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Dalle De Marchi. Una scuola per la vita
Attraverso i ricordi e i racconti, l'autrice ripercorre gli anni e le atmosfere della Scuola delle Sorelle De Marchi a Gromo. Il libro è la testimonianza di chi ha vissuto l'esperienza unica e irripetibile di studiare senza aule, senza registri, senza voti, a contatto diretto con la vita quotidiana delle 'Signorine'. -
Dicàdalponte
La cornice è un piccolo paese nella campagna Toscana ai margini del Chianti. Era un albero imponente, rassicurante. Lì sulla riva destra del fiume si ergeva a maestosa vedetta dell'intera vallata. La storia ripercorre la strada della vita dell'autore, fino alla maturità, attraverso il ricordo dei personaggi e degli aneddoti che ne hanno contrassegnato il cammino. Le persone vere, cristalline com'erano a quel tempo o così mi semrbravano. Rivive insieme a loro sensazioni e abitudini di vita che appartengono a un passato prossimo mai dimenticato e la serenità di quel tempo. -
La tua storia nella mia. L'Italia vista dalla sua scuola
Dalla constatazione che l'esperienza della scuola, per un periodo più o meno lungo accomuna ogni persona, il filo con cui si dipana il vortice delle vicende e il fluire dei ricordi riflette il punto di vista dello studente e poi della relazione che in qualche modo si mantiene con il mondo dell'istruzione, nel tentativo di sbrogliare l'intreccio tra la propria storia e la Storia. -
A tavola con il contadino e il cacciatore. 100 ricette con carni bianche e selvaggina
La cucina e la gastronomia dei contadini nascono tradizionalmente dalla ""bassa corte"""", dall'aia delle case agricole, e da ciò che lì si poteva allevare: piccioni, galline, galli, capponi, oche, faraone e tacchini. Allevamenti, attestati già nel Seicento, regolati solo dall'andamento naturale delle stagioni e dal calore del sole: un tesoro alimentare che oggi, con l'industrializzazione, è quasi definitivamente scomparso. E che dire poi della caccia? Una tradizione che ha origini ancora più lontane: già due milioni di anni fa l'uomo cacciava gli animali selvatici per sopravvivere più a lungo alla fame, alle avversità e al freddo. La caccia è sempre stata, ed è tuttora, molto sviluppata nel territorio parmense, che offre sia cacciagione stanziale, sia cacciagione migrato ria o di passo. Queste due tradizioni, con le loro rispettive cucine, quella prevalentemente maschile della selvaggina, e quella degli animali dell'aia che è invece prevalentemente femminile, sono convissute a lungo nel territorio parmense. Un volume ricco di ricette e di segreti gastronomici tradizionali, opportunamente adeguati all'uso moderno. Il libro comprende una ricca introduzione storica, una descrizione puntuale delle proprietà nutritive delle diverse tipologie di carni, e una sezione dedicata alle numerose ricette, tutte da riscoprire o - per i più giovani - da provare per la prima volta."" -
Fiale
"Fiale"""", l'ultimo racconto che dà il titolo a questa raccolta, narra la sconcertante banalità dei gesti e delle azioni da cui scaturisce un errore fatale. E di errori e capricci del destino è questione un po' in tutti questi racconti, che, proprio come delle fiale, racchiudono piccoli concentrati di un'umanità disorientata dalla complessità della vita. Un giovane che cerca la giusta distanza da una famiglia ingombrante e a tratti molesta, ritrovandosi, suo. malgrado, a fare da arbitro nei giochi delle generazioni precedenti; un pacco spedito da una persona dimenticata che accende sospetti e cattivi presagi nella mente di una donna in dolce attesa; un licenziamento in tronco che provoca, a discapito del comune buon senso, un'inebriante euforia nel suo protagonista..." -
La conversione perpetua e altri scritti su Marcel Proust
"Sono qui come testimone più che come studioso dell'opera di Proust. Testimone di un rapporto lungo e per me molto importante, molto impegnativo, che ha sicuramente cambiato la mia vita. Io credo che Proust sia un autore che cambia la vita di chi lo frequenti; vi lascio immaginare che cosa può succedere a chi lo frequenta in un modo così particolare e così intimo come è capitato a me che ne ho riscritto frase per frase, parola per parola, poco meno di 3500 pagine nel corso di un impegno quasi quotidiano durato qualcosa come dodici anni. Sarò costretto (e me ne scuso) a fare un po' di autobiografia.""""" -
Concilio e post concilio a Parma. Vol. 1-2: Il rinnovamento della Chiesa-Il cristiano nel mondo
Frutto di un lavoro collettivo durato diversi anni, questi due volumi offrono un'ampia e dettagliata ricostruzione della vita della Chiesa a Parma nell'arco di un cinquantennio, dagli anni del Concilio Vaticano II fin quasi ai giorni nostri. Lo scopo è di avviare la riflessione storica su come la città e la diocesi hanno compreso e vissuto il rinnovamento conciliare. Al tempo stesso si intende fare memoria delle tante persone che hanno dedicato la propria esistenza all'apertura, pur critica, della Chiesa cattolica verso il mondo contemporaneo e all'impegno all'interno della società cittadina e italiana. La centralità del vescovo (in queste pagine si parla di Colli, Pasini, Cocchi e Bonicelli) è mitigata e arricchita dallo studio degli atteggiamenti del clero e del laicato. Nel primo volume, l'attenzione ai mutamenti avvenuti all'interno della Chiesa, a cominciare dalla riforma liturgica e dalle esperienze dei consigli pastorali, è completata dagli studi sull'ecumenismo e sull'associazionismo, così come sul dissenso; nel secondo, l'analisi si concentra sulla presenza dei cattolici parmigiani nella società locale, dalla scuola alla politica, dal mondo del lavoro al volontariato, indagando pure il loro atteggiamento di fronte ai media, ai problemi della pastorale familiare e al nuovo protagonismo femminile. Il primo volume contiene scritti di: Pietro Bonardi, Laura Caffagnini, don Umberto Cocconi, don Roberto Danaro, Franco Ferrari, Lamberto Soliani e Paolo Trionfali. Il secondo volume contiene scritti di: Eugenio Caggiati, Margherita Campanini, Giovanni Battista Fregoso, Daniela Incerti, Marco Ingrosso, Ennio Mora, Nunzio Rizzoli, Elisabetta Salvini, Rita Torti, Graziano Vallisneri, Mariano Vezzali e don Matteo Visioli. -
Madri di uomini e di dèi. La rappresentazione della maternità attraverso la documentazione numismatica di epoca romana
La moneta romana, espressione dell'autorità costituita, rappresenta un formidabile strumento di indagine nel delineare il ruolo femminile nelle dinamiche del potere. Ritratti ed iconografie complesse, associate ad elementi epigrafici incisivi, mettono a fuoco l'importanza della funzione dinastica svolta dalle Auguste, la fertilità o, viceversa, l'incapacità di dare un erede all'imperatore determinavano precise scelte all'interno del contesto politico e contribuivano a tratteggiare l'immagine stessa del potere. L'analisi della fonte numismatica fa emergere con chiarezza come la mater sia la vera protagonista della discendenza, evidenziando, nella costruzione ideologica, la stretta correlazione tra le madri della casa imperiale e le madri divine. -
Ravenna Musiva. Conservazione e restauro del mosaico antico e contemporaneo. Atti del Convegno internazionale (Ravenna, 22-24 ottobre 2009). Con CD-ROM
