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La filosofia futura (2015). Vol. 5: Sul fondamento.
In questo numero contributi di: Riccardo Berutti, Massimiliano Cabella, Nicoletta Cusano, Andrea Dal Sasso, Leonardo Messinese, Emanuele Severino. -
Roulette
Ante, un veterano della guerra dei Balcani degli anni Novanta, è un giocatore d'azzardo compulsivo che cerca rifugio nelle sale da gioco di Zagabria. Ha perduto tutto: denari, famiglia, ideali, amicizie. Vive di risentimento e di solitudine in una società in cui capitalismo e nazionalismo la fanno da padroni. Giunto a un punto di non ritorno e ormai in cura psichiatrica, decide di lasciare ai numeri della roulette il governo del suo destino. Inizierà cosi la sua vera avventura: estorcerà denaro al suo ex datore di lavoro che lo ha licenziato, consegnandogli una foto compromettente della moglie; verrà brutalmente picchiato; sarà accolto in uno strano rifugio di peccatori, dove un diabolico professore si diverte a speculare sulle colpe degli ultimi; scoprirà un assassinio e costringerà l'omicida a vendicarsi al suo posto. Pareggiati apparentemente i conti, deciderà di puntare tutto sullo zero e di ricominciare da una pistola al cuore. Non morirà, ma la roulette smetterà di girare. Almeno fino alla scoperta finale. -
Calciologia. Per un'antropologia del football
Il calcio è una straordinaria occasione - per ora parzialmente persa - di educazione, fratellanza, conoscenza, studio dei popoli e delle loro culture, se non fosse che una misteriosa volontà di autodistruzione ce ne mostra la parte peggiore: la violenza, il razzismo, il business, la corruzione, quando invece dovrebbe essere soprattutto scoperta, curiosità, cultura. Perché permette di guardarsi dentro, perché ci dice di ""che pasta siamo fatti"""", e da chi siamo circondati. Per tutte queste ragioni, il calcio è uno straordinario oggetto di indagine antropologica in quanto """"contiene"""" tanto, se non tutto, della cultura, della nostra vita: è danza, guerra, linguaggio, letteratura, competizione, caso, simulazione, vertigine. Ancora, è politica e business, poesia e scienza. Il volume ripercorre """"casi"""", vicende storiche, narrazioni epiche e memoria di grandi squadre - l'Ajax di Cruijff, il Brasile di Pelé, il Milan di Sacchi - e di grandi campioni - da Garrincha a Jasin, da Tardelli a Rivera, a Sòcrates - in cui il calcio emerge in tutta la sua dimensione eroica, epica, religiosa. Sport giocato con i piedi, il football è il regno dell'imprevedibilità, un gioco nel quale Davide può battere Golia. La palla cioè """"è"""" il destino, il rischio, il fato, la vita stessa; nella sua sferica e innocente irrazionalità, rappresenta un monito continuo sulla caducità delle imprese dell'uomo. Prefazione di Darwin Pastorin."" -
Aung San Suu Kyi. Il futuro della Birmania. Oltre la politica
Birmania, detta anche Myanmar, è un paese di luce e di sorrisi. La sua è una storia di turpitudini e di felicità in cui stolti scalzacani vanno al potere e un'umanità inquieta alleva un futuro di arcobaleni. Uno scampolo di donna si mette di traverso, insegna la vita e raddrizza la storia. Adesso ad Aung San Suu Kyi tocca il compito più ingrato: governare. -
Lessico del cinema italiano. Forme di rappresentazione e forme di vita. Vol. 3
Il cinema italiano non è stato mai un cinema nazionale, pur essendo profondamente italiano. Ha individuato uno stile e un modo di vita, piuttosto che un'identità. È stato un cinema tutto radicato nella carne viva del presente, in un sentimento della contemporaneità libero da ogni astrattezza. Un cinema estroflesso nel mondo, preso anche dal suo caos, capace di costruire una vicinanza assoluta tra forme di rappresentazione e forme di vita. È a partire da questa vicinanza che è stato pensato e composto il ""Lessico del cinema italiano"""". Un'opera in tre volumi che proietta uno sguardo nuovo e costruisce una mappa concettuale inedita della grande tradizione del cinema italiano. Quotidiano, Religione, Storia, Tradizione, Ultimi, Vacanza, Zapping sono le voci, a cui si aggiunge una postfazione, che compongono questo terzo volume. Ogni voce, conclusa da una filmografia di venticinque titoli scelti da ogni autore, si apre con il riferimento ad un film recente del cinema italiano, perché ogni sguardo al passato non può che essere un modo per comprendere, altrimenti e meglio, il presente."" -
