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John R. Lucas against mechanism
Can the human mind be properly described in mechanical terms? It is in order to demonstrate that it cannot be that in 1959 John R. Lucas presented an anti-mechanist argument by appealing to Gödel’s first incompleteness theorem. He attempted to show that any computational device cannot be an adequate model of the human mind, since, if there is a model of the human mind that is a machine, then there is at least a sentence that the machine cannot prove, while the human mind can. Lucas could not have foreseen the many disputes that this argument would have produced since then and the significant impact that it would have on the studies on the mechanical simulation of the human mind. As a tribute to the ingenuity of Lucas, this volume collects the most relevant papers that have contributed to the lively and stimulating debate arising from his argument. -
Troppo umano. Sociologia della genetica
Da sempre l'uomo cerca di liberarsi dalla natura e da sempre l'uomo vive contro di essa, con esiti incerti se non coincidenti con l'autodistruzione. La posta in gioco si è alzata e ora la volontà è tutta tesa a creare un essere frutto della ricerca unificata di genetica, robotica, informatica e nanotecnologie. Per riferirci a ciò che verrà pare più appropriato il termine ""grinantropo"""", ossia la conservazione di qualcosa di umano - forse la sola forma - ma programmato e implementato per come si possono immaginare i più sofisticati robot. Il problema, in realtà, forse non risiede tanto nei potenziati e nella biologia genetica, quanto negli interessi economico-finanziari che ruotano attorno a questo tipo di ricerche. Qui nasce il problema, e diventa chiaro che l'approccio per capire il futuro che verrà comporta il prezzo che siamo disposti a pagare per diventare potenziati. Il """"grinantropo"""" è, per l'uomo, una sfida tutta nuova e insidiosa. Una sfida non più, o meglio, non solo, umana: l'uomo non è più al centro degli scenari biotecnologici."" -
Riflessione sulla migrazione dei simboli
"In religione, in letteratura e in arte, il simbolismo è una necessità dello spirito umano che, fortunatissimamente per il suo sviluppo estetico non ha mai potuto accontentarsi né delle pure astrazioni, né del contorno esterno delle cose. Sotto le forme materiali noi sentiamo un cuore che batte, un'anima che fa appello a altre anime, uno spirito che cerca di abbracciare l'infinito nel finito, di oggettivare, sotto i tratti forniti dalla natura o dall'immaginazione, le sue concezioni le più approssimative di una realtà inafferrabile nella sua pienezza""""." -
Percorsi possibili per una riflessione contemporanea
I saggi raccolti in questo volume tentano di rispondere alla domanda generale sulla funzione che la filosofia può avere nel nostro mondo attuale. A cimentarsi con la complessa questione sono Giuseppe Cacciatore, Manuela Sanna, Roberto Evangelista, Chiara de Luzenberger, Dario Giugliano e Rosario Diana: studiosi che praticano professionalmente la ricerca filosofica, e perciò vivono direttamente sulla loro pelle il problema affrontato nelle pagine del libro. Le diverse prospettive dei vari contributi hanno in comune una cifra di fondo: quella che guarda alla riflessione filosofica e agli studi umanistici (opportunamente concepiti e declinati) come a uno strumento versatile e funzionale per ogni progetto di società che punti a privilegiare le relazioni sociali su quelle economiche, l'esercizio del pensiero libero e critico piuttosto che l'assunzione di habitus conformistici inconsapevoli, l'acquisizione di una cittadinanza piena e partecipativa per tutti come possibile antidoto contro manifestazioni di deriva populistica, oggigiorno pericolosamente in ascesa. Naturalmente né i singoli saggi né il libro nel suo insieme hanno la pretesa di fornire soluzioni definitive. Bisogna pensarli come sassi gettati in uno stagno, con la speranza che altri ricercatori ne possano lanciare altri ancora. -
Esploratori e fuggiaschi. La mobilità giovanile italiana nella Berlino che cambia
"La voglia di andare oltre i consueti territori esistenziali per aprirsi a nuove scoperte e opportunità, ma anche un allontanamento carico di paura e insoddisfazione. Il binomio """"esplorazione-fuga"""", scelto da Marialuisa Stazio per sintetizzare le motivazioni dei giovani adulti espatriati a Berlino è in grado di dirci qualcosa di più generale sulla condizione giovanile italiana. Un mosaico di precarietà esistenziale ed economica, una riduzione dell'orizzonte delle opportunità (percepite e reali) e insieme un estremo bisogno di identità e riconoscimento che, per brevità e smascherando il nostro deficit cognitivo, siamo soliti sintetizzare nell'espressione la crisi dei giovani."""" (Dalla prefazione di Mario Morcellini)" -
