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Ultimi. Inchiesta sui confini della vita
Questo libro si propone di sgombrare il campo da tutta la propaganda e da tutte le suggestioni che, in materia di inizio e fine vita, hanno finora oscurato gli aspetti puramente biologici dei due fenomeni. Non è per motivi etici, morali, religiosi o sociali che, come è accaduto finora, i due momenti chiave dell'esistenza vanno ripensati. Il ripensamento nasce dalla comprensione dei diversi passaggi fisiologici che caratterizzano, sulla sola base delle leggi naturali, la nascita e la morte. Due momenti in cui l'essere umano è davvero ""ultimo"""", privo in se stesso anche di quelle tutele che la natura assegna agli unicellulari per sfuggire ai pericoli. Ed è su loro, sugli """"ultimi"""", che si accendono qui le luci, attraverso una panoramica aggiornata sia delle acquisizioni in materia, sia delle carenze presenti negli impianti legislativi che, nei diversi Paesi, prescindono da una piena e completa consapevolezza delle conoscenze scientifiche relative ai fenomeni cui ci si riferisce, diffondendo fra i cittadini concetti falsi (come il prelievo di organi """"da cadavere"""") e fuorvianti. Le truculente manovre del parthial birth ancora praticato negli Usa, o le regole per lo smaltimento dei feti, in Italia e altrove, non sono che alcuni esempi, qui spiegati fino in fondo, di come sia necessario riconsiderare le leggi sull'aborto, tenendo bene in mente solo ciò che ci dice la ricerca sul campo."" -
Presenze protestanti a Napoli durante il Risorgimento
A partire dall'analisi della temperie culturale, sociale e politica che si viveva a Napoli durante il Risorgimento, Pasquale Danzi traccia un quadro preciso e puntuale della storia del protestantesimo italiano nel Mezzogiorno, riprendendo e rivedendo la storiografia in materia. Ne emerge il ruolo non secondario dell'evangelismo nello svolgimento spirituale e nella vita civile del nostro Paese e la forza dalla comunità evangelica di stanza a Napoli, che, a lungo mal tollerata dai Borboni, potè esprimere il proprio culto solo grazie all'ala protettiva della Legazione Reale di Prussia. Alla comunità evangelica cittadina solo agli inizi degli anni Sessanta del XIX secolo, infatti, grazie a Giuseppe Garibaldi, sarà concesso il terreno per l'edificazione della prima chiesa. Un saggio che apre squarci su un mondo e una comunità ancora poco conosciuti. In appendice una predica di Alessandro Gavazzi al popolo napoletano. Prefazione di Guido Verucci. -
La costiera addormentata. Emozioni e sensazioni
La poesia per Tafuri è un'evidente vocazione naturale, che si congiunge strettamente alla vita, alla sua bellezza, alla sua meraviglia. Poeta è chi, nel vivere e nello scrivere, riesce ad andare oltre la vita e la scrittura per inventare uno spazio inquieto, ma intenso, intimo, nel quale placare provvisoriamente le banalità, le ripetitività del quotidiano. Quando la vita non basta, suggeriva Montale, entra in azione la poesia, che si propone così come un inesauribile supplemento di vita. -
Le penultime parole famose. Quando non ci sarò più, dite di me...
