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Nello specchio di venere
La potenza della bellezza è qualcosa di grande luminoso, ma anche tenebroso, oscuro in un continuo rapporto tra Apollo e Dioniso, elevazione ed ottundimento della mente. In questo rapporto ambiguo che ferisce ma al contempo consola ed eleva verso il cielo e lo spirituale, vi è la forza ultima della bellezza. Vi sono tuttavia epoche come l'attuale dove la bellezza viene talvolta appiattita sulla banalità, se non sulla volgarità, un incolore che la riduce alla superficiale percezione esterna, in una perdita di senso del soggetto. Nell'involgarimento vi è il suo svuotamento, ossia la riduzione al puro aspetto materiale del consumo, dove si perde la sua capacità di elevare l'anima al mistero della divinità, all'intuizione dell'assoluto, la parola perde la sua forza creativa. Con la prefazione di Alessandro Quasimodo. -
Filomenta e la vita
Stati d'animo, racconti vissuti. Persone, nel viaggio quotidiano, persone comuni, speciali, nella loro normalità, senza riflettori. Di speranze, ribellioni, che concedono sogni al loro vivere, che provano a rialzarsi. Persone di tutti i giorni, dietro le quinte. Sono le piccole cose, che ci insegnano a volare, sono le piccole persone, che ci aiutano a rimanere in piedi. Mondi paralleli, al volersi mostrare, all'opulenza. Mondi quasi senza specchi Vite nascoste, negli affanni del nostro tempo Uscendone, vincitori e vinti. Parte del ricavato di questo libro andrà a sostenere i progetti di ricerca scientifica sulla fibrosi cistica adottati dalla ""Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica - Onlus, delegazione di Acqui Terme""""."" -
Le porte dell'amore
Dal mio cuore sono sgorgate parole, suoni e sentimenti. Ho osservato la natura: fuori e dentro di me. Sono nati quarantuno componimenti in versi liberi e sciolti: versi liberi, perché non rispettano né uno schema metrico né rime e non si basano su un numero fisso di sillabe; versi sciolti, perché non sono legati tra loro da rime, anche se talvolta sembra rilevarsi assonanza tra le parole che chiudono versi successivi tra loro. Ho fatto questa scelta, perché ho voluto assecondare il ""battito del cuore"""", il """"flusso di coscienza"""" e di sentimento. Il ritmo che ho suggerito è un ritmo spesso sincopato, talvolta sospeso perché assorto nella sorpresa dell'emozione. Ho voluto lasciare spazio al suono della Natura e dell'Anima. I contenuti dei componimenti sono vari. Alcuni hanno riferimento al ritmo della Natura, al succedersi delle stagioni e ai fenomeni vissuti come risonanza nella mia anima che si sente in essi coinvolta. Altri nascono dalla riflessione su eventi drammatici dei quali talvolta sono attonito spettatore, talaltra vissuti con esperienza personale. Sempre sento in me la spinta, anche se doloroso è il momento, a superare la prova. Luce e tenebra, dolore e felicità: sono perenni suggestioni che l'amore suscita quando apre le porte del cuore. Con i miei componimenti mi esprimo con sincerità di sentimento e di emozione, senza retorica, quasi bisbigliando, per pudore di svelare la profondità dell'anima."" -
Sguardi. Fra l'infinito e il tempo
«Anna Maria Castelli, mossa dall'amara consapevolezza che ancor oggi le donne subiscano ingiustizie e discriminazioni a casa, al lavoro e nella società, ci ricorda che finalmente è giunto il momento del cambiamento reale e definitivo. [...] Dopo le manifestazioni e le numerose battaglie del secolo scorso, è giunto il tempo delle donne libere, emancipate, consapevoli, degne di rispetto e considerazione. [...] Le donne si scontrano ancora con una società che talvolta le discrimina e le sottovaluta, senza prendere nella dovuta considerazione le loro esigenze. » Tratto dalla prefazione di Hafez Haidar. -
Zefiro 2022
Il titolo dell'opera, ""Zefiro"""", implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori. All'interno dello Zefiro (vento simile alla brezza, messaggero della primavera, viene raffigurato come un giovane alato, che tiene in mano un mazzo di fiori primaverili)."" -