Experiencing society
The prejudice of thinking at sociology as an “invention” of modern science is still quite common. Sociology, instead, must be rediscovered in the wake of the ancients, inasmuch it concerns men’s “living together” and “coexisting”. The world of polis and modern societies are obviously incomparable, but ancients “discovered” that society is a macroanthropos – a man writ large – and not simply a systemic microcosm, as still represented by a certain obsolete scientistic methodologism. This volume – completed just before the author’s passing – aims at recovering this masterful discovery, revisiting Eric Voegelin’s all-important insights and outlining the basis of a realist social ontology. -
Dal greto del fiume
Questo libro non è una raccolta di racconti ma un viaggio di e nella vita con le sue scansioni, i suoi sprofondamenti, le sue vertiginose ascensioni. Suddiviso in quattro sezioni collegate tra loro come da un filo invisibile, attraversa e unisce nella stessa tensione umani e non umani, natura e visione, rendendoci partecipi, sin dalle prime battute, di un cammino corale di consapevolezza e di affrancamento. Il greto di un fiume, come si sa, può restare in secca, inaridito, oppure ospitare la dinamicità dell'acqua, accogliere la spinta (a volte impetuosa, altre, invece, più calma, ma, comunque, sempre costante) ad oltrepassare il facile adagiarsi sulla superficie. Spetta al viandante affinare sguardo ed ascolto per scorgere bagliori iniziatici nella massa che scorre. Queste pagine traboccano di dolore ma anche di speranza, convertono la sofferenza in passione d'illuminazione. Intrise, dalla prima all'ultima, di accesa spiritualità, costituiscono una sorta di viatico per accedere, con umiltà, ad una sfolgorante luce trasformatrice. -
Un Prometeo male incatenato. Gian Pietro Lucini, le opere, le carte
Nel gennaio del 1914, qualche mese prima di morire, Gian Pietro Lucini confessò di avere in sé un ""Prometeo male incatenato"""", cui la sua opera era idealmente dedicata. Mito dell'antiveggenza e dell'assalto al cielo, Prometeo incarna bene, in emblema, la produzione luciniana, caratterizzata dal rovello perpetuo di progetti concepiti, modificati, abortiti, ma anche felicemente e pienamente realizzati. Presentate in diverse occasioni, a Genova, tra il 2015 e il 2016, nell'ambito del progetto di ricerca """"Per una nuova lettura dell'opera di Gian Pietro Lucini"""", le indagini raccolte in questo volume muovono da un confronto serrato con l'opera e le carte d'archivio dello scrittore lariano, per approdare alla definizione di nuove e coerenti piste di ricerca. Dai saggi di Marco Berisso, Livia Cavaglieri, Lia Raffaella Cresci, Fausto Curi, Pier Luigi Ferro, Manuela Manfredini, Francesco Muzzioli, Gian Luca Picconi, Francesco Sberla-ti, Erminio Risso, Fabio Romanini e Franco Vazzoler emerge uno scrittore dal profilo complesso e multiforme, inquieto e fremente, ma anche razionale e analitico, che ha saputo oltrepassare la consuetudine."" -
Attualità del possibile
"Attualità del possibile"""" ha programmaticamente un doppio significato. Per un verso infatti vorrebbe rivendicare l'attualità di un concetto che difficilmente potrà mai essere cancellato dalla riflessione filosofica, soprattutto se essa pretende di essere, come deve essere, pensiero critico. Non c'è infatti pensiero veramente critico senza la possibilità, che consente di gettare un diverso sguardo sulla realtà. Per un altro verso, il titolo del libro vuole alludere a quella condizione della stessa realtà che la rende dinamica. """"Atto di ciò che è in potenza"""": questo era per Aristotele il movimento. L'idea di fondo che ispira il libro è quindi che il possibile costituisce, al di là della semplice attualità, un'ineludibile istanza critica e di trasformazione." -
A caduta libera. Ediz. italiana e inglese
"Quando un suono penetrante è, il rapido, falciare dell'unghia di un pollice, che divide il guscio della noce, del sogno, le sue due parti, che si contorcono come scarafaggi, sulle schiene, chiedono aiuto, ma l'improvviso luminoso schiaffo, della luce del giorno punge, ed io cammino, dentro una folla di fatti."""" (Terapia del risveglio)" -
