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Archivio Giorgio La Pira. Lettere, appunti, discorsi
Decine di migliaia di documenti autografi di Giorgio La Pira (1904-1977), una miniera di preziosi reperti perlopiù inediti utili a ricostruire la storia dell'Italia, del Mediterraneo e del mondo. Tale è la ricchezza dell'Archivio conservato a Firenze presso la Fondazione ""Giorgio La Pira"""". Il volume contiene la descrizione generale dell'archivio, l'indice analitico delle carte contenute nei fondi Lettere, Appunti e Discorsi, l'indice dei nomi citati. Una nota metodologica chiarisce i criteri adottati."" -
Il Mediterraneo tra oriente e occidente. Atti del Seminario di studi (Firenze, 2 dicembre 2011)
Le primavere arabe, con le loro contraddizioni e gli esiti diversi da paese a paese, hanno modificato gli equilibri da tempo consolidati nella sponda meridionale e orientale del Mediterraneo. Le prospettive sono tuttora incerte e - volendo rimanere nella metafora climatica - oscillano tra fermenti di rinascita primaverile e timori di lunghi inverni indotti dall'integralismo islamico. Fin d'ora appare chiaro comunque che le tante speranze suscitate dai movimenti di base si sono rivelate eccessive e sono state largamente disattese. Tutto questo proprio in una fase particolarmente delicata per la costruzione dell'Europa nel suo insieme e per i paesi mediterranei del Vecchio Continente in particolare. I problemi del debito sovrano, esplosi nel corso degli ultimi anni, costringono la UE a riflettere su se stessa e ad affrontare le proprie contraddizioni, troppo a lungo ignorate e lasciate irrisolte. Il rischio che l'intera area mediterranea possa essere destabilizzata politicamente ed economicamente è tutt'altro che teorico. -
Alchimie di colori. L'arte della Scagliola. La collezione Bianco Bianchi di antiche scagliole dal XVII al XIX secolo. Catalogo della mostra. Ediz. illustrata
La tecnica della scagliola nasce nel XVI secolo e consiste in diverse operazioni di lavorazione e intarsio di un impasto di gesso per dare vita a decorazioni floreali, arabeschi, raffigurazioni religiose e astratte di straordinaria bellezza. Catalogo della mostra allestita a Firenze da ottobre 2012 a gennaio 2013, la pubblicazione è dedicata ad una pregiata collezione di scagliole antiche. I trenta pezzi, perlopiù tavoli, paliotti e quadri realizzati tra il XVII e il XIX secolo, sono stati raccolti da Bianco Bianchi, l'artigiano fiorentino che è stato tra i primi a rivalutare e far rivivere questa particolare tecnica artigianale caduta in disuso dopo l'Ottocento. -
Dagli interventi sulle strutture a quelli sull'ambiente rurale. Atti del Convegno (Firenze, 15 marzo 2011)
Luigi Costato, ""Le riforme comunitarie delle strutture agrarie"""" Ferdinando Albisinni, """"Dall'agricoltura allo spazio rurale verso il 2013: ritorno al passato o fine della PAC?"""" Luigi Russo, """"Il contenimento dell'attività produttiva dell'agricoltura e la valorizzazione del territorio: due finalità compatibili?""""."" -
Qui si parla di noi... La documentazione locale tra identità e globalità
La pubblicazione racchiude gli atti del seminario di studi tenutosi il 2 dicembre 2009 presso la Biblioteca Forteguerriana di Pistoia, in cui si è discusso sul ruolo delle sezioni locali delle biblioteche pubbliche nella costruzione e ricostruzione dell'identità cittadina. Il volume riporta gli interventi dei bibliotecari, degli archivisti e dei documentalisti, ma anche degli storici, degli antropologi, dei sociologi, e degli urbanisti che si sono confrontati sui temi del convegno. -
I Raspini di Arezzo. Storia di una famiglia Toscana 1865-1965
