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Velia
Sono i coloni di Focea, esiliati dai Persiani, a fondare la città intorno al 540 a.C. Parmenide sceglie con buone ragioni questo lembo di paradiso ambientale per le meditazioni della scuola eleatica. a partire dalle campagne di scavo di Amedeo Maiuri, dal 1921, ritornano alla luce, dopo secoli di letargo, Porta Rosa, il teatro, la magia della città antica. -
Un' opera per il castello 2013. Catalogo della mostra (Napoli, 2014). Ediz. illustrata
Sospensione. Attese: è il tema della terza edizione del concorso per giovani artisti Un'opera per il Castello, promosso dalla Soprintendenza per il Polo Museale di Napoli. Ancora una volta la scena monumentale e accogliente sono gli ambienti magici di Castel Sant'Elmo, emblema della storia millenaria dell'antica capitale, dall'alto del baluardo imponente che incombe a trecentosessanta gradi sulle sorti della metropoli. Le due opere vincitrici ex aequo, le Jardin del collettivo italo-francese - Giulia Beretta, Francesca Borrelli, Francesco Cianciulli, Romain Conduzorgues, Baptiste Furic, Jule Messau, Silvia Lacatena, Carolina Rossi - e My dreams, they'll never surrender, di Gian Maria Tosatti, scrivono una tappa nuova nel percorso di riappropriazione in stile contemporaneo' del castello delle meraviglie. -
Napoli nobilissima. Rivista di arti, filologia e storia. Sesta serie (2014). Vol. 53: Maggio-Dicembre.
La rivista fondata da Benedetto Croce nel 1892 - insieme a letterati e storici come Riccardo Carafa d'Andria, Michelangelo Schipa, Giuseppe Ceci, Luigi Conforti, Salvatore di Giacomo, Luigi Spinazzola - con l'obiettivo di scrivere' la storia artistica e topografica di Napoli, perseguendo il rispetto e la conservazione del patrimonio culturale e artistico più antico della città, prosegue la sua missione sotto l'egida dell'Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa. -
Un' opera per il castello 2014. Catalogo della mostra (Napoli, 2015). Ediz. illustrata
Quarta edizione del concorso per sostenere la giovane arte italiana, Un'opera per il castello 2014 ha visto gli artisti confrontarsi sul tema 'lo spazio della comunicazione. Connessioni e condivisione'. Sapientemente inserita, quasi nascosta, negli ambienti più segreti del castello, l'opera vincitrice, Il tesoro di Claudio Boerchia, ha espresso al meglio il tema del dominio dell'immagine e della spettacolarizzazione prodotta dall'irruzione dei mezzi di comunicazione nelle nostre vite: un'immensa e scintillante pepita composta da coperte termiche, simbolo di emergenza e soccorso, in dialogo armonioso con gli spazi di Castel Sant'Elmo, imponente baluardo che domina la città. -
Sette opere per la Misericordia [duemilasedici]. Ediz. illustrata
"Il progetto delle Sette Opere per la Misericordia costituisce un esempio singolare di come l'arte, coniugata alla generosità dell'artista, possa mettere in moto una serie di azioni che si traducono in concrete opere di misericordia e di stimolo alla crescita culturale di nuove generazioni. Nato da un'idea di Maria Grazia Leonetti Rodinò e giunto alla IV edizione, il progetto ha consentito la realizzazione, all'interno del Pio Monte della Misericordia, di una sezione museale di arte contemporanea arricchita dalle opere annualmente donate da artisti stimati dalla critica mondiale"""" (Alessandro Pasca di Magliano)." -
Ricerche sull'arte a Napoli in età moderna. Saggi e documenti 2015
Il terzo numero, in una nuova veste grafica ed editoriale, della rivista ""storica"""" dedicata all'arte del Seicento a Napoli, con saggi di Riccardo Naldi, Eduardo Nappi, Giuseppe Porzio, Marco Vaccaro, Sabrina Iorio, Luigi Abetti, Paola De Simone, Renato Ruotolo. Uno strumento prezioso per la ricostruzione di aspetti e momenti cruciali della civiltà artistica di una capitale dell'arte europea."" -
Napoli nobilissima. Rivista di arti, filologia e storia. Settima serie (2015). Vol. 11: Gennaio-aprile 2015.