Non c'è e non deve esserci
Dodici racconti che dischiudono il microcosmo della famiglia e delle relazioni personali con una prosa minimalista in cui gli oggetti parlano più dei personaggi, antieroi prigionieri della quotidianità. La voce di una delle più importanti rappresentanti della prosa breve in Ungheria. -
Grandi affari (Bug business, James W. Horne, 1929). Laurel & Hardy e l'invenzione della lentezza
Distribuito nelle sale americane nella primavera del 1929, ""Big Business"""" (noto in Italia come Grandi affari) è l'ultimo capolavoro muto di Stan Laurel e Oliver Hardy è uno dei titoli imprescindibili per chi voglia accostarsi alla loro opera. Ancora oggi costituisce un esempio raramente eguagliato di slow bum, l'estenuante progressione di gag verso la prevedibile catastrofe finale: una tecnica che nel tempo diverrà il marchio di fabbrica della coppia. Questo volume propone un'analisi accurata dei valori formali e compositivi del film, oltre a definire il contesto sociale e produttivo in cui venne realizzato: da una parte gli Stati Uniti alla vigilia del crollo di Wall Street, dall'altra il progressivo consolidarsi dello Studio System a scapito degli indipendenti. Nell'arco di venti minuti, dietro l'apparenza innocua della commedia, non solo Laurel e Hardy mettono a nudo le nevrosi della middle-class americana, facendo letteralmente a pezzi i suoi feticci (casa e automobile), ma riescono persino a far collassare, in un crescendo irresistibile di trovate comiche, la narrazione classica hollywoodiana e l'ideologia normalizzatrice delle Majors."" -
L'idea di comunismo e il marxismo del Novecento
Questo libro parte dal dibattito sull’idea di comunismo e si interroga sull’esistenza dentro la tradizione marxista del Novecento di un paradigma del comunismo che risponda alle esigenze emerse da questo dibattito evitandone i limiti, primo tra tutti quello della fine del marxismo. Questo paradigma è individuato nel marxismo occidentale degli anni Venti e nella sua ripresa nel pensiero degli anni Sessanta. Esso viene poi messo a confronto col pensiero post-strutturalista su due problemi cruciali per un rinnovamento della teoria critica: la teoria della reificazione e l’ampliamento della strumentazione analitica del marxismo. Ne nasce una concezione del comunismo come progetto di liberazione dell’individuo e di un diverso modo di vivere basato su un marxismo inteso come antropologia e capace di rispondere alle sfide delle teorie della postmodernità. -
Europa oltre le nazioni. Una sfida aperta
Dal dopoguerra l'Europa sta portando avanti un percorso complesso e difficile teso ad armonizzare politiche e regole tra gli Stati. Oggi però, sotto i colpi di una perdurante stagnazione, di una ondata migratoria senza precedenti, di un riassesto degli equilibri mondiali, l'opinione pubblica appare sempre più distante e prevalentemente focalizzata su problematiche di breve termine. Con la consapevolezza dell'importanza dei valori alla base del progetto Europa, New International Finance Association (NIFA), insieme alla rappresentanza regionale a Milano della Commissione europea, ha promosso una serie di incontri, rivolti in particolare agli studenti universitari, su temi finalizzati all'analisi del processo di integrazione, alle problematiche che solleva e alle prospettive. All'iniziativa, da considerarsi sperimentale, hanno partecipato attivamente la facoltà di Scienze bancarie e assicurative dell'Università Cattolica di Milano, il dipartimento di Studi per l'economia e l'impresa dell'Università del Piemonte Orientale, il dipartimento di Economia dell'Università Ca' Foscari di Venezia, il dipartimento di Sociologia e di Diritto dell'economia dell'Università di Bologna. Il libro è la raccolta delle relazioni e degli argomenti dibattuti nell'ambito di questi incontri. Prefazione di Fabrizio Spada. Introduzione di Mario Lombardo. -
Collezioni figurali. La dialettica delle immagini in Gaston Bachelard
L’immagine diventa sorgente per rivelarsi, infine, immagine assoluta, in grado di aprire un mondo felice, ma anche di portare a manifestazione la dialettica concreta di vita e morte, delineando così un’ontologia penombrale. L’imagosfera contemporanea ci propone immagini fisse, simulacri riproducibili all’infinito, dove la multidimensionalità del Sé si nasconde dietro la variopinta monodimensionalità del selfie. Occorre, allora, lavorare a una nuova antropologia dell’iconico. Per farlo ci viene in aiuto la filosofia di Gaston Bachelard in grado di dar conto della logica figurale propria dell’esperienza estetica delle immagini e della radice antropologica che la caratterizza, facendo segno verso una metafisica dell’immaginazione. -
