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Eredità
Ogni generazione entra nel mondo sulle tracce di chi è venuto prima, e nessuno lascia il mondo senza averlo segnato di sé, senza lasciare qualche cosa in eredità a chi viene dopo: il DNA, la lingua, i gusti, la religione, l'etnia e le tradizioni, le istituzioni sociali e politiche e anche i debiti individuali e collettivi. Le eredità ricevute possono essere una risorsa o un vincolo, talvolta anche ferite che vanno elaborate. All'ombra dei passaggi ereditari i rapporti tra le generazioni si giocano sempre nella tensione fra continuità e innovazione, riconoscimento e presa di distanza. -
Quale futuro per la scuola (pubblica)?
Un interrogativo cruciale, oggi che diversi studiosi ipotizzano prossima la fine dei sistemi scolastici in vari paesi del mondo. Il cuore della questione sta nel trovare il giusto equilibrio su due aspetti fondamentali: che cosa devono imparare le persone, prioritariamente i ragazzi e i giovani, e come ciò possa avvenire meglio. Il che cosa lo afferma la prima parte della Carta Costituzionale nell'indicare la Repubblica come garante di questo diritto per tutti. Il come lo propongono le sollecitazioni della didattica e della pedagogia. E allora la vera riforma del sistema scolastico non sta nella modifica degli ordinamenti, sterile scorciatoia percorsa spesso dalla politica, ma piuttosto nel garantire la qualità dell'insegnamento. È tempo di avere una scuola ""aperta"""", disponibile ad aggiornare il concetto di pubblico e a stabilire un nuovo rapporto tra scuola e formazione professionale. Urge un grande patto con gli insegnanti riconoscendo la loro fondamentale funzione per assicurare lo sviluppo sociale, economico e democratico del Paese."" -
Spreco
Lo spreco, di cibo, di acqua, di energia, di suolo, di denaro, di tempo, di vite, è una straordinaria occasione per superare la crisi che sta strangolando la nostra società. Bisogna però fare presto, prima che le crescenti disuguaglianze diventino irreversibili. Si può lavorare sulla parola: SPR diventa il negativo, ECO il positivo. Da una parte riduciamo l'eccesso, dall'altra facciamo durare nel tempo quello che è già stato prodotto. Se la casa piccola (eco-nomia) imparerà a rispettare i limiti della casa grande (ecologia) mangeremo tutti e tutto. -
L' anima smarrita
Quasi un testamento intellettuale, ""L'anima smarrita"""" provoca il lettore su alcune delle grandi questioni con le quali siamo confrontati oggi. Che cosa ne è dell'anima all'epoca delle neuroscienze? Chi ha interesse a manipolare la vita? Quale narrazione è ancora capace di dare senso a ciò che siamo e facciamo? Ultima testimonianza scritta dall'autore, il saggio qui presentato mette in scena la verità di una vita che accoglie se stessa nel pensiero della vita. È la vita che accetta questa compromissione senza temere alcuna diminuzione di oggettività, poiché sa che la contrapposizione tra oggettività e soggettività è un artificio della scienza: utilissimo secondo certi scopi, ma ingenuissimo quando si tratta di capire chi siamo nella nostra relazione con il mondo, con gli altri e, soprattutto, con noi stessi."" -
L' Italia di Montaigne e altri saggi sull'autore degli «Essais»
Montaigne non racconta solo la scoperta dei vizi e delle virtù degli ""italiani"""" ma, ancor più, segna la nascita di una nuova antropologia: """"Gli uomini sono diversi e tuttavia ogni uomo porta in sé i segni e i caratteri dell'umana condizione"""". E il confronto con gli """"altri"""" che aiuta a liberarsi di ogni schema e a studiare il reale nella sua tangibile evidenza. Inedito per il suo tempo, il suo sguardo investiga l'umanità in tutte le sue contraddizioni con uno stile che non giudica ma riferisce, trascrive, descrive, in una parola: """"rispetta""""."" -
I sentieri della filosofia
Cos'è la filosofia, come nasce, come si diventa filosofi? Forse anzitutto andando alla ricerca dei linguaggi con cui si è costituita per seguirne le tracce, le interruzioni, le riprese, ripercorrendo i sentieri già tracciati o avventurandosi su quelli appena iniziati. La filosofia, come ci mostra la prospettiva ermeneutica di Givone, non è riducibile a un'univoca definizione; si costituisce appoggiandosi a qualcosa che sta al di fuori di essa, dalla poesia dei tragici greci fino ai testi che la tradizione ci ha via via consegnato come ""filosofici"""". Non solo. La tensione tra mito e logo si ripropone, a detta dell'autore, in ogni discorso filosofico autentico. Ci sono infatti cose che hanno bisogno del logo, per essere comprese, e cose che hanno bisogno del mito, per essere dette. L'abisso che il mito ci mostra l'assunzione della colpa per un atto non voluto - è quel pensiero tragico a cui la filosofia continuamente si alimenta e che interpreta rivelando l'intreccio profondo tra filosofia, etica ed estetica. Il volume riprende le lezioni di Sergio Givone alla Scuola di alta formazione filosofica. Muovendo dall'interrogativo autobiografico su che cosa sia per lui la filosofia, e anzi più precisamente in che cosa consista la sua filosofia, l'autore dipana un viaggio affascinante che attraversando i tragici greci, Platone, Plotino, Leibniz, Hegel e Kierkegaard, ma anche scrittori come Boccaccio o Dostojewski, esplora i sentieri della filosofia..."" -
Rivista di estetica (2015). Vol. 61: Wang Guangyi e la filosofia.
