresentata, in particolare, dalla lex sacra e da una cospicua serie di defixiones. Il volume intende indagare i diversi aspetti dell'inquietudine di questa polis, partendo proprio da un'indagine multidisciplinare di tali documenti, anche per una loro più efficace e ampia valorizzazione. -
Filosofia. Alterità/identità (2015)
SAGGI João Maria André Incommensurabilità interculturale, dialogo tra culture, ecologia dei saperi e métissages culturali Vladimir N. Belov La crisi della cultura europea nelle opere dei filosofi russi del Novecento: a proposito delle idee di Oswald Spengler Gianluca Cuozzo Improvvisazione e redenzione. La radicale alterità dell’agire salvifico Antonio Dall’Igna Serge Latouche e Michel Maffesoli tra filosofia ed ecologia Damiano Roberi Negoziazioni: la natura fra identità e alterità Ernesto Calogero Sferrazza Papa Identità, differenza e conflitto nel pensiero di Martin Heidegger, Carl Schmitt e Massimo Cacciari Claudio Giuseppe Torrero L’incontro con lo straniero alla luce della filosofia di Panikkar Fulvio Salza Individuazione: concetto, colpa, mito Roberto Gilodi Alterità e identità nella teoria letteraria: il problema della mimesis RASSEGNA DI LIBRI -
Rivoluzionaria 2017. Agenda 12 mesi
Non c'è data del calendario che non richiami alla memoria un episodio di ribellione o di repressione legato alla storia del proprio tempo. Nel centenario della più famosa rivoluzione del '900 questa agenda vuole ricordare una persona o un evento per ogni giorno dell'anno. -
Linee di frattura della globalizzazione. Ordinamento giuridico e politica dell'a-legalità
Il volume rappresenta un'estesa analisi filosofico-giuridica espressamente dedicata al tema dei ""confini"""" quale istanza costitutiva degli ordini istituzionali. La tesi che l'autore avanza, imbastendo un fecondo dialogo fra la tradizione continentale e quella di stampo analitico, è che ogni ordinamento giuridico riveli il suo carattere contraddistintivo nel fatto di essere espressione e riflesso dell'unità collettiva che sta alla sua base e che lo istituisce attraverso una dinamica immancabilmente connotata da limitatezza e contingenza. Di conseguenza, in contrapposizione alla visione oramai pressoché indiscussa, secondo cui l'assetto globale farebbe inevitabilmente segno verso un diritto senza confini, l'autore sostiene che ogni compagine giuridica, per quanto globalizzata voglia presentarsi, giammai potrà trasgredire il suo costitutivo carattere storico e delimitato. Delimitato secondo un quadruplice senso irriducibile e insuperabile: nella definizione del suo spazio, del suo tempo, dei suoi soggetti e dei suoi contenuti. Di fronte a siffatta limitatezza ogni processo di globalizzazione non può che arrestarsi."" -
Giovanni Pirelli intellettuale del Novecento
Giovanni Pirelli (1918-1973), noto per lo più come erede ""ribelle"""" di una delle più importanti dinastie industriali d'Italia e come curatore, insieme a Piero Malvezzi, dei fortunati volumi di """"Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana"""" (1952) e """"Lettere di condannati a morte della Resistenza europea"""" (1954), è stato un intellettuale dal profilo ricco e complesso. Scrittore, ricercatore, collaboratore e finanziatore di molteplici iniziative culturali e politiche, Pirelli è stato un protagonista fondamentale e finora poco conosciuto di diverse stagioni di dibattito della sinistra italiana, dapprima entro il PSI e poi in autonomia rispetto alle organizzazioni storiche del movimento operaio. Per formazione, esperienze e ampiezza di relazioni, mantenne sempre una spiccata attenzione agli scenari internazionali. Strenuo sostenitore dell'indipendenza algerina, amico di Frantz Fanon, fin dai primissimi anni Sessanta ha messo i movimenti anticoloniali al centro del suo impegno politico e intellettuale. Curioso, aggiornato ed eclettico, ha sperimentato letteratura e musica, cinema e teatro, raccolta documentaria e ricerca storica, elaborando una personale visione della necessità di """"dare voce"""" ai soggetti individuali protagonisti delle grandi trasformazioni del Novecento. Della varietà di un tale itinerario, questo volume intende fornire una lettura polifonica, affidata a studiosi di diverse discipline che hanno potuto attingere all'archivio personale di Giovanni Pirelli."" -
Cirpit. Review (2016). Vol. 3: The life and work of Scott Thomas Eastham.
