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La notte più buia. Cronache di una generazione
"La notte più buia. Cronache di una generazione"""" è un libro scritto in un momento di crisi individuale e collettiva determinato dalla pandemia da Covid-19. Dentro c'è la paura e l'ansia del contagio. Ma non la resa e nemmeno il panico. Al contrario, c'è la voglia di capire come siamo arrivati a tanto. A tale scopo, l'autore utilizza un registro narrativo che, attraverso il racconto ironico e a tratti divertente (fedele e infedele) di episodi della propria vita, intende rivisitare la storia di una generazione. Più che un'autobiografia: un intenso """"saggio narrato"""" sulla crisi della Sinistra, della politica, della medicina e dell'arte; su come eravamo e su come siamo diventati." -
Esperienza estetica e arti popolari. Prospettive somaestetiche sulla teoria e la pratica
Il pensiero di Richard Shusterman rappresenta oggi un punto di riferimento importante all’interno del dibattito filosofico, in generale, ed estetico, in particolare. Partendo da un background filosofico-analitico ma aprendosi presto agli stimoli offerti dal pragmatismo e mantenendo un dialogo anche con autori e tradizioni di pensiero “continentali”, Shusterman ha offerto contributi originali e stimolanti su una grande varietà di pratiche estetiche della contemporaneità, concentrandosi sulla rivalutazione dell’esperienza estetica nel suo complesso e, soprattutto, sul recupero della dimensione della corporeità e del piacere. Ciò si è rivelato estremamente utile e proficuo dal punto di vista filosofico anche al fine di liberare l’indagine estetica da ogni suddivisione schematica, meramente dicotomica e astratta delle arti in “basse” e “alte”, “popolari” e “serie”, e al fine di elevare la dimensione corporea nel suo insieme, nella sua capacità unica di unire natura e cultura. Di ciò e di molto altro ancora offrono una testimonianza esemplare i saggi di Shusterman selezionati per questa raccolta di suoi scritti in lingua italiana. -
Sociologia della concorrenza
Nella Modernität il denaro diventa lo strumento che consente agli uomini e alle cose di entrare in relazione tra loro, ma ciò che determina lo sviluppo e la crescita di una società, tra le forme che Georg Simmel individua, è la “concorrenza”. Egli rivela con originalità e lungimiranza il ruolo essenziale che ricoprono le relazioni concorrenziali nelle cerchie sociali, ed enuclea le differenti modalità che le caratterizzano fino a sottolineare l’“autoresponsabilità” della persona. In questo saggio, inedito in lingua italiana, l’illustre filosofo e sociologo tedesco ci invita a riflettere sul concetto di “concorrenza” dispiegando le specificità soggettive e oggettive della società moderna. Evidenziando il necessario equilibrio tra economia, etica e diritto, ancora una volta Simmel si mostra precursore di temi propri dell’epoca contemporanea e del neo-liberismo. -
Che cos'è la tolleranza
La tolleranza è una buona cosa sempre e comunque? Se Voltaire, nel periodo illuminista, è stato il grande sostenitore di questo principio quale cardine contro il fanatismo religioso, Marcuse, duecento anni dopo, ribalta la questione e guarda alla tolleranza con disincanto, accusando la società borghese di ispirarsi formalmente a tale principio per commettere, in realtà, ingiustizie ben peggiori. Dietro il discorso filosofico di Marcuse c’è la ferma critica al politicamente corretto a tutti i costi. Di fronte alle sfide del presente, il confronto tra le due posizioni risulta più che mai attuale. Ma, allora, ha senso parlare ancora oggi di tolleranza? E in quali termini? Forse possiamo proprio recuperare il concetto di tolleranza volterriano alla luce delle considerazioni di Marcuse. -
Storie di quartieri pubblici. Progetti e sperimentazioni per valorizzare l'abitare
