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Le vite di Carlo di Borbone. Napoli, Spagna e America
Una visione complessiva, a cura degli studiosi italiani e spagnoli più autorevoli, della vita di Carlo di Borbone, sovrano, nel corso del secolo dei lumi, di Napoli, di Spagna, delle Americhe: un'indagine articolata, tra storia, politica, cultura, che mette in luce aspetti inediti della giovinezza di Carlo e del suo dominio sulle terre del 'nuovo mondo'. Figlio di Filippo V di Spagna e di Elisabetta Farnese, forte di una formazione di respiro europeo e delle esperienze regali plurali, Carlo lascerà un segno indelebile nella civiltà artistica e architettonica contemporanea, in Italia e nell'impero immenso ereditato dal padre. -
Murat. Napoli e l'Europa
"Il murattismo appare, in prospettiva, una forma politica del mondo morale, proprio del liberalismo meridionale. Così visse nella coscienza di coloro che lo considerarono come un progetto politico volto, soprattutto dopo il 1848, a immaginare le condizioni di rifondazione di una monarchia nazionale e costituzionale capace di salvaguardare l'autonomia del Regno. Così visse in uomini - Omodeo, De Ruggiero, lo stesso Croce - che, molto più tardi, vi ritrovarono ragioni di studio del passato e speranze per il loro tormentato presente"""". (Luigi Mascilli Migliorini)" -
Carlo Sellitto 1580-1614
Risultato di indagini archivistiche minuziose e di una campagna di documentazione fotografica capillare, tra Campania, Basilicata e Puglia, la monografia riporta all'attenzione della critica e del pubblico la figura di Carlo Sellitto, protagonista - assieme a Battistello Caracciolo - del rinnovamento in chiave caravaggesca della pittura a Napoli nel primo Seicento, animatore di una delle principali botteghe artistiche attive in città, in rapporto con i maggiori esponenti dell'aristocrazia del regno. Un bilancio aggiornato degli studi sul naturalismo meridionale, attraverso il riesame di nodi fondamentali, il recupero di opere finora trascurate e la riclassificazione dei manufatti più noti: la fortuna dei modelli di Caravaggio, il ruolo degli altri artisti ""forestieri"""" e la loro mediazione, la resistenza delle tradizioni figurative locali."" -
Paestum. Dal cantiere al tempio. Guida al sito archeologico
"A Paestum esistevano tante di queste """"abitazioni"""" divine, come anche nelle altre città greche intorno al Mediterraneo. Il Tempio di Nettuno è solo quello meglio conservato. Accanto ad esso sorge la cosiddetta Basilica, il più antico dei tre grandi edifici dorici di Paestum (560-520 a.C. circa). Più a nord, oltre il foro di età romana che sorge sul terreno riservato all'antica agorà (mercato, piazza, dove nell'epoca greca si tenevano le assemblee e altri incontri), una piccola collinetta è coronata dal Tempio di Athena - l'unico di cui si conosce con certezza la divinità destinataria del culto..."""". (Gabriel Zuchtriegel)." -
Napoli nobilissima. Rivista di arti, filologia e storia. Settima serie (2018). Vol. 42: Maggio-agosto 2018.