"Autocelebrare la propria vita, immaginandosi già nell'aldilà, non è uno sport in cui i personaggi di quest'Italia del terzo millennio eccellano. L'aldiquà ci piace assai, e ci restiamo ottimamente"""". Da questa considerazione parte Elsa Di Gati, nota giornalista della Rai, che ha invitato molti personaggi a scrivere - a futura memoria - il proprio epitaffio. Tra fughe, ritirate e scongiuri, alla fine sono rimasti sul campo 47 intrepidi (più due """"fuori quota"""": l'editore e la curatrice). Un modo divertente """"per testare di quanta autoironia siamo capaci, per capire se, all'occorrenza, riusciamo persino a partorire un pensiero profondo, un sogno, una riflessione sul mondo e sul nostro modo di starci""""." -
La mia storia attraverso il '900
Un noto e importante avvocato del Foro di Roma ripercorre le tappe fondamentali della sua vita, che lo hanno portato ad essere testimone di un secolo di storia, dalla Prima guerra mondiale ad oggi. L'autore si sofferma sugli anni più avventurosi e movimentati, che coincidono con l'inizio della Seconda guerra mondiale, la caduta di Mussolini nel 1943, l'armistizio dell'8 settembre, la Resistenza e la Liberazione con l'arrivo degli angloamericani. In quegli anni Mario Guttieres è dapprima ufficiale dell'esercito italiano in Etiopia nel 1938, avvocato a Tripoli allo scoppio della guerra, poi a Roma dove entra in contatto con l'antifascismo militante, decidendo di partire verso Napoli per presentarsi agli alleati e combattere contro i tedeschi. Molto interessanti le tappe di questa ""discesa al Sud"""", difficile e movimentata, con lunghi spostamenti anche a piedi: Cassino, Caianello, Napoli, le campagne intorno al Vesuvio, Terzigno, Salerno (dove si arruola come ufficiale di collegamento nell'esercito alleato). Da Salerno risale con gli alleati, ritornando infine a Roma in divisa da ufficiale britannico. Poi la ripresa del lavoro, con l'avvio di una brillante carriera di avvocato, protagonista di casi anche clamorosi. Ma a questa fase """"normale"""" della sua vita l'autore dedica solo le ultime pagine di questo interessante racconto autobiografico."" -
Lazzariata, purgatorio napolitano
Un racconto in forma drammaturgica, che mette in scena, sul palco della Storia, la tragica commedia della plebe napoletana durante i terribili fatti del 1799, immergendo il lettore-spettatore nella ""fornace di un campare"""" in cui lacerti di vita nuda rappresentano il flagello di un Purgatorio in terra. Il sipario si leva e siamo a spiare negli interni di una residenza signorile: affacciate su un giardino pensile, le cucine ci lasciano scoprire la """"vita di palazzo"""" nella sua quotidianità. Sembra si respiri un'aria conviviale; nondimeno il """"clima mite"""", dovuto alla tregua sociale dell'illuminato periodo Carolino, verrà irrimediabilmente sconvolto dalla portata tragica degli accadimenti legati alla rivoluzione partenopea. La precarietà, l'incertezza, il timore di un nuovo servaggio e l'abbandono del miserabile status quo (che pure """"lasciava sopravvivere"""") sono i demoni che percuoteranno le passioni dei lazzari protagonisti, scatenando in essi intense commozioni. Se di lì a poco il sangue di San Gennaro si scioglierà come mestruo regolare della """"Grande Madre Napoli"""", così pure il sangue dei napoletani scorrerà a fiumi dalle ferite della sua carne viva, lacerata a morsi, e il miracolo della pace popolare ancora una volta abortirà. Prefazione di Eleonora Puntillo."" -
L' attualità di Aldo Moro negli scritti giornalistici (1937-1978)
In questi scritti giornalistici l'autore ricostruisce la figura di Aldo Moro nella sua poliedrica attività di docente, di cattolico impegnato , di dirigente del maggior partito democristiano d'Europa, di ministro e di Presidente del Consiglio. Antonello Di Mario è nato a Terracina il 12 giugno del 1966. Giornalista professionista, laureato in Scienze della comunicazione, lavora a Roma come responsabile dell'Ufficio stampa della Uilm nazionale. -
Non salvo Atene
Il titolo di questo libro vuol rammentare che pochi versi dell'Elettra di Euripide, recitati da uno spartano reduce dalla lunga guerra del Peloponneso, s'imposero al duro cuore e alla mente dell'assemblea degli spartani vittoriosi vincendo il loro proposito di distruggere la vinta Atene. L'""azione"""" del poeta, il miracolo di Euripide potrebbe ancora ripetersi? (Non è mai accaduto in millenni). La poesia come dire le voci della bellezza e della virtù potrebbe ancora prevalere nel cuore e nella ragione dell'uomo ormai, per sua sfortuna """"civilissimo"""" contro quanto distrugge o minaccia tutto ciò di cui il nome """"Atene"""" è metafora? Uno dei maggiori poeti italiani fortemente ne dubita. Moriconi, lirico, satirico, epico drammatico, interroga ancora una volta la storia e la vita d'illustri e di anonimi, penetra, svela, medita e ammonisce arricchendo la sua tragicommedia di vivide scene, di """"norelas ejemplares"""" di personaggi-simbolo che non si dimenticano."" -
