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Un vento. Antiromanzo
Un vento è un romanzo inedito di Giuseppe Zagarrio, scritto nell'immediato dopoguerra e mai pubblicato. Il figlio Vito ha deciso di farlo venire alla luce come ""evento"""" in occasione del centenario della nascita del padre (1921). """"Antiromanzo"""", come viene definito dall'autore, ha come protagonista un giovane uomo travolto da problemi esistenziali, che deve fronteggiare i conflitti della sua vita pubblica e privata: da un lato la situazione sociale dei braccianti e degli zolfatari, dall'altro i rapporti col femminino. Un libro sospeso tra neorealismo ed ermetismo, tra testimonianza di impegno civile e romanzo di formazione."" -
Percorsi di logica
Lo scopo di ""Percorsi di logica"""" è guidare il lettore alla scoperta di alcuni tra i temi più importanti della logica formale classica. Il volume mira a esporre in modo rigoroso ed esauriente, agevolando la costruzione di percorsi tematici personalizzati, i concetti e i risultati di base impiegati in questa disciplina, senza trascurarne l'accessibilità da parte di un pubblico non specialista. A tal fine, il testo è corredato di una sezione riservata ai preliminari matematici e alle tecniche dimostrative più comuni. Il volume presenta la logica proposizionale e predicativa, considerandole da una prospettiva semantica e sintattica. Particolare attenzione è riservata alla loro metateoria. Percorsi di Logica è pensato per le esigenze dei nuovi corsi di laurea in discipline umanistiche e scientifiche. Tuttavia, il volume è accessibile anche ai lettori autodidatti che intendono approfondire autonomamente i temi classici e alcuni degli sviluppi più recenti della logica formale."" -
La resistenza delle attrici nel secondo Novecento. Recitazione, repertorio e regia in Miranda Campa, Ave Ninchi, Lilla Brignone, Sarah Ferrati
Gli anni che in Italia segnano la nascita della regia teatrale e la sua piena affermazione sono contraddistinti dalla resistenza delle pratiche afferenti alla tradizione capocomicale. Le attrici, in seguito alla fine dell'egemonia del capocomicato femminile, tentano di trovare delle soluzioni efficaci per mantenere quel potere - che un tempo era stato appannaggio delle donne - nel nuovo contesto mutato. Il volume indaga l'operato di Miranda Campa (1912-1989), Ave Ninchi (1915-1997), Lilla Brignone (1913-1984) e Sarah Ferrati (1909-1982): quattro attrici che rappresentano altrettante condizioni femminili differenti nel panorama del teatro italiano del secondo Novecento. L'obiettivo non è quello di ricostruire dei singoli percorsi biografici, bensì comprendere quale sia stata la valenza simbolica, estetica e politica di alcuni episodi nodali della vita professionale delle quattro attrici. -
Il senso dello sport. Valori, agonismo, inclusione
Lo sport rappresenta un potente veicolo formativo, capace di incidere sugli stili di vita e sulle modalità di pensiero delle persone. Affinché la lezione dello sport sia realmente positiva, è però necessario che tale ruolo educativo sia riconosciuto e incoraggiato. Se ciò non avviene, la pratica sportiva continua a veicolare valori, ma corre il serio rischio di favorire il diffondersi di quelli negativi. Vincere diventa così l'unica cosa che conta e questo apre la strada a tutta una serie di pratiche e comportamenti palesemente antisportivi, doping in primis. Il volume, dedicato al rapporto tra sport, valori e inclusione sociale, vuole contribuire alla promozione di una rinnovata cultura sportiva. A tal fine si propone di mettere al servizio di associazioni, scuole e istituzioni sportive le competenze necessarie a fare della pratica sportiva una reale occasione di crescita umana e civile. -
Democrazie in movimento. Contributi per una teoria sociologica della democrazia
Qual è lo stato di salute delle democrazie contemporanee? Gli autori di questo volume propongono una lettura della democrazia sotto un profilo sociologico. Pur mantenendo ben presente la fondamentale prospettiva in chiave politica attraverso la quale leggere lo stato dell’arte dei modelli democratici nel XXI secolo, i contributi qui presentati cercano di individuare, sotto un profilo soprattutto sociale e culturale, le cause dell’attuale trasformazione che sta investendo le nostre democrazie. Fenomeni come i populismi, i nuovi complottismi e negazionismi, processi come la de-politicizzazione e la de-democratizzazione vengono analizzati a partire da dinamiche sociali presenti nelle società occidentali moderne. Sulla base di tali studi il volume offre prospettive di interpretazione e di spiegazione che giungono a individuare nella questione dell’immaginario politico e dell’identità sociale uno degli aspetti decisivi per comprendere i fenomeni in atto. -