"Nei giorni di Natale o di Pasqua, dopo i tortellini di rito, faceva un solenne ingresso Sua Maestà la Galantina. Enormi vassoi di Ginori con le fette perfettamente tagliate, contornate da una tremula, dorata e luccicante gelatina. L'argomento era sempre lo stesso. La gelatina. Era troppo opaca? Poco consistente? Appena salata? Qualcuno adombrava il sospetto che fosse stata usata colla di pesce. Orrore! Il nonno Giovacchino aveva passato gli ultimi due giorni a preparare il pranzo e rifiutava additivi e scorciatoie"""". Giovanni Raspini scrive la storia della sua famiglia, ma anche la storia di una città, Arezzo, e del suo territorio. Una grande, solida e ramificata famiglia toscana descritta nell'arco di cento anni che hanno visto vicende drammatiche, ma anche straordinari cambiamenti epocali. Nel 1865 la corte sabauda si sposta in Toscana e Firenze diventa capitale del Regno. Nel 1965 i coniugi Giovacchino e Giovanna Raspini celebrano le loro nozze d'oro, circondati da tutta la famiglia riunita: la grande storia e quella intima dei Raspini si sposano in un libro ove la vita, la vita vera, diventa protagonista e maestra per i posteri." -
Francesco Granacci e Giovanni Larciani all'oratorio di Santa Caterina all'Antella. Catalogo della mostra (Bagno a Ripoli, 14 settembre 2013-12 gennaio 2014). Ediz. illustrata
Catalogo ragionato della mostra allestita dal 14 settembre 2013 al 12 gennaio 2014 nell'Oratorio di Santa Caterina delle Ruote (Bagno a Ripoli, Firenze), il volume è dedicato al pittore fiorentino Francesco Granacci e al suo contemporaneo Giovanni Larciani. Oltre a riprodurre le opere esposte, il volume fornisce contributi dettagliati sui due artisti, offrendo una panoramica approfondita sulla pittura nel XVI secolo, arricchita da una ricca appendice documentaria. -
Gli arazzi con «Storie di Giuseppe Ebreo» per Cosimo I de' Medici. Il restauro. Ediz. illustrata
Il volume è dedicato al ciclo delle Storie di Giuseppe Ebreo, serie di venti panni commissionata nel 1545 da Cosimo de' Medici alla Manifattura medicea di arazzi, da lui stesso appena fondata. Gli esemplari sono oggi equamente divisi tra il Polo Museale di Firenze e il Palazzo del Quirinale a Roma. Il loro restauro, durato quasi trent'anni di lavoro (dal 1983 al 2012), è stato condotto attraverso una serie di complesse operazioni, dalla rimozione di fodere e supporti, alla pulitura in acqua e tensioattivo, fino al consolidamento ad ago e alla predisposizione per la sospensione in verticale grazie ai supporti in lino progettati per la faccia posteriore insieme alla foderatura e al sistema di sospensione. Le schede illustrate sono accompagnate da una ricca appendice documentaria e da una nutrita bibliografia. -
La porta dei misteri. Vol. 2-3: I colori della magia-Ai confini del bene
Il sedicenne Frey e i suoi amici hanno una missione vitale da compiere: liberare l'O.P.B.U., un oggetto potentissimo in grado di liberare il mondo da ogni male, ma che allo scadere di un tempo prescritto esploderà distruggendo l'intero universo. La coraggiosa compagnia dovrà così aprire tutte e sei le serrature della porta magica dietro cui l'artefatto è imprigionato. Continuano i viaggi in mondi lontani e arcani alla ricerca delle chiavi, mentre la storia diventa sempre più entusiasmante e complessa: l'avventura vissuta dai ragazzi sarà anche un modo di conoscere i segreti dell'universo, della sua origine e della sua composizione. -
Inediti inattesi di Antonio Altamura. Ediz. illustrata
Nel volume sono riprodotti quaranta dipinti eseguiti da Antonio Altamura a partire dagli anni '70 e mai esposti al pubblico. Ogni opera è accompagnata da un commento del pittore e da una breve nota critica. -
Stemmi robbiani in Italia e nel mondo. Per un catalogo araldico, storico e artistico. Ediz. illustrata