I quartieri di edilizia residenziale pubblica, nonostante lo smantellamento avvenuto dai primi anni '90 del secolo scorso, le politiche di alienazione e i tentativi di rigenerazione/gentrificazione, non sempre riusciti, continuano a essere luoghi importanti nei quali la città pubblica si esprime e si rappresenta. Sono luoghi spesso soggetti a degrado edilizio e urbano, oltre che sociale, ma che attraverso interventi di riqualificazione e riattivazione, demolizione e ricostruzione potrebbero assumere un ruolo centrale nelle città. Nel nostro Paese stiamo parlando di circa 1 milione di alloggi di proprietà pubblica di cui il 75% (circa 800.000) è ancora di proprietà e gestito dagli ex IACP - Istituti Autonomi Case Popolari - poi divenuti aziende a controllo regionale, mentre i restanti sono di proprietà comunale. Si tratta complessivamente di meno del 4% del totale degli alloggi presenti sul territorio nazionale in un Paese che vede la quota europea più alta di abitazioni di proprietà privata stimata tra il 75 e l'80%. Oltre all'esiguità del patrimonio, è anche un bene che è stato trascurato per troppo tempo, sia per investimenti sia per cure e che invece ha avuto, e ha tuttora, un rilevante ruolo nelle realtà urbane. Il risultato della call for paper promossa all'interno del cluster Social Housing di SITdA, la Società Italiana della Tecnologia, Storie di quartieri pubblici. Progetti e sperimentazioni per valorizzare l'abitare è, al tempo stesso, titolo del libro e dell'iniziativa proposta, con la finalità di mettere in luce le esperienze di valorizzazione delle qualità culturali, sociali, progettuali, architettoniche e urbanistiche dei quartieri attraverso tre obiettivi. Il primo è quello di raccontare progettisti e interventi, buone pratiche e metodi, azioni e risultati attraverso alcune 'lezioni di progetto concrete, storiche ma tuttora valide, che hanno sperimentato e innovato il progetto della 'casa'. Il secondo è quello di raccogliere spunti per politiche, strumenti, linee guida, metodologie di processo e di progetto testimoniate dal quadro della ricerca e delle sperimentazioni avviate, mirate a individuare prospettive di azione sull'ERP risorsa; il terzo è quello di illustrare progetti e interventi di valorizzazione dell'abitare sociale, tra rigenerazione e riqualificazione spaziale, ambientale e sociale. Una parte introduttiva restituisce, attraverso alcuni contributi, il valore e le politiche dell'abitare sociale e dell'ERP come occasioni di sperimentazioni, sinergie e strategie. Il testo trova la sua genesi in una profonda e convinta volontà da parte delle curatrici di tornare a riflettere sull'ERP e sull'abitare, di fotografare e valorizzare porzioni di 'città pubblica' considerate un'impareggiabile risorsa sistemica. Si tratta di un bene rappresentativo di politiche virtuose e di capacità intellettuali e professionali, fisico-materiali, progettuali-tecnologiche-spaziali che hanno prodotto 'luoghi' che, oggi considerati negativamente, dovrebbero diventare particolare motivo di orgoglio in quanto opere sociali e strumenti decisivi per la rigenerazione urbana, edilizia, sociale e tecnica in termini ambientali. Le potenzialità delle ricerche qui presentate dimostrano la determinazione degli studiosi nel seguitare ad affrontare il tema, sia nella ricerca che nella didattica, ad ampliarne i significati, a considerarne le qualità e le quantità, non solo in quanto strumenti per affrontare la questione abitativa, ma anche... -
Modellare la tecnologia sul corpo che invecchia. La ricerca di un metodo
Tecnologia e scienze hanno esteso il tempo della vita. Cresce l'aspettativa, e così la domanda di assistenza medica a lungo termine. Muovendo dal principio originale di bioestensione, il designer guarda alle innovazioni che in passato e fino a oggi hanno supportato e integrato le capacità dell'uomo. Confronta quelle in produzione e allo studio che continuano a servire lo scopo adattandosi al cambiamento - cambiando loro stesse, diventando intelligenti e più aderenti ai corpi non più giovani che sono progettate per assistere. Rivolto lo sguardo a quella che sarà la loro evoluzione verso la completa 'simbiosi funzionale' con l'essere umano che vestono, l'occhio torna al presente e alla considerazione centrale della ricerca: cosa significa, oggi, progettare per, intorno, sopra - se non addirittura dentro - un corpo in sofferenza. -
Ponti-Ponts. Langues Littératures. Civilisations des Pays Francophones (2021). Vol. 21
