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L' organizzazione territoriale
Dopo dieci anni di ricerca e di sperimentazioni sul campo, Renato Di Gregorio ha messo a punto un modello innovativo di gestione degli enti locali: l'organizzazione territoriale (ot). Il territorio è paragonato a un'organizzazione nella quale un ampio gruppo di Comuni si costituisce in un'associazione e ottimizza l'erogazione dei servizi ai cittadini e alle imprese mediante l'uso di una struttura ""a rete"""" che sposa la logica della comunità di pratica. All'interno della stessa associazione si vanno poi componendo alcune sub-strutture (ossia le aree di business distintivo) composte da un numero più contenuto di Comuni, per promuovere e sostenere uno sviluppo locale distintivo. La nuova organizzazione punta a far diventare i cittadini membri consapevoli e responsabili di una strategia di sviluppo condivisa e cooperativamente perseguita. Originale è anche la modalità che l'autore ha scelto per rappresentare questo nuovo modello organizzativo. Egli utilizza infatti la metodologia della formazione intervento® per dimostrare che la formula dell'ot deriva da un mutamento dello scenario che già si conosce e nel quale si è vissuto. Un percorso che ci aiuta a capire l'apprendimento che ha maturato l'autore, ma che può costituire, di per sé, l'esempio di un percorso di apprendimento da seguire anche per i lettori."" -
Il gusto dell'organizzazione. Estetica, conoscenza, management
Questo volume raccoglie una serie di scritti di Pasquale Gagliardi pubblicati - quasi tutti in lingua inglese - nell'arco di circa ventanni come introduzioni di opere collettive da lui curate, capitoli di opere curate da altri, articoli e recensioni apparsi sulle riviste più accreditate nel campo degli studi organizzativi (quali Administrative Science Quarterly e Journal of Management Inquiry). L'insieme di questi scritti delinea un itinerario intellettuale e professionale - tuttora aperto - che può essere fonte di ispirazione per chi studia le organizzazioni, i manager che le gestiscono, coloro che ne subiscono le logiche e si sforzano di interpretarle. Lo sfondo e le tappe di questo itinerario sono illustrate nella introduzione di Massimiliano Monaci, che funge da guida analitica alla lettura della raccolta. -
Facility management. Servizi innovativi e miglioramento continuo
Il termine Facility Management (FM) ha due definizioni: da un lato significa infrastruttura a supporto dell'azienda, dell'individuo e della produttività; dall'altro è anche inteso come sistema di conoscenze e capacità. Nel business questa duplice valenza trova la sua sintesi: fm è infatti la gestione completa di tutti quei servizi generali e accessori necessari al funzionamento del cespite. Comprende tutte le operazioni connesse all'edificio (pulizie, conduzione e manutenzione impianti, utenze ecc.), alla persona (catering, autoparco, viaggi ecc.) e alla produttività aziendale (documentale, work group, gestione spazi ecc.). Come ogni coi Come ogni concetto manageriale, ha anch'esso molteplici angoli di osservazione, da quello scientifico a quello procedurale, dalle prassi operative agli aspetti commerciali. Questo libro cerca di analizzare tutte queste prospettive, con un'attenzione particolare alla visione collegata al business, cercando di porsi in modo equidistante tra chi acquista il servizio e chi lo eroga. -
Racconti di fabbrica. Narrazioni attorno al lavoro quotidiano
