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Petronio e i Veteres Poetae a Reims
Il manoscritto latino che si trova nella Bibliothèque Municipale di Reims catalogato con il numero 2560 è costituito da 8 pagine, di cui tre contengono frammenti tratti dal Satyricon, mentre le cinque pagine seguenti contengono undici frammenti poetici di autori latini di diverse epoche. Di tutti, il volume propone l'edizione critica, con ampio commento e messa a punto dello stato degli studi. I frammenti del Satyricon sono dodici. -
A Salustio. Autoconsolazione per la partenza dell'ottimo Salustio
Nell'entourage di Giuliano, dopo la morte di Costanzo, Secundus Saturninus Salustius, prefetto d'Oriente, fu personaggio di primo piano. Nato in Gallia all'inizio del IV secolo, ricevette un'accurata educazione retorica, giuridica e filosofica. Ricoprì numerosi incarichi durante il regno di Costanzo e, durante la permanenza di Giuliano in Gallia, affiancò il giovane Cesare in qualità di consigliere. Ma nel 359 Salustio venne richiamato a Costantinopoli e in tale contesto storico si colloca l'orazione pubblicata in questo volume, un discorso di consolazione che l'autore rivolge a se stesso per la partenza dell'amico. ""La consolatio"""", edita da Marco Ugenti sulla base di un'accorta e motivata difesa della tradizione manoscritta, che migliora il testo in più punti, è corredata di traduzione italiana e di un interessante e puntuale commento."" -
Estratti e traduzioni dalle tragedie senecane
A 26 anni, scoperta la vocazione poetica, Vittorio Alfieri partecipa all'agone tragico che impegnava i letterati italiani fin dall'inizio del secolo per colmare il vuoto avvertito nel genere più prestigioso, la tragedia, privo di modelli illustri e dunque incapace di competere con il teatro francese del Grand Siècle, paradigma su cui seguitava ad esemplarsi la tragedia classicista settecentesca. Rifiutando la lingua e la cultura francese, Alfieri si volge soprattutto ai classici per impadronirsi degli strumenti dell'officina poetica. La tragedia senecana costituisce dunque il principale ""soccorso per la lettura teatrale"""", tanto da motivarlo a riprendere lo studio del latino. Gli estratti dalle tragedie di Seneca che qui si presentano (con ampia introduzione e commento) sono contenuti nel ms. Laurenziano Alfieri 4. Il manoscritto è composto da 102 cc., numerate a mano in alto a destra, e contiene scritti autografi eterogenei, cronologicamente distanziati. Le tragedie del corpus senecano riprodotte sono nell'ordine in cui si presentano: Thebais (ovvero Phoenissae, cc. 2-4), Medea (cc. 5-10), Thyestes (cc. 11-18), Oedipus (cc. 19-25r), Agamemnon (cc. 25v-33r), Troades (cc. 33-43r), Hippolytus (ovvero Phaedra, cc. 43v-51), Octavia (cc. 51v-56r)."" -
La formazione del pensiero etico di Schleiermacher
"Ogni uomo deve assolutamente trovarsi in uno stato di socialità morale, egli deve avere uno o più uomini a cui manifestare la parte più interiore della propria essenza, del proprio cuore e dei propri comportamenti. Ove possibile, non dev'esserci in lui alcuna cosa che non possa essere comunicata a chicchessia fuori di lui. Fa parte degli insegnamenti divini che, più di tutto, non è un bene che l'uomo sia solo"""". In queste righe, indirizzate alla sorella Charlotte, Friedrich Schleiermacher condensa esemplarmente il nesso fra i tre campi dell'esperienza umana che sono al centro del presente volume: la socialità [Geselligkeit], richiamata in rapporto al suo carattere morale; l'etica, a cui quel carattere immediatamente riconduce; l'ambito religioso, evocato dall'allusione agli insegnamenti divini. Il trinomio emerge nella forma discorsiva dettata dal contesto epistolare, ma in realtà le battute citate sono essenziali all'economia dell'intera opera schleiermacheriana. Esse affondano le radici sin negli anni della prima formazione, descrivendo la traccia di un percorso filosofico che si snoda precisamente intorno ai tre termini enunciati. La struttura del volume che qui si presenta è in parte tematica, in parte cronologica." -