COMITÉ SCIENTIFIQUE:MARCO MODENESIDirecteurRAOUL BOUDREAU CRISTINA BRANCAGLION YLENIA DE LUCABENOIT DOYON-GOSSELIN ANIKA FALKERT ALESSANDRA FERRARO XAVIER GARNIERALAIN MABANCKOU DANIELA MAURIMARCO MODENESISILVIA RIVASIMONETTA VALENTI NATHALIE WATTEYNECOMITÉ DE RÉDACTION:CRISTINA BRANCAGLION FRANCESCA PARABOSCHI SecrétairesALESSIA DELLA ROCCA BARBARA FERRARI ANDREA MASNARI21 NOTES DE LECTUREÉtudes linguistiquesCRISTINA BRANCAGLIONFrancophonie européenneSIMONETTA VALENTIFrancophonie du MaghrebDANIELA MAURIFrancophoniede l’Afrique subsaharienne MARCO MODENESIFrancophonie du Québec et du Canada ALESSANDRA FERRAROFrancophonie des CaraïbesFRANCESCA PARABOSCHIŒuvres généraleset autres francophonies SILVIA RIVA -
Storia e filosofia della medicina. La costruzione del pensiero medico tra logica e innovazione
Un saggio che illustra la Storia della Medicina dalle sue origini e in modo parallelo allo sviluppo del pensiero filosofico e scientifico che la riguarda. Di tutte le scienze la medicina è forse quella che maggiormente ha tratto giovamento da un approccio metodologico di tipo induttivo. Questo libro è la storia di una continua evoluzione del modo di conoscere in medicina, dei successi legati alla sperimentazione moderna e, allo stesso tempo, dell'insoddisfazione insidiosa che affidarsi soltanto a tale procedura comporta. -
Potere, autorità e libertà. Atti del Convegno della Società italiana di filosofia politica
Questo volume raccoglie gli atti del convegno della Società italiana di filosofia politica, tenutosi a Milano dal 21 al 23 novembre del 2019. Il titolo del libro (Potere, autorità e libertà) condensa in tre lemmi molte delle questioni più impegnative che la filosofia politica ha affrontato nella sua storia. Nella maggior parte dei contributi, però, le questioni non vengono affrontate con un taglio storico, ma in una prospettiva teorica e, soprattutto, con una forte attenzione per il loro significato attuale. Ne risulta una grande varietà di approcci, accomunati però dall'intento di rispondere ad alcune precise domande. Molti contributi si interrogano sulla natura del potere, sui suoi meccanismi di funzionamento, sulle differenze tra potere personale e potere sistemico, sull'intreccio tra potere e comunicazione, su alcune affascinanti interpretazioni che del tema sono state proposte, da Pasolini a Foucault. Un altro grande filone cui nel volume è dedicata molta attenzione è quello che riguarda la riflessione sulla giustificazione del potere, sull'autorità legittima, sui modi in cui si possono declinare i rapporti tra potere e democrazia e, nodo oggi quanto mai attuale, tra potere e libertà. -
Rilegare l'infinito
Il catalogo della mostra ""Rilegare l'Infinito"""" propone le migliori produzioni di maestri rilegatori provenienti da tutto il mondo esposte a Macerata nel 1998, affiancate dall'esposizione di alcune opere di artisti noti nel contesto nazionale e internazionale. La mostra è realizzata dall'Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, in collaborazione con il Gabinetto Scientifico-Letterario «G.P. Vieusseux» e il Centro Nazionale di Studi Leopardiani, e con il contributo del Comitato Nazionale per le celebrazioni del Bicentenario dell'Infinito di Giacomo Leopardi. Nella visione di queste produzioni artistiche si rispecchia il diletto descritto da Leopardi alla pagina 76 dello Zibaldone, quello """"che si prova alla vista di una campagna o di qualunque altra cosa v'ispiri idee e pensieri vaghi e indefiniti"""", """"un diletto che non si può afferrare, e può paragonarsi a quello di chi corra dietro a una farfalla bella e dipinta senza poterla cogliere""""."" -
Annali DiSUIT 2019-2021
Questo volume, il primo di una serie che diventerà periodica con uscita biennale, presenta al vasto pubblico un quadro dei lavori e degli ambiti di ricerca degli studiosi che afferiscono al Dipartimento di Scienze Umane e dell'Innovazione per il Territorio (DiSUIT), il settimo dipartimento dell'Università degli Studi dell'Insubria, nato ufficialmente nel gennaio 2019. Nel volume vengono illustrate con un linguaggio accessibile, al di fuori dei tecnicismi disciplinari, alcune ricerche in corso o concluse di membri e di collaboratori del dipartimento. -
