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Il demone della teoria
Esiste ancora la possibilità di elaborare una teoria della letteratura? Ed esiste la possibilità di conciliare la teoria con la visione che il senso comune ha della letteratura? Ripercorrendo in modo equilibrato il dibattito culturale e le principali scuole di pensiero che si sono date battaglia, Compagnon offre uno strumento di orientamento nell'intricato mondo della teoria e critica della letteratura, tentando al contempo di ricucire gli inevitabili strappi creatisi tra la sofisticata costruzione concettuale e il popolare piacere della lettura. -
La casa dell'arte
Una storia dell'arte concepita come una visita guidata ad un museo ideale. Sedici sale che raccolgono le opere d'arte più importanti, significative e tipiche di ogni singola epoca. Chi, leggendo, si aggira in queste sale ha la sensazione di entrare in un grande edificio storico e di trovare riunite, lungo le pareti e sui soffitti tutte le forme di espressione artistica del periodo cui l'edificio risale. Il testo approfondisce anche i rapporti fra artisti e committenti e la loro evoluzione nel corso dei secoli, offre informazione sulla nascita di ogni opera d'arte e sulle sue tecniche di esecuzione. -
Da Hegel a Nietzsche
Il nichilismo moderno è giunto a dissolvere una tradizione borghese-cristiana che in Hegel aveva trovato il suo culmine. Di questo processo storico-filosofico Karl Löwith ha spiegato le diverse tappe in uno studio che dall'anno della prima pubblicazione, 1941, a oggi, ha mantenuto intatta la sua attualità. ""Hegel ci appare molto lontano e Nietzsche, al contrario, molto vicino a noi, se in questo consideriamo soltanto l'influsso e di quello soltanto l'opera. In realtà, l'opera di Hegel, per mezzo dei suoi discepoli, ha esercitato sulla vita spirituale e politica una azione tale che difficilmente potrà esser valutata in modo eccessivo, mentre gli innumerevoli influssi derivati da Nietzsche dopo il 1890 soltanto al nostro tempo si sono concretati in un'ideologia nazionale. Agli hegelianeggianti del 1840 corrispondono i nietzchianeggianti di ieri... Soltanto il secolo XX ha cosí reso chiaro e comprensibile ciò che è realmente avvenuto nel secolo XIX"""".Pubblicato per la prima volta a Zurigo nel 1941, questo libro fu il primo tentativo di rappresentare organicamente la dissoluzione dello hegelismo. Da allora tali tentativi si sono moltiplicati, ma nessuno ha raggiunto la robustezza strutturale di questo. Hegel è qui visto come l’ultimo erede e sistematore della tradizione cristiano-borghese, che i suoi successori – in un arco che va da Marx a Kierkegaard – si accingono a demolire in un processo culminante in Nietzsche. Questo processo appare insieme negativo, in quanto approda al nichilismo, e storicamente necessario affinché il pensiero occidentale viva fino in fondo il suo dramma. Uno schema siffatto può sembrare forzato e arbitrario – Marx, Kierkegaard e Nietzsche a prima vista non risultano collegati da un nesso particolare -, ma ha il grande merito di impostare in modo unitario la storia del pensiero post-hegeliano. La prospettiva di Löwith, sorta internamente dal compito di mettere a confronto i protagonisti riconosciuti del pensiero del secolo scorso, ed esternamente dall’esigenza di spiegare la genesi del nichilismo moderno e del suo rovesciamento, già implicito in Nietzsche, mantiene ancora oggi intatta la sua attualità."" -
Gli oggetti frattali
Una decina di anni fa Benoit B. Mandelbrot ha descritto in termini grafici forme e processi naturali, quantificando il loro grado di ""erraticità"""" attraverso rigorosi metodi matematici. Nasceva quella branca della matematica che Mandelbrot ha chiamato """"geometria dei frattali"""". Essa rappresenta i profili di una montagna o di una costa, le nuvole, le strutture cristalline e molecolari e addirittura le galassie. Questo volume rappresenta un punto di partenza tanto per chi vuole accostarsi alla geometria frattale mosso da un interesse epistemologico, quanto per chi, avendo già una qualche dimestichezza con strutture matematiche """"aberranti e curiose"""", quali la curva di Peano o l'insieme di Cantor, cerchi per esse un'interpretazione semplice e concreta."" -
Scritti