Roma in uno shaker
Questo volume di Antonio Messia nasce come un omaggio per gli ottanta anni di Enzo Paolinelli e presenta, anche attraverso i ricordi del protagonista, un profilo della vicenda professionale e umana del famoso barman, che ha avuto significative esperienze di lavoro in Italia e all'estero. Enzo Paolinelli, nato a Roma il 2 novembre 1929, ha lavorato come barman presso famosi locali, dal bar Settebello al Sistina, dal Caffè Strega di via Veneto al Cafè de Paris, all'Hotel Hilton dove apre il suo night L'Ellisse. Numerosi i riconoscimenti ottenuti: primo premio a Capri, nel 1970, col cocktail ""Ellisse"""", primo premio a Roma, nel 1972, col long drink """"Graziella"""", primo premio a Roma, nel 1982, col long drink """"Lungotevere"""", primo premio a Saint Vincent, nel 1983, col cocktail """"Unicef '83"""". La rievocazione delle tappe più interessanti della formazione e del successo di Enzo Paolinelli consente all'autore, ricostruendo la fittissima rete dei suoi contatti e delle sue relazioni con grandi personaggi del mondo dello spettacolo, della cultura, della politica, dell'economia, di consegnarci uno spaccato della società italiana dagli anni del dopoguerra agli ultimi decenni."" -
Dimensione zero. Un amore tra le stelle
Una donna napoletana rincorre le memorie di un nonno chiaroveggente, uno scienziato irrazionale molto amato al suo tempo ma ormai dimenticato. Un astrofisico americano ""perde"""" una galassia durante le sue ricerche. Si incontreranno prima in Svizzera, poi in una Napoli incantata dove ritroveranno un passato vivo e il loro nuovo presente. Scienza e amore si contendono la scena in questo romanzo scritto a quattro mani, che racconta un'insolita avventura dello spirito e del corpo, nel corso della quale i protagonisti saranno accompagnati per le vie della città da... Pedro da Toledo e Federico II, Maria Amalia Borbone e Filippo d'Angiò, con le loro corti, gli armati, i destrieri, ma anche gli scienziati e gli artigiani e un gran numero di architetti, pittori e letterati di ogni genere..."" -
Si alza la nebbia bisogna far presto
Quattro anni fa un uomo intraprese l'idea di scrivere una storia che potesse raccontare un viaggio tra le memorie pensate e quelle disegnate. Mise insieme il segno e la parola per appagare un'esigenza interiore, in modo semplice, per esternarsi, per lanciare il fiato sulle cose, per dire la sua su tutto quello a cui l'animo poneva attenzione senza poter tralasciare niente. Imparò a guardare con gli stessi occhi in maniera diversa, a chiedersi il perché delle cose che fino a quel punto aveva ignorato e si chiese di questo e di quello, del male e del bene, per capire dov'era e che cosa voleva. Accompagnato da tanti piccoli pensieri e segni, si mise sul binario delle sue parole e andò senza mai fermarsi, senza mai voltarsi indietro. Percorse tanti chilometri, pagina dopo pagina, sempre diritto. Un giorno giunse sotto un grande albero e si sedette ad ammirare il cielo. -
Saldi di fine emozione
Gino è un avvocato di raro talento che però non ha raggiunto, e forse nemmeno perseguito, il vero successo professionale. Ha smarrito l'idea terrena di giustizia e usa il sesso come un'arma: ""entomologo femminile"""", etologo dell'umanità, soprattutto quella di confine, tratta con lo stesso distaccato disprezzo i peccatori che si comportano da virtuosi, i virtuosi che vivono da peccatori, i peccati trasformati in reati e viceversa. Finché un giorno una donna gli annuncia con messaggi anonimi che presto si incontreranno, e che quest'incontro cambierà la sua vita. Ma prima dovrà affrontare un viaggio al termine della notte attraverso """"terre di mezzo"""" abitate da persone apparentemente comuni o importanti, stimate in pubblico, miserabili e pericolose nel privato. Gino finirà per smascherarli nella loro reale essenza di mostri, ma metterà a repentaglio la sua vita e pagherà un prezzo altissimo. Seguendo la scansione narrativa di un thriller cupo e visionario, il romanzo si snoda attraverso personaggi e situazioni marcati da un'atavica deformità antropologica o morale: Mirva, la ninfomane spietata ma politicamente corretta; Elena, l'ex moglie amorale e cinica; l'inquietante capo camorra Don Conese; l'agghiacciante sottosegretario Iesi e il suo pupazzo Mitri, capopartito cialtrone; Severo, il magistrato traditore e Fenzi, il magistrato esemplare..."" -