Nietzsche e lo spirito latino
Questo studio mette in crisi l'immagine di Nietzsche quale rappresentante dello spirito germanico mostrando la trama celata dei suoi testi. Nei suoi soggiorni a Nizza, Nietzsche incontra le novità parigine, dagli psicologi più raffinati ai romanciers dei boulevard. Il suo interesse per la Francia si era già manifestato sotto il segno della ragione classica in opposizione all'ideologia germanica di Wagner. Con Descartes, Nietzsche scopre il senso profondo della ""passione della conoscenza"""" e il valore del metodo contro l'intuizione del genio romantico. È vasto l'universo di autori e di grandi maîtres de l'heure, come Taine e Renan, con cui Nietzsche si confronta nell'esplorazione di movimenti e contraddizioni dell'anima moderna. Distanti dall'analitica dissezione di Stendhal si trovano le nature tropicali di Parigi, """"serra surriscaldata"""": mostri, eroi, malati della volontà e grandi criminali, bestie e idealisti. Da questo caos incandescente potrà uscire l'uomo nuovo, europeo e sovraeuropeo, lontano dalle ristrettezze dell'Europa dei nazionalismi e delle improbabili razze."" -
Santi e sciamani. Una lettura storico-religiosa della Gallia tardoromana
Nei primi decenni del V secolo l'Impero, da poco diventato ufficialmente cristiano, è travolto dalle invasioni: prima Vandali, Alani e Svevi e poi gli Unni provenienti dal centro dell'Asia irrompono nei territori occidentali, cambiando per sempre la storia d'Europa. In Gallia la crisi è più acuta che altrove e investe direttamente anche il processo di cristianizzazione che rallenta fin quasi a fermarsi, mentre culti e rituali risalenti a un passato molto più antico della conquista di Roma si scoprono sorprendentemente simili a quelli dei nuovi dominatori pagani. Attraverso un'analisi innovativa delle fonti scritte e archeologiche si delinea qui un'immagine inedita della Gallia tardoantica, provincia romana e - insieme - punto di arrivo del lungo corridoio eurasiatico che dalle steppe dell'Asia centrale arriva all'Atlantico: in questa regione, passato celtico e patrimonio romano, culti germanici e rituali sciamanici entrano in contatto e si mescolano, nel passaggio cruciale dall'antichità al medioevo. -
Bambini stregone nelle strade di Kinshasa
L'autrice racconta, in questo intenso volume, una delle esperienze più perturbanti della sua vita professionale: l'incontro con i bambini congolesi accusati di essere stregoni. Ritenuti dalle loro famiglie i responsabili di tutte le disgrazie che accadono nella comunità, i bambini vengono condotti nelle chiese del risveglio, dove sono sottoposti alle cosiddette ""pratiche di liberazione"""". Ma spesso anche queste pratiche, vere e proprie torture, non convincono la famiglia che il bambino sia ormai libero dalla stregoneria, abbandonandolo al destino di una vita per strada. La ricerca qui condotta verte sulla vita emotiva dei bambini ospitati del centro di prima accoglienza di Matete (Kinshasa), gestito dai frati guannelliani, ed è un tentativo di ricostruire ed entrare in contatto con le tragiche storie di questi bambini, con le loro angosce, le loro paure, le loro speranze."" -
L' antropologia del gesto
La figura di Marcel Jousse appare nel nostro secolo come quella di un vero e proprio Maestro Occulto, la cui influenza è rimasta sotterranea, ma perciò più profonda ed efficace. Jousse costituisce a buon diritto il precursore di quella svolta nelle forme di rappresentazione delle scienze umane, antropologiche innanzitutto, che rappresenta il portato più critico e creativo dei nostri tempi. Tale svolta è una radicale messa in questione del modello tradizionale di scrittura monologica e autoritaria, centrata sulla nozione di ""autore"""" e su una rappresentazione frontale, piatta, uniforme, euclidea, a favore di modelli polifonici e multiprospettici. Il conflitto odierno, dentro e fuori le istituzioni culturali, si gioca su queste scelte di grande portata, anche politica, dove i modi diversi di intendere la """"scientificità"""" si misurano e si scontrano. La ripresa d'interesse per il lavoro di Marcel Jousse, dopo l'attacco e la momentanea sconfitta storica che subì a opera delle istituzioni accademiche del tempo, è legata proprio a questo tema di fondo: l'inclusione della sperimentazione non solo come oggetto ma come metodo e contenuto delle scienze umane."" -
Dall'agente al vedente