Nella sua prefazione al volume, che costituisce una biografia del suo compagno e amico, Norberto Bobbio ricostruisce le diverse matrici politiche e culturali presenti nella formazione di Leone Ginzburg. In particolare, Bobbio sottolinea tutta la fecondità del rapporto di Ginzburg con Gobetti. Il libro è diviso in due ampie sezioni di scritti politici e letterari. Se nella prima le esigenze autonomistiche e libertarie di Gobetti acquistano in Ginzburg una prospettiva matura, la presenza gobettiana diviene nella seconda una trama ricca che unisce ricerche letterarie di valore. -
Il romanzo senza idillio. Saggio sui Promessi sposi
I saggi del volume si propongono di capire a fondo la struttura del romanzo manzoniano: dalla scienza alla mescolanza dei generi, dall'ideologia alla satira e al grottesco, dalla fiaba al romanzo, dalla parola che occulta a quela che rivela l'uomo all'uomo. Un testo che sta tanto dalla parte del narratore, nel suo ruolo straniante di coscienza critica, quanto da quella del lettore e del suo presente, che si cala nel testo proprio nell'atto della lettura.Movendo da punti di vista diversi, coordinati però da una stessa ipotesi di metodo, i saggi del volume mirano a cogliere all’interno del romanzo manzoniano la dinamica delle sue forme narrative e il senso della sua ricerca sottile e implacabile, che dal narratore passa alla fine al lettore, su ciò che Brecht chiamava la convivenza degli uomini, l’ordine e il caos della storia, il potere e la distruzione. Nella sua doppia voce saggistica la strategia del racconto genera uno spazio dialettico, dove viene messo alla prova il codice composito e problematico del realismo, l’ironia come misura del «vero» e come conoscenza del «cuore» attraverso l’insieme dei rapporti sociali che ne motivano le reazioni, i gesti ritualizzati dal teatro del mondo a tutti i livelli della vita quotidiana. Le antitesi romanzesche di una poetica paradossalmente romantica che mette in discussione un intero sistema letterario possono cosí essere scandagliate nelle figure profonde dei paradigmi narrativi, nell’intreccio polemico dei significati tematici, nelle inquietudini e nelle contraddizioni delle scelte culturali, nel movimento discontinuo delle ossessioni o delle certezze ideologiche sottoposte al giuoco prospettico del racconto. Dalla scienza alla mescolanza dei generi, dall’ideologia alla satira e al grottesco, dalla fiaba al romanzo, dalla parola che occulta a quella che rivela l’uomo all’uomo, il nuovo sistema manzoniano è in questo modo ricerca di una logica che distrugge l’idillio, euresi, come diceva Gadda, per cui le strutture formali divengono a un tempo funzioni di una topologia sociale e immagini sintagmatiche della realtà storica come insieme di conflitti: tanto dalla parte del narratore, nel suo ruolo straniante di coscienza critica, quanto da quella del lettore e del suo presente che si cala nel testo, nell’atto stesso della lettura. -
Sei racconti polizieschi
In questo libro, scritto nel 1949, crimine, indagine e colpa sono i motivi dominanti. Protagonista delle sei storie è l'avvocato Gavin Stevens, detective per passione. Più che un legale Stevens è il confessore e il redentore della dannata gente del Sud. Intorno a lui c'è un mondo che crolla: ogni personaggio esprime, nella sua immagine deforme e grottesca, tutta la violenza creaturale di chi cerca di non soccombere, di salvarsi. Con uno stile che fonde il colloquiale a toni epici e leggendatri, queste sei storie narrano un universo, chiuso nei confini della chimerica contea di Yoknapatawpha, che ha assunto i tratti simbolici e remoti della leggenda. -
Un universo di coscienza. Come la materia diventa immaginazione
Perché alcuni processi che avvengono in certe zone del nostro cervello danno origine al ""mondo della coscienza"""" dove è racchiuso tutto ciò che noi sentiamo, sappiamo e siamo? Illustrando i meccanismi fisici e chimici del corpo umano e analizzando le ipotesi scientifiche e filosofiche formulate al riguardo, il Premio Nobel per la medicina Gerald Edelman e lo psichiatra Giulio Tononi costituiscono una vera e propria teoria della coscienza."" -
Storia della letteratura inglese. Vol. 2: Dal Romanticismo all'Età contemporanea. La letteratura inglese.