Casualità o causalità. Connessioni tra i mercati azionari e le posizioni astrali
Attraverso una ricerca minuziosa ma agile, fatta di tempi, spazi e calcoli astrologici, Guido Cante effettua una singolare esplorazione sul mondo della finanza e della Borsa, spiegando l'andamento degli indici finanziari attraverso i calcoli astrologici. Con un approccio originale, l'autore evidenzia corrispondenze tra le posizioni astrali e i comportamenti dei mercati azionari, attraverso un'analisi completata da illustrazioni, che intendono dimostrare come congiunzioni astrali nefaste coincidano con gli andamenti negativi dei mercati finanziari, e viceversa. Il libro si propone anche di evidenziare la validità scientifica del messaggio astrologico, tema che l'autore non ritiene disgiunto dal progetto GCP (Global Consciousness Project). Nella parte conclusiva viene proposta la previsione dettagliata dell'andamento dell'indice Dow Jones nel 2010. -
Elogio di Mourinho
"Ave, messia del football arricciato, allenatore di viso corrucciato, di manette ammanettato, filoso del fallo laterale, poeta del pressing, esegeta dei novanta minuti più recupero, chiosatore dell'offside e notista vocale del penalty-no penalty, predicatore del successo ad ogni costo"""". In medio stat virtus? No. Non esistono mezze misure quando si ha a che fare con lo Special One. Persino nel nome: """"Mou, diminutivo dolce come una caramella al latte, Mourinho tosto e sanguigno"""". Eccessivo ma con eleganza, proprio come le sue squadre, spregiudicate ma sempre attente alla difesa; croce (poco) e delizia (molto) dei quotidiani sportivi, amato e odiato, amico e nemico, simpatico e antipatico. Unisce undici giocatori e divide milioni di tifosi. """"One. Special One. Number One. One and One"""", di se stesso dice: """"Non sono il migliore del mondo, ma penso che nessuno sia migliore di me"""". Diretto, sfrontato e imprevedibile, un astuto comunicatore, ma soprattutto, non lo si dimentichi mai, un allenatore vincente. Insomma, che piaccia o meno, Mourinho è riuscito a ridare vitalità e peso, con le sue parole e con il suo gioco, al calcio italiano, altrimenti sfiancato da scandali, fughe di soldi e di talenti e immobile nelle frasi fatte e scontate della falsa diplomazia. E allora """"dagli, Mou! Di' quello che pensi e buonanotte al secchio e al pallone""""." -
I dimenticati
Dieci racconti che ridanno voce ad altrettante tragedie dimenticate della seconda guerra mondiale, tutte avvenute nel Mezzogiorno. Le storie, rigorosamente vere e documentate, offrono una narrazione ricca di pathos unita a resoconti storici minuziosi. Le vittime sono quasi sempre i civili, mentre i carnefici cambiano di volta in volta: i nazisti dell'eccidio di Caiazzo, che oppongono crudeli rappresaglie alla sollevazione di Matera; gli angloamericani che fanno strage di contadini al ""Borgo Ventimiglia"""" in Sicilia, mitragliando quattordici bambini nella piazza di Buccino. Altre volte protagonista è semplicemente la malasorte, che si accanisce con sei ragazzi calabresi, sbandati dopo l'otto settembre e morti carbonizzati in un carro bestiame a Pisciotta o con le quasi seicento vittime del """"treno 8017"""", uccise dalle esalazioni di monossido di carbonio nella """"Galleria delle armi"""" sui monti di Balvano. Solo due racconti sfuggono al finale tragico e descrivono due risposte possibili e paradigmatiche alla guerra: quella di Ciccio, contadino-sommergibilista, eroe suo malgrado, e quella di Peppiniello, che """"getta lo scudo"""" ed emigra in Venezuela per scampare al massacro. Il libro nel suo insieme è un tributo alle tante vittime delle stragi, meritevoli di memoria e rispetto, e non dell'oblio al quale finora sono state destinate."" -
La città di frontiera
"Il volume che il lettore ha fra le mani, è il medesimo che consacrò definitivamente Rosa Romojaro negli ambienti poetici della Spagna democratica, fra gli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso. Si tratta di un canzoniere dedicato al rapporto di un soggetto con una frontiera vista come segno della perdita di identità, come confine di un territorio che è temporale piuttosto che spaziale. Un soggetto poetico dedito alla gestione della propria vocazione scrittoria e preda di una solitudine che trova un alveo confortante soltanto nella """"forma"""", modellatrice della sua avventura umana: in ultima analisi, soltanto nel rigore delle forme strofiche. La presenza di un soggetto """"personale"""" è fondamentale in tutta la raccolta: è il perno intorno al quale ruota la struttura del libro, il dato che assicura una rarefatta epicità a questa poesia"""". (dalla postfazione di Encarnación Sánchez García)" -
