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Africo, mio caro amico vento
Nell’impianto sociale che ci hanno imposto, la percezione che ci possiede, è quella della precarietà; infatti ogni cosa attorno a noi muta celermente, come se ogni equilibrio raggiunto si deteriorasse prontamente, per dar vita ad altre forme passeggere di vita. [...] ingombrante presenza. In questo contesto di assestamento ininterrotto a situazioni diverse, l’essere umano trova sollievo e sicurezza nella creazione poetica, che ci permette di entrare in contatto con la parte più intima e vera di noi stessi. Dalla prefazione di Giuseppe Aletti. -
Superno 2023
"Il titolo dell'opera, 'Superno', implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori. All'interno del 'Superno' (vento di tramontana) si susseguono, in ordine alfabetico: Marzia Bonassi, Pietro De Gaetano, Margherita Loconsolo, Silvano Loppoli, Milena Pellegrini e Anna Roccato." -
Vita... e la mente semplice continua a delirare
"La raccolta di Andrea Rubini mette in stretta connessione la vita con l’amore. L’esistenza non ha scopo se non viene condivisa con la persona cara, con i nostri familiari e, in generale, con i nostri simili."""" Dalla prefazione di Alessandro Quasimodo." -
I miei pensieri
I miei pensieri sono come foglie che svolazzano spinte da un vento impetuoso. Veloce deve essere la mia mano a catturarli e farli miei così da poter fare dei versi che descrivono perfettamente le mie emozioni; con le unghie e con i denti scavo la mia anima dilaniandola e facendola sanguinare per far sì che tutti sappiano come mi sento, cosa provo, cosa vorrei fare. Lo considero un buon metodo per risanare le ferite causate dalla vita e far partecipare tutti alle mie esperienze e alle mie vicissitudini. I miei lavori, oltre a parlare delle mie emozioni, comprendono: poesie d'amore verso la mia anima gemella, raccontando la nostra quotidianità e i sentimenti che ci uniscono; poesie che raccontano di persone che, purtroppo, non ci sono più ma so che da lassù mi proteggono; versi che parlano di fatti che in quel momento vivo e vedo; componimenti in cui ringrazio persone a me care, come i miei genitori o amici; poesie in cui cerco di scrivere ciò che desidero per il mio futuro e tante altre poesie che invito tutti a leggere. -
Anarchia emotiva
"La poetessa Damiana Belvedere, consegnandoci i suoi benevoli pensieri, frutto di una saggezza acquisita nel tempo e fortificata dall’umiltà che predispone all’ascolto e alla riflessione, delinea a tinte chiare la caleidoscopica realtà e gli innumerevoli atteggiamenti delle persone che ci circondano. Ed ecco che accanto a chi dimostra la capacità e la sensibilità di ascoltare gli altri e di percepire impeti inespressi c’è chi, con insensatezza e superficialità, scavalca gli altri, godendo delle disgrazie altrui e traendone guadagni."""" Dalla prefazione di Hafez Haidar." -
Il carillon
Il suono lieve e ripetitivo di un carillon è il preludio di una storia che segue il filo intenso e impercettibile di un amore. Una ballerina dalle forme delicate danza sulla parete specchiata della scatola musicale e coinvolge nelle sue evoluzioni lo stesso artefice del piccolo oggetto che ne resta rapito. Da quel momento nasce l'amore che non è più immaginario, ma diventa concreta espressione dei sogni di un uomo che vi ripone tutte le sue speranze. Ed ogni episodio è un tassello della vita che si svolge negli anni tra le pieghe di un velo, nelle ombre delle notti stellate, nelle luci che si riflettono sulla pelle. -
Invocación (Invocazione)
"La raccolta della poetessa Julia Simona Guerrero è uno scrigno magico che racchiude poesie, in spagnolo e in italiano, sull’amore, sulla natura, sulla giustizia e sulla lealtà."""" Dalla prefazione di Hafez Haidar." -
Le ruote non sono sempre rotonde
Mi ero proposto inizialmente di scrivere questi racconti con un filo conduttore unico, il ciclismo. Le storie delle due ruote non potevano che avere un destinatario interessato ed emozionato da questo sport. Ma mentre scrivevo i vari episodi, sono venuti in superficie stati emotivi che andavano molto aldilà della bici. Da qui la mia apertura a stati d’animo diversi in una sorta di viaggio onirico, ipnotico nel tempo. Il titolo della raccolta, “Le ruote non sono sempre rotonde"", può essere indicato anche per altri eventi che scivolano burrascosamente nel corso della vita normale. Sono episodi staccati, frammenti di un collage bizzarro, ma chi di noi non ha avuto la sensazione di perdere il filo di questa matassa così ingarbugliata dell’esistenza e di annodare questi spezzoni apparentemente con degli artifici? Il tempo poi appiana tutto, rendendo omogenei anche gli strappi."" -