Dialettica dell'ironia romantica
La ""Dialettica dell'ironia romantica"""" si cristallizza intorno ai frammenti dell'opera di K.W.F. Solger - autore solo recentemente entrato nella riflessione filosofica ed estetica contemporanea - per sondare l'abisso del negativo che si è aperto tra una realtà esteriore senza coscienza e un'interiorità soggettiva priva di oggetti. La questione della parusia conduce, attraverso le metamorfosi della struttura riflessiva dell'ironia, ai nodi problematici di una dialettica negativa del particolare, di una teoria dell'allegoria e del simbolo e di una concezione della natura nei suoi rapporti con la storia e con l'idea. Tali metamorfosi costituiscono una costellazione concettuale della quale l'ironia risulta essere il centro assente. La sua struttura estremamente caduca e fragile sfocia nel paradosso e nell'enigma, perché se si dà vita, questa passa attraverso la morte."" -
La parola data. Interviste 2008-2016. Con DVD video
Il testo è composto da una serie di interviste fatte a Milo De Angelis tra il 2008 e il 2016 da giornalisti, critici e amici che hanno così creato pagine corali. Dice lo stesso poeta: ""in questi colloqui vengono chiariti e approfonditi i temi classici che percorrono tutta la mia opera (l'adolescenza, il gesto atletico, la morte, la solitudine, il carcere) con una varietà di voci che mutano a seconda dell'interlocutore e della situazione in cui avviene il dialogo"""". Il DVD di Viviana Nicodemo lo vede protagonista nei luoghi (in prevalenza milanesi) della sua poesia: strade, bar, campi sportivi, edicole notturne che sono lo scenario in cui avviene la pronuncia poetica."" -
Lettere a un compagno
Il libro raccoglie le lettere scritte in quasi cinquant'anni da uno dei massimi poeti del nostro tempo, Edoardo Sanguineti, a Fausto Curi, che, oltre che suo amico, è stato un lettore assiduo dei suoi libri e un critico attento delle sue poesie. Fin da una prima lettura le lettere si rivelano un documento prezioso sia per lo storico sia per il lettore comune. In esse, infatti, oltre a raccontare alcuni episodi particolarmente interessanti o dolorosi della propria vita, Sanguineti dichiara la poetica che è alla radice della sua poesia e analizza la struttura e il senso di alcune delle sue opere più importanti. Letteratura, politica, viaggi, quotidianità emergono di continuo da queste pagine spesso affascinanti. -
Il panorama della filosofia francese contemporanea
Nel XX secolo c'è stato un grande momento filosofico francese-, poco meno di cinquant'anni che vanno da ""L'essere e il nulla"""" (1943) di Sartre fino a """"Che cos'è la filosofia?"""" (1991) di Gilles Deleuze e Felix Guattari. In mezzo una serie di nomi -Bachelard, Merleau-Ponty, Lévi-Strauss, Althusser, Foucault, Derrida, Lacan - e dei progetti filosofici molto diversi tra di loro che tuttavia hanno condiviso una sensibilità comune. Più che dei filosofi sono stati un gruppo di avventurieri del concetto che hanno rivoluzionato la scrittura filosofica; che sono stati protagonisti della scena politica; che hanno tirato fuori la filosofia dall'accademia per mischiarla alle espressioni più contemporanee della modernità (cinema, sessualità, società). Una manciata d'anni in cui la filosofia è stata attraversata da un desiderio che la vita e il concetto non fossero più separati l'una dall'altro."" -