La fabbrica è l'emblema del lavoro, di un mondo che si è radicalmente trasformato nei quarantanni raccontati in questo libro: la fabbrica è il luogo ""dove si fanno le cose e che, dopo la stagione felice di Volponi, Ottieri, Pratolini, Bernari, pare essere uscita dal panorama letterario italiano e dallo scenario degli interessi sociali del Paese. Salvo rientrarci con gli improvvisi sussulti referendari della Fiat e la scoperta di milioni di ore di cassa integrazione, quasi assolutamente per operai"""". I racconti, accompagnati da approfondimenti storici e culturali, si rivolgono a coloro che hanno lavorato nel passato, a quelli che stanno lavorando e alle persone che non lavorano o che non hanno mai lavorato ma sono interessate a comprendere il mondo in cui andranno a trascorrere gran parte della loro vita. Si narra di un mondo che apparentemente non c'è più, ma che è reale, vivo e ancora molto duro. Sono cambiati i soggetti, le loro vicende e i contesti; i problemi sono di frequente gli stessi. A differenza di opere che contengono teorie classiche, qui si raccontano storie vere desunte da realtà vissute in diversi periodi di tempo, per poi affrontare alcuni principi teorici, come alcuni argomenti tipici della psicologia del lavoro e della psicologia sociale."" -
Direzione industriale e generale. Programmazione, organizzazione e controllo
Pubblicato per la prima volta in Francia nel 1916, ""Administration industrielle et generale"""" rappresenta il principale contributo europeo alla nascita e allo sviluppo della scienza manageriale. In antitesi alla dottrina fordista e centralizzata, allora predominante, Fayol propone una visione decentralizzata dell'azienda, dove le attività organizzative sono suddivise in sei funzioni (direzionale-manageriale, tecnica, commerciale, finanziaria, contabile e di sicurezza): ciascuna di queste posizioni è ulteriormente articolata, in modo che ogni persona possa ricoprire specifici ruoli e conseguenti responsabilità, in un'ottica di condivisone dei valori, delle prospettive e dei risultati. Scrive Fayol che """"la capacità essenziale dei capi di alto livello è quella direttiva, la capacità essenziale dei quadri intermedi è la professionalità. Lo scopo della suddivisione del lavoro è produrre di più e meglio col medesimo sforzo. In genere si teme la responsabilità quanto si cerca l'autorità. Un leader capace dovrebbe possedere e infondere in coloro che gli stanno accanto il coraggio di assumersi responsabilità. Quando c'è una carenza evidente di disciplina o quando i rapporti fra superiori e dipendenti lasciano molto a desiderare, la causa della disfunzione è da ricercarsi soprattutto nell'inettitudine dei leader"""". Prefazione di Alberto Galgano."" -
L' operatore come piccolo scienziato. La potenza del Metodo Scientifico negli uffici e nei reparti
Chiunque lavori in un'azienda, sia che occupi ruoli dirigenziali sia che svolga mansioni subordinate, si trova a dover gestire situazioni organizzative e/o pratiche operative che coinvolgono attività volte al miglioramento continuo dell'azienda nei suoi diversi processi. Il Metodo Scientifico viene considerato al livello del personale operativo, il cui lavoro dovrebbe essere impostato come quello di uno scienziato, che segue un metodo preciso, basato il più possibile su esperimenti, su prove e tecniche consolidate, frutto dell'esperienza sul campo. Gli autori sostengono che ""è possibile trasformare una persona qualsiasi in un 'piccolo scienziato' e le 'basi' per questa trasformazione possono essere ottenute in tempi relativamente brevi, con il supporto di un corso di circa 20 ore. A questo scopo il Metodo Scientifico è stato semplificato al massimo, senza perdere niente di essenziale"""". A partire da questa premessa, gli autori identificano e analizzano le aree in cui si svolge il lavoro degli operatori - suddividendole in interne (magazzino, ufficio, laboratorio ecc.) ed esterne (attività di vendita, di trasporto ecc.) - e forniscono suggerimenti per il miglioramento continuo delle attività aziendali. Prefazione di Ennio Doris."" -
Trame di bellezza. Individuo, organizzazione, progettualità