Libro apologetico contro gli avversari dell'Istituto delle Scuole Pie-Liber apologeticus contra impugnantes Institutum Scholarum Piarum
Fino al secolo scorso l'esistenza di uno scritto di Tommaso Campanella in difesa delle Scuole Pie era nota solo attraverso due notizie indirette: l'una contenuta nel Syntagma de libris propriis, l'altra in una lettera di tale Giovan Battista Costantini a Giuseppe Calasanzio, fondatore dell'Istituto e dell'Ordine dei Chierici Regolari delle Scuole Pie o Scolopi. Composta tra il 1631 e il 1632, l'Apologia pro Scholis Piis non ebbe mai un'edizione a stampa e dovette circolare in un numero esiguo di copie, finendo più tardi nella lista di scritti perduti o irreperibili del frate calabrese. Solo nel 1932 l'allora Procuratore Generale delle Scuole Pie, L. Picanyol, rinvenne nell'Archivio Provinciale del collegio scolopico di Carcare (Liguria) un manoscritto non originale dell'opera, recante il titolo di Liber apologeticus contra impugnantes Institutum Scholarum Piarum, che resta ancora oggi l'unico esemplare superstite. Il volume presenta il testo latino e una nuova traduzione del curatore, con ampia introduzione e apparato di note. L'apparato critico al testo latino registra tutte le differenze rispetto al manoscritto e al testo delle precedenti edizioni. -
Donne tipografe a Messina tra XVII e XIX secolo
La realtà femminile a cavallo tra XVII e XIX secolo è talmente complessa da dover essere osservata sotto più prospettive, al fine di svelare tutte le molteplici e composite interferenze che la caratterizzano; il suo studio è realizzabile solo con una visione multifocale, che permetta di cogliere anche le più impercettibili alterazioni, onde evitare di cadere in banali decodificazioni. Una presenza, quella della donna nei secoli passati, che nell'approfondimento degli studi appare sempre più incisiva e rilevante; nel caso delle donne tipografe italiane in età moderna si tratta semplicemente di portare alla luce il profondo iato esistito tra un 'esserci' e un 'figurare'. Il merito del volume consiste nell'aver voluto analizzare uno spaccato territoriale che finora aveva beneficiato di indagini poco approfondite e soprattutto poco organiche e debitamente articolate. Ci si riferisce alla realtà tipografico-editoriale siciliana, in specie messinese, che nonostante meritori studi sul versante dell'attività ""maschile"""", poco, davvero poco aveva fatto registrare in riferimento al contesto femminile."" -
Mosaici antichi in Italia. Regione quarta. Pavimenti musivi e cementizi di Villa Adriana
Il volume è dedicato all'intero complesso dei pavimenti di Villa Adriana non pubblicati nello studio del 1994, a firma di Federico Guidobaldi (Sectilia pavimenta di Villa Adriana), formando con esso un corpus pressoché completo per quanto riguarda il settore dei rivestimenti pavimentali della villa. I manufatti presi in considerazione appartengono a tipologie diverse (cementizi a base fittile con tessere, mosaici sia a sole tessere sia a inserti marmorei e/o litici) e anche ad epoche diverse (dall'età tardorepubblicana a quella Adrianea e a quella tardoantica). L'Autrice si è dedicata al difficile compito di selezionare le varie fasi decorative e i risultati dell'intero studio, in buona parte sorprendenti, hanno certamente giustificato e premiato il suo impegno con acquisizioni che, oltre ad aver portato nuova luce sulle conoscenze relative alla villa e alle sue fasi costruttive e decorative, hanno aperto la via ad interpretazioni innovative nel campo del mosaico dal punto di vista della tecnica e dello stile. -
Nel tempo di una vita. Studi sull'autobiografia in Galeno
Di Galeno ci è pervenuta una gran quantità di testi attraverso la tradizione manoscritta. Questa vasta produzione letteraria ha fornito un cospicuo quantitativo di informazioni autobiografiche che l'hanno reso una celebrità ammirata da tutti: su di esse si concentra l'attenzione del volume, articolato sulla base di tre punti di vista, corrispondenti a tre 'cause efficienti' dell'autobiografia. Il primo capitolo delinea i motivi che hanno spinto Galeno ad introdurre spazi autobiografici nelle sue opere. Il secondo affronta invece il problema del 'pubblico'. Il terzo capitolo individua infine i modelli letterari di riferimento della narrazione autobiografica in Galeno, sulla base dell'analisi di passi selezionati, descrivendo anche le strategie narrative e gli elementi di profonda letterarietà che interessano gli spazi autobiografici. -
