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In nome dell'ozio ed elogio della pancia
"Non sempre i titoli dei libri corrispondono a quello che contengono. Gli editori, come i produttori dei films, inventano talvolta titoli accattivanti, che deviano e disorientano il lettore, il quale immagina di trovare nel libro o nel film ciò che il titolo annunzia o addirittura proclama. Non mi è per fortuna capitato attraversando libri e libricini sull'ozio, tema di volumi sistematici e di felici incursioni pamphlettistiche."""" (Francesco D'Episcopo)" -
Eros e thanatos
Vive emozioni, lontani ricordi o più vicini nel tempo che siano, ansie pesanti come macigni, vissute con dolore, aspettative disattese che lasciano incolmabili vuoti, son tutti aspetti riscontrabili, nella nuova raccolta di Manuela Pana, di nazionalità italiana, residente in Inghilterra, per questo cosmopolita di sentimenti e mentalità. La raccolta è intitolata ""Eros e Thanatos"""" che, di per sé, è già una dichiarazione di poetica, nella quale il tempo sembra non avere ordine, poiché vissuto come eterno presente e lo spazio delle visioni che creano immagini, si amalgamano tra loro, secondo un futuro pensato, agognato e sognato. Prefazione di Lia Bronzi."" -
Affresco alla maniera antica. Pregare lavorando. Tra arte e fede
Nella presente pubblicazione, l'autore si sofferma sugli ultimi lavori, esponendo le emozioni provate, come uomo e come cristiano, lavorando ad opere realizzate proprio con l'esigente tecnica del ""buon fresco"""", attorno a tematiche eterne che riguardano l'uomo nel suo rapporto con il Dio Incarnato, il Gesù storico morto e risorto, che si dona a noi nell'Eucarestia, per fare di tutti gli uomini un'unica famiglia, secondo il progetto originario di Dio Padre."" -
Dolce amico mio
Lo sguardo di certi adolescenti a volte s'illumina di una luce intensa, abbagliante, riflesso forse di una natura non ancora corrotta, ma quasi sempre questa luce poi si vela e scompare, forse perché esplode il bisogno dell'esperienza sessuale, che viene negata, contrastata, così l'appagamento viene vissuto come qualcosa che si deve rubare di nascosto, con sotterfugi e inganni, qualcosa che sporca dunque, che lascia dentro un senso di amaro e quella luce si spegne, qualcuno però riesce a conservarla, o a riconquistarla, attraverso la purificazione della poesia. C'è quella luce nello sguardo di Marcello. -
La vecchia
(...) Il tempo preso in esame e in considerazione, è quello dell'età più che il mutare della protagonista, ma è anche quello del ricordo, di quando ella era giovane e bella e faceva innamorare di sé molti uomini. In tal senso prende corpo una realtà ""altra"""" dove l'immagine che di essa si è fatta la vecchia consiste in un respiro più ampio di ricerca, morale ed etica. Betta, la protagonista, sposerà Nunzio, senza provare vero amore, ma per la posizione economica del tutto tranquillizzante del marito, come era d'uso fare nelle famiglie borghesi dell'epoca. (...)"" -
Declinazioni europee di poesia totale. Franz Mon, Arrigo Lora-Totino, Ji?í Kolá?, Julien Blaine
Il libro di Clementina Greco, che si compone di sei capitoli (La crisi dell'arte, La poesia concreta, Franz Mon, Arrigo Lora-Totino, Ji?í Kolá?, Julien Blaine), con un ultimo di Conclusioni, e un ampio repertorio fotografico, è uno studio molto ricco di dati, eccellente sul piano della ricognizione informativa. La materia concerne una sperimentazione poetico-artistica, sviluppatasi a partire dagli anni Cinquanta del Ventesimo secolo e su scala intercontinentale, una forma estetica e ramificata di globalità (Brasile, Svizzera, Italia, Germania, Francia, Giappone), che prende il nome di Poesia Concreta. -
Il mio Giuseppe Giusti
Ferdinando Martini (1841-1928) è stato non solo un notissimo politico dell'età liberale (esponente della Sinistra liberale, parlamentare per quarantatré anni, ministro per l'Istruzione Pubblica, ministro delle Colonie, governatore dell'Eritrea etc.), ma anche un eccellente giornalista, fondatore e direttore del «Fanfulla della domenica» (1879), del «Giornale per i bambini» (1881) e della «Domenica letteraria» (1882), drammaturgo, diarista, saggista e narratore. Fine intellettuale umanista, Martini curò un interesse particolare per Giuseppe Giusti, curandone Tutti gli scritti editi e inediti e l'Epistolario, comparsi rispettivamente nel 1924 e 1932. Lo studioso Simone Fagioli, indagando le carte dell'archivio e utilizzando alcuni documenti inediti, raccoglie in questo volume una preziosa antologia di scritti che Martini dedicò al poeta conterraneo dal 1891 al 1924, entrando in modo originale nel profondo della psicologia politica del politico pistoiese, legata indissolubilmente all'arte letteraria. . Con una lettera inedita di Giuseppe Giusti -