Il colloquio tra pagine di letteratura e il commento dell'autore, ispirato dalla prospettiva della ""sfida della bellezza"""", così come proposta dalla psicosocioanalisi, mostra come la cifra della sfida consista, essenzialmente, nell'inventare istante dopo istante un'attenzione costante al nostro presente interno, nel tentativo di realizzare il più ampiamente possibile i richiami a una vita veramente vissuta nei diversi scenari propostici dal nostro esistere. L'immagine di copertina è il risultato di una fotografia di molti anni fa. L'immagine originaria ritraeva un tabellone per affissioni pubblicitarie che era stato ripulito dai resti di affissioni ormai scadute, e appariva """"scorticato"""", richiamando così lo sguardo del fotografo, quasi fosse un'opera di Mimmo Rotella. Successivi ingrandimenti di un particolare della foto originaria avevano in seguito definito più precisamente i contorni dell'immagine di un angelo e rivelato nella scritta sottostante la frase: è possibile. L'angelo - con il rimando alle riflessioni di Cacciari, Levi e Gargani e il richiamo ai possibili sono parsi all'autore un'immagine capace di evocare con felice immediatezza la """"sfida della bellezza"""": l'angelo come traguardo metaforico possibile di un investimento. I passi diversi degli autori commentati rinviano alla convinzione che le donne e gli uomini abbiano da fronteggiare un compito estetico, quello di vivere fino in fondo la loro esistenza, collegando insieme immaginazione e interpretazione del tempo..."" -
Autonomia e governance territoriale dei sistemi d'istruzione e formazione professionale
Sono qui raccolti gli esiti del Progetto Leonardo da Vinci «Modelli di governance dei sistemi di istruzione e formazione professionale» (vet governance), con l'obiettivo di adattare e trasferire ad altri contesti territoriali (Piemonte, Sicilia, Spagna e Gran Bretagna) i risultati di due precedenti ricerche svoltesi in Lombardia, relative al modello policentrico di governance dei sistemi di istruzione e formazione professionale e al tema delle reti miste istruzione-formazione. La Regione Lombardia è un importante laboratorio di ricerca pedagogico-didattica che da anni, e grazie anche alla recente normativa, sperimenta un modello reticolare di governance del sistema integrato di istruzione e formazione, basato su consolidate relazioni e interazioni tra i diversi soggetti afferenti al settore. Esportare il modello lombardo ad altri contesti regionali e internazionali e agevolare lo sviluppo e la trasmissione di prassi innovative rappresentano un'interessante strategia di empowerment della gestione di questi sistemi. Autonomia, rete e valutazione sono le parole chiave cui convergono, pur nella pluralità e diversità dei contributi, le analisi e le proposte sui temi nodali per il rilancio e il rinnovamento della scuola; eppure si è ancora in attesa di una legge relativa all'autogoverno delle istituzioni scolastiche che consenta di assecondare i processi di innovazione didattica al servizio della qualificazione del capitale umano. Introduzione di Ettore Vitiello. -
Guida agli operatori del project finance 2010-Directory to project finance operators in the Italian market. Ediz. bilingue
La ""Guida agli operatori del project finance"""", che è giunta alla sua ottava edizione ed è a cura di Finlombarda, finanziaria della Regione Lombardia, rappresenta uno strumento pratico e versatile e un efficace supporto informativo a quanti sono potenzialmente interessati allo sviluppo di operazioni in project fìnancing. La Guida offre, infatti, una panoramica aggiornata dei soggetti che intervengono nella strutturazione finanziaria delle operazioni in project financing realizzate nel mercato italiano, censisce gli istituti di credito operanti in Italia in questo ambito e offre un approfondimento sul ruolo che ricoprono, in tali operazioni, le agenzie di rating, i fondi di private equity specializzati nel settore del project fìnancing e/o delle collaborazioni pubblico-privato, gli insurance advisor & placing broker, le istituzioni finanziarie nazionali a partecipazione pubblica come la Cassa Depositi e Prestiti e le istituzioni finanziarie multilaterali come la Banca Europea degli Investimenti, attraverso schede informative dettagliate in inerito ai settori di intervento, ai servizi forniti e ai progetti seguiti."" -