Corso di psicologia. Liceo Henri IV 1892-1893
Il Corso di Psicologia raccoglie le lezioni tenute da Bergson tra il 1892 e il 1893 presso il Liceo Henri IV. Il filosofo è in un periodo cruciale della propria produzione filosofica, tra Il saggio sui dati immediati della coscienza (1889) e Materia e memoria (1896). Se in linea generale Bergson tende a separare ricerca filosofica e attività di docenza per ragioni di ordine didattico, il Corso di Psicologia rivela, dietro il suo stile semplice e colloquiale, il laboratorio del pensiero bergsoniano. Fin dalle prime lezioni si rintracciano i grandi temi-problemi della filosofia di Bergson: dall'impossibilità di misurare i fenomeni della coscienza alla questione della memoria, dall'immaginazione creatrice al genio. Inoltre, come nelle opere maggiori, anche nel Corso di psicologia il confronto con la tradizione filosofica e il dibattito scientifico dell'epoca è serrato e puntuale. -
The walking dead. Contagio culturale e politica post-apocalittica
In onda negli Stati Uniti e sulle reti di oltre cento paesi nel mondo dal 2010, The Walking Dead si è imposto, negli anni, come uno dei casi televisivi di maggiore successo a livello globale, generando, allo stesso tempo, un vasto e variegato fenomeno di fandom e di culto. Lo show, originariamente sviluppato dall'autore dell'omonima serie di fumetti Robert Kirkman e dal regista di popolari blockbuster hollywoodiani Frank Darabont, si inserisce pienamente nella corrente della contemporanea ""serialità complessa"""": sul piano della rappresentazione, mette in scena - sotto la coltre del genere horror e del """"racconto di zombie"""" - alcune delle questioni più sentite nelle società occidentali (il diritto di rinchiudersi entro """"comunità sicure"""" e di difenderne i confini; i limiti della libertà individuale e la gestione politica della violenza; l'ossessione per le malattie epidemiche...). In quanto prodotto dell'industria culturale contemporanea, poi, The Walking Dead costituisce un """"franchise"""" transmediale che non solamente si sviluppa su differenti piattaforme ed """"estensioni"""" (fumetto, serie, videogiochi...), ma dà vita a un ciclo continuativo di interazioni e discussioni - condotte in particolare on line e attraverso i social media - che rendono denso e vitale il circuito che collega produzione, distribuzione e consumo. Questo volume intende offrire un'analisi e una guida approfondita a uno dei fenomeni più rilevanti della cultura popolare degli anni Duemila."" -
Willard van Orman Quine e l'incertezza ontologica
C'è una tensione all'interno del sistema di Quine: il suo realismo ci porta a credere che la realtà debba essere così come le nostre migliori teorie dicono che sia, ma i suoi assunti semantici - cioè la sua maniera di concepire le dinamiche del significare e del riferirsi ad oggetti - ci gettano in uno stato di incertezza radicale attorno a ciò che vale come oggetto delle nostre teorie. Questo libro si propone di allentare tale tensione, scandagliando il dominio di questa incertezza e mettendone in luce i confini, con il fine di mostrare come la forma di realismo più consona a Quine sia un realismo che guardi non ad oggetti singolarmente denotati da termini, ma alla maniera in cui gli oggetti sono interrelati, alle strutture che in sistemi di oggetti sono realizzate. -
La filosofia di Suzanne Vega. Neighborhood Buddhas