Viva
Il viaggiatore che parte alla ricerca di un tesoro è sicuro che non lo troverà dietro l'angolo. Sa cosa cerca, sa che lo troverà, ma non sa né dove, tantomeno quando. Soprattutto ha capito cos'è il tesoro e non si accontenterà di qualcosa che vagamente gli somigli. Sa aspettare. Lui non desiste. È ostinato, instancabile, visionario. C'è una forza misteriosa che lo guida, giorno dopo giorno. Una linfa che trasforma la stanchezza in pazienza e la paura in fiducia. È una fiamma che lo scalda e lo illumina anche quando cala la notte. Quella fiamma è ""Viva"""". Se il primo viaggio, """"Nuda"""", è stato introspettivo, di ricostruzione e consapevolezza, questo prosegue sconfinando coraggiosamente le terre dell'Io, del passato, concedendosi, come una tregua, le emozioni del presente, qualche oasi nel """"qui ed ora"""", come unico e vero senso del tempo. Non si avverte la fretta o l'ansia di arrivare. Il viaggiatore sa che arriverà nel momento perfetto, non un minuto prima di quando è predestinato a quell'incontro. Il viaggiatore si è evoluto, ha acquisito fiducia in sé stesso, nelle sue capacità e non teme niente. Si gode il viaggio sapendo che quando troverà il tesoro, saprà riconoscerlo."" -
Dove resta il cuore
"Il tutto o il nulla, il troppo o il troppo poco, il sole o il temporale, l'inverno o l'estate, quel sentimento non conosceva sfumature, lo sapevo bene. Ricordo la mia prima cotta, il primo amore, oserei dire. Ero solo una ragazzina di quattordici anni, una bambina, pensandoci ora. Ma in lui vedevo tutto ciò che potessi desiderare, dolcezza e romanticismo.""""" -
Il Fauno scomparso
Dove è finita la Maschera di Fauno, opera giovanile di Michelangelo? E qual è il nesso tra la sua scomparsa, che risale al periodo della seconda guerra mondiale, e il destino di Emma e Peter, due giovani di oggi? Una storia ambientata nel magico scenario di due luoghi situati alle estremità del corso dell'Arno - Poppi, in Casentino, e la città di Pisa - in cui i protagonisti indagano sul passato nella speranza che non si ripetano i tragici errori del Novecento. -
Mi piove nell'anima
"(...) in questi versi è precipitosamente presente la donna: la musica delle sue forme, il desiderio mai soddisfatto, la fame di una pienezza d'amore dove il tempo non esista, lo spavento per un legame spezzato e infiniti spazi di nostalgia per chi vive in una felicità diversa da quella del poeta. (...)""""" -
Il sapore del primo bacio
In questa nuova raccolta di racconti, destinata ai più giovani, formata da testi editi e inediti, l'autore, Armido Malvolti, ci parla proprio di questo: di quanto siano importanti gli amici. E sono amici giovanissimi, come i destinatari di questo libro, e amici un po' più anziani, ma - si direbbe - ancora giovani dentro... i nonni! Anche quando diventeremo grandi, li porteremo nel cuore e ricorderemo quello che hanno fatto per noi: quel legame indissolubile vivrà dentro di noi come una luce che continuerà a guidarci nel cammino della vita. Età di lettura: da 12 anni. -
Il mistero del professor Corbière
La storia è ambientata nella Francia ottocentesca di cui l'autore conosce perfettamente la geografia, soprattutto per quanto riguarda Parigi, scorrendo le pagine e seguendo i diversi personaggi ci sembrerà di trovarsi proprio all'interno della città: vengono descritti luoghi, riportati nomi di strade... -
Terra 2.0. The emergence (L'apparizione)
Nel mondo tecnologico in cui viviamo, gli spazi virtuali reclamano la loro presenza in palcoscenici sempre più globali. I canali della vita reale e virtuale potrebbero non restare a lungo duplicati, ma piuttosto fondersi in un unico spazio in cui ciò che è consciamente e inconsciamente appartenente al singolo sarà pressoché collettivo. Il web è questo assurdo luogo in cui le emozioni, vere o false che siano, si trasformano e ci contagiano. L'idea di empatia che fino ad oggi abbiamo nutrito, viene tristemente fagocitata. Il dualismo in cui viviamo tra qualche decennio non avrà più senso... le chele di un granchio saranno come le braccia di un uomo, i filiformi flagelli di un batterio come gli affilati strumenti di un chirurgo. Alla notte si aggiungerà il giorno ed entrambe spariranno in un ambiente di segni senza spazio e senza tempo. Forse è inutile sforzarsi con bonomia nel trasmettere impacciati consigli ai nostri figli, sono solo patetici tentativi carichi già al loro nascere di frustranti sconfitte. (...) -