Identità e incontro di culture. I giovani valdostani e la sfida della diversità
La questione dell'identità, tanto sul versante individuale quanto su quel lo collettivo, è oggi al centro di un vivace dibattito pubblico, e il suo utilizzo in chiave ideologica e politica ha contribuito a renderla talvolta ambigua e strumentale. Proprio il processo di costruzione dell'identità e il suo rapporto con la diversità costituiscono l'oggetto del presente volume, il quale riporta i risultati di una ricerca svolta tra i giovani valdostani su questi temi. L'ancoraggio al contesto locale, regionale nel caso specifico della Valle d'Aosta, rappresenta una risposta efficace al bisogno di identità? La sfida della globalizzazione può essere affrontata riconoscendosi in un patrimonio solido e robusto capace di arginare la ""liquidità"""" della cultura contemporanea? In definitiva, riconoscersi in un contesto fortemente caratterizzato dal punto di vista identitario, rappresenta un valore aggiunto o un vincolo nell'orizzonte di un mondo sempre più globalizzato e pluralista? I vari contributi, facendo interagire la prospettiva storica con quella sociolo gica, cercano di rispondere a queste domande studiando la Valle d'Aosta che, da questa prospettiva, rappresenta un vero e proprio laboratorio: il di scorso identitario viene infatti qui rafforzato non solo da una caratteristica configurazione geografica, ma dal ricorso a uno statuto di autonomia amministrativa legittimato dal riferimento a una storia particolare."" -
Orientalismi. L'Europa alla scoperta del Levante
Sin dal Rinascimento, l'Europa ha costruito le proprie idee di Oriente ponendo il Levante al vertice del sapere e del gusto estetico, come mostrano ermetismo, letteratura artistica e varie espressioni della conoscenza sapienziale e simbolica. Questa immagine idealizzata della cultura orientale resse sino alla metà del Settecento: da allora in poi l'Europa iniziò a costruire ulteriori interpretazioni del Levante, basate su interessi storici, artistici, religiosi e anche militari, finalizzati all'assoggettamento dell'Impero Ottomano. La relazione tra Oriente e Occidente, anche oggi estremamente dibattuta, appare dunque frutto di molteplici studi e tendenze, che costituiscono diversi ""orientalisti"""". Questo libro ricostruisce quindi in primo luogo le conoscenze rinascimentali sull'Oriente, e rilegge poi le fonti (in particolare i libri di viaggio illustrati) che, a partire dalla fine del Settecento, sono state alla base della conoscenza del Levante nell'Europa colta e ne hanno orientato le modificazioni del gusto nel campo delle arti figurative e dell'architettura, portando infine alla formazione dei vari stili filoellenico, neoegizio, turchesco, eclettico, nonché alla fondazione dei grandi musei archeologici. L'attualità di questo testo sta nel riscoprire le tracce degli """"orientalisti"""" che si sono susseguiti nei secoli, alla luce dei quali si può maturare una più consapevole coscienza degli attuali dibattiti sul multiculturalismo o sullo scontro di civiltà. Prefazione di Stefano Zecchi."" -
Spazi contesi. Camera della Sommaria, baronaggio, città e costruzione dell'apparato territoriale del Regno di Napoli (secc. XV-XVIII). Vol. 1