Questo fascicolo della ""Rivista di estetica"""" esplora e discute sotto il profilo critico e filosofico l'opera di Wang Guangyi, uno degli artisti cinesi più celebri del nostro tempo, sottraendolo alle mode del mondo dell'arte e ponendolo in relazione con l'elemento più proprio della sua poetica: la filosofia."" -
Dire l'anima. Sulla natura della conoscenza
Oggetto di queste pagine è l'anima, ossia la condizione di possibilità di ogni conoscenza; quella che i greci chiamavano psyché e che i moderni avrebbero concepito più specificamente come luogo della coscienza, per quanto già a Freud questa coscienza mostrasse di essere tutt'altro che padrona del proprio campo d'azione. Nel corrispondere al proposito di parlare dell'anima, e soprattutto di dirla iuxta propria principia, l'autore ripensa e ridetermina alla radice le grandi articolazioni che a questo oggetto d'indagine sarebbero state date in prima battuta da Aristotele e in seconda battuta da Kant. E conseguentemente rovescia il senso per lo più attribuito alla ""domanda filosofica"""", mostrando come il thauma da cui viene alimentato l'anelito conoscitivo non sia provocato tanto dal molteplice e dalla sua esistenza, quanto dal suo immediato palesarsi quale espressione dell'intrascendibile distinguersi dell'indistinto, perché quello che l'anima incontra, ogni volta che le capita di aver a che fare con il mondo (ovvero, ogni volta che si sa come anima), è in verità sempre il medesimo."" -
Il diavolo è nei dettagli. Lotta al terrorismo, ricorso alla tortura, ruolo dei medici
Se venissimo a sapere di un ordigno collocato in una delle stazioni della metropolitana di una città italiana, saremmo disposti a torturare un soggetto che, con elevate probabilità, potrebbe indicarne l'ubicazione? Chiederemmo a dei medici sia di collaborare all'interrogatorio perché la tortura abbia efficacia, sia di tutelare la vita del torturato, così che possa continuare a fornire le informazioni necessarie? Come conciliare l'esigenza di sicurezza e il rispetto della persona? In momenti di emergenza servono strumenti eccezionali? Possiamo ammettere un'etica per il tempo di pace e un'etica per il tempo di lotta al terrorismo, nome attuale della guerra? La tortura, così apparentemente lontana, si fa vicina, trova dimora anche tra di noi. Non è più scontato il suo rifiuto, nonostante la normativa internazionale la vieti senza eccezioni. Il volume analizza le argomentazioni a favore e contro la tortura, sia sotto il profilo generale che dal punto di vista del medico, figura paradigmatica nella sua doppia lealtà alla persona che ha promesso di curare e alla società di cui tutela gli interessi. -
Guerra all'acqua. La riduzione delle risorse idriche per mano dell'uomo
L'accesso all'acqua potabile è una delle sfide globali. Le risorse idriche a disposizione sulla Terra consentirebbero una vita dignitosa all'intero pianeta, eppure il numero delle vittime dell'acqua aumenta anno dopo anno e molte zone del pianeta sono ormai aride. La situazione è grave non solo nei paesi più sottosviluppati, ma anche in quelli industrializzati: spesso il consumo di acqua potabile per usi agricoli, per l'allevamento o per l'industria e per la produzione di energia elettrica priva le persone dell'acqua per vivere. Così per l'acqua si muore o si emigra: a volte perché non ce ne abbastanza, altre perché non è potabile o è contaminata; ogni giorno muoiono per questo motivo da 700 a 1500 bambini e in alcuni casi per il diritto all'acqua si combattono guerre decennali e si fugge dal proprio paese. In queste pagine - a partire da fenomeni come la desertificazione, El Nino e la distruzione delle foreste - si prendono in considerazione diversi casi esemplari nei cinque continenti ponendo le basi per studiane strategie più efficaci. -
Lo sguardo reticente. Vittorio Sereni critico d'arte
Fra memoria e racconto di luoghi, interrogazioni rivolte agli artisti e dialoghi epistolari, prende forma la costruzione di un percorso parallelo a quello dei più noti esercizi in prosa di Vittorio Sereni; un percorso che vede il poeta alle prese con i linguaggi della figurazione, nel tentativo di definire le motivazioni umane e ambientali che hanno reso possibile la nascita di un'opera o, piuttosto, quella di una poetica o di un atteggiamento creativo. Su tutto una costantemente ribadita percezione della fisicità di circostanze e accadimenti che il grande poeta Vittorio Sereni ci restituisce in qualità di non meno grande prosatore. -