Finestre sul futuro. Fato, profezia e mondi possibili nel plot dell'Edipo Re di Sofocle
Tutti i racconti che aprono una finestra sul futuro generano la medesima aporia di fondo: se è in qualche modo dato loro di conoscere in anticipo il futuro, gli uomini non potranno non cercare di modificarlo. I problemi si acuiscono quando il futuro intravisto sia un futuro necessario: in presenza, in altri termini, di un 'fato'. In Grecia il complesso nodo creato dall'intreccio tra determinismo e libertà individuale è al centro di numerose narrazioni. In pochi testi antichi le problematiche connesse al racconto oracolare con una finestra sul futuro sono efficacemente tematizzate come nell'Edipo Re, o per altri aspetti nel Filottete, per questa ragione il dramma sofocleo, sebbene costituisca, sotto questo profilo, più l'eccezione che la regola, rappresenta il filo conduttore di questo volume. -
Finestre sul futuro. Fato, profezia e mondi possibili nel plot dell'Edipo Re di Sofocle
Tutti i racconti che aprono una finestra sul futuro generano la medesima aporia di fondo: se è in qualche modo dato loro di conoscere in anticipo il futuro, gli uomini non potranno non cercare di modificarlo. I problemi si acuiscono quando il futuro intravisto sia un futuro necessario: in presenza, in altri termini, di un 'fato'. In Grecia il complesso nodo creato dall'intreccio tra determinismo e libertà individuale è al centro di numerose narrazioni. In pochi testi antichi le problematiche connesse al racconto oracolare con una finestra sul futuro sono efficacemente tematizzate come nell'Edipo Re, o per altri aspetti nel Filottete, per questa ragione il dramma sofocleo, sebbene costituisca, sotto questo profilo, più l'eccezione che la regola, rappresenta il filo conduttore di questo volume. -
«Nel suo profondo». Miscellanea di studi danteschi (1265-20015)
A settecentocinquanta anni dalla nascita, ""Italianistica"""" dedica un numero monografico a Dante. Gli autori si sono cimentati con testi differenti (Vita nova, Rime, Commedia, Epistole, Egloge) e temi trasversali, dando vita a sedici contributi che aprono nuove prospettive di ricerca e di discussione su argomenti legati al mondo dell'Alighieri. L'itinerario prende le mosse dalla Vita nova, seguita dalle Rime, a cui sono dedicati tre saggi. Seguono le lecturae della Commedia: tre sull'Inferno, due sul Purgatorio e una sul Paradiso. A seguire, sono prese in considerazione Epistole e Egloge. Infine, due articoli che affrontano concetti-chiave e una figura cardine nell'opera dantesca, sul versante laico - la cortesia e la curialitas - e su quello teologico - la figura di Maria Vergine."" -
Tra lyra e aulos. Tradizioni musicali e generi poetici
I saggi raccolti in questo volume costituiscono la versione riveduta e ampliata dei contributi presentati nel settembre 2014 a Urbino, in occasione del VII Annual Meeting di Moisa - International Society for the Study of Greek and Roman Music and its Cultural Heritage -, a conclusione della Scuola Estiva di Metrica e Ritmica Greca. Il tema prescelto intende promuovere una comune riflessione sui tratti che specificamente caratterizzano le diverse tradizioni musicali, aulodica, citarodica, lirica, e sul loro diverso combinarsi con i generi poetici propri del patrimonio letterario greco e romano. Tutti gli articoli arrecano un importante contributo alla ricostruzione dell'antico paesaggio sonoro e musicale, visto per sé e studiato nella sua contestualità sociale e funzionale, con numerosi apporti innovativi e una ricca serie di filoni d'indagine. -
Villa Adriana. Accademia. Hadrian's secret garden. Con Altro materiale cartografico. Vol. 1: History of excavations, ancient sources and antiquarian studies from XVth to the XVIIth centuries.