Il maestro e l'allievo. Dialogo tra generazion
Due uomini, due studiosi, in due momenti diversi del loro percorso umano e scientifico, rendono pubblico il loro dialogo, affrontando, con la consuetudine di allievo e maestro, temi diversi, taluni sempiterni, grandi e complessi, altri solo in apparenza minori, ma sempre di grande attualità. Svestiti i panni dell'accademia, i due autori intrecciano un fitto scambio, nel quale entrambi si scoprono alle fine discepoli e contraddittori l'uno dell'altro; in uno stile colloquiale, viene qui riproposto uno dei significati più antichi e autentici di ""scuola"""", quello di cenacolo, entro cui tutti i partecipanti pongono in comune le proprie opinioni, le proprie maturate concezioni, verificando contestualmente le tappe progressive di avanzamento della conoscenza. Ne viene fuori una sorta di """"sociologia di democrazia culturale"""": ogni argomento, infatti, è legato l'uno all'altro, ogni aspetto non si scinde mai del tutto da quello del sentire altrui, ogni cosa è avvolta nel viluppo in cui è aggrovigliata la natura umana. Ma anche che la ricerca della verità, forse in sé vana, è attrazione irresistibile per ogni persona che non abbia rinunciato a pensare, e che la qualità della vita di una collettività può essere influenzata dal livello del suo discorso pubblico."" -
Arkano. Il mistero del Tindari
Nella Tindari contemporanea, di fronte alle isole Eolie, in cima a un'altura sulla quale sorgeva un arcaico tempio di Giove, Giorgio Luciani, giovane avvocato, incontra uno strano pescatore. È Arkano, un antico sacerdote vissuto da sempre in quei luoghi e ultimo custode di una sorprendente verità. Questo straordinario incontro stravolgerà la vita di Giorgio che, in un susseguirsi di esperienze prima terribili, poi grandiose e folgoranti, da Uomo Senza Nome diventerà il Prescelto, Horus, destinato a ricevere il sacro mandato di liberare l'umanità dalle trame del Grande Inganno. Con l'aiuto di Arkano, il giovane vivrà in prima persona incredibili esperienze. Dalla Tindarys greca alla Sicilia del periodo federiciano: a ritroso nel tempo, Giorgio condividerà le vicende e le conoscenze dei propri illustri antenati, incontrerà le stupende streghe Majare di Novara di Sicilia ma soprattutto, imparerà a scoprire se stesso. Non un semplice uomo, ma un sacro guerriero cui spetta il compito di combattere l'oscuro dominio dell'Ingannatore, unico essere divino incapace di vedere la luce della Creatrice, la Grande Madre. La storia si sviluppa in un crescendo di eventi, scoperte e misteri, snodandosi attraverso i meravigliosi paesaggi di Furnari, Novara di Sicilia, Oliveri e della Tindari contemporanea. -
Ciccio 24. Napoli: cronache della grande regressione
"Essere diventato il punto di riferimento di quell'umanità inesistente aveva accresciuto in lui il pensiero di potercela fare: e infatti la scalata di Ciccio avvenne in pochi anni. Non ci volle molto, per quelli del suo quartiere fu presto """"don Ciccio"""". Intorno a lui si radunò un esercito di uomini e donne che neppure i grandi leader potevano vantare. Un esercito di disperati che aveva eletto don Ciccio a capo di una comunità invisibile agli occhi della società civile ma ben evidente a quelli della criminalità organizzata.""""" -
L'empia bilancia. Tosatori di monete e di giustizia
Gaspare Starace, cassiere maggiore del Banco dello Spirito Santo di Napoli, fu arrestato e processato dalla Gran Corte della Vicaria e dalla Real Camera di S. Chiara per spaccio di zecchini tosati (scarsi di peso), uso di bilancia e pesi truccati, abusivo esercizio di finanziamento, reati punibili con la pena di morte. La descrizione delle fasi e dei tempi dell'annoso processo ha richiesto il richiamo della legislazione sulle monete, sui banchi, di eventi storici, giudiziari e di cronaca collegati a coloro che, a vario titolo, si occuparono o ebbero a che fare con la vicenda giudiziaria. Un elenco nutrito: il re Carlo di Borbone, il capo del governo Gioacchino Montealegre, il ministro della Giustizia Don Bernardo Tanucci, i giudici, i testimoni, gli investigatori, gli avvocati, i carcerieri. Una folla di personaggi che si mosse per il palazzo e per Castelcapuano, secolare teatro di giustizia napoletana, in un sistema legislativo-giudiziario che di frequente l'autore confronta con quello attuale traendone conclusioni che il lettore giudicherà se giuste o non.