La rivista fondata da Benedetto Croce nel 1892, insieme a letterati e storici come Riccardo Carafa d'Andria, Michelangelo Schipa, Giuseppe Ceci, Luigi Conforti, Salvatore Di Giacomo, Luigi Spinazzola... con l'obiettivo di 'scrivere' la storia artistica e topografica di Napoli, perseguendo il rispetto e la conservazione del patrimonio culturale e artistico più antico della città, prosegue la sua missione sotto l'egida dell'Istituto universitario Suor Orsola Benincasa; saggi di Pierluigi Leone de Castris, Stefano Pierguidi, Francesco Paolo Colucci, Rosanna Cioffi, Serena Bisogno, Luigi Veronese. -
Sancta Venera. Arte contemporanea e archeologia a Paestum
"La fabbrica Cirio si impianta in località Santa Venera nel 1907, portando alla luce i primi resti di un luogo sacro dedicato al culto di Afrodite, Venere per i Romani, caratterizzato da una straordinaria continuità nei secoli. Afrodite Urania, in quanto nata dal mare protegge i marinai durante i loro viaggi e presenta alcuni tratti che la accostano alla grande dea orientale Astarte, sotto la cui protezione navigavano i Fenici, e alla Venus Iovia dell'epoca lucana e repubblicano-imperiale. Sul santuario antico, dove sorgeva anche il borgo medievale e forse la chiesa di Santa Venera, si impianta la fabbrica: al toponimo secolare di Venere/Venera si aggiunge così Cirio, che ha probabilmente un'origine neo-greca e deriva da kyrios, signore. Sembra quasi un altro ritorno di Venere se accanto alla dea-santa troviamo adesso questo kyrios, titolo dato da Plutarco proprio all'accompagnatore di Afrodite-Venere. Per quanto può sembrare piccolo e innocuo, riesce a dominare uomini e dei grazie al potere dell'amore. Omnia vincit amor, come dicevano i Romani, l'amore vince su tutto."""" (Gabriel Zuchtriegel)" -
Napoli nobilissima. Rivista di arti, filologia e storia. Settima serie (2015). Vol. 11: Gennaio-aprile 2015.
La rivista fondata da Benedetto Croce nel 1892 - insieme a letterati e storici come Riccardo Carafa d'Andria, Michelangelo Schipa, Giuseppe Ceci, Luigi Conforti, Salvatore di Giacomo, Luigi Spinazzola... - con l'obiettivo di 'scrivere' la storia artistica e topografica di Napoli, perseguendo il rispetto e la conservazione del patrimonio culturale e artistico più antico della città, prosegue la sua missione sotto l'egida dell'istituto universitario Suor Orsola Benincasa; saggi di Pierluigi Leone de Castris, Francesco Lofano, Nicola Cleopazzo, Luigi Abetti, Luigi Coiro, Francesco Liuzzi, Gordon M. Poole, Federica de Rosa, Margherita Parrilli. -
Un' opera per il castello 2015. Ediz. illustrata
"Quinta edizione del concorso nato per sostenere la giovane arte italiana. Un'opera per il castello 2015 ha invitato gli artisti a confrontarsi sul tema 'uno sguardo altrove. relazione e incontri'. L'opera vincitrice, Follow the Shape di Paolo Puddu, si snoda lungo uno spazio tra i più significativi del percorso: la piazza d'armi, punto privilegiato di avvistamento sulla città e sul mare. Esposta al pubblico sotto forma di codice braille e destinata a utenti diversi, si pone come punto di incontro tra antica struttura e fruizione attuale, tra architettura e natura, arte e letteratura, vista e tatto. Un invito al superamento di un limite non solo fisico, ma anche metaforico, in dialogo armonioso con gli spazi di estremo rigore costruttivo e di nuda essenzialità geometrica di Castel Sant'Elmo."""" (Anna Imponente)" -
Pompei per tutti
"Un progetto di accessibilità, ma anche una riflessione complessiva sulla fruizione del sito archeologico. Un altro tassello nel Grande Progetto Pompei, avviato nel 2012 e concepito per dare una nuova immagine alla città vesuviana, per volgersi al pubblico, in continua inarrestabile crescita, con un piano di fruizione e comunicazione adeguato alle esigenze del contemporaneo. Un piano di interventi strutturali, per riportare alla luce la bellezza e soprattutto quella dimensione urbana a lungo negata, condotto da un team interdisciplinare, creato per affrontare i problemi della città in maniera consapevole e adeguata. Una vera e propria task force che ha operato in sintonia per raggiungere un unico obiettivo: trasformare Pompei in luogo di eccellenza, dove coniugare conoscenza, conservazione, formazione e sperimentazione per le tecnologie di documentazione e restauro."""" (Massimo Osanna)" -
Napoli nobilissima. Rivista di arti, filologia e storia. Settima serie (2015). Vol. 1: Maggio-dicembre 2015.