Fondata da Benedetto Croce nel 1892 - insieme a letterati e storici del calibro di Riccardo Carafa d'Andria, Michelangelo Schipa, Giuseppe Ceci, Luigi Conforti, Salvatore Di Giacomo, Luigi Spinazzola... - con l'obiettivo di ""scrivere"""" la storia artistica e topografica di Napoli, di invitare con l'esempio e la ricerca sul campo al rispetto e alla valorizzazione consapevole del patrimonio culturale e artistico della città, Napoli nobilissima prosegue e rinnova la propria missione sotto l'egida della Fondazione Pagliara e dell'Istituto universitario Suor Orsola Benincasa. Saggi di Andrea Zappulli, Augusto Russo, Lorenzo Ebanista, Almerinda di Benedetto, Gabriella Prisco, Rosanna Cioffi."" -
Ricerche sull'arte a Napoli in età moderna. Saggi e documenti 2017-2018. Ediz. illustrata
Il quinto numero della rivista 'storica' dedicata all'arte del seicento a Napoli con saggi di Emanuele Zappasodi, Lucia Giorgi, Riccardo Naldi, Domenico Antonio D'alessandro, Giuseppe Porzio, Andrea Daninos, Alberto Cottino, Eduardo Nappi, Valter Pinto, Luigi Abetti, Christian de Letteriis. Uno strumento prezioso per la ricostruzione di aspetti e momenti cruciali della civiltà artistica di una capitale dell'arte europea. -
Sergio Vecchio. Nel luogo del racconto. Ediz. illustrata
"... Una terra ricca di immagini e di visioni, di ombre che si allungano sui corpi di vasi, di crateri, di kylix o di anfore panatenaiche ripiene del giallo oro dell'olio; di ombre colorate proiettate in sequenza... Sergio Vecchio inquadrava con lo sguardo i tempi del suo racconto tra pagine di realtà e di fantasia, con figure che assumono i contorni di presenze raffigurate dalla narrazione che è propria del suo registro pittorico, del suo modo di introdurre il colore come sollecitazione emotiva, come suggerimento di uno stato d'animo, soccorso dal segno piegato a traccia descrittiva, alle volontà dell'occhio, alle capacità che lo strumento della percezione visiva ha di nominare gli oggetti, seguendo l'indice redatto da mnemosine""""." -
Napoli nobilissima. Rivista di arti, filologia e storia. Settima serie (2018). Vol. 43: Settembre-dicembre 2018.
La rivista fondata da Benedetto Croce nel 1892, insieme a letterati e storici come Riccardo Carafa d'Andria, Michelangelo Schipa, Giuseppe Ceci, Luigi Conforti, Salvatore Di Giacomo, Luigi Spinazzola... con l'obiettivo di ""scrivere"""" la storia artistica e topografica di Napoli, perseguendo il rispetto e la conservazione del patrimonio culturale e artistico più antico della città, prosegue la sua missione sotto l'egida dell'Istituto universitario Suor Orsola Benincasa; saggi di Pierluigi Leone de Castris, Valeria Di Fratta, Marco Vaccaro, Paolo Isotta, Umberto Pappalardo, Piero Craveri."" -
Un' opera per il castello 2019. Ediz. illustrata
Un'opera per il castello, concorso nato per sostenere la giovane arte italiana e giunto alla sesta edizione, quest'anno ha invitato i giovani artisti a confrontarsi sul tema 'Natura quotidiana. Ambiente e socialità'. L'opera vincitrice, 'Mono no aware' di Marco Rossetti e Cesare Patanè, è costituita da superfici di varie dimensioni in metallo cromato, collocate in vari punti del castello che vanno a sostituirsi agli elementi mancanti della struttura corrosi dal tempo risultando liquida, in qualche modo organica, proprio per il suo adattarsi in modo naturale alle forme che lo ospitano. Il visitatore, non più spettatore passivo ma osservatore attivo, come in un gioco, scopre a poco a poco lo spazio che lo circonda, testa con gli occhi il cambiamento, contempla il luogo, si pone delle domande. Sono i piccoli particolari che compongono l'opera a parlare e ad alimentare la curiosità di chi cerca continuamente qualcosa con lo sguardo. -
Il progetto N.E.M.O. un museo scientifico diffuso. Il patrimonio museale scientifico delle scuole storiche napoletane
"Napoli è stata una grande capitale europea. Se ne ritrova traccia oltre che nelle grandi istituzioni scientifiche create all'epoca - l'Osservatorio astronomico di Capodimonte, l'Osservatorio vesuviano e la Stazione zoologica Anton Dohrn - anche nello straordinario patrimonio di strumentazione scientifica di valore storico lasciato in eredità nelle scuole storiche napoletane. Dalle sinergie tra ambienti scolastici e scientifici, con il prezioso contributo dell'Associazione 'Scienza e Scuola', nasce il progetto N.E.M.O. (Network educational museums online): una rete formata da un insieme di sei scuole storiche quotidianamente impegnate nella valorizzazione del patrimonio museale costituito da centinaia di strumenti scientifici negli anni restaurati e messi a disposizione degli studenti, un vero e proprio museo diffuso."""" (dalla presentazione di Paolo Strolin)" -
Napoli nobilissima. Rivista di arti, filologia e storia. Settima serie (2019). Vol. 52: Maggio-agosto 2019.