Il volume, diviso in nove capitoli, affidati ciascuno a un diverso specialista, segue l'ordine cronologico della storia della letteratura inglese: dall'età medievale si arriva fino al secondo Novecento, analizzando i protagonisti le caratteristiche e gli aspetti essenziali della narrativa, della poesia, e del teatro inglese nelle diverse epoche. -
Teoria del dramma moderno (1880-1950)
Il saggio di Szondi analizza i mutamenti che la forma teatrale ha subito tra Otto e Novecento. Attraverso un esame attento di opere di Ibsen, Cechov, Strindberg, Maeterlinck, Hauptmann e poi di Brecht, emerge quella che rimane come una lucida e articolata proposta teorica.In quale modo il dramma da genere letterario autosufficiente, quale era ancora un secolo fa, è entrato in crisi, alla ricerca di una nuova definizione che meglio corrispnda all’evoluzione della società? È la domanda cui vuol rispondere il saggio di Szondi, che analizza anzitutto la forma drammatica classica (i rapporti temporali e spaziali, la funzione dei personaggi, ecc.) e indica poi nell’opera di cinque grandi scrittori (Ibsen, Cechov, Strindberg, Maeterlinck e Hauptmann) i motivi che minano all’interno la struttura di quella forma. La seconda parte del libro è dedicata ai diversi tentativi di soluzione, fra cui spicca, per coerenza teorica e ricchezza di possibilità espressive, quello di Brecht. Il libro è preceduto da un’ampia introduzione di Cesare Cases, che ne inquadra i motivi di interesse e ne sottopone le conclusioni ad un’analisi stringente. -
La rivoluzione copernicana. L'astronomia planetaria nello sviluppo del pensiero occidentale
L'accurata esposizione di un momento cruciale della storia della scienza, da cui il lettore può imparare molto sul gioco curioso di ipotesi e sperimentazione che è l'essenza della scienza moderna.Il termine generico di «rivoluzione copernicana» copre in realtà un processo molto ampio e complesso: i numerosi mutamenti concettuali che si verificarono nel campo della cosmologia, della fisica, della filosofia e anche della religione, La rivoluzione copernicana offre un’occasione ideale per scoprire in che modo e con quale effetto concezioni peculiari di differenti campi del sapere sono intrecciate in una singola costruzione di pensiero. Alla globalità del quadro e alla ricostruzione di queste molteplici relazioni mira questo libro. L’interesse sta proprio nel suo continuo violare i confini tradizionali che separano «scienza», «storia», «filosofia». L’utilità e la novità del metodo di Kuhn consistono in una accorta combinazione di scienza e storia delle idee, che illumina il vasto retroterra culturale in cui Copernico si trovò ad agire. -
Storia della psicologia
Quest'opera si propone di ripercorrere le tappe più importanti dello 'studio dell'anima', mettendo in rilievo l'influenza determinante dell'antichità greco-romana e cogliendo, nella storia del pensiero dal XVII secolo in poi, gli elementi che hanno costituito la premessa necessaria per la successiva nascita della psicologia. Questa impostazione non trascura i rapporti con le discipline confinanti, sia quelle sul cui terreno essa è nata (filosofia e medicina) sia quelle con cui, viste le molteplici specializzazioni che ospita, essa ancora collabora. -
Valparaiso
Il medico Michel Majeski deve sostituire un collega all'ospedale di Valparaiso, in Florida, ma per un disguido si ritrova, dopo più di otto ore di volo, a Valparaiso in Cile. Un episodio banale, ma le radio e le televisioni degli States si scatenano per sapere tutto del protagonista di quest'avventura. La sua vita diventa di dominio pubblico ed è costretto a dare le dimissioni per fare fronte alle interviste, ai film, alle fiction televisive che gli vengono proposte. Una commedia sull'America dei mass-media dall'autore di ""Libra"""" e """"Underworld""""."" -
Cattive acque
Tutti i nove racconti narrano di mondi rovesciati o fantascientifici. Poeti ricchissimi volano in business class dall'Europa a Los Angeles, terra di potenti ""majors"""" poetiche che li coprono di denaro e mettono al loro servizio stuoli di collaboratori. Invece, gli sceneggiatori, avvinazzati e misconosciuti, si ritrovano nottetempo nei bassifondi della città per tenere clandestine letture dei loro lavori. In un futuro non lontano il mondo potrebbe essere popolato per la maggioranza da omosessuali e gli etero, orgogliosi al limite dell'arroganza, sceglierebbero sempre più l'outing. Mondi nascosti eppure quanto mai veritieri scritti con umorismo crudele e dissacrante."" -
L' uomo a rovescio
Ma è davvero un lupo che uccide tra le montagne del Mercantour? Mentre le superstizioni e le leggende cominciano a girare, un sospetto si diffonde: non è una bestia, potrebbe essere un lupo mannaro. Quando Suzanne viene ritrovata sgozzata, il dubbio diviene certezza. Il disegno narrativo e la costruzione dell'intreccio disegnano un contesto in cui lo scenario aspro e selvatico della montagna fa da contrasto al calore della giovane Camille, eterna amante in fuga del commissario Adamsberg. Proprio lