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Ricerche sull'arte a Napoli in età moderna. Saggi e documenti 2019
Il sesto numero della rivista 'storica' dedicata all'arte del Seicento a Napoli con saggi di Renato Ruotolo, Marco Cattini, Guido Guerzoni, Marzio Achille Romani, Giovanni Boraccesi, Donatella Spagnolo, Eduardo Nappi, Giuseppe Porzio, Jörg Garms, Maria Rosaria Nappi, Luigi Abetti, Giuseppe Scavizzi, Giuseppina Medugno, Riccardo Spinelli, Ugo Di Furia, Joan Yeguas Gassó e Emanuela Ingenito. Ricerche sull'Arte a Napoli in età moderna, uno strumento prezioso per la ricostruzione di aspetti e momenti cruciali della civiltà artistica di una capitale dell'arte europea. -
La pittura del Quattrocento a Napoli 1400-1458. Da Ladislao d'Angiò-Durazzo ad Alfonso d'Aragona. Ediz. illustrata
La storia, per molti versi ancora sconosciuta, di un'altra Italia e di un altro Rinascimento rispetto al modello egemone e caratterizzante di quello toscano e centro italiano, sin da Vasari visto ed esaltato come la necessaria premessa alla perfezione della maniera moderna, di Raffaello e di Michelangelo. Un'altra Italia non solo sotto il profilo culturale, ma anche politico, distinta dai comuni e le signorie del resto della penisola dall'essere intanto un Regno, l'unico Regno d'Italia, e poi dal fatto d'essere retta da una dinastia dapprima franco-provenzale, gli Angiò, e poi iberica, gli Aragona, e d'essere dunque parte integrante, nell'uno e nell'altro caso, d'un più vasto dominio d'ampiezza mediterranea ed europea. Questa dimensione politica e culturale più europea che italiana e questa natura mediterranea e prevalentemente marittima delle rotte culturali sono particolarmente evidenti - più ancora che non negli aspetti linguistici o letterari - proprio nella produzione figurativa, e in particolar modo nella pittura del primo sessantennio del secolo, cui è dedicato il primo dei due volumi di un'opera che ambisce a fornire un quadro nuovo, aggiornato ed esauriente della produzione dell'intero secolo. [Pierluigi Leone de Castris] -
Arte e sensualità nelle case di Pompei. Catalogo della mostra (Parco Archeologico di Pompei, 21 aprile 2022-15 gennaio 2023). Ediz. illustrata
"La sensualità di molte immagini che decoravano gli spazi domestici e pubblici dell'antica Pompei ha incuriosito, stupito, a volte imbarazzato gli osservatori moderni sin dall'inizio degli scavi scientifici nel sito vesuviano. L'onnipresenza di immagini erotiche e sensuali in tutti gli spazi e le sfere della vita viene a volte spiegata con l'approccio radicalmente diverso che il mondo pagano avrebbe avuto nei confronti dei piaceri dei sensi. Erotismo e sensualità non erano temi dell'arte romana ai tempi della prima Repubblica. Con l'espansione del potere romano, però, i Romani vennero in contatto con culture artistiche che riservavano a tali aspetti un posto infinitamente più centrale, in particolare quella greca. Ciò che vediamo a Pompei, dove gli spazi di una città romana si possono analizzare nel loro complesso, è dunque l'esito di un lungo processo di appropriazione e selezione, nel quale non mancarono mai momenti di resistenza e tensioni. Sarebbe sbagliato voler vedere nell'immaginario erotico e sensuale di Pompei un semplice riflesso della vita quotidiana """"sensuale"""" nella città antica. La mostra porta in uno stesso luogo opere provenienti dai depositi del Parco archeologico a Pompei, a Oplontis e a Stabia, che mostrano sia diversi soggetti a contenuto sensuale ed erotico presenti a Pompei (da immagini mitologiche a scene di vita quotidiana), sia la varietà dei supporti e delle tecniche in cui tali soggetti trovarono concretamente espressione, dal grande affresco parietale fino alla lucerna, dalla scultura fino all'oggetto di arredo."""" (Maria Luisa Catoni, Gabriel Zuchtriegel)" -
Storia (breve) di Napoli
Tremila anni di civiltà, dalla Magna Grecia, attraverso secoli di dinastie e dominazioni - bizantini, angioini, aragonesi, Borbone, Austria, Francia - fino all'unità incompiuta, all'età contemporanea: i tratti indelebili, le metamorfosi, le contraddizioni croniche di una capitale di confine tra occidente e Mediterraneo, multietnica per vocazione antica, porto di mare, emblema e frontiera di potenzialità e lacerazioni che invitano a ragionare senza stereotipi, ""Storia (breve) di Napoli"""" ripercorre con misura inusuale le stagioni cruciali: la città greca e romana, il medioevo, l'età moderna, l'ottocento, il novecento, dimostrazione concreta che la """"responsabilità scientifica"""" non obbliga di necessità alla prolissità pedante."" -