Architecture in the Alps. Heritage and design. Ediz. illustrata
The relationship between the Alps and the building heritage of the XX century binds the writings of this book. The authors reflect on architecture through retrospectives, attempts at synthesis and the story of their own experiences. -
La cura nell'acqua. Una lettura critica della delfinoterapia
A partire dagli anni '70, si sono sviluppate con crescente diffusione nuove pratiche terapeutiche che prevedono l'interazione fra esseri umani e delfini, Tursiops truncatus in particolare. I promotori delle Dolphin-Assisted Therapies (DAT) hanno saputo cogliere la fascinazione che i delfinidi esercitano sull'immaginario collettivo, presentando questi cetacei come mammiferi dotati di straordinarie abilità cognitive, intelligenza sociale, empatia e legittimandone il loro impiego a fini terapeutici proprio in virtù di tali capacità. In seguito all'esperienza diretta presso un centro di delfinoterapia in Indonesia, l'autrice presenta questo fenomeno indagando la zona cieca delle terapie assistite con i delfini: dalle prove di efficacia ai costi elevati, al setting delle sessioni, fino alle ricadute sul benessere dei cetacei impiegati nei centri. Nel caso della finoterapia, la vulnerabilità di esseri umani in cerca di cura sembra incontrare nell'acqua quella degli animali ""terapeuti"""", facendo emergere le delicate questioni dell'animal welfare e della complessa relazione fra esseri umani e animali."" -
Memorie di una vita offesa. Come la mia famiglia divenne vittima della ferocia nazista
Antifascista da sempre, Egidio Bertazzoni insegnò lettere all'Umanitaria dal 1921 al 1943. Dal 1940 al settembre 1943 la persecuzione nazista si fece più serrata e non gli permise più di insegnare. La storia di Egidio culminò in un primo arresto nel gennaio 1944 e in un secondo nella notte dell'1 marzo 1944. Deportato a Mauthausen, lager dove si concentrava l'eliminazione dei deportati politici, morì il 24 agosto 1944 al castello di Hartheim, un centro di eutanasia. Soltanto nel 1964 la sua famiglia avrebbe conosciuto le reali modalità della sua uccisione, tramite il Comité International de la Croix Rouge. -
Davanti alla legge. Umani e altri animali nella biopolitica
Come pensare l'umano al di fuori dei parametri classici delle scienze umane e dell'umanesimo? Come pensare gli animali e il rapporto tra vite animali e vite umane al di fuori dell'antropocentrismo, e il politico al di fuori dei parametri classici della filosofia politica? In «Davanti alla legge. Umani e altri animali nella biopolitica», Cary Wolfe affronta questi temi in una direzione inedita, sviscerando il nesso tra biopolitica, postumanesimo e filosofia dei diritti degli animali e focalizzando il punto - i punti - in cui la classica distinzione biopolitica tra bios e zoe interseca ed è complicata dalla classica distinzione ontologica umano/non umano. Nel corso di un tour de force concettuale attraverso il pensiero biopolitico - da Heidegger e Arendt ad Agamben, Esposito e Butler via Foucault e Derrida - Wolfe mette a fuoco una questione cruciale per la teoria contemporanea: come cambiare lo schema del soggetto umano e delle strutture antropocentriche sottese al progetto di conoscenza umanista immanente all'orizzonte politico della democrazia liberale, del concetto di sovranità e del suo quadro giuridico? -
Alterità, dialettica e teoria critica. In ricordo di Alessandro Bellan
Il volume ripercorre e si confronta con alcune grandi questioni della tradizione critico-dialettica, care ad Alessandro Bellan. La teoria critica della società è stata il tema principale delle sue ricerche; la logica dialettica hegeliana ha costituito la prospettiva filosofica fondamentale con la quale ha interrogato la cultura e la società contemporanee; l'alterità, la passione per il diverso, il pensiero utopico di un ""altrove"""" pacificato che conciliasse gli esseri umani e l'insieme dei viventi, hanno rappresentato il principio etico su cui ha fondato la sua intera condotta di vita. Nella seconda parte del volume, viene pubblicata la corrispondenza intercorsa fra il curatore e Alessandro Bellan dal 1998 al 2014.""