Narcos del Norte
«Questo è ciò che succederà a chiunque non capisca, il messaggio è destinato a tutti». Ecco un minaccioso narcomanta, poche parole su un lenzuolo insanguinato, in una storia di giornalisti trucidati, cadaveri decapitati, horrorismo, scontri a fuoco e massacri: se tutto questo vi attira significa che la necropolitica funziona e in questo libro è spiegato perché. Una narcostoria che apre il sipario sulla vicenda dei quarantatre studenti desaparecidos di Ayotzinapa e si snoda attraverso un secolo di proibizionismo armato in cui Stati Uniti e Messico insieme hanno costruito la politica della guerra alle droghe, con lo scopo di controllare profitti del narcotraffico e popolazioni coinvolte al di qua e al di là del muro in costruzione. To be continued... -
A oriente del califfo. A est di Raqqa: il progetto dello Stato Islamico per la conquista dei musulmani non arabi
Questo non è un libro solo sullo Stato islamico. Il progetto di al-Baghdadi è infatti anche quello di estendere i confini di un neo-Califfato all'intera comunità sunnita oltre il mondo arabo e le conflittuali aree asiatiche appaiono un terreno ideale. Il caso afgano, la guerra sempre sotto traccia tra India e Pakistan, il revivalismo islamico presente in Caucaso e in Asia centrale, come nelle provincie meridionali della Thailandia o nel Sud filippino segnato dal contrasto tra governo e comunità musulmane; nell'arcipelago indonesiano, che è la realtà musulmana più popolosa del pianeta, come nel dramma dei rohingya, cacciati dal Myanmar in Bangladesh. Al di là del progetto del Califfo, ci si chiede perché e con quali strumenti il messaggio ha potuto funzionare, qual è il contesto e quale l'entità del contrasto con al-Qaeda per il primato del jihad. Un libro che si chiede cosa potrà restare del messaggio di al?Baghdadi, anche dopo la caduta di Raqqa, in paesi così distanti dalla cultura mediorientale; cosa ha spinto un giovane di Giacarta, di Dacca o del Xinjang a scegliere la spada del Califfo? -
Il movimento nella rete. Storia e struttura del Movimento 5 Stelle
Una nuova chiave di lettura per comprendere il fenomeno 5 stelle.rnrnIl ventennale bipolarismo della Seconda Repubblica ha consolidato nell'opinione pubblica l'immagine di una politica gestita da una casta chiusa, privilegiata e autoreferenziale, di fronte alla quale la proposta del Movimento 5 Stelle si è affermata come una novità e un'alternativa credibili. Gli spettacolari successi ottenuti sul piano elettorale ne sono la prova. Quanto la novità e l'alternativa si siano tradotti in realtà dipende in massima parte dalle forme assunte dai processi decisionali: il tipo di democrazia diretta praticata nel movimento creato da Grillo e Casaleggio costituisce una sfida alla democrazia rappresentativa o un'occasione mancata di partecipazione? Le rigorose analisi storiche e sociologiche sviluppate nel volume consentono di ragionare in modo documentato sia sul grado di realismo del principio ""ognuno vale uno"""", sia sul rapporto strumentale tra uso della rete e controllo del movimento."" -
Incióu sü tüt. La parabola di un capitalismo prepotente. Biella 1850-Maratea 1969
Questa è la storia di una dinastia industriale. Partendo dal niente, i Rivetti furono capaci in tre generazioni di costruire la maggiore azienda laniera del Biellese, facendo ricorso a spregiudicati comportamenti padronali, dalla disumana disciplina imposta agli operai, alla costante minaccia ricattatoria di chiudere, già agitata dal personaggio centrale che portò l'azienda al culmine del successo, Oreste Rivetti. La parabola dei Rivetti permette così di seguire lo svolgersi di una vicenda in cui l'imprenditore si afferma con strenua determinazione, ma subisce anche per questo la tentazione di tradire la ""missione"""" che il capitalismo ha assegnato ai capitalisti, nello specifico contesto italiano di fragilità dello sviluppo economico, sociale e politico."" -
Ogni luogo è Taksim. Da Gezi Park al controgolpe di Erdogan