Suzanne Vega è curiosa. Curiosa della vita di altri esseri umani. Una curiosità empatica e discreta, basata sul rispetto per la diversità, la fragilità e la forza di ognuno e ognuna. Il buddismo che la cantautrice newyorkese pratica dalla metà degli anni Settanta - la scuola di Nichiren Daishonin - s'incentra proprio sul profondo rispetto per la vita di ogni persona, considerata un Budda qui e ora, così com'è. Al di là di ogni possibile discriminazione, incluse quelle legate all'identità di genere e all'orientamento sessuale, come emerge chiaramente dalle canzoni di Suzanne. Il destino e la possibilità di trasformarlo, la fiducia laica nell'eternità della vita, la dialettica tra solitudine creativa e fiera appartenenza a una comunità sono i temi di molti brani di Vega. Una delle voci più dolci della popular music contemporanea affronta senza reticenze le questioni inerenti alla nascita, alla malattia, all'invecchiamento, alla morte, cercando sempre di trarne un significato e un valore. -
Cultura e vita
Questo secondo volume della Biblioteca di Cultura Polacca comprende una selezione di saggi di Stanistaw Brzozowski (1878-1911), qui raccolti e presentati per la prima volta in traduzione. La riflessione di Brzozowski, eminente filosofo, scrittore, critico letterario polacco, costituisce un contributo eccezionale alla filosofia della cultura in Europa, ponendosi al crocevia di correnti contemporanee del pensiero tedesco, francese, italiano, anglo-americano e russo, messe in dialogo con la vivace tradizione polacca della filosofia dell'azione. La teoria della cultura di Brzozowski, intrapresa sullo sfondo di una filosofia del lavoro e dell'emancipazione dell'individuo, è un'eccellente controproposta rispetto alle concezioni elaborate in Europa all'inizio del Novecento (Rickert, Windelband, Simmel, Croce, per esempio). Il libro documenta il pensiero di Brzozowski nella sua espressione saggistica, che è quella in cui l'autore mostra tutta la sua brillante maestria, e nella sua ricerca sempre rigorosa e insoddisfatta, dai tentativi di superare l'impasse nichilistica attraverso il richiamo ai valori e il recupero della grande tradizione romantica polacca fino alla temporanea, problematica adesione al materialismo storico e al conclusivo riavvicinamento alla visione cattolica. Il saggio Umorismo e diritto è l'esemplare condensato di un pensiero che concretizza le sue tensioni e i suoi sviluppi riflettendo sulla cultura, la letteratura e la storia sociale di due grandi tradizioni come quella inglese e quella italiana. -
Una filosofia attraverso la storia della filosofia
"I temi di ricerca di Giuseppe Riconda [...] possono essere sommariamente ricompresi in un arco di pensiero che va dal personalismo ontologico all'ermeneutica dell'esperienza religiosa, dall'indagine sul problema del male alla rivendicazione della concretezza dell'esperienza per la filosofia - però, bisogna dirlo, cercando sempre di porre in risalto quell'alone d'inesauribilità e di mistero che questa porta con sé. Per il pensiero filosofico, secondo Riconda, non si tratta infatti di quel tipo di esperienza di cui parlano le scienze naturali o quelle umane [...], bensì di un'esperienza che affonda le radici in una dimensione dell'essere oscura e misteriosa, che richiede da parte del pensatore continui approfondimenti per far chiarezza sul rapporto che lo stesso filosofo [...] intrattiene con il mondo. E, ancora, si tratta di una relazione con il mondo che si apre, inspiegabilmente, ad una dimensione di trascendenza, la quale fa dire a Riconda che l'uomo, in quanto persona, non si esaurisce mai nel suo rapporto orizzontale con il piano dell'immanenza."""" (dalla Prefazione di Gianluca Cuozzo)." -
Archeologia del concetto di politico in Carl Schmitt
L'opera si propone di ricercare l'origine del concetto di politico in Cari Schmitt, attraverso la lettura e l'analisi ragionata dei testi del giurista tedesco e dei commenti di alcuni tra i suoi maggiori studiosi. Muovendo dal concetto di rappresentazione a quello di politico per arrivare a quello di valore e scoprire l'origine del 'politico' e il suo fondamento nichilista. -
Un insostenibile voglia di vivere. Frammenti di memorie e riflessioni