Il convegno internazionale ""Ravenna Musiva - Conservazione e Restauro del Mosaico Antico e Contemporaneo (Ravenna, 22-24 ottobre 2009)"""" è stato il primo di una serie di appuntamenti che si svolgerà nella città di Ravenna. Rivolto a ricercatori e studiosi che operano nel settore della conservazione, della tutela e della valorizzazione del mosaico dall'antico al contemporaneo, il convegno ha rappresentato un'importante occasione di contributo alle conoscenze a livello nazionale e internazionale, mettendo in risalto l'eccellenza delle competenze presenti nel settore. Le oltre quaranta comunicazioni contenute nel volume riguardano tematiche prioritarie e strategiche relative alla conservazione del mosaico: Materiali costitutivi e metodi di intervaneto: fra tradizione e innovazione; Musealizzazione e/o conservazione in situ; Valorizzazione e fruizione. Una Tavola Rotonda sul tema della Conservazione e Restauro del mosaico contemporaneo completa il quadro dei contributi scientifici del Convegno."" -
Archeologia protobizantina a Kos. La basilica di S. Gabriele
Il volume raccoglie i risultati delle campagne 2007-2009 svolte a Kos dal Dipartimento di Archeologia dell'Università di Bologna in collaborazione con la Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari. Oggetto delle ricerche è la basilica protobizantina di S. Gabriele, scoperta da L. Morricone ed H. Balducci negli anni '30 del secolo scorso, durante il periodo di presenza italiana nel Dodecaneso. La pubblicazione offre pertanto un reale progresso negli studi dell'architettura religiosa in Grecia tra il V e il VII secolo e costituisce al tempo stesso un'operazione di recupero della storia culturale italiana. L'analisi del monumento e delle sue diverse fasi di sviluppo, insieme alla sua contestualizzazione storica e topografica, si accompagna a riflessioni sulle potenzialità di musealizzazione e fruizione del sito archeologico. -
Phoinike V. Rapporto preliminare sulle campagne di scavi e ricerche 2007-2010
Giunge alla quinta uscita la serie dedicata agli scavi e agli studi svolti ad opera della Missione Archeologica Italiana dell'Università di Bologna e dell'Istituto Archeologico Albanese di Tirana nella città antica di Phoinike. Scopo della collana è raccogliere e far conoscere rapidamente alla comunità scientifica internazionale le ricerche e i lavori condotti in questo sito, che tanta parte ha avuto nella storia dei Balcani meridionali e del Mediterraneo per almeno duemila anni. -
Ocnus. Quaderni della Scuola di specializzazione in archeologia. Ediz. multilingue. Vol. 19
"Ocnus. Quaderni della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici"""", accoglie lavori dei docenti della Scuola di Specializzazione in Archeologia dell'Università di Bologna, lezioni e conferenze tenute da studiosi ospiti, ricerche degli allievi. Tenuto conto dell'ampio spettro di discipline della Scuola - dalla Preistoria all'Archeologia Orientale, dall'Archeologia Classica all'Archeologia tardoantica e medioevale - Ocnus intende proporsi come sede aperta a contributi e studi di forte impronta interdisciplinare." -
Il castello di Sorrivoli (Roncofreddo, Forlì-Cesena). Storia e archeologia dell'architettura
L'Emilia-Romagna è una terra ricca di castelli medievali, in parte abbandonati, in parte caratterizzati da una continuità di vita che ha portato naturalmente a stratificazioni e modifiche, sia strutturali che di utilizzo. Nell'ambito di un progetto di censimento e schedatura delle fortificazioni romagnole, promosso dall'Università di Bologna e dall'Istituto per i beni artistici culturali e naturali della regione Emilia-Romagna, viene esaminato il caso del castello di Sorrivoli (Roncofreddo, FC), un complesso particolarmente interessante ed esemplificativo dei processi evolutivi documentati in quest'area geografica. Perduta la funzione difensiva, infatti, in età moderna molte rocche tardomedievali allestite sulle vestigia di antichi castra, vengono riconvertite in palazzi residenziali. -
Città cristiana, città di pietra. Itinerario alle origini della chiesa di Bologna. Catalogo della mostra (Bologna, 19 maggio 2014-26 febbraio 2017)