L' anima vestita. Catalogo della mostra (Napoli, 10 aprile-17 maggio 2010). Ediz. illustrata
Trenta tra dipinti, illustrazioni, installazioni e body painting, accompagnati da testi introduttivi fiabeschi, velatamente autobiografici, dell'artista (Audrey, Catwoman, donna con iphone, donna con le perle, lady d, Marilyn, uomo con occhiali, uomo con orologio...) illustrano il percorso di Caterina Arciprete attraverso ruoli e stereotipi del conformismo dominante: abiti che 'vestono', oltre il corpo, l'anima che rincorriamo confusi, le trappole delle convenzioni sociali che soffocano l'individualità, mentre contribuiscono a generare miti e mostri del nostro tempo. Testi di Nicola Oddati, Marina Vergiani, Donatella Trotta. -
I numeri innamorati. Cose mai viste III: collezionisti. Catalogo della mostra (Roma, 27-30 maggio 2010). Ediz. illustrata
Nel panorama poliedrico offerto dalla fiera internazionale Roma. The road to contemporary art, è la terza edizione della mostra che indaga il collezionismo nelle sue implicazioni più complesse di scambi e di confronti continui tra gusti e predilezioni. dopo le due edizioni passate, rispettivamente nelle Terme di Diocleziano e nelle sale di Palazzo Barberini, dedicate alle collezioni dei galleristi e degli artisti, quest'anno saranno protagoniste le opere delle collezioni private: Berlingieri, Dalle Nogare, Di Maggio, La Gaia e Morra Greco. L'evento è stato ospitato dal complesso monumentale di Santo Spirito in Sassia. -
Accademia delle accademie. Catalogo della mostra (Roma, 27-30 maggio 2010). Ediz. illustrata
"Seconda edizione della mostra che riunisce gli artisti residenti presso le Accademie e gli Istituti stranieri di cultura a Roma. 34 artisti provenienti da nove paesi diversi si uniscono per affrontare il tema sotto inteso: il cammino sulla strada del contemporaneo. Attraverso le loro sculture, fotografie, pitture, disegni e video, lo spettatore assiste a una ricca panoramica di espressioni e soluzioni, che vanno dalla pittura figurativa a quella atratta, dal video narrativo alla proiezione concettuale, dalla fotografia analogica a quella digitale. Da questa esperienza emerge come l'aspetto veramente unico nella definizione del contemporaneo a Roma sia il confronto continuo e costante con il passato e come questo confronto possa influenzare artisti di tutte le generazioni e di tutte le provenienze."""" (S. Wasserman)" -
Pittura del Seicento a Napoli. Da Mattia Preti a Luca Giordano. Natura in posa. Ediz. illustrata
A venticinque anni dalla grande esposizione sulla civiltà del Seicento a Napoli e a seguito del bilancio spettacolare sulla 'stagione d'oro' delle arti figurative napoletane realizzato dalla mostra 'Ritorno al Barocco' nel 2009/2010, ecco il secondo volume della pittura del Seicento a Napoli dedicato agli artisti della seconda metà del secolo e ai maestri della 'natura in posa' - da Luca Forte, Aniello Ascione, Andrea Belvedere, Gaetano Cusati, francesco della questa a Paolo Porpora, i Recco, i Ruoppolo... - affidato alla competenza di chi, Nicola Spinosa, in questi decenni, ha saputo alimentare la volontà di riscoprire e rinnovare identità artistica e passioni radicate di una identità collettiva fuori dell'ordinario. -
The San Carlo opera house. Ediz. illustrata
Venerdì 30 settembre 2011, in occasione dell'apertura del museo del Teatro di San Carlo Memus, sono stati presentati al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al ministro per i beni e le attività culturali Giancarlo Galan, i volumi ""Il teatro di San Carlo"""" (edizione italiano e inglese) e """"Arte-Opera""""."" -
Gioi. Il borgo e il percorso delle mura
Una guida alla scoperta di un brano esemplare del patrimonio medioevale incontaminato del parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano: ambiente, storia, archeologia di una identità territoriale che declina senza soluzione di continuità centri abitati, aree rurali e spazi naturali, ai margini, quasi indifferente, delle aggressioni di una contemporaneità malconcepita. Il castello, il percorso delle antiche mura, i vicoli del centro storico, corti interne e portali nobiliari, le chiese e il convento di San Francesco - sede del museo interattivo di Gioi -, un viaggio nel tempo alle radici del borgo fortificato, immerso nella trama di sentieri della montagna serra, nel mosaico rurale magico dei ""piccoli campi"""". Uno strumento al servizio del turismo culturale nella nuova sede dell'ecomuseo interattivo, in un'area del Cilento ancora in larga misura sconosciuta."" -