Ghibli 2022
"Il titolo dell'opera, 'Ghibli 2019', implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori. All'interno del 'Ghibli 2019' si susseguono, in ordine alfabetico: Calcagni Demina con """" Eterni viavai"""", Coluccia Enrica Angela con """"Attraverso trame invisibili"""", Montacchiesi Mauro con """"Quanto dolore"""", Nicolini Lucia con """"La vita"""", Novak Caterina con """"Il Dardo"""", Selmi Pietro con """"Suono d'autunno""""." -
Libeccio 2022
All'interno del ""Libeccio 2022"""" si susseguono, in ordine alfabetico: Balduzzi Matteo con """"Fiore"""", De Gaetano Pietro con """"Il canto del cigno"""", Pagliari Marco con """"L'attesa di un sogno"""", Signorini Marcello con """"Ho colto un fiore"""", Tringale Giuseppe con """" Orizzonte sul mare"""", Vitiello Ludovica Aisha Giada con """"Il cassetto""""."" -
Nostrale 2022
All'interno del Nostrale (vento forte del Nord, che passa tra i monti e spira primariamente all'apertura delle valli, può raffigurarsi sotto qualsiasi condizione - sia con tempo terso, nuvoloso, o con precipitazioni - come l'ispirazione poetica) si susseguono, in ordine alfabetico:Luna Benvenuti; Carmine Cennamo; Nella Monaco; Davide Ramazzotti; Erika Serafin; Chiara Zotti. -
Folata 2022
Il titolo dell'opera, ""Folata, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori. All'interno del Folata (quello spostamento rapido, a volte vorticoso del vento, improvviso e impetuoso che solleva e porta con sé testimonianze del suo passare, come un rapido fluire di idee, pensieri, stati d'animo, emozioni, versi) si susseguono, in ordine alfabetico: Mariangela di Terlizzi; Luisella Fiocchi; Marco Forlani; Maria Grazia la Delfa; Maria Martines; Giuseppe Tavormina."" -
Bora 2022
Si susseguono, in ordine alfabetico: Carmine Avagliano; Marina Giuseppina Boselli; Giovanni Capucci; Pino d'Amore; Maurizio Giuliana; Susy Mastino. -
Momò e Nilua. Melodramma gioioso in due atti
Questo libro parla della vita postuma di un personaggio di un opera famosa di G. Puccini ""Madama Butterfly"""", trattasi di suo figlio, il bambino che io ho chiamato Momó, che in giapponese significa """"Mamma"""" vezzeggiativo con cui immagino Madama Butterfly chiamasse suo figlio, in attesa del ritorno di Pinkerton. Parla della vita di questo bambino, della sua crescita e dell'educazione che riceve, delle sue vicissitudini, in ultima analisi, da quando viene portato in America da Pinkerton e Kate, dopo il suicidio della madre, al giorno del suo matrimonio con Milua. Il libro si presenta come libretto d'opera ed è suddiviso in arie, recitativi, presentazioni e descrizioni delle varie scene che si susseguono nei due atti che lo compongono, più la postfazione di genere di cui spiego in nota."" -
...Lacrime di resina silente
Quando sono venuto al mondo, la seconda guerra mondiale era finita da un paio d'anni e la ricostruzione preludeva già a quel miracolo economico, che sarebbe esploso nel decennio successivo. Molto presto, ho cominciato varie peregrinazioni, che hanno contribuito a crearmi quel sentimento di sradicamento e di estraneità che, spesso inconsciamente, mi ha però sempre accompagnato. Anche la mia vita è stata un susseguirsi di esperienze e di passioni, dovute talvolta a circostanze fortuite, talaltra a scelte personali, ma, soprattutto, ad una grande curiosità per le innumerevoli e straordinarie manifestazioni della creatività umana. Le poesie di questa raccolta infatti, non sono altro che un modo di raccontarsi… -
Alle prime luci dell'alba. Sunshine
«Sono abituato, per natura, ad esternare tutte le mie emozioni. Non tengo nulla dentro e non ho timore di descrivere gioie, dolori, tristezze, sentimenti. Solo mettendo a nudo la mia anima riesco ad essere davvero me stesso. Ciò che sento e provo, non può appartenere solo a me. Mi piace pensare sia un dono per gli altri ed è tutto quello che ho». -
Continuerò a Volare