Semiotica del formato. Misure, peso, volume, proporzione, scala
Che relazione c'è tra forma e formato? È possibile parlare di forma senza considerarne la grandezza o le caratteristiche di taglia, peso, massa, proporzioni e scala? Questo libro rinnova la teoria e il metodo della semiotica visiva, plastica e figurativa, aggiungendo alle categorie topologiche, eidetiche, cromatiche, di luce e testurali - già presenti nella ""cassetta degli attrezzi"""" - l'importante tassello delle categorie metriche. In un'indagine interdisciplinare, come al tempo dei noti atelier di Greimas, semiologi, biofisici, architetti, filosofi, storici dell'arte e della moda si interrogano sul formato, a misura d'uomo ma soprattutto extra small e extra large, per i rapporti di valore e di potere intersoggettivi che instaura fra somatico e semantico."" -
Sutra d'Occidente
Questo libro racchiude, in brevi riflessioni, uno sguardo disincantato sul mondo e sull'uomo occidentali. Il Sutra, nella cultura letteraria e religiosa dell'India antica, è una raccolta di aforismi di carattere religioso, letterario, filosofico, scientifico. Abbiamo così, in Oriente, il Veda¯nta Sutra, il più noto Ka¯ma Sutra, e poi il Sutra del loto, il Sutra del diamante, ecc. La forma aforistica è insomma la più adatta per rappresentare, in modo meno petulante possibile, la condizione drammatica e a volte grottesca dell'esistenza umana e della vita sociale; del resto, come dice qui l'autore appellandosi a un noto proverbio, ""l'aforisma è un bel gioco perché dura poco""""."" -
Vulcani. Tra geografia e letteratura
Fattori di distruzione e, nello stesso tempo, elementi chiave nell'evoluzione e nel funzionamento del nostro pianeta, i vulcani sono stati per secoli, e sono tuttora, oggetto di interesse, di curiosità, di studio e di indagine da parte di geologi, geografi, storici, ma anche di filosofi, artisti e scrittori. Il fascino derivante da questi ""giganti di fuoco"""" dipende dalla loro collocazione come anelli di congiunzione tra ambiente naturale, emozioni e sentimenti. Entità fisiche e costruzioni dell'immaginario, i vulcani costellano da tempo immemore le opere letterarie, pittoriche, il sapere geografico e, più in generale, le strutture simboliche delle culture più disparate. Il presente volume, che riunisce una serie di saggi derivanti da un incontro interdisciplinare svoltosi presso l'Università degli Studi di Milano nel 2018, indaga le molteplici intersezioni tra la dimensione geografica dei vulcani e la loro rappresentazione letteraria."" -
Lo stile filosofico del pensare. Storia e teoria
Il fil rouge che unisce i quattro saggi del volume è costituito dalla ricerca di uno ""stile filosofico del pensare"""", che nel solco di una duratura tradizione occidentale, possa essere praticabile nell'odierna congiuntura storica. La riflessione si apre con un quadro generale delle """"metafisiche dell'Occidente"""" e risale ai primordi """"aurorali"""" greci del pensiero filosofico, per approdare, dopo un confronto con la """"modernità"""", alla genealogia delle """"ontologie esistenziali"""" del Novecento. Quest'ultime hanno ripreso, più di altri indirizzi di pensiero, le tematiche """"ontologiche"""" delle origini, sia pure in un altro orizzonte storico. Nel giungere a conclusione il testo affronta l'avvio di un possibile confronto con il pensiero """"scientifico"""", inevitabile per un pensare filosofico attuale e per una futura valida collocazione del concetto di """"stile filosofico"""" nel panorama contemporaneo."" -
In bocca al gufo
Se questo libretto fosse una casetta, si dovrebbe dire che Kafka ne esce dalla porticina per rientrarvi dalla finestretta (ogni scrittura ha un debito con una lettura). Se questo libretto fosse un piccolo esercizio filosofico, si potrebbe dire che tra i suoi fini c'è quello di collaborare a decostruire certi luoghi comuni (come quello che un gufo porterebbe sfortuna). Se questo libro fosse un'ossessione, si farebbe bene a citare gli otto gradi e venti di latitudine nord che perseguitano il povero signor Burns nel bel mezzo della bonaccia de La linea d'ombra di Joseph Conrad. Se questo libretto fosse qualcos'altro, con i suoi animali che ascoltano e poi pensano a voce alta (a verso alto?), provate voi stessi a dire cosa sarebbe alla cagnolina qua sotto. -