In questo volume, che sancì incontrovertibilmente agli occhi dei suoi contemporanei l’imporsi di qualcosa di così radicalmente originale da doverlo da allora in avanti definire “filosofia nishidiana”, Kitaro- Nishida introduce per la prima volta alla radice del suo pensiero il concetto di luogo di assoluto nulla. Si realizza così rispetto alle opere precedenti una netta svolta concettuale che per il pensatore giapponese costituisce il tentativo di dare fondamento filosofico a ciò che si cela da sempre alla radice della cultura orientale: “vedere la forma di ciò che non ha forma, sentire la voce di ciò che non ha voce”. -
Il tuo profilo e te. L'identità dopo l'autenticità
Sempre più spesso, ci presentiamo e incontriamo gli altri attraverso i profili. Un profilo ci mostra non come siamo visti direttamente, ma come siamo percepiti da un pubblico più ampio. L'identità basata sul profilo è ormai palese ovunque, dalla cultura pop alla politica, dal marketing alla moralità. Ma troppo spesso i critici si limitano a denunciare questa presunta superficialità in difesa di un supposto ideale di espressione autentica o sincera. Questo libro sostiene che il profilo segna un cambiamento epocale nel nostro concetto di identità e dimostra perché questo è importante. Invece di polemizzare contro il profilo, gli autori delineano come funziona, come lo applichiamo senza difficoltà nella nostra vita quotidiana e come plasma i nostri valori: a livello personale, economico ed etico. Proponendo un punto di osservazione profondo e innovativo sull'impatto che i nuovi social media hanno sulla presentazione del sé, questo libro introduce anche una riflessione su come salvaguardare la propria identità in un'epoca di profilazione proliferante. -
Musica rock. Suono, ritmo, affetto e l'invenzione della chitarra elettrica
Yvetta Kajanová, in questo volume, propone per la prima volta una teorizzazione della musica rock esaminando l'apporto di tre dei suoi veicoli espressivi fondamentali, la voce, la chitarra e la batteria. La musica rock, inoltre, vi è analizzata sotto l'aspetto estetico ed etico, e identificata attraverso l'analisi di alcune delle sue caratteristiche più tipiche, tra cui pattern ritmici, riff, power chords, schemi armonici particolari e impiego di tecniche chitarristiche come picking, tapping, hammering, e ancora booster, overdrive ed effetti di distorsione. Parametri fondamentali del rock come la sonorità e l'improvvisazione sono quindi presi in esame esaminandone diversi stili, dal rock and roll all'hard rock, fino a varianti del metal come l'hardcore, il black metal, il death metal, il grindcore, il gothic rock, il progressive metal, il metalcore, lo shoegaze e il cosiddetto post-rock. L'Autrice, nel libro, si occupa infine anche di alcune tecniche vocali, come lo screaming e il growling. -
Auto da fé. Rileggere Giorgio Manganelli
Come rileggere Giorgio Manganelli, uno degli autori più studiati e meno letti degli ultimi trent'anni? E come evitare l'aneddotica che è fiorita attorno alla sua figura? Questo libro individua tre possibili strade. La prima parte dagli scritti giovanili, e dai diari ancora inediti, per capire come Manganelli sia arrivato alla sua concezione della letteratura come menzogna. La seconda indaga il suo rapporto con la letteratura inglese e con gli scrittori del cuore che ha letto e tradotto per decenni. La terza, invece, segue il Manganelli corsivista, autore di scritti sull'Italia e sul mondo contemporaneo. Alessandro Gazzoli mette così in dialogo Giorgio Manganelli con i diari di Leopardi e Pavese, con i suoi «compagni segreti» Yeats, Johnson, De Quincey, Poe e con un altro grande autore di «retroguardia» del Novecento italiano, Ennio Flaiano. -
Errante erratica. Pensare il limite tra letteratura, arte e politica
La raccolta di saggi qui riuniti presenta la vibrante riflessione sulla contemporaneità di Diamela Eltit, riconosciuta come una delle più importanti intellettuali del panorama culturale latinoamericano. Strutturato in quattro sezioni che si articolano sullo sfondo della storia cilena dilaniata dal neoliberalismo, il testo illumina il mondo globalizzato con le sue contraddizioni e i suoi paradossi. Grazie alla rappresentazione di una serie di figure minori, in transito verso il nuovo millennio, l'autrice ci accompagna tra gli spettri della dittatura, nel suo rapporto con il mondo-mercato, ci introduce all'arte e alla scrittura come spazio di testimonianza e resistenza, disegna un ritratto del corpo nei suoi vincoli con la politica. Una visione acuta e penetrante, capace di scardinare le rappresentazioni del potere, forzando il limite del conformismo e obbligandoci a pensare. -
Tenetevi il matrimonio e dateci la dote. Il lavoro riproduttivo nelle relazioni di intimità, solidarietà e cura oltre la coppia nell'Italia urbana contemporanea