I semi della speranza. Ediz. italiana e araba
O come riesco a capire, gloria a Dio, le parole dette da Khalil Gibran (che Dio lo abbia in gloria): “Ho più nel cuore che sulla lingua”. Magari in un tempo non troppo lontano scriverò di più, inshAllah; un diario, se Dio vorrà. Ma per adesso rimango nella gioia di aver pubblicato questi versi che io non considero poesie, nel senso stretto del termine, ma inchiostro e cuore. Con ""I semi della speranza"""" racconto a gocce un po' di me, per testimoniare che non c'è deserto che Dio non possa trasformare in giardino rigoglioso. Svelo un po' di me, quindi, in un mondo che avanza sul piano di ogni campo, tranne su quello spirituale. Certamente il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe, ama stupire chi confida in Lui. Ringrazio l'Altissimo di aver messo sul mio cammino il Prof. Hafez Haidar (che Dio sia sempre con lui), stimatissimo e sensibilissimo professionista, autore e traduttore di molte Opere importanti, tra le quali proprio quelle del meraviglioso Gibran. Non avrei mai immaginato un onore così grande. Dio, Ti ringrazio."" -
Posseduto dal vento
«Marian Ciprian Zisu naviga con il pensiero nell'immensità del Mar Mediterraneo, tra le onde agitate che sbattono senza sosta contro gli scogli e la spiaggia e tra le quali molti fratelli sono annegati e sono stati trascinati dalle correnti verso i fondali che si sono trasformati in tombe. I loro respiri, che riempivano l'aria, si sono tramutati in lacrime ed eterna mestizia; il ricordo delle loro inutili richieste di aiuto provoca immenso dolore. I giorni e le notti si susseguono, mentre fuggiaschi emaciati ed affamati, alla ricerca disperata di una via di scampo da guerre, violenze e genocidi, viaggiano nel deserto fino a raggiungere la Tunisia oppure la Libia, dove sono costretti a subire le angherie di uomini privi di scrupoli, ai quali versano tutto ciò che possiedono. Sognano di approdare nella terra promessa, dove poter vivere in pace e dignitosamente. Quante barche sono affondate tra i flutti marini e le alte onde, prima di raggiungere l'Isola di Lampedusa, porta d'Europa? Quanto pesano nel palmo del poeta e nel suo cuore le lacrime degli annegati? Silenzio, la tempesta è in agguato e con essa la morte.» Dalla prefazione di Hafez Haidar. -
Percorrendo emozioni e sogni
Quando leggi, scrivi, pensi, disegni, sogni, gusti cibi e bevande prelibate o in un giorno d’ inverno, ti siedi in un giardino dove rivolgi la tua attenzione al rumore dell’ acqua della vicina fontana con le gote e la fronte riscaldate dal sole, potrebbe succedere che antiche e sepolte ragioni riemergano in un certo ordine e noi inconsapevoli di ciò, crediamo che siano fortuite combinazioni del presente, ma il nostro cuore, come un vecchio manoscritto rilegato ed usurato se letto a poco a poco, rivela il nostro essere d’ ombra e luce. -
Il tempo che torna. Ediz. italiana e araba
Le poesie di questa silloge sono riconducibili ad un medesimo filo conduttore che è il tempo che scorre. Dalle poesie ispirate da momenti diversi della vita dell'autrice, riguardanti sia il passato che il presente, emerge in maniera preponderante la speranza d i poter rivivere la spensieratezza e quelle esperienze che le sono state negate per gli eventi della vita. L'esigenza poetica che spinge l'autrice a scrivere è la sofferenza unita alla nostalgia, ma anche la speranza di un futuro migliore e l'intenzione di vivere appieno il presente. Alcune liriche scaturiscono anche da osservazioni e riflessioni su ciò che la circonda. Attraverso versi brevi e liberi, l'autrice svela il suo mondo interiore, nel quale tuttavia, il lettore che ha vissuto esperienze analoghe può riconoscersi. -
Pedacitos de corazón
Il libro contiene i percorsi del cuore e della vita dell'autrice… il frutto della sua crescita personale, al fine di condividere la bellezza e la gioia della vita, offrendo al lettore la prospettiva del viaggio interiore per approdare alla vera vita, la vera gioia e il vero amore. -
Sì... grazie...