I misteri del linguaggio
Cosa significa ""significare""""? Come nasce e si evolve il linguaggio negli esseri umani? E quando è nato? Qual è la relazione fra la capacità di parlare e quella di contare? Qual è la struttura profonda del linguaggio? Può una macchina, opportunamente programmata, parlare e interloquire come fanno gli esseri umani? Queste e molte altre domande sono affrontate in questo saggio: spaziando dalla filosofia del linguaggio alla logica, fino alla linguistica teorica, Enrico Cipriani esplora alcuni dei temi più complessi (e più affascinanti) del linguaggio e della mente umana, mostrando come questi s'intreccino inevitabilmente con i più disparati aspetti del nostro vivere quotidiano, dal ruolo dell'intelligenza artificiale fino alle nostre convinzioni etiche e filosofiche."" -
Tra creatività e interpretazione. Nel gioco di relazioni generate da un'opera artistica
Il volume sintetizza un complesso percorso triennale di ricerca sviluppato dal Conservatorio di Musica F.A. Bonporti di Trento, dall’Università degli Studi di Padova e dall’Istituto Universitario Sophia a opera di studiosi interessati alle relazioni che si generano attorno a un’opera artistica e, in particolare, musicale. Ogni artista, ogni musicista è immerso in una fitta rete di incontri e rimandi con intuizioni, culture, mondi: quali caratteristiche permettono a questa rete di non disorientarlo ma di promuoverne la faticosa ricerca della bellezza? Si è tentato di comprenderlo dall’esperienza, con ricchi approfondimenti interdisciplinari, attenti alla storia e alla contemporaneità, all’uso e all’interpretazione, ma soprattutto con momenti di confronto-lettura di opere che hanno segnato la storia della musica e della cultura, per sondarne ricchezze e profondità. Questo percorso ha confermato la convinzione che vi sia uno statuto relazionale in ogni verità, in ogni bellezza, in ogni autentica opera d’arte. -
Natura e cultura nella genesi della coscienza collettiva
Il volume si pone l'obiettivo di discutere la relazione tra natura e cultura all'interno di fenomeni psicologici e antropologici, ricercandone le caratteristiche strutturali, universali. La ricerca di caratteristiche ""universali"""", presenti in ogni gruppo culturale, sarà proposta come vantaggio euristico, ponendo essa delle linee guida per l'analisi di qualsiasi comunità storicamente determinata. Tematiche come la famiglia, la moralità, l'esperienza giuridica, le conoscenze di senso comune e quelle scientifiche, verranno descritte secondo caratteristiche essenziali, condivise da ciascun gruppo, rilevando alla loro base una coscienza, singolare e collettiva, che attraverso processi psichici e logici elabora queste forme culturali. Gli strumenti proposti nel campo antropologico saranno inoltre confrontati con i dibattiti contemporanei nel campo scientifico, argomentando come coscienza e cervello comunichino per dare forma alla coscienza collettiva o, in altri termini, alla cultura."" -
Artur Schnabel interprete delle 32 sonate di Beethoven
Schnabel è stato l'unico musicista nella storia ad aver ricoperto contemporaneamente il ruolo di concertista, didatta, revisore e ""incisore"""" delle trentadue Sonate di Beethoven. Questo volume per la prima volta estende l'analisi di Konrad Wolff attraverso un'operazione esaustiva e inedita: tutti i movimenti di tutte le trentadue Sonate sono stati analizzati incrociando le note di Schnabel all'edizione Curci con le sue celebri incisioni degli anni '30. Questo per offrire al concertista o al giovane allievo gli strumenti pratici immediati per poter subito approfondire la pagina di musica secondo l'intendimento del più """"autorevole beethoveniano"""" di sempre. Il volume è arricchito da ulteriori capitoli che indagano il perché Schnabel sia stato """"studiato"""" da grandi quali Pollini, Schiff e del perché la sua arte interpretativa abbia attratto autorevoli neuroscienziati (Bruno Repp), in virtù di un'unicità che costituisce la svolta di ogni vero esegeta di Beethoven.""