I colori del buio
Un condominio, tante stanze, tante finestre, tante persone: ciascuna con il proprio carattere, il proprio vivere, i propri problemi e i propri segreti che rimangono fra le pareti dei vari appartamenti. Tutto, per una svolta improvvisa, una buona intuizione femminile e una innata dose di umanità, da freddo alloggio si tramuta in condivisione di sentimenti e di speranze, cancellando così il grigiore statico di mura e animi. -
Argini e chiuse
La poesia come argine, la poesia come barriera, paratia, baluardo. Una chiusa a difesa di una vita scandita da ritmi troppo veloci e giorni presto stanchi; la poesia come arma potente contro il dilagare dell'indifferenza, del freddo che colma i nostri cuori e li riempie di solitudini. Qualche volta bisogna fermarsi, raggruppare i pensieri e poi lasciarli liberi di scivolare oltre i nostri orizzonti, oltre le nostre miserie, oltre la pochezza della nostra esistenza. Lontano. -
Ostinato. Suite in versi
Per comprendere questa nuova raccolta di poesie di Cinzia Della Ciana non si può non partire dal titolo che l'autrice ha scelto: ""Ostinato"""". Una parola che nella sua evoluzione ha trasceso l'origine etimologica, sì che da """"star fermo saldamente"""" il termine oggi suole indicare chi persiste con tenacia in un proposito, in un convincimento. Ma, da vera ostinata qual è, l'autrice non si accontenta di questo primo approdo e al titolo """"Ostinato"""" aggiunge un sottotitolo """"Suite in versi"""". Il che rimanda alla sfera musicale, rendendo scoperto il gioco dell'ambivalenza lessicale tanto amato dai poeti che frequentano volentieri la ricerca di segni non univoci. Il termine ostinato in musica indica un motivo che, solitamente apparendo nel basso, viene ripetuto ad oltranza e resta invariato nell'altezza e nel ritmo: una sorta di staticità continua che """"eppur si muove"""" e che consente lo stacco alla melodia."" -
Il vento e la cenere
"Vita e morte si inseguono al ritmo del tempo che passa, nelle poesie di Lorenzo Cerciello, una danza che disorienta, un vorticoso susseguirsi scandito dall'alternarsi delle stagioni, dal ciclo della natura. Così la primavera cede il passo all'estate che ritorna ad instillare il vivere nelle vene, vivere che s'insinua, permea come un veleno e come un veleno è mortale. Vita e morte. Un ballo che genera un assurdo desiderio, alimentato dalla memoria, di attimi perduti.""""" -
Iperuranio
Se l'attrazione è fisica e l'affinità è chimica allora ""L'iperuranio"""" di Kine è la raccolta imperfetta di poesie, aforismi e brevi racconti dove poter inzaccherare consapevolezze a colpi di scena. Nelle transizioni appassionate di questa silloge ci son prese di sale anche per notti immonde, vascelli solitari alla ricerca d'approdi sicuri per stati d'animo incerti e, tanti, tanti pensieri di carta che fluttuano nella scia delle loro stesse contraddizioni. Fra le righe e in modalità del tutto improvvisa, s'abbassano ottave, si rinunciano a privilegi, si accettano od occultano ambivalenze. Così! tra un capoverso e un'associazione cognitiva tutto può assottigliarsi o esaltare. Approssimarsi ai ricordi può essere un buon mezzo per valicare le soglie astratte di queste letture. Destrutturarli, un buon metodo per riviverli e riconsiderarli."" -
Abbraccio circolare
È difficile dare una definizione alla poesia! Per sua stessa natura la poesia è creatività, (dal greco poiesis, ""creazione"""") e perciò ogni lirica è una nascita, una venuta al mondo di una condizione particolare dell'animo che il poeta sa trasformare in parole. La poesia deve essere libera espressione dell'io lirico, non costruzione artificiosa; non deve saper comunicare qualcosa, deve saper suscitare, in chi legge, forti sentimenti, vivide emozioni. È questo lo stile incarnato da Guglielmo Alfieri per questa raccolta di liriche, divisa in diverse sezioni. Alcune poesie sono evocative, parlano di personaggi illustri; altre sono dedicate ad amici, e non mancano poi quelle a carattere sociale.""