Un libro per tutti, un libro che con i suoi contenuti a volte poetici, a volte ironici, a volte polemici, vuol far sì che ""integrazione"""" e """"didattica dalla parte degli alunni"""" non siano solo buoni propositi. Dai testi di Claudio Imprudente, capofila a livello nazionale su queste tematiche ed esempio reale di inclusione nel gruppo, alle poesie della stessa autrice che decantano angoli caratteristici dell'Appennino Tosco-Romagnolo con profonda liricità, ai testi degli alunni della scuola media di Casola Valsenio, che illustrano i loro pensieri e le loro attese nei confronti della Scuola. Un libro da consultare, su cui riflettere."" -
Bando alle donne. Catalogo della mostra (Castelfiorentino, 5-31 marzo 2005)
Il libro raccoglie le opere di 92 giovani dai 14 ai 30 anni, provenienti da ogni regione d'Italia, che hanno partecipato nel 2005 alla prima edizione del concorso ""Bando alle donne"""" e le cui opere sono state esposte per tutto il mese di marzo nel centro storico di Castelfiorentino. Promosso dall'Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Castelfiorentino con la collaborazione dell'associazione KR/Arciragazzi, il concorso si è proposto l'obiettivo di stimolare la creatività giovanile sul tema della donna."" -
Racconti. Serie aperta
Tra prosa e poesia, narratività e suggestione metafisica, i racconti di Menotti Galeotti propongono un interessante modo di raccontare storie, libero dagli schemi narrativi tradizionali e in simbiosi con i ""lampi"""" visibili e sensibili promanati direttamente dal corso naturale degli eventi. Esistono attori, tempi, luoghi ma a far da padroni nello scorrere della narrazione sono i meta-elementi narrativi, le figure """"naturali"""" dalle quali tutto si diparte verso un fine ancora sconosciuto."" -
Studi e restauri. I marmi antichi della Galleria degli Uffizi. Vol. 1
Le statue archeologiche del massimo museo italiano hanno per lungo tempo patito la disattenzione dei visitatori e dei conservatori, ma da alcuni anni si susseguono restauri dai risultati eccellenti. Il volume è suddiviso in due sezioni: la prima è dedicata all'Ara di Kleomenes, ritrovata nel 1779 da Pietro Leopoldo di Lorena, e alla Musa di Atticiano di Afrodisia; la seconda sezione fornisce una completa documentazione fotografica di 11 marmi antichi esposti e restaurati tra ritratti, altari, basi di candelabri e il famoso Vaso Medici, preceduta per ogni pezzo da una breve scheda aggiornata e seguita dalla scheda di restauro e dalla mappatura delle ricostruzioni e integrazioni. -
Lettere (1966-1971)
Il carteggio fra il poeta Carlo Betocchi e lo scrittore Antonio Pizzuto è innanzitutto il documento di una vicenda editoriale: la pubblicazione su ""L'Approdo Letterario"""" di alcune pagine del questore palermitano che onorava i suoi anni estremi vergando alcune tra le prose formalmente più temerarie del nostro Novecento. Le 65 missive raccolte inquadrano una svolta cruciale della biografia artistica di Pizzuto: il preannuncio e la definitiva affermazione di quella """"sintassi nominale"""" che renderà pressoché illeggibile una scrittura già conosciuta come """"difficile"""" e di cui l'epistolario restituisce preziose istantanee. Betocchi si mostra ancora quale apparve a Giovanni Raboni: """"un artigiano toscano, un intagliatore di cornici, un orafo, un ebanista"""". Pizzuto svela un volto quanto mai cordiale, un talento comunicativo capace di condurre il minimo evento quotidiano, il semplice aneddoto nello spazio felice del racconto."" -
Meditate fughe e taciti abbandoni
"I richiami del passato, i dolci ritorni di memoria, le rinverdite segrete passioni, tengono il filo di una tensione ideale che egli riversa in trame sottili per esserne irretito. Vi domina il motivo della fuga, ricorrente, invocata. Ma da chi e da che cosa? Forse dal presente che egli certo non rinnega, ma dal quale rifugge, che sente come un involucro, vuoto di quell'ingrediente esistenziale che è il mistero, che per magia sempre fa da stimolo ad aneliti di rinnovate certezze"""" (Gerardo Leonardis)." -
La Gerusalemme di San Vivaldo. Guida alla visita del museo e alla scoperta del territorio. Ediz. italiana e inglese
Il complesso francescano di San Vivaldo, nel Comune di Montaione, sorge in uno dei luoghi più suggestivi della Valdelsa, in un'area di alto valore ambientale e paesaggistico e in posizione centrale rispetto a città d'arte e siti di interesse turistico e culturale. Dichiarato nel 1984 monumento nazionale, rappresenta l'emergenza artistica più rilevante del territorio di Montaione e costituisce un'importante riferimento culturale, spirituale e turistico per la Valdelsa e per tutta la Provincia di Firenze. La guida descrive il complesso e la sua storia, avvalendosi anche di una campagna fotografica realizzata ad hoc. Sono proposti itinerari attraverso l'arte, l'artigianato, le tradizioni e i prodotti del territorio. Un glossario permette la comprensione dei termini usati nel volume.