Avere una storia seria e un lavoro stabile, nell'immaginario etero e omosessuale, sono i due ingredienti di un'esistenza riuscita, ciò a cui tutti dovremmo tendere. Eppure un gran numero di persone non mette più la coppia in cima alle sue priorità e vive all'interno di reti multiformi di amic*, compagn*, coinquilin*, amanti. A partire dal 2009 i movimenti queer e transfemministi italiani hanno indagato, attraverso l'autoinchiesta, i legami d'affetto, solidarietà e cura oltre la ""coppia obbligatoria"""". Memori della lezione delle femministe dei Comitati per il salario al lavoro domestico degli anni Settanta, le attiviste che hanno dato vita a questa ricerca sanno bene che anche in queste relazioni si riproduce la forza lavoro di cui il capitale ha bisogno, ma non si perdono d'animo. Nella capillare indagine dei propri legami d'affetto, delle pratiche di cura e della propria esperienza del lavoro, mappano i meccanismi minuti e diversificati dello sfruttamento, i punti in cui fa presa sulle nostre soggettività, ed è proprio lì che trovano micropratiche di resistenza e potenzialità di sovversione."" -
Come sopravvivere da psicoterapeuta
Questo classico della pratica psicoanalitica è una riserva sempre attuale di consigli sia per gli aspiranti psicoterapeuti sia per quelli già affermati. Con saggezza, ironia e partecipazione, Nina Coltart racconta i diversi passaggi della vita di una psicoterapeuta: dal concetto di vocazione al training analitico, fino all'avvio del proprio studio. Diversi aspetti della ""sopravvivenza"""" del terapeuta sono analizzati in dettaglio, come le prime sedute di consultazione o il trattamento di pazienti con ideazione suicidaria. Non si tratta di un semplice manuale, ma di una raccolta di riflessioni ed esperienze sul piacere e le difficoltà della psicoterapia. Pagine indimenticabili sulla tecnica analitica, storie cliniche, considerazioni sul buddhismo e rivelazioni autobiografiche sul delicato equilibrio tra la vita e il lavoro."" -
Il mondo naturale e il movimento dell'esistenza umana
Tra il 1950 e il 1976, malgrado le prove e i contrattempi, Patocka ha ripreso spesso la sua meditazione sul mondo nel quale viviamo e dal quale la scienza ci allontana nel momento stesso in cui ne scopre l'oggettività. I dieci saggi qui raccolti permettono di seguire l'itinerario di pensiero che ha portato il filosofo ceco a porre la questione di una fenomenologia trans-soggettiva. Nello specifico, una fenomenologia che permetta di reperire le giustificazioni di un quotidiano in cui mito, lavoro e scienza trovano senso nelle grandi manifestazioni della libertà con l'altro, ovvero il sacrificio e la cosiddetta vita normale. -
Sistema dell'intera filosofia e della filosofia della natura in particolare
Il Sistema dell’intera filosofia e della filosofia della natura in particolare, noto anche come Sistema di Würzburg, è un ampio manoscritto, variamente stratificato, composto da Schelling nel 1804, in occasione delle lezioni tenute all’Università di Würzburg. Si tratta della più coerente esposizione del sistema dell’identità. Apparso postumo nel sesto volume dei Sämmtliche Werke (1860), il manoscritto di fatto costituisce l’unico tentativo, nell’ambito dell’intera produzione schellinghiana, di presentare in organica connessione le due parti, reale e ideale, naturale e trascendentale, del sistema. L’equilibrio concettuale che ne discende, la minuziosa attenzione ai momenti di transizione, il rilievo dei luoghi di convergenza, ontologicamente apicali, tra reale e ideale consentono di seguire, pur nelle interne tensioni, l’efficace delineazione di una potente e unitaria visione teoretica, etica, estetica, infine politica, la cui peculiare tessitura ontologica, segnata da un originale sviluppo della cosiddetta “dottrina delle potenze”, ne definisce probabilmente l’aspetto più incisivo e fecondo. -
Cosmopolis. La nascita, la crisi e il futuro della modernità
In questo mirabile testo, Stephen Toulmin rilegge la storia delle idee degli ultimi quattro secoli, nell'intento di capire perché i progetti della Modernità ottennero tanto credito. Non ultima tra le ragioni di questo successo fu una ipersemplificazione che, in retrospettiva, appare irrealistica. La seduzione dell'Alta Modernità stava nella sua chiarezza astratta e nella semplicità teorica: entrambe queste caratteristiche resero i successori di Cartesio ciechi rispetto alle inevitabili complessità dell'esperienza umana. -
Concerti e sconcerti. Cronache musicali (1915-1919)
Questa raccolta curata da Fabio Francione e Maria Luisa Righi si presenta come la prima pubblicazione organica di tutti gli scritti musicali di Gramsci finora individuati sull'""Avanti!"""". Leggendo le sue cronache si vedrà come il piacere dello spettatore e l'anima pugnace del critico non si sovrappongono, ma si integrano in una miscela intellettuale unica nel panorama della critica musicale del Novecento.""