La rivista fondata da Benedetto Croce nel 1892 - insieme a letterati e storici come Riccardo Carafa d'Andria, Michelangelo Schipa, Giuseppe Ceci, Luigi Conforti, Salvatore di Giacomo, Luigi Spinazzola... - con l'obiettivo di 'scrivere' la storia artistica e topografica di Napoli, perseguendo il rispetto e la conservazione del patrimonio culturale e artistico più antico della città, prosegue la sua missione sotto l'egida dell'istituto universitario Suor Orsola Benincasa; saggi di Pierluigi Leone de Castris, Lucio d'Alessandro, Ortensio Zecchino, Paola Villani, Nunzio Ruggiero, Silvia Zoppi Garampi, Paolo Isotta, Francesco Bissoli, Francesca de Ruvo, Luisa Bocciero. -
Bartolomè Ordoñez e Diego de Siloe. Due Scultori Spagnoli a Napoli agli Inizi del Cinquecento. Ediz. illustrata
"Raccolgo in questo libro le idee, le riflessioni, le analisi, ma soprattutto le passioni che, nell'ambito di una ricerca ormai ventennale sulla scultura napoletana del cinquecento, ho maturato intorno all'attività condotta a Napoli da bartolomè ordoñez e da Diego de si lo e..."""" suddiviso in otto capitoli - con un ricco apparato fotografico eseguito ex novo per l'occasione - Il lavoro si inserisce in una visione più complessiva della scultura a Napoli nella prima metà del cinquecento, quasi una sorta di 'trilogia del marmo', tra il volume dedicato all'attività napoletana di Andrea Ferrucci (2002) e la monografia su Girolamo Santa croce (1997). """"ambizioso è rivolgersi ad un pubblico più ampio di quello dei - pochissimi - specialisti della materia"""" [Riccardo Naldi], nel quadro di insieme della collana custodi della memoria, avviata nel 2007 dal Dipartimento di Scienze umane e sociali dell'Università degli Studi di Napoli """"orientale"""" con l'obiettivo di tener viva la memoria per conservare il patrimonio artistico." -
Ricerche sull'arte a Napoli in età moderna. Saggi e documenti 2016
Il quarto numero della rivista 'storica' dedicata all'arte del seicento a Napoli, il primo interamente realizzato dopo la scomparsa di Giuseppe De Vito, si arricchisce di una nuova rubrica con suoi interventi critici apparsi sui primi numeri delle Ricerche sul '600 napoletano, corredati da una documentazione fotografica più ampia e aggiornata. Ricerche sull'arte a Napoli in Età moderna rappresenta uno strumento prezioso per la ricostruzione di aspetti e momenti cruciali della civiltà artistica di una capitale dell'arte europea. In questo numero, saggi di Mauro Vincenzo Fontana, Eduardo Nappi, Stefano Pierguidi, Roberto Carmine Leardi, Giuseppe Porzio, Luigi Abetti, Giuseppina Medugno, Ugo Di Furia, Nadia Bastogi. -
Napoli nobilissima. Rivista di arti, filologia e storia. Settima serie (2016). Vol. 23: Settembre-Dicembre 2016.
Fondata da Benedetto Croce nel 1892 - insieme a letterati e storici del calibro di Riccardo Carafa d'Andria, Michelangelo Schipa, Giuseppe Ceci, Luigi Conforti, Salvatore Di Giacomo, Luigi Spinazzola... - con l'obiettivo di 'scrivere' la storia artistica e topografica di Napoli, di invitare con l'esempio e la ricerca sul campo al rispetto e alla valorizzazione consapevole del patrimonio culturale e artistico della città, Napoli nobilissima prosegue e rinnova la propria missione sotto l'egida della Fondazione Pagliara e dell'Istituto universitario Suor Orsola Benincasa. Saggi di Pierluigi Leone de Castris, Andrea Zezza, Robin Thomas, Ornella Scognamiglio, Fabio Speranza, Gianluca Genovese. -
Napoli nobilissima. Rivista di arti, filologia e storia. Settima serie (2017). Vol. 31: Gennaio-aprile 2017.