Gioi. The town and the walls path
Una guida alla scoperta di un brano esemplare del patrimonio medioevale incontaminato del parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano: ambiente, storia, archeologia di una identità territoriale che declina senza soluzione di continuità centri abitati, aree rurali e spazi naturali, ai margini, quasi indifferente, delle aggressioni di una contemporaneità malconcepita. Il castello, il percorso delle antiche mura, i vicoli del centro storico, corti interne e portali nobiliari, le chiese e il convento di San Francesco - sede del museo interattivo di Gioi -, un viaggio nel tempo alle radici del borgo fortificato, immerso nella trama di sentieri della montagna serra, nel mosaico rurale magico dei ""piccoli campi"""". Uno strumento al servizio del turismo culturale nella nuova sede dell'ecomuseo interattivo, in un'area del cilento ancora in larga misura sconosciuta."" -
Un' opera per il castello 2011. Catalogo della mostra (Napoli, 12 aprile-4 giugno 2012). Ediz. illustrata
Il catalogo del concorso ""Un'opera per il castello"""": sul tema """"Questo lo saprei fare anch'io. Il contemporaneo ricerca il suo pubblico"""", si propone di suggerire alle giovani generazioni di artisti una riflessione sui molteplici aspetti del linguaggio artistico contemporaneo e del rapporto con il pubblico. La pluralità dei media e l'introduzione di nuove tecnologie hanno fatto superare la tradizionale distinzione delle arti figurative, introducendo possibilità e obiettivi per tipologie di ricerche e sperimentazioni nell'approccio al fare artistico. Inoltre, è divenuta necessaria una riflessione sulla fruizione museale e sul pubblico del contemporaneo, sempre più numeroso. 13 artisti per 11 opere, in mostra a Castel Sant'Elmo fino al 4 giugno."" -
Igor Mitoraj. Memoriae. Catalogo della mostra (Ravello, 31 marzo-8 settembre 2012). Ediz. italiana e inglese
Dal piazzale dell'auditorium Oscar Niemeyer fino a piazza Duomo, attraversando i giardini meravigliosi di Villa Rufolo, Ravello si popola delle sculture monumentali quanto estrose - di Igor Mitoraj, riconosciuto come uno dei maggiori artisti del nostro tempo.Le opere di Mitoraj, provenienti da importan collezioni pubbliche e private, riflettono con attenzione la condizione dell'uomo contemporaneo, con le sue fratture e lacerazioni. -
Un' opera per il castello 2012. Lo spazio della memoria, la memoria dello spazio. (Napoli, 24 maggio-24 giugno 2013). Ediz. illustrata
"lo spazio della memoria-la memoria dello spazio"""" è il tema della seconda edizione del concorso per giovani artisti """"Un'opera per il castello"""", promosso dalla soprintendenza per il polo museale di Napoli. ancora una volta il punto di partenza è Castel Sant'Elmo: luogo emblematico della storia della città, che viene dominata dalla sua mole straordinaria. i partecipanti al concorso sono chiamati a riflettere sullo spazio suggestivo del castello, sede dell'opera vincitrice, che si lega strettamente ai concetti-chiave di spazio e di memoria, per il suo rapporto con la storia degli uomini e la complessità della sua articolazione spaziale." -
Paestum. The archaeological park. The museum. The temple of Hera Argiva
Il viaggio nella storia di Paestum comincia dai templi greci, celebri in tutto il mondo e ancora integri, dopo oltre duemilacinquecento anni di storia. Il percorso si snoda lungo il tempio di Cerere, il tempio di Nettuno e la basilica, attraversando gli spazi del foro, l'Ekklesiasterion, l'Heroon, ricchi di una vitalità mai interrotta dallo scorrere del tempo. La visita continua nel museo che ricostruisce l'identità e le trasformazioni del parco archeologico, attraverso l'esposizione accurata dei reperti emersi da templi, abitazioni, teatri, tombe. Poco distante, il museo narrante di Foce Sele che, con l'uso di strumenti tradizionali ma avvalendosi in gran parte anche della multimedialità, con videoinstallazioni e ricostruzioni virtuali interattive, guida il visitatore alla scoperta del santuario di Hera Argiva. Cuore del museo è la Sala delle Metope, con esposte le riproduzioni delle lastre di età arcaica provenienti dal santuario di Hera e raffiguranti le fatiche di Ercole ed episodi della guerra di Troia. -