La letteratura sulla scultura invetriata dei Della Robbia è vastissima, ma poco si è scritto su quella parte della loro produzione che riguarda gli stemmi araldici. Allan Marquand, uno dei maggiori studiosi delle maioliche robbiane, ha studiato e catalogato queste opere per la prima e unica volta nel 1919. A distanza ormai d'un secolo questo volume presenta una catalogazione riordinata e aggiornata, con particolare riguardo all'attribuzione dei singoli manufatti a ciascuno dei membri della numerosa famiglia robbiana. Le sculture sono poi esaminate dal punto di vista strettamente araldico, secondo le leggi consolidate e la terminologia di una scienza che impone l'analisi specifica di smalti, partizioni e figure nella loro posizione, numero e attributi. I saggi introduttivi permettono inoltre di inserire gli stemmi in un ben determinato contesto storico. -
Sophie
In questo romanzo la scrittrice racconta la storia di un amore malato, perverso e immorale, ma così profondo e intenso da avvincere il lettore sì da costringerlo ad arrivare alla fine del libro per scoprirne le dinamiche psicologiche ed emotive. È un'esplorazione dell'animo umano nella sua parte più oscura e segreta. -
Poesie tarde
Tanto tu rinnovelli, Natura, ogni anno foglie e fiori ""a che tante facelle"""" si domanderà l'incredulo Leopardi di fronte a tante stelle. Ma risposta chiara non c'è. Prefazione di Mario Graziano Parri."" -
Paradosso Europa! Quaderno per avvicinarsi alle istituzioni europee e alle discussioni che vi si svolgono su suolo, territorio e paesaggio
Il suolo fertile e l'integrità del paesaggio sono risorse in grado di risollevare il nostro futuro. Eppure non sempre l'Unione Europea mostra il dovuto interesse per questo problema: una grave carenza che condiziona il nostro futuro e rende fragile la sopravvivenza delle prossime generazioni. La pubblicazione raccoglie idee, critiche, consigli basati principalmente su documenti ufficiali, offrendo analisi e spunti per indurre il lettore a riflettere ed essere un attore primario nella salvaguardia del territorio. È un quaderno da sfogliare, consultare, tenere a portata di mano e soprattutto aggiornare, utile strumento di consultazione nella consapevolezza che i problemi del suolo e del paesaggio possano trovare soluzione grazie all'impegno di ciascuno di noi. -
Giuliano Ghelli inedito. Gioco e forma in opere dal 1963 al 1983 nel clima fiorentino contemporaneo. Catalogo della mostra (Fiesole, 7 aprile-20 maggio 2018). Ediz. illustrata
Giuliano Ghelli (1944-2014), già annoverato negli anni Settanta tra i migliori artisti toscani, ha esposto in tutto il mondo. Celebre il suo ""Esercito de terracotta"""", installazione con trenta busti femminili decorati da immagini simboliche e frammenti di poesie."" -
La maiolica e le altre arti. Influssi, parallelismi, convergenze
La pubblicazione racchiude gli atti della giornata di studi svoltasi a Palazzo Coelli (Orvieto) il 9 giugno 2018.Carmen Ravanelli Guidotti, Rappresentazioni ceramiche in opere d'arte pittoricaSir Timothy Clifford, The influence of metal work on Urbino and Castel Durante maiolica in the 16th and early 17th centuryAlberto Satolli, Ceramisti all'ombra del duomo di OrvietoMarino Marini, Un raro vaso del Quattrocento e la sue iconografia nella pittura coevaAntonio e Carlo dell'Aquila, Influssi delle altre arti su forme e decorazioni della maiolicaLoredana Pessa, Ceramica, tessuti e altre arti in Liguria: tangenza e parallelismiCecilia Chillosi, La maiolica istoriata di Savona e Albisola nei suoi rapporti con le fonti ""colte"""" della pitturaNadir Stringa, La pittura nella ceramica e la ceramica nella pittura, in VenetoRaffaella Ausenda, La maiolica fina ad uso di porcellana"""" nell'Italia settentrionale del SettecentoAnna Moore Valeri, La maiolica in uso a Firenze alla fine del SettecentoDominique Charles Fuchs, Majolica o ridare vita alla maiolica. Industrializzazione e creazione della ceramica del secondo Ottocento"" -