Fondata da Benedetto Croce nel 1892 - insieme a letterati e storici del calibro di Riccardo Carafa d'Andria, Michelangelo Schipa, Giuseppe Ceci, Luigi Conforti, Salvatore Di Giacomo, Luigi Spinazzola... - con l'obiettivo di 'scrivere' la storia artistica e topografica di Napoli, di invitare con l'esempio e la ricerca sul campo al rispetto e alla valorizzazione consapevole del patrimonio culturale e artistico della città, Napoli Nobilissima prosegue e rinnova la propria missione sotto l'egida della Fondazione Pagliara e dell'Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa. Saggi di Luigi Coiro, Francesco Saracino, Francesco Lofano, Stefano De Mieri, Rosanna Cioffi, Ornella Scognamiglio. -
Un' opera per il castello 2016
"Un'opera per il castello, concorso nato per sostenere la giovane arte italiana e giunto alla sesta edizione, quest'anno ha invitato i giovani artisti a confrontarsi sul tema """"Le forme dell'abitare. Convivenza e interazione"""". L'opera vincitrice, la cura di Chiara Coccorese - formatasi all'Accademia di Belle Arti di Napoli - si inserisce nell'ottica di trasformare in """"dimora"""" un luogo di osservazione militare proteso verso il paesaggio urbano, com'è la garitta sul lato sud dei camminamenti. L'artista, connotandola con una nuova pelle superficiale, aggiunge tutta l'intimità di un luogo domestico vissuto al femminile. Proiettato verso il paesaggio urbano, offre un ulteriore punto di vista aperto sulla grandiosità dell'orizzonte napoletano e riconferma uno dei possibili ruoli rigenerativi dell'ambiente svolti dell'arte contemporanea"""". (Anna Imponente)" -
La rete dei saperi nelle università napoletane da Federico II al duemila. Vol. 2
Ripensare all'università a Napoli partendo dalla storia della straordinaria ""Rete di Saperi"""" che si è stratificata in questa città negli ultimi otto secoli. Una rete fatta di contaminazioni continue, innovazioni improvvise, cooperazioni e conflitti. Partire da una attenta analisi del passato per progettare il futuro. Capire che, nell'epoca della globalizzazione, rappresentare le identità aiuta a costruire mappe e a condividere percorsi, aiuta a vivere nel mondo con la consapevolezza delle proprie radici. In un momento in cui il mezzogiorno è al bivio tra un riequilibrio dello storico divario e una inarrestabile deriva, abbiamo l'ambizione che Napoli torni ad essere una capitale culturale nel mondo globale. E lo sia partendo dalla sua storica università così come Federico II la volle. Luogo di formazione di una classe dirigente all'altezza delle sfide dei tempi e crocevia di popoli e culture diverse. Una dimensione quanto mai attuale e necessaria. (Dalla presentazione di Gaetano Manfredi e Arturo De Vivo)"" -
La rete dei saperi nelle università napoletane da Federico II al duemila. Vol. 3: Greco e latino. Storia. Culture orientali. Lingua e letteratura italiana. Linguistica, filologie, letterature e l...
«...Ripensare all'Università a Napoli partendo dalla storia della straordinaria rete di saper i che si è stratificata in questa città negli ultimi otto secoli. Una rete fatta di contaminazioni continue, innovazioni improvvise, cooperazioni e conflitti. Partire da una attenta analisi del passato per progettare il futuro. Capire che, nell'epoca della globalizzazione, rappresentare le identità aiuta a costruire mappe e a condividere percorsi, aiuta a vivere nel mondo con la consapevolezza delle proprie radici. In un momento in cui il mezzogiorno è al bivio tra un riequilibrio dello storico divario e una inarrestabile deriva, abbiamo ambizioso che Napoli torni ad essere una capitale culturale nel mondo globale. E lo sia partendo dalla sua storica Università così come Federico II la volle. Luogo di formazione di una classe dirigente all'altezza delle sfide dei tempi e crocevia di popoli e culture diverse. Una dimensione quanto mai attuale e necessaria.» (dalla presentazione di Gaetano Manfredi e Arturo de vivo). Il terzo volume è dedicato agli istituti del sapere di greco e latino, storia, culture orientali, lingua e letteratura italiana, linguistica, filologie, letterature e lingue. -
La rete dei saperi nelle università napoletane da Federico II al duemila. Vol. 4: Medicina e chirurgia, scienze agrarie e veterinarie, scienze.
"Ripensare all'Università a Napoli partendo dalla storia della straordinaria rete di saperi che si è stratificata in questa città negli ultimi otto secoli. Una rete fatta di contaminazioni continue, innovazioni improvvise, cooperazioni e conflitti. Partire da una attenta analisi del passato per progettare il futuro. Capire che, nell'epoca della globalizzazione, rappresentare le identità aiuta a costruire mappe e a condividere percorsi, aiuta a vivere nel mondo con la consapevolezza delle proprie radici. In un momento in cui il mezzogiorno è al bivio tra un riequilibrio dello storico divario e una inarrestabile deriva, abbiamo l'ambizione che Napoli torni ad essere una capitale culturale nel mondo globale e lo sia partendo dalla sua storica università così come Federico II la volle. Luogo di formazione di una classe dirigente all'altezza delle sfide dei tempi e crocevia di popoli e culture diverse. Una dimensione quanto mai attuale e necessaria."""" [dalla presentazione del primo volume di Gaetano Manfredi e Arturo De Vivo]."