A Bologna dei primi secoli del Cristianesimo è illustrata nel percorso fotografico che ha dato spunto al volume, nato dalla collaborazione tra l’Università di Bologna, la Chiesa di Bologna, la Soprintendenza archeologica e altri enti territoriali (Bologna, Raccolta Lercaro, 19 maggio 2016-26 febbraio 2017). L’impianto urbano tardoantico è al centro di un’accurata rassegna di monumenti, oggetti, fonti letterarie ed epigrafiche, che permettono di riconoscere i tratti di una Città ormai in gran parte scomparsa. In una realtà topografica poco estesa, emergono gli edifici religiosi intorno ai quali si profilano i percorsi urbani e si addensano le nuove attività religiose, in un clima sociale di forte confronto. -
Sul colle di Villa Revedin. Il Seminario Arcivescovile, la Villa, il Rifugio antiaereo «Vittorio Putti»
Fin da epoche remote l'estesa area collinare posta a sud di Bologna, al di fuori di Porta Castiglione, oggi presentata da questa guida, fu utilizzata per i più diversi scopi: da terra di malaffare a zona di sepoltura, villeggiatura, studio, preghiera, ricovero per centinaia di feriti durante la Seconda Guerra Mondiale. Un ricco apparato iconografico e le accurate descrizioni degli autori conducono in modo vivido tra il Seminario Arcivescovile, la Villa Revedin, le millenarie sezioni geologiche del territorio e uno dei più importanti rifugi antiaerei in galleria utilizzato dai tanti mutilati reduci dai campi di battaglia di tutta Europa, ospiti dell'Ospedale Militare e Centro Ortopedico ""Vittorio Putti"""""" -
La gestione del patrimonio culturale …da un punto di vista smart
La guida aiuta a comprendere quali sono gli aspetti che bisogna considerare per conoscere il patrimonio culturale e quali sono, al giorno d'oggi, gli strumenti necessari per gestirlo. Grazie alla Carta dei beni culturali e paesaggistici, alla Carta delle potenzialità archeologiche e a quella dei valori del paesaggio, vengono illustrate le finalità e le caratteristiche di questi strumenti e di queste procedure, mettendo in risalto il delicato rapporto esistente tra gli obiettivi della tutela e valorizzazione dei beni culturali e quelli della pianificazione del territorio. Uno strumento agile e indispensabile per orientarsi in una materia a volte difficile e intricata. -
Un arcipelago di storia. Archeologia e isole ecologiche interrate a Bologna
La pubblicazione propone la sintesi di una considerevole quantità di dati archeologici raccolti durante la realizzazione delle mini isole ecologiche interrate nel centro urbano di Bologna, un'area che ha visto la crescita e lo sviluppo diacronico di una città a partire dall'VIII secolo a.C. fino ai giorni nostri. I numerosi contesti di indagine, più di un centinaio, sono caratterizzati da una notevole complessità stratigrafica, derivante proprio dal continuo sviluppo della città su se stessa: è stato possibile quindi documentare le trasformazioni, gli ampliamenti, le riduzioni degli spazi abitativi e i momenti di degrado e abbandono nei vari periodi storici. Il volume fornisce diversi piani di lettura: da quello puntuale delle schede, che permettono di conoscere i ritrovamenti effettuati nelle singole isole ecologiche, a quello dell'analisi dei materiali fino al taglio più ampio e generale sull'evoluzione urbanistica della città nei secoli -
I segni dell'abitare. Verucchio e il popolamento della Valle del Marecchia