Villa Adriana vicino a Tivoli (Roma) è la più grande e famosa villa romana imperiale. Al suo interno, l'area chiamata Accademia è invece poco conosciuta perché si trova in una proprietà privata, nella parte meridionale, e non è aperta al pubblico. Questo è il motivo per cui l'autrice ha deciso di focalizzare su di essa la sua attenzione, utilizzando per la prima volta una tecnologia digitale e una tecnica a scansione laser per tracciare una nuova pianta aggiornata della struttura. Oltre a questo, il volume presenta l'analisi delle fonti, degli studi antiquari e delle mappe e disegni antichi, per vedere che cosa era stato fatto e analizzato in precedenza: uno straordinario viaggio tra i più grandi artisti di tutti i tempi, antiquari e architetti, che hanno visitato e studiato l'Accademia e il resto della Villa nel corso dei secoli. -
Le funzioni del silenzio nella Grecia antica. Antropologia, poesia, storiografia, teatro. Convegno del Centro internazionale di studi... (Urbino, 9-10 ottobre 2014)
Che il silenzio sia una forma di comunicazione in alcuni casi più efficace della parola non è un'idea nuova. I significati del silenzio, le sue applicazioni, la sua stessa forza persuasiva erano ben noti agli antichi che non di rado si sono interrogati sulla sua essenza e sulle sue funzioni. Il silenzio come difesa, il silenzio come offesa, il silenzio come paura, il silenzio come tracotanza, il silenzio come prescrizione. Il silenzio, al pari della parola, è espressione diretta di uno stato d'animo in stretto rapporto con le reazioni del corpo e obbedisce all'esigenza, più spesso intima ma talvolta anche corale, di manifestare emozioni, trasmettendole mediante una afonìa carica di significati. Nel volume che qui si presenta e che raccoglie gli Atti di un Convegno tenuto ad Urbino nel 2014, il tema del silenzio nell'antica Grecia, i suoi significati e il suo valore, è affrontato da varie prospettive, dall'antropologia alla letteratura al teatro. Si va dallo studio del silenzio rituale, tipico dell'ambito religioso e di preghiera, ma anche legato strettamente alla sfera della morte, al silenzio e alla segretezza legati alla politica e alla strategia militare, in cui l'individuo stesso è portato a tacere sotto la spinta di determinate pressioni. -
Giorgio Chiesura
"Con questo volume si presentano gli Atti del convegno intitolato Giorgio Chiesura, tenutosi a Padova il 10 e l'11 giugno del 2014. A innescare il richiamo dell'interesse critico su questa figura di scrittore è stata la presenza del 'Fondo Chiesura' nell'Archivio degli Scrittori Veneti del Novecento, archivio annesso all'Università degli Studi di Padova e diretto da Cesare De Michelis. Si tratta di un lascito ricchissimo che i familiari di Giorgio Chiesura hanno donato perché fosse custodito e soprattutto messo a disposizione degli studiosi. Enza Del Tedesco, illustrando il Fondo che di questi Atti è il seme generatore, ci dice che """"il materiale conservato riguarda l'intera biografia dell'autore, a cominciare dai diari di prigionia dove è internato dal settembre 1943 al 25 aprile 1945, fino ai numerosi dattiloscritti dell'ultimo romanzo rimasto inedito, al quale Chiesura lavora dal 1971 fino al 1984, e che continua a rimaneggiare fino al 1987. Si conserva inoltre un voluminoso carteggio a editori, scrittori, traduttori e saggisti, ai quali e con i quali Chiesura scrive del proprio lavoro"""". Tale materiale costituisce un bacino proficuo di indagine e anzi si spera che questo volume, in cui per la prima volta si tenta di delineare criticamente il profilo dello scrittore, della sua opera e della sua figura di intellettuale e uomo, rappresenti la spinta utile per nuove investigazioni"""". (Dalla Premessa)." -
Federico Caffè nel pensiero economico italiano
"Federico Caffè nasceva a Pescara il 6 gennaio 1914, all'alba della prima guerra mondiale. In tempo per trascorrere infanzia e giovinezza nel naufragio degli ideali liberali che avevano costruito l'Italia. In tempo per testimoniare, prima del boom economico, la fame e la miseria che affliggevano gran parte del paese. In tempo per vivere l'effervescenza del secondo dopoguerra, ma anche il mancato compimento del processo di sviluppo economico che ne seguì. Una vita nel Novecento, dunque, costretta, parrebbe, da quanto le accadeva intorno ad una forzata disillusione, addirittura ad una fine di disperazione. Così, tanti hanno letto in quello scomparire improvviso il 15 aprile 1987 l'esito di un tramonto delle idealità dopo una vita di servizio alla propria famiglia, al proprio insegnamento, al proprio paese. Del Novecento italiano Federico Caffè non fu un testimone passivo e disincantato. Scelta la strada dell'economia, si dedicò alla sua parte attiva, quella politica economica che riscattò da arte pratica a disciplina degna di autonomia scientifica. L'economia non aveva senso se non indirizzata verso uno scopo di maggior benessere sociale; un fine, questo, di chiaro valore etico e politico. L'economista, dunque, diveniva con Federico Caffè un intellettuale la cui azione si esplicava non solo nell'accademia ma nei giornali di ogni coloritura politica, nell'editoria e nella consulenza ad istituzioni quali la Banca d'Italia ed il sindacato"""". (Dall'Introduzione)" -
La cucina del racconto. Linguaggi e culture del cibo
Il volume introduce alla lettura di 'piatti' confezionati per ""Fictions"""" XIV da un gruppo di studiosi eterogeneo sotto il profilo delle personali vocazioni disciplinari, come del resto è d'obbligo nell'affrontare un grande tema collettivo quale quello del cibo, dei suoi linguaggi e delle sue implicazioni culturali, riflessi in una pluralità di opere e testi narrativi, lontani fra loro nel tempo e nello spazio. La scelta è stata quella di optare per piatti e pietanze essenziali proposti attraverso un ripensamento critico sistematico, seppur differenziato dal punto di vista dell'approccio teorico e delle soluzioni metodologiche. Come testimonia la Bibliografia, che offre una mappa rappresentativa dell'arte dell'alimentazione e insieme dell'arte della letteratura, la produzione internazionale in questo campo è amplissima ed in costante evoluzione."" -
Amatorium Drama. Il cantico dei cantici nel commento di Origene
Nel volume, dopo aver analizzato l'interpretazione spirituale che Origene presenta per l'amore descritto nel Cantico dei Cantici, l'autore passa a descrivere i progressi dell'amore, fino alla carità perfetta; l'amore è inteso nel suo significato primario (amore di Dio) o nel significato che deriva da esso (amore del prossimo); così è associato al suo significato più alto, teologico, di caritas. Emergono da questo studio gli innumerevoli significati associati ai termini amor e caritas e il fondamentale lavoro di Origene, uno dei maggiori teologi dell'antichità, attraverso una ricerca sistematica sui nomi dell'amore nel Commento al Cantico dei Cantici. Del Commento di Origene, l'autore descrive la ricchezza dei contenuti e il fascino delle suggestioni nelle parole che esprimono il progredire dell'amore fino alla carità perfetta. -
Le sacrifice humain dans le monde égéen et dans les civilisations périphériques. Colloque international (Milano, 27-28 ottobre 2014)
Il volume, fascicolo monografico della rivista ""Pasiphae"""", ospita gli Atti di un colloquio internazionale sul tema del sacrificio umano nel mondo antico e raccoglie le testimonianze di studiosi, italiani e non, esperti nello studio delle Civiltà egee e del Vicino Oriente. Nonostante che il sacrificio umano sia stato a lungo un argomento tabù, la ricerca dimostra la presenza di questa pratica nelle civiltà arcaiche, dalla Grecia micenea all'Egitto, da Cipro a Creta e, infine, anche nella Roma arcaica. I sacrifici umani erano eventi eccezionali, destinati sia ad evitare disastri collettivi sia a facilitare sforzi di natura sociale, in un chiaro rapporto tra offerta individuale e interesse pubblico. Dai contributi raccolti si dimostra, con sempre maggiore evidenza, che i miti e le leggende (per esempio, il mito di Ifigenia, i riti legati al culto di Dioniso, il sacrificio di Isacco) pongono fortemente le loro radici nella storia reale. D'altro canto, le ricerche, sempre più avanzate, dimostrano la straordinaria convergenza nella pratica del sacrificio umano esistente nelle civiltà oggetto del colloquio: dalle scoperte di Cnosso a quelle di Kydonia, dagli scavi di Khania a quelli di Lapithos a Cipro, appare chiaro come l'atto di sacrificare un essere umano sia presente in tutto il Mediterraneo orientale, fino alla Grecia e a Roma."" -
La «mirabile» natura. Magia e scienza in Giovan Battista Della Porta (1615-2015). Atti del Convegno internazionale (Napoli, 13-17 ottobre 2015)
Giovan Battista Della Porta, una delle personalità più intriganti del tardo Rinascimento, beneficiò presso i contemporanei di notevole fama, in Italia e all'estero. Ne sono eloquente testimonianza le numerose edizioni delle opere, tradotte in vari paesi, e i frequenti riferimenti ai suoi scritti presenti in opere successive. Il volume che qui si presenta raccoglie gli Atti di un Convegno internazionale che ha voluto apportare ulteriori contributi alla comprensione della personalità, degli interessi, degli approdi letterari e scientifici di quest'autore, in occasione del quattrocentesimo anniversario della sua scomparsa. Con organicità le relazioni, al di là della loro validità scientifica individuale, si inseriscono nel mosaico complessivo dell'iniziativa, tracciando un itinerario ermeneutico sulla figura e l'opera del Della Porta di non comune profondità e di spiccato pregio documentario.