Nel Regno di Napoli gli spazi della sfera amministrativa in possesso dei comuni (le antiche universitates) si delineano lentamente lungo il corso dell'età moderna. Nel processo sono coinvolti lo Stato centrale, il baronaggio, le città, il patriziato urbano. E soprattutto la Camera della Sommaria (il tribunale regio che, fra l'altro, esercita il controllo sulla nascente sfera amministrativa) che sovrintende a questo processo. Da una parte, questo supremo tribunale va a ridefinire gli spazi delle giurisdizioni feudali separandoli da quelli dell'amministrazione, di spettanza delle universitates; dall'altra rompe l'unità interna degli Stati territoriali (tipologie di città composte da piccoli casali, nate all'interno degli involucri degli Stati feudali storici) promuovendo, lungo il corso dell'età moderna, centinaia di ex casali a ""università"""" autonome."" -
La domanda della regina. Rimettere in moto il Paese con le infrastrutture e i trasporti
"Com'è possibile che nessuno si sia accorto che stava arrivandoci addosso questa crisi spaventosa?"""". Così la Regina Elisabetta agli economisti della London School of Economics, nel novembre 2008, guardando un grafico con l'andamento dei mercati finanziari. Ci sono interrogativi di fronte ai quali si rimane costernati"""" increduli, e per i quali i cittadini hanno diritto a una risposta. Regina compresa. Nel nostro Paese, fra le questioni che necessitano urgentemente di politiche preventive e lungimiranti, vi è quella del trasporto pubblico. La parola ritardo sintetizza la situazione in cui versa il sistema italiano delle infrastrutture e dei trasporti. Per restituire a questo settore il rango di rilevanza industriale che ha da tempo in Europa e per farne una leva strategica utile a migliorare la competitività delle nostre città, serve innanzitutto individuare le cause, formulare un'agenda condivisa delle priorità e predisporre prontamente dei rimedi. Ruolo decisivo possono avere i Governi regionali, proponendosi come laboratori per la formulazione di nuove soluzioni, adottabili a livello nazionale. Il Patto per il Trasporto Pubblico Locale (TPL), la società Trenitalia-Le-Nord (TLN), lo sblocco dei lavori della BreBeMi e della Pedemontana sono risposte concrete, strategie di innovazione e percorsi risolutivi realizzati dalla Regione Lombardia, una delle realtà più avanzate del mondo per peso economico, reputazione e posizionamento. Ricette difficili, ma possibili." -
Finanziamento delle infrastrutture e cattura del valore. Casi, modelli ed esperienze a confronto
Le necessità di realizzare nuove infrastrutture, fondamentali per aumentare la competitività territoriale, soprattutto in un periodo caratterizzato dalla crisi economico-finanziaria e da stringenti vincoli di finanza pubblica, rende necessaria l'evoluzione delle modalità adottate per il finanziamento delle infrastrutture stesse. Tra le possibili soluzioni di finanziamento, il value capture, tecnica basata sulla monetizzazione dei benefici economici prodotti dall'infrastruttura realizzata, rappresenta quella maggiormente innovativa e promettente in termini di possibili applicazioni. Il volume presenta il tema del value capture partendo dall'analisi dei meccanismi e degli strumenti individuati a livello internazionale e delle più significative esperienze che hanno fatto ricorso a tali meccanismi e strumenti. Esso prosegue con l'approfondimento dei modelli di cattura del plusvalore applicabili nel contesto italiano e l'individuazione delle caratteristiche e delle precondizioni che devono sussistere per il loro utilizzo. Allo scopo di dimostrarne le potenzialità, il testo propone, infine, la simulazione dell'applicazione della tecnica del value capture a due casi di infrastrutture viarie lombarde: la variante di Morbegno e l'Interconnessione Pedemontana-BreBeMi. -
Disability and social exclusion