Con altra voce ritornerò poeta. Il ritratto di Dante del Bronzino alla Certosa di Firenze. Ediz. italiana e inglese
Il volume, catalogo della mostra ospitata negli spazi monumentali della Certosa del Galluzzo, offre un approfondimento sull'opera di Agnolo Bronzino, che lì operò negli anni Venti del Cinquecento assieme al maestro Jacopo Pontormo. Il Ritratto di Dante e le lunette del chiostro con scene della Passione di Cristo sono al centro di un percorso che si snoda tra temi storico-artistici e altri più squisitamente letterari, rendendo anche omaggio alla figura di Dante Alighieri di cui nel 2021 ricorrono i 700 anni dalla morte. Testi di Giuseppe Betori, Andrea Pessina, Alessandro Andreini, Andrea Baldinotti, Antonio Natali, Jason Houston, Monica Bietti, Carmelo Mezzasalma. -
I Georgofili. L'Accademia per il post covid-19
A fronte dell'emergenza sanitaria da COVID-19 e delle conseguenti difficoltà socio-economiche, l'Accademia dei Georgofili ha tempestivamente avviato uno specifico servizio di informazione on-line dedicato alle nuove acquisizioni tecnico-scientifiche, con particolare attenzione per quelle di pratica utilità per il settore agricolo. Nella pubblicazione, supplemento al volume degli Atti 2020, sono raccolti tutti i contributi divulgati nel corso del 2020 attraverso questa iniziativa, denominata ""L'Accademia per il post COVID-19"""". I testi, suddivisi per argomento, sono stati sottoposti a """"referaggio"""" da parte di accademici specialisti dei settori di volta in volta interessati, al fine di assicurare la migliore affidabilità dei contenuti."" -
L' eredità culturale Ornella Casazza
Nella sua lunga carriera di restauratrice e storica d'arte, Ornella Casazza (1943-2020) ha diretto importanti lavori di restauro come quelli degli affreschi di Masaccio, Masolino e Filippo Lippi nella Cappella Brancacci della Chiesa del Carmine a Firenze. Autrice di numerosi studi, soprattutto sulla conservazione e sull'iconografia, è stata docente in Italia e all'estero. Il volume, pubblicato a un anno dalla sua scomparsa, è un doveroso ricordo della sua figura attraverso i contributi degli artisti a lei più legati da autentica e istintiva affinità, a cui si aggiungono le testimonianze di autorevoli e stimati studiosi, dei più stretti collaboratori e degli amici fraterni. -
Al vento della calvana
Mio padre, nel conversare, mi aveva lasciato due quesiti da risolvere e, a dire il vero, di non facile soluzione. Nonostante fossimo mezzadri senza una storia alle spalle, egli era uso dire: ""In Orsanmichele c'è il nostro stemma"""", e poi: """"Noi siamo gentili"""". Il primo quesito era apparentemente di facile soluzione. In quale data la nostra famiglia venne così cognominata? E perché? Dalla ricerca effettuata emerge una risposta positiva al primo quesito. Nel nostro albero genealogico è esistito, a Prato, un Bartolomeo """"malischalco"""", ivi registrato nel 1460 nell'albo dell'arte dei Fabbri. Nel giro di un secolo i suoi discendenti, divenuti cerchiai a Schignano, si cognomineranno Meucci (rimasti a Schignano) e Manescalchi (tornati in Mugello).Il secondo quesito appariva quasi insolubile. Gentili perché? Dalla ricerca effettuata il nostro capostipite, Ubertinus, di San Lorenzo a Villore, proveniva da una linea naturale diretta degli Obertenghi Malaspina, imparentati con gli Uberti. Citiamo il Lami: nel primo Tomo di Sanctae ecclesiase florentinae monumenta, a p. 156 scrive: """"Nel 1218 avea il Vescovado molte, o buone ragioni nella Corte e Castello di Vico di Mugello ab antico.""