Riflessioni geopolitiche di Alberto Negri, che si allargano dalla figura del nuovo sultano della Turchia attuale alla situazione dell'intero scacchiere mediorientale, introducono il racconto di Deniz Yücel in cui si narrano le differenti anime del Movimento Gezi, le sue diverse componenti politiche, i volti e le storie delle persone che hanno in qualche modo partecipato alla rivolta e che ora assistono alla trasformazione della Turchia di Erdogan in un regime sempre più autoritario e repressivo. Chiude il volume una sezione a cura di Murat Cinar: un'analisi che ripercorre i fatti principali dalla rivolta popolare più grande della storia della Repubblica di Turchia, esaminando i risvolti politico-economici in un paese piagato dalla manipolazione dell'informazione, dalla censura e dalla propaganda. Una ricostruzione dei meccanismi degli interessi legati agli appalti edili truccati e alla gentrificazione di alcune aree della città, e del sostegno delle comunità religiose al regime, per giungere fino al tentativo di colpo di stato del 2016. Prefazione di Alberto Negri. -
Islam des Lumières. L'illuminismo spirituale del terzo millennio
Esiste una terza via oltre il conflitto tra religione e secolarizzazione? ""Islam des Lumières"""" propone una riflessione sulle posizioni di alcuni importanti filosofi musulmani che considerano il rapporto dell’islam con il presente attraverso gli strumenti scientifici delle scienze umane e sociali.rnrnrnL'Islam des Lumières rappresenta la prospettiva di filosofi e intellettuali musulmani sulla complessa questione del rapporto tra islam e contemporaneità. Questo volume ne presenta le linee essenziali con l'intento di proporre al dibattito contemporaneo la possibilità di percorsi teorici per l'espressione di un umanesimo musulmano impegnato in un fecondo dialogo culturale con l'Occidente. Un'opportunità in grado di rappresentare da entrambe le parti l'occasione, impensata sino ad oggi, di individuare altre prospettive di vivere oltre la religione e oltre Dio, ma non senza i valori, e la saggezza, di antiche e nuove forme di spiritualità. Postfazione di Abdennour Bidar."" -
Le possibilità del futuro. Economia e politica dell'immaginario
Perché le persone scelgono di vivere in situazioni che esse stesse valutano negativamente e che provocano loro disagio e sofferenza? Di fronte a questa domanda, il libro argomenta che ognuno affronta sempre soltanto i problemi che crede di poter risolvere. I modi con cui immaginiamo il mondo plasmano i valori e le preferenze, i vincoli e le aspettative che orientano le nostre azioni. Quando smarriamo il significato delle nostre attività e della nostra presenza nel mondo, inventiamo futuri possibili, per meglio vivere in una società nella quale quei mondi inventati hanno efficacia. Tuttavia, se immaginare mondi è lo strumento fondamentale con cui interveniamo su noi stessi e sul contesto, non tutte le simulazioni sono uguali. È sul terreno conflittuale delle immaginazioni del futuro che si gioca la possibilità di sradicare la servitù volontaria. -
Politica lacaniana
È una nuova epoca per il movimento psicoanalitico lacaniano, da quando Jacques-Alain Miller ha lanciato con la movida Zadig una nuova scommessa del Campo freudiano. Essa ha preso avvio con diversi forum in Francia, poi con la conferenza di Madrid del 13 maggio 2017 e il 27 maggio 2017, con la conferenza tenuta a Torino nell'ambito del convegno nazionale della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi, è stata coinvolta nel vortice anche l'Italia.Dopo la conferenza di maggio, è seguito a luglio, sempre a Torino, un seminario di politica lacaniana, iniziato con una conferenza di Jacques-Alain Miller sul tema ""Eresia e ortodossia"""", che insieme a tutti gli altri interventi di quella giornata di seminario, è raccolta in questo volume."" -
Desideri decisi di democrazia in Europa
Questo libro raccoglie i testi degli interventi e il dibattito del Forum Europeo di Torino, organizzato il 18 novembre 2017 al Campus Einaudi dell'Università di Torino, da La Movida Zadig, l'Eurofederazione di Psicoanalisi, l'Associazione Mondiale di Psicoanalisi, la Scuola Lacaniana di Psicoanalisi, con la collaborazione dell'Istituto Psicoanalitico di Orientamento Lacaniano e con il patrocinio dell'Ordine degli Psicologi del Piemonte, dell'Università degli studi di Torino e della Regione Piemonte.