Fondata da Benedetto Croce nel 1892 - insieme a letterati e storici del calibro di Riccardo Carafa d'Andria, Michelangelo Schipa, Giuseppe Ceci, Luigi Conforti, Salvatore Di Giacomo, Luigi Spinazzola... - con l'obiettivo di 'scrivere' la storia artistica e topografica di Napoli, di invitare con l'esempio e la ricerca sul campo al rispetto e alla valorizzazione consapevole del patrimonio culturale e artistico della città, Napoli nobilissima prosegue e rinnova la propria missione sotto l'egida della fondazione Pagliara e dell'Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa. Saggi di Federico Poole, Donato Salvatore, Paola Improda, Roberta Bellucci, Letizia Gaeta, Almerinda Di Benedetto e note e discussioni di Giulio Pane. -
Liam Gillick. In piedi in cima a un edificio. Film 2008-2019-Standing on top of a building. Films 2008-2019. Ediz. illustrata
In piedi in cima a un edificio: film 2008-2019""2 è la prima pubblicazione di Liam Gillick dedicata alla sua produzione video-filmica. Otto opere, realizzate dal 2008 ad oggi, insieme ad una selezione della produzione scultorea dell'artista, in mostra al Museo Madre di Napoli a cura di Alberto Salvadori e Andrea Viliani: gli elementi più 'intimi' della sua ricerca artistica - film per lo più concepiti nella sua casa-studio di New York dove l'ispirazione prende forma concreta - sceneggiature originali con note e immagini, oltre alle installation views site specific. A partire dai primi anni '90, Gillick realizza installazioni, sculture, film, animazioni digitali e opere sonore, ricucite da un'intensa produzione critica e teorica, fra dimensione politico-sociale e sfera personale. Mette in discussione i parametri della fruizione dell'arte e i rapporti di interdipendenza tra economia, arte e istituzioni, invitando lo spettatore a partecipare alla generazione di senso. Per mettere in risalto come il potenziale critico e le ambizioni utopiche dei movimenti d'avanguardia rischino di essere assorbiti e neutralizzati dalle strutture dell'intrattenimento, della comunicazione, dell'arredamento urbano e della corporate culture contemporanei."" -
Paideia. Giovani e sport nell'antichità
Una riflessione sul valore educativo dello sport nel mondo antico, nel solco della esposizione promossa dal museo archeologico nazionale di Napoli in occasione delle Universiadi 2019. Per mettere in luce la centralità delle pratiche sportive nella educazione delle nuove generazioni e nella osmosi vitale tra adolescenza e vita 'adulta'. una selezione emblematica di manufatti ludici del Museo ripercorre le metamorfosi dal concetto greco di 'paideia' alle espressioni e pratiche sportive più diffuse nel mondo antico, mettendo in luce le radici profonde della compenetrazione simbolica tra sport e vita: educare allo sport è essenzialmente un addestramento alla convivenza sociale, a vincere e accettare la sconfitta, a rendere omaggio alla 'superiorità' avversario, ma ugualmente a osare, a mettersi in gioco, a comprendere il valore terapeutico e morale dell'impegno e del sacrificio. -
L' architettura del giardino in Europa. Evoluzione storica e nuove prospettive possibili
La ritrovata centralità del giardino come bene culturale ha condotto negli anni - sulla spinta della carta di Firenze - al moltiplicarsi delle iniziative di tutela, conservazione, valorizzazione e restauro, oltre che ad una importante produzione scientifico-letteraria, assicurando al giardino storico uno spazio suo proprio nel dibattito culturale internazionale. Una indagine rigorosa sullo sviluppo dell'arte dei giardini in Europa, sia da un punto di vista storico-architettonico che attraverso metodologie di indagine interdisciplinari - dalla ricerca d'archivio all'approfondimento dell'aspetto botanico - mette nuovi ambiti di sviluppo progettuali e scientifici. -
Zeusi. Linguaggi contemporanei di sempre. Vol. 10: bellezza, La.