CIRPIT Review n. 3 - 2016The life and work of SCOTT THOMAS EASTHAM -
Per una politica affermativa. Itinerari etici
Nel bel mezzo del clamore tecno-politico e della paranoia securitaria è ancora possibile immaginare pratiche e teorie politiche affermative? Che strumenti abbiamo per non consegnarci al nichilismo, per non arrenderci all'egoismo, per non chiuderci in noi stessi rifiutando l'altro? La filosofa Rosi Braidotti, tra le maggiori studiose di postumanesimo e di soggettività, getta le basi per un'etica affermativa, che opponga al diffuso senso di precarietà e di nichilismo una visione attiva e alternativa, che passi per il corpo e per la resistenza. Nel libro, Braidotti mostra come proprio l'etica affermativa sia alla base di alcuni movimenti di matrice neo-femminista. Sono infarti proprio le ""cattive ragazze"""" - dalle Riot Grrrls alle Pussy Riot, passando per le cyborg-eco-femministe e le attiviste antirazziste e antispeciste - a farsi ispiratrici di modelli di soggettività alternativi a quelli costruiti sull'isolamento."" -
Miti di leadership
I leader lasciano profonde tracce nella storia, ma forse, più o meno consapevolmente, camminano dentro le orme già preparate di un nume. Garibaldi, condottiero in Sicilia, incarna le qualità puer e senex illustrate da Jung e Hillman: soltanto il secondo polo, quello di Crono, dominerà viceversa molte figure dell'Italia novecentesca. Dioniso viene qui interpretato come modello politico della frattura lungo le linee delle differenze sociali, religiose, etniche. E si arriva fino alle multiformi manifestazioni di Berlusconi sotto il segno di Ermes e al discorso di Renzi sulla generazione Telemaco. Storia, letteratura, archetipi dialogano in questo saggio per delineare forme del potere che si sono imposte alle masse, così da rendere l'apparizione del mito politico leggibile oltre una presunta naturalità, tra le caligini e i bagliori del sacro. -
L' estetica e le arti. Studi in onore di Giuseppe Di Giacomo
Questo volume raccoglie gli studi che amici e colleghi hanno voluto dedicare a Giuseppe Di Giacomo in occasione del suo settantesimo compleanno. Desidero, quindi, in primo luogo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato a questa iniziativa e che attraverso di essa hanno voluto manifestare la loro stima e il loro affetto ali 'amico e al maestro. I contributi raccolti nel volume vogliono, infatti, essere non soltanto un omaggio allo studioso e al collega, ma anche testimoniare il rapporto vivo che Di Giacomo è riuscito a creare attraverso le numerose iniziative che ha realizzato e continua a realizzare. -
La Scuola di Madrid. Filosofia spagnola del XX secolo
Questo saggio si compone di interventi di vari autori appartenenti al Progetto di Ricerca [FF12009-11707] La «Escuela de Madrid» y la búsqueda de una filosofía primera a la altura de los tiempos, Ministerio de Educación y Ciencia, coordinato dal Prof. Jesús M. Díaz Álvarez, e si propone di analizzare, attraverso i vari registri formali del pensiero di vari studiosi, le riflessioni di alcuni pensatori spagnoli del Novecento che hanno riconosciuto il grande valore filosofico delle opere più significative di Ortega y Gasset e gli aspetti poliedrici e affascinanti della rappresentazione vitale dell’uomo nel mondo. Le configurazioni teoretiche di pensatori, come per esempio José Gaos, Julián Marías, María Zambrano e Antonio Rodríguez Huéscar, solo alcune delle figure anticipatrici di tematiche di grande attualità e di intenso dibattito culturale, appaiono come le più significative espressioni del pensiero iberico contemporaneo, con le quali la Spagna cominciò a integrarsi nel contesto europeo dopo le angustie di un lungo isolamento speculativo. Grazie alla problematicità del loro domandare filosofico, assai ricco e variegato per molteplicità di influssi e di interessi, si è configurata la “Scuola di Madrid”, ispirata alla dottrina filosofica orteghiana, nella quale la prospettiva storicistica s’intreccia con quella sociologica ed esistenziale. Pur nella profonda diversità dei tempi e delle situazioni, si avvertono oggi consonanze di pensiero sempre più evidenti con le loro riflessioni che prefigurano un nuovo e non trascurabile ambito d’investigazione. Essi, infatti, hanno saputo celebrare il senso della vita nel costante legame tra pensiero e condizione socio-culturale del loro tempo; hanno concepito la loro produzione filosofica e letteraria anche come impegno di modernizzazione, di “salvezza” della Spagna, di un filosofare vissuto, affermando l’esistenza attraverso la riconsiderazione di una sfera vitale come la Ragione Vitale o la Ragione Poetica. -
La trasparenza e il segreto
Segreto e trasparenza nominano due ossessioni speculari. L'ambiguo imperativo della trasparenza da un lato esprime l'esigenza di controllare il potere, dall'altro ci sollecita a esporre/esibire azioni e opinioni, propositi e scelte. Il ""gusto del segreto"""" è, a sua volta, paradossale. Spaventati e affascinati dall'idea che il potere nasconda le proprie manovre, oscilliamo tra il complottismo e l'utopia di una totale visibilità. E se la società della trasparenza fosse solo l'altra faccia di un mondo in cui, come sempre, le decisioni importanti vengono prese lontano dalla ribalta, da attori invisibili all'opinione pubblica? Senza togliere nulla all'interesse delle rivelazioni clamorose di segreti più o meno cruciali, sarebbe il caso di andare oltre, anche con il supporto di una prospettiva storica. A partire dall'Italia e dalla sua lunga consuetudine con i """"poteri invisibili""""."" -
Dominique Fourcade: chorégraphies poétiques
L’oeuvre de Dominique Fourcade nous livre une poésie de la contemporanéité absolument nouvelle et pensante. Nouvelle, car capable d’un travail sur la page qui, dans la linéarité apparente de son phrasé, met en acte un vertigineux réseau multidirectionnel de rappels prenant en compte l’équanimité du réel, en juxtaposant, sans hiérarchie, des choses liées entre elles par une arabesque continue, dont il s’agit de dire les positions respectives, sans aucune idéologie, en évitant toutefois l’usage de la métaphore et en recourant à des images exclusivement prises dans le réel. Ce qui émerge de recueil en recueil est, par conséquent, l’exposition de chorégraphies toujours nouvelles, dont le protagoniste est le réel de ce qui est présent (y compris ce que l’on peut trouver dans la banque de données de la tradition littéraire et artistique qui nous a précédés). Pensante, c’est-à-dire, simplement, en mesure de «garder une chance, par l’écriture et par elle seule, d’approcher la condition des hommes», laquelle, selon les mots du poète à qui est consacré ce volume, «est quand même le grand sujet».