"Un'insostenibile voglia di vivere"""" è la prosecuzione di """"In fondo al giardino"""". Il protagonista è lo stesso, gli anni sono diversi: vanno dalla formazione scolastica, ai primi amori, ai soggiorni in città e ambienti diversi. Accanto alle memorie non mancano riflessioni: su quella malattia che per non pochi è la vita, sul modo di fronteggiarla scrivendone, e sul rinascere da questo di una difficile voglia di vivere. Il discorso si articola su più tempi: i tempi davvero lontani in cui le cose sono accadute, i giorni loro vicini delle prime notazioni, i tempi lunghi di riletture casuali disperse negli anni e dei primi progetti di narrazione; infine i tempi della terza età in cui, tra Milano e Bonassola, riprendo tutto in mano e cerco di dare una fisionomia alla storia, in vista di eventuali letture altrui. Ricordi prendono improvvisi alla gola. Parole salgono spontanee e subito si ritraggono - ansia di fermarle. Ricordare: il passato non è nostalgia né rammarico, ma fonte di vita. Che l'oblio spegne. La mia via di scampo è questa voglia di parole, la felicità di parole trovate." -
Alle origini del sacro. L'esperienza religiosa in Rudolf Otto
La riflessione di Rudolf Otto è stata sovente oggetto di interpretazioni forzate e riduttive che, concentrandosi quasi esclusivamente sulla sua celebre opera ""II Sacro"""" del 1917, ne hanno enfatizzato il carattere irrazionalistico. Il volume, analizzando a fondo i motivi d'influenza filosofici (Lutero, Kant e Fries) che caratterizzano il pensiero di Otto dagli esordi al capolavoro del 1917, si propone di ripensare la carica irrazionalistica attribuita alla sua riflessione teologico-filosofica, evidenziando la continuità tra i suoi scritti. In modo particolare, lo studio intende mettere in luce la convergenza tra fondazione gnoseologica e analisi fenomenologica a partire da una riproposizione interpretativamente originale della nozione di """"sentimento""""."" -
La forza dei dettagli. Estetica, filosofia, storia, epistemologia da Warburg a Deleuze
Tutto non è dettaglio, ma ci sono dettagli dappertutto. A partire dalla ""scienza senza nome"""" di A. Warburg, che ha permesso di pensare i dettagli come qualcosa che può trasformare radicalmente il nostro comune sentire e conoscere, fino a G. Deleuze, la cui filosofia delle singolarità e delle molteplicità ha aperto prospettive del tutto nuove alla riflessione teoretica, il problema dei particolari e dei dettagli si rivela sorprendentemente ricco di potenzialità. Questo libro prova a indicare un percorso che possa mostrare non solo la crucialità della questione, ma la valenza di apertura che un """"pensiero dei dettagli"""" offre a chi ha il coraggio di inoltrarvisi. Il lavoro su Parigi di W. Benjamin, le acute analisi di Kracauer su fotografia, cinema e storiografia, i giochi di scala su cui si è soffermata la microstoria in Italia e la particolarissima """"epistemologia dei dettagli"""" proposta da G. Bachelard si propongono nei rispettivi capitoli come una guida progressiva per capire in cosa consista quella che qui viene chiamata """"la forza dei dettagli""""."" -
L' ultimo europeo. 2284
Nel 2284 l'Europa è frammentata, abitata da genti imbarbarite ridotte alla fame, a parte una zona protetta chiamata Nuova Europa, dove esiste una civiltà ipertecnologica. In questa società ideale ogni desiderio può essere soddisfatto, anche se solo mentalmente: un Grande Cervello Elettronico coordina i pensieri e le azioni di tutti. Ma l'incremento demografico opprime tutto il pianeta e la sovrappopolata Asia invade il continente europeo. I neoeuropei, incapaci di distinguere la realtà esteriore dalla realtà mentale, rischiano di scomparire. Uno studioso del passato dovrà lasciarne testimonianza, ricorrendo agli antichi strumenti della carta e dell'inchiostro. Un romanzo ""sociologico"""" e amaramente ironico, dal finale inaspettato e drammatico, cheta riflettere sulla crisi dell'Europa di oggi.""