Lisa è un giovane medico chirurgo che lavora a Milano. La sua passione e dedizione per il lavoro la portano a lunghi periodi in ospedale, senza sosta, senza tregua. Condivide vita e lavoro con il suo grande amore, Fabio, un uomo affascinante ma anche profondamente innamorato di Lisa. Lisa ama molto viaggiare e questa sua passione è la sua valvola di sfogo: nel suo mestiere non esistono orari di lavoro e le responsabilità sono enormi, a tal punto a volte, da non rientrare a casa dall’ospedale per molti giorni consecutivi. Così, quando è ora di staccare, Lisa, spesso da sola, s’imbarca sul primo volo... E così fa anche l’ultima volta: destinazione Haiti. Il suo viaggio la porterà a scoprire luoghi meravigliosi, ma la vacanza ha in serbo per lei un’esperienza alquanto drammatica, durante la quale incontrerà il misterioso Jack. -
Cinque sensi
Raccolta poetica con la prefazione di Hafez Haidar. -
Il tempo vuoto. En memoria de un hombre vertical
Passato, presente e futuro sono sagomati in un'atmosfera onirica ne “Il Tempo Vuoto”, ultima opera di Franco Sorba che si discosta alquanto dalla sua precedente produzione. Tratteggiando la figura dello zio Giovanni, caduto nella Guerra di Spagna e Medaglia d'Oro al Valor Militare, l'autore si appoggia ai ricordi familiari e a una rigorosa e imparziale documentazione. Ne emerge una figura limpida e pura, quasi un crociato del ventesimo secolo. Egli è un vero “Hombre Vertical” che pone gli ideali al centro della propria vita, un uomo che va diritto per la sua strada, incurante dei rischi che un conflitto armato comporta. Tuttavia i valori evidenziati, a distanza di poco più di mezzo secolo, sono considerati unanimemente negativi e illusori. Il piano di lettura che incornicia in rilievo la vicenda militare, ci riporta all'attualità del presente. Poco importa che si narrino fatti reali o immaginari, emerge ovunque una società evoluta ma priva di principi morali restrittivi, un mondo spaesante e desolato, sorretto unicamente dalla ricerca di soddisfazioni edonistiche. Sono questi i nuovi valori dell'umanità? Le perplessità che emergono portano il lettore e riflettere. -
Canti di vittoria e di gloria
L'io in cammino dalla tormenta dei sentimenti descritti nelle poesie iniziali dei “Canti di vittoria”, giunto infine al porto sicuro del suo buio stellato, la coscienza illuminata dai tanti punti luminosi delle battaglie vinte contro la disperazione, nei “Canti di vittoria e di gloria” diventa il riconoscitore della grandezza delle vittorie sulle proprie miserie, e ne decanta il valore, la ricchezza di significato, arrivato alla luce interna che il sapere di valere produce, lanterna che mai più sarà spenta, ormai. Con la prefazione di Hafez Haidar. -
Variazioni
La raccolta di poesie di Maraespo Leopardi, Variazioni, si compone di tre capitoli Dritta, Pendente, Rovesciata. La scelta del titolo, fa riferimento al cambiamento, al mutamento che, nella scrittura dell'autrice, avviene lungo l'arco della sua vita fino ai giorni nostri e dunque, tutte le modificazioni degli aspetti armonici, ritmici, timbrici delle sue liriche nel tempo, che, tuttavia, risultano sempre riconoscibili nel loro insieme. Il primo capitolo, Dritta, è caratterizzato da quel senso del giusto che da sempre pervade lo stato d'animo ed il carattere dell'autrice. Il secondo Pendente, fa riferimento a momenti di passaggio, dove il ritmo prende spesso il sopravvento. Rovesciata si rifà letteralmente al significato letterale di voltare qualcosa sottosopra o dalla parte opposta al diritto, capovolgere, ribaltare, talvolta, capovolgendo il senso delle parole, come se l'autrice volesse sfidare sé stessa e chi legge. Con la prefazione di Antonio Sangervasio. -
Tu mi hai cambiato la vita
Raccolta poetica. -
L'orizzonte non abbandona
Isabella Emilia Nastasi attraversa il suo intenso e meteorologicamente complicato territorio poetico-emotivo camminando con dolorosa determinazione in avanti, sospinta dall’intima consapevolezza che “l’orizzonte non ci abbandona” ma nello stesso tempo imprigionata, come in un incantesimo, da una volontaria necessità a voltarsi indietro quasi ad ogni passo. Dalla prefazione di Alfredo Rapetti Mogol.