Il volume accoglie numerosi contributi sul popolamento antico di Verucchio e della Val Marecchia. Durante due seminari organizzati dall'Università di Pavia, dalle Soprintendenze emiliano-romagnole e dal Museo di Verucchio, dei quali questa pubblicazione rappresenta l'esito, sono stati resi noti i principali risultati di scoperte, scavi e analisi di materiali che forniscono una nuova base di dati per comprendere il ruolo di Verucchio e del suo territorio su scala sovra-regionale. Vengono qui offerte sintesi territoriali e diacroniche di ampio respiro, analisi di progetti di ricognizione e strumenti di tutela, e studi dettagliati su contesti di scavo di abitato a San Leo, Rimini-Covignano e, soprattutto, sull'insediamento di Verucchio in località Pian del Monte, dove si susseguono fin dall'Ottocento scoperte e ricerche che, edite qui nel loro insieme per la prima volta, permettono di ricostruire la fisionomia dell'antico abitato dell'età del Ferro. -
Border. L'arte e la guerra
A trenta chilometri da Kobane, sul confine più ""caldo"""" del globo, il progetto realizzato per un nuovo parco archeologico nell'antica città di Karkemish (moderna Karkamiş, Gaziantep, Turchia sud-orientale), indirizza un'area avvilita dal conflitto verso una nuova possibilità di sviluppo. Sulla sponda ovest dell'Eufrate, all'interno del parco inaugurato nel 2019 sono state realizzate tra il 2017 e il 2018 alcune suggestive opere di Land Art (""""Border"""", """"La sottile linea rossa"""", """"La soglia""""), a fianco delle quali nel 2022 l'artista Michelangelo Pistoletto, in collaborazione con il Prof. Marchetti, ha realizzato la sua opera """"Il Terzo Paradiso"""", a sancire definitivamente il valore dell'area non solo da un punto di vista archeologico ma anche artistico e simbolico. """"L'arte e la guerra"""" è contemporaneamente un progetto di architettura, un esperimento di design e un intervento di land art dai forti contenuti simbolici. Prendendo le mosse dall'interazione con gli archeologi e con la comunità locale, i progettisti hanno optato per interventi dal basso impatto ambientale, attraverso la rivisitazione di tipologie regionali, per offrire al turista l'impressione di un progetto pensato per entrare dialetticamente in rapporto con il luogo. Ma il tratto qualificante dell'intervento, articolato per trasformare idealmente un'intera area sottosviluppata, è l'intervento che mira non solo a recuperare gli archetipi dell'architettura secondo un'indagine storica dei percorsi e dei modelli tipologici dell'antica città sepolta, ma anche a fare immaginare un'alternativa alla guerra e alle sue armi di distruzione. La mostra """"L'arte e la guerra"""" di Alessandra Giacardi e Massimo Ferrando a Verbania nasce a seguito del progetto per il parco archeologico a Karkemish, portando l'installazione """"Border"""" sulle sponde del Lago Maggiore. Trenta steli rossi conficcati nel terreno al posto delle mine ritrovate sotto la polvere ondeggiano sotto l'azione del vento e diffondono nell'aria un ripetitivo suono di campanelli, riconducendo il pensiero ai sussurri dei profughi che a decine di migliaia negli ultimi quattro anni hanno attraversato l'ex campo minato; le trenta luci che si accendono al calare del sole e si confondono con il cielo stellato di un Medio Oriente ferito da eterni conflitti interrogano sulla possibilità di operare una sostituzione che non è solo materiale ma anche simbolica ed è dunque anche un cambiamento di prospettiva mentale: con l'arte, attraverso l'arte, quella distanza che separa l'uomo dal suo abisso viene così idealmente e poeticamente colmata."" -
Amore
Parole appassionate e dieci disegni inediti per esplorare le diverse facce dell'amore, esperienza comune e insieme intima degli uomini e delle donne. Il viaggio si muove intorno all'Eros, il ""luogo"""" dell'incrocio di sessualità e di emozioni, mosse dal sentimento di non bastare a se stessi. Miti antichi, fiabe, poesie di ogni epoca, cantici biblici accompagnano un discorso che tenta di cogliere la complessità e il dramma dell'amore, tra felicità, sofferenze e speranze esistenziali. Al di là dei moralismi e delle spiritualizzazioni edulcorate.""