Paestum. Le parc archéologique. Le musée. Le sanctuaire d'Hera Argiva
Il viaggio nella storia di Paestum comincia dai templi greci, celebri in tutto il mondo e ancora integri, dopo oltre duemilacinquecento anni di storia. Il percorso si snoda lungo il tempio di Cerere, il tempio di Nettuno e la basilica, attraversando gli spazi del foro, l'Ekklesiasterion, l'Heroon, ricchi di una vitalità mai interrotta dallo scorrere del tempo. La visita continua nel museo che ricostruisce l'identità e le trasformazioni del parco archeologico, attraverso l'esposizione accurata dei reperti emersi da templi, abitazioni, teatri, tombe. Poco distante, il museo narrante di Foce Sele che, con l'uso di strumenti tradizionali ma avvalendosi in gran parte anche della multimedialità, con videoinstallazioni e ricostruzioni virtuali interattive, guida il visitatore alla scoperta del santuario di Hera Argiva. Cuore del museo è la Sala delle Metope, con esposte le riproduzioni delle lastre di età arcaica provenienti dal santuario di Hera e raffiguranti le fatiche di Ercole ed episodi della guerra di Troia. -
Sette opere per la misericordia (duemilatredici). Catalogo della mostra (Napoli, 24 maggio-24 agosto 2013). Ediz. illustrata
Il volume è il catalogo della mostra di Napoli (Chiesa del Pio Monte della Misericordia, 24 maggio - 24 agosto 2013). L'esposizione presenta le opere di: Salvino Campos, Joseph Kosuth, Jannis Kounellis, Mimmo Paladino, Giulia Piscitelli, Franz West, Gilberto Zorio. -
Paladino/Ravello. Catalogo della mostra (Ravello, 29 giugno-31 ottobre 2013). Ediz. illustrata
Oltre cinquanta sculture di Mimmo Paladino ed un corto - Labyrinthus realizzato con Alessandro Haber e musiche originali di Franco Mussida. A cura di Flavio Arensi, promossa dalla fondazione Ravello, una rassegna esemplare tra 60 opere che invitano a riflettere e indagare: dai venti testimoni maestosi sul piazzale magico dell'auditorium di Niemeyer, all'omaggio a Carlo Gesualdo, a cinquecento anni dalla scomparsa, attraverso le opere in dialogo con il genius di Villa Rufolo, per finire con l'opera grafica nel segno della stagione verdiana, nell'interpretazione di Riccardo Muti al Teatro dell'Opera di Roma. -
Il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa
Realtà espositiva unica per l'Italia, per la ricchezza espositiva dei materiali conservati e per il fascino della sua ubicazione, il museo nazionale di Pietrarsa è allestito in un complesso di archeologia industriale di grande rilevanza, un tempo sede del reale opificio meccanico e pirotecnico, fondato nel 1840 da Ferdinando II di Borbone: esso fu adibito alla produzione di materiali ferroviari in seguito alla costruzione della prima ferrovia italiana, nel 1839, sulla tratta Napoli-Portici. La visita al museo, inaugurato il 7 ottobre 1989, è un suggestivo viaggio nel tempo tra locomotive, treni, attrezzature da lavoro, cimeli storici, modelli e plastici ferroviari, percorrendo i padiglioni monumentali dell'opificio, in cui quei materiali venicano realizzati e riparati. All'esterno del complesso museale la statua di Ferdinando II, realizzata dallo scultore napoletano Pasquale Ricca e fusa in ghisa nello stesso opificio, e i giardini che si affacciano sullo spettacolo straordinario del panorama sul golfo. -
Tony Cragg. Ravello. Ediz. illustrata
"Mentre Paul Valery scrive 'un cristallo, un fiore, una conchiglia emergono dal consueto disordine dell'insieme delle cose sensibili ... possiamo imitare queste forme singolari ma non comprendiamo la loro formazione', è proprio nel tentativo di oltrepassare questa impossibilità stringente che si trova il senso del fare scultura di Cragg. È curioso vedere come nei decenni e nei diversi passaggi tematici affrontati dallo scultore si parta dal riuso di oggetti seriali e si arrivi a considerare le variegate espressioni della natura, cercando di pervenire al paradigma di questa multiformità, o forse della vita stessa (...) vi è, dunque, di sottofondo una visione dell'uomo e della natura che lascia presupporre una profonda riflessione da parte di Cragg circa la nostra avventura all'interno di un sistema esistenziale complesso"""". (Flavio Arensi)"