Il volume presenta Buone Prassi realizzate in svariate realtà italiane, pubblicate con schede di lavoro sul portale West. Si tratta di esperienze selezionate attraverso il Progetto europeo ""Disability and Social Exlusion"""", promosso dal Ministero del Lavoro e Politiche Sociali, con lo IAS, ora parte di ISFOL, la Regione Sicilia, PASP di Catania, la Città di Parma, il Comune di Castel Sant'Angelo e la Fondazione Don Carlo Gnocchi, Coface Handicap, il giornale online West, Regesta e Fish. Le Buone Prassi qui raccolte e valutate dai partner del progetto in un arco temporale di diciotto mesi, attraverso un sistema di criteri che utilizza I'ICF come metodo di classificazione della disabilità, sono proposte per una loro applicazione e diffusione nei Comuni italiani e nei servizi che si occupano di disabilità: hanno il pregio di essere poco costose e accessibui, di favorire l'inclusione sociale e il benessere delle persone con disabilità e contribuire al miglioramento della loro qualità della vita. Le esperienze positive sono raggruppate in base ai destinatari, bambini, disabili, donne, immigrati e anziani, ma anche per aree di intervento quali il lavoro, la vita autonoma e indipendente, gli approcci multisensoriali in disabili gravi e le cure del disabile in ospedale, che sono trasversali a più dimensioni. Presentazione di Maurizio Sacconi, prefazione di Sergio Trevisanato, prolusione di Domenico Sugamiele."" -
Housing sociale, politiche abitative e fattore tempo. Spunti dal e per il territorio lombardo
Come è cambiata la domanda abitativa in Lombardia? Quali sono le politiche e gli strumenti proposti dagli attori pubblici e privati per rispondere alle nuove domande? Quali esiti hanno avuto? Cosa insegnano le esperienze in corso? Quale ruolo può avere l'housing sociale? Come passare da sperimentazioni episodiche a politiche sistematiche? Il volume affronta anzitutto queste domande, cercando di fornire un quadro interpretativo di carattere neoistituzionale che metta in luce il ruolo del fattore tempo. Questo elemento, spesso sottovalutato, incide sia nell'irrigidirsi dei sistemi di policy che sulle conseguenti difficoltà delle politiche pubbliche ad adattarsi ai cambiamenti del contesto di riferimento. In un tale quadro viene evidenziato il possibile ruolo dell'housing sociale quale fattore decisivo per lo sviluppo del policy change in grado di ri-connettere il sistema abitativo con le esigenze e le domande che una società moderna pone. -
Italia 2000
In questo libro gli autori ricostruiscono il quadro complessivo, e il più possibile organico, del sistema-musica in Italia all'anno 2000, senza distinzioni di generi e stili. L'anno 2000 fu un anno di bonaccia, prima della tempesta scatenata dal crollo delle Torri gemelle. Anche per la musica, in Italia, gli orizzonti apparivano radiosi, con le cosiddette ""riforme"""" dei Conservatori, delle Università, dei teatri e degli enti sinfonici. Il mercato dei CD, anche in Italia, era ai vertici storici; le edicole rigurgitavano di pubblicazioni di argomento musicale, su carta o digitali. Il decennio successivo si è incaricato di far cadere la troppo facile illusione che legislatori e amministratori pasticcioni sarebbero stati in grado di migliorare le disastrate strutture della formazione (dei musicisti e del pubblico), del dibattito culturale e del mercato musicale. Eppure questo libro mostra quanto sia vivace il mondo musicale italiano, là dove trovano spazio il volontariato, l'improvvisazione, la disponibilità a intraprendere e a mantenersi aggiornati con tutto quello che si sta muovendo nel mondo """"reale"""" e nel mondo di internet. Questa vivacità è destinata a ripiegare sotto il peso della mancanza delle risorse, della precarietà del lavoro, della scarsa considerazione sociale? Oppure, in futuro, potrà trovare sostegno e riconoscimento? L'esistenza stessa di questa collana significa la volontà di porsi, attivamente e positivamente, all'interno della seconda opzione."" -
L' esclusione sociale in Lombardia. Rapporto 2010