... É capitato che accogliendo la temeraria idea di Gregorio Botta di dedicare alla bellezza un numero di Zeusi, ci siano venute incontro non soltanto la naturale confidenza italiana con l'argomento, ma anche la stessa insegna, nume e nome tutelare, della nostra rivista: fu Zeusi in persona, infatti - così almeno dice la leggenda - che dovendo fare un immaginario ritratto della fatale Elena non si contentò di una sola modella, ma ne scelse ben cinque tra le più belle ragazze di Crotone, ognuna delle quali perfetta per un particolare, così che tutto l'insieme, il ritratto definitivo, risultasse perfetto. L'abilissimo, intelligente pittore greco, aveva capito una cosa, che la bellezza, frutto di un montaggio, è plurale. É molteplice. Quel segreto, così profondo, glielo aveva svelato il mondo femminile, facendogliene dono, un regalo che era un prisma dalle cinque facce, potenzialmente dilatabile tuttavia in un'infinità di volti, di corpi e di gesti, giacché quel mistero, coincidente con l'essenza stessa della terra, e di ciò che nell'attimo che appare già svanisce, dice che la bellezza è inafferrabile. (Marco di Capua) -
Pio Monte della Misericordia. Il patrimonio storico e artistico. Ediz. illustrata
A cinquant'anni dal volume pionieristico e insostituibile di Raffaello Causa, va in stampa un nuovo catalogo sul patrimonio storico-artistico del Pio Monte della Misericordia: saggi, schede e apparati che abbracciano il sistema articolato di beni di interesse culturale dell'ente, a partire dalla fondazione (1602), e ribadiscono, in uno con le finalità preminenti benefico-assistenziali, una missione altrettanto fondativa della sua identità storica. La catalogazione, in due tomi, è frutto di un lavoro di ricerca pluriennale che ha coinvolto studiosi di diversa estrazione: risorse interne, docenti dei vari atenei napoletani, e, non di meno, nuove leve di ricercatori competenti. Il primo tomo raccoglie saggi sulle vicende architettoniche e le collezioni d'arte della chiesa, a partire dalla Madonna della Misericordia di Caravaggio, ripercorrendo la genesi della formazione delle raccolte, fino alla sezione contemporanea, dai fondi dell'archivio storico alla letteratura critica del novecento. Il secondo tomo propone la schedatura dei dipinti della quadreria - con lo straordinario nucleo di opere di de mura - e, per la prima volta, delle arti applicate e della collezione contemporanea. A illuminare il progressivo incremento e la consistenza tangibile, oggi, di questo patrimonio museale straordinario, una appendice interamente dedicata agli inventari delinea le tappe salienti di un percorso ancora, per molti aspetti, da esplorare. Regesto, indice dei nomi e un'ampia bibliografia completano un'opera esemplare che ambisce a presentare uno stato aggiornato degli studi, e, più ancora, a proporre le basi di nuove ricerche e approfondimenti. (Due tomi indivisibili con le stesse caratteristiche). -
Girolamo Santacroce. Il san Giovanni Battista rubato e ritrovato. Un caso di buon governo italiano. Ediz. illustrata
Quante volte ci è capitato, di fronte a casi di degrado del nostro patrimonio artistico, di dar libero sfogo alla nostra indignazione pronunciando la parola: 'malgoverno'? ma la realtà è molto complessa, chiaroscurata da luci e ombre. così è anche per la pubblica amministrazione. Troppo semplice fare di tutta l'erba un fascio, dimenticando che, accanto a chi si rende colpevole di negligenze, vi è chi dedica ogni energia a risolvere i problemi, andando ben al di là della logica del 'mi tocca/non mi tocca fare'. Questo libro racconta una vicenda che, cominciata sotto l'etichetta del 'malgoverno', si è trasformata in un caso esemplare di 'buongoverno'. Nel 1977 fu rubato dalla chiesa napoletana di San Giovanni a Carbonara un