Il Rapporto annuale sull'Esclusione sociale in Lombardia giunge alla sua terza edizione. Tra le novità del Rapporto 2010 spicca una lettura del quadro regionale lombardo confrontato con quello di alcune regioni europee affini per dimensioni e capacità economica. Due le linee d'analisi: l'esame quantitativo di una serie di indicatori di povertà economica e un'analisi comparativa delle politiche regionali attuate. Dopo tre anni di attività, l'Osservatorio Regionale sull'Esclusione Sociale (ORES) presenta il risultato di un processo di maturazione scientifica compiuto. Affermata è innanzitutto la capacità di ORES di rispondere con tempestività alla domanda di conoscenza sui temi della povertà, dell'esclusione e del disagio sociale, grazie anche allo sviluppo di fonti informative autonome che affiancano e integrano qualitativamente quelle ufficiali. Accanto a strumenti di analisi e osservazione ormai consolidati, il Rapporto 2010 propone una sezione di approfondimenti tematici dedicata alla condizione dei giovani nel mercato del lavoro, alla situazione degli immigrati, agli effetti della rottura dei legami familiari, al nesso tra disabilità e povertà. -
La lucida agonia del commodoro di sua maestà britannica
Nell'ospedale militare della Marina britannica giace gravemente ammalato il Commodoro: è stato lui, e non l'ammiraglio Nelson, che nella battaglia di Trafalgar (1807) ha condotto la Royal Navy alla vittoria sulla flotta di Napoleone. È una lunga agonia la sua, prima gli tagliano la gamba destra, poi la sinistra, poi ancora il bacino e a seguire il tronco e le braccia, rimane la testa: durante il progressivo affettamento disserta con medici, chirurghi, monsignori, frati, predittori, cuochi, moglie e amanti, alternando lucida passione a struggenti nostalgie. Vista l'impotenza della medicina e della chirurgia nel fermare il male, tra un intervento e l'altro si fa largo uso di esorcismi, ma senza benefici. Fino a quando, aperto il cranio del Commodoro, si scoprirà che negli anfratti del cervello c'è una Mosca, viva, e che è stata lei a pilotare la mente del Commodoro: dunque è la Mosca il vincitore della battaglia di Trafalgar. Ne nasce una disputa, compaiono anche le ombre di Nelson e dello sconfitto ammiraglio Villeneuve, e la Mosca si precisa come un personaggio magico, dotato di poteri sovraumani. Nello smarrimento totale, i personaggi all'unisono supplicano la Mosca di non abbandonarli, salutano in lei il Salvatore, le chiedono di prendere in mano il potere e i loro destini. E in coro cantano il Magnificat. Un susseguirsi di allegorie del nostro tempo che si prestano a più di una interpretazione: chi è il Commodoro? -
Luigini contro contadini. Il lato oscuro della questione settentrionale
Esiste un lato oscuro della ""questione settentrionale"""", un lato sommerso ma radicato, fatto di intrecci di rapporti tralLuigini e altri soggetti a scapito dei contadini. Di chi stiamo parlando? I contadini sono la parte produttiva del Paese, sono i lavoratori dipendenti, gli artigiani, i piccoli imprenditori, gli operai e anche i contadini. I luigini sono tutti gli altri: """"i fisiocraticamente parassiti, i rent seekers, gli spartitori dello Stato e delle rendite e dell'affarismo border line e delle prebende d'ogni sorta"""". Sono parte del potere privato, principalmente localizzato al Nord. Intorno a loro il Palazzo in cerca di consenso e le mafie, tutti convergenti nel mantenere lo status quo, a scapito dei contadini che lo subiscono. Un patto perverso per la conservazione di equilibri che affondano le radici nella disparità territoriale e nella crisi della politica. Gabrio Casati articola un'analisi dell'intreccio di rapporti tra i luigini e i contadini e gli altri attori in gioco attraverso il racconto di casi esemplari: il luigino che si autonomizza dal sistema (la Fiat) e il Contadino che si fa luigino (il caso Benetton e la conquista di Autostrade). II Paese è alla paralisi, denuncia Gabrio Casati, e in assenza di cambiamenti radicali e rapidi si aprono due soli scenari possibili: la prosecuzione della traiettoria di declino già in atto o la secessione.""