capolavoro della scultura del rinascimento: un San Giovanni battista eseguito da Girolamo Santacroce. Giorgio Vasari, fin dall'edizione del 1550 delle sue celebri vite, considerava l'opera un vertice dell'arte italiana. All'improvviso, nel 2016, ecco ricomparire la statua, prontamente avvistata e recuperata, poi restaurata e infine ricollocata nella sua sede originaria. Senza l'assiduo impegno di donne e uomini delle istituzioni, probabilmente il San Giovanni Battista sarebbe ancora lì dove è stato rinvenuto, in attesa di essere estradato verso la sua terra natia. Il volume è corredato da una nuova campagna fotografica eseguita prima e dopo della ricollocazione, con la ripresa di inediti dettagli che danno ragione all'elogio di Vasari. (Riccardo Naldi) -
Napoli in persona
"Napoli è una città che ha la struttura di un romanzo"""" [Tahar Ben Jelloun]. Lo sguardo di un maestro dell'illustrazione contemporanea, turista per partecipazione interiore, esorcizza l'oleografia con il talento della naturalezza. Vedute insolite e abusate, volti noti senza tempo interrogano l'enigma della 'napolitudine', il groviglio di umori, di pietre, di persone che oltrepassa le cronache effimere. A margine, il soccorso discreto di citazioni illustri e testimonianze di uomini comuni di valore." -
Parco archeologico di Ercolano. Ediz. inglese
Le case, le botteghe, il foro, le terme, la palestra, gli spazi sacri, il teatro, la villa dei papiri e le nuove scoperte… Finalmente una guida ufficiale essenziale e rigorosa, curata dal direttore del Parco Francesco Sirano, percorsi di visita nel cuore della vita quotidiana dell'antica Herculaneum, alle pendici del Vesuvio, imbalsamata per secoli sotto le ceneri piroclastiche del vulcano, rinata a nuove vite nel 1738, con i primi scavi della dinastia Borbone, con la regia sapiente e illuminata di Amedeo Maiuri, dal 1927, con la nuova stagione di studi e valorizzazione in pieno fermento, oggi. -
Multum in parvo. Camei, grandi meraviglie in piccole gemme. Ediz. illustrata
Il desiderio di lasciare una traccia duratura e indelebile di sé ha spinto l'uomo a trovare tecniche diverse per incidere le pietre preziose, contrassegnandole per un tempo indefinito. Oggetti preziosi e pregnanti, per le loro valenze autorappresentative, magiche e ornamentali, fonti copiose di antiche iconografie, le gemme incise e i camei hanno offerto un terreno straordinario e fertilissimo per osservare l'antichità, ricostruire storie, trovare ispirazione per creare nuove opere. Simbologie e significati si intrecciano, conferendo alle gemme scolpite un valore che va ben oltre quello economico. Possiamo affermare che ogni cameo è un Multum in parvo, ""molte cose in piccolo spazio"""", ossia una grande ricchezza artistica, culturale, antropologica in oggetti di piccole dimensioni. le attuali rivisitazioni del cameo, che ha contrassegnato tutta la storia dell'arte e dell'oreficeria, ripropongono l'allure prestigiosa della lavorazione in conchiglia, che viene rigorosamente sempre incisa a mano dai valenti artisti italiani, con la stessa padronanza degli antichi maestri. In un mondo di prodotti in serie, il recupero e il rilancio di queste affascinanti manifatture artistiche, ad opera di specialist brands italiani, offre un approccio innovativo e seducente di questa forma d'arte classica, che si può collocare con certezza nel canone artistico contemporaneo, dove generazioni di artisti continuano ad esplorare ed espandere il ricco potenziale narrativo. Per questo indiscusso valore estetico, storico e artistico il cameo di Torre del Greco, unitamente alle lavorazioni artigianali in corallo, è stato recentemente proposto all'attenzione nell'UNESCO quale patrimonio immateriale dell'umanità. (Cristina Del Mare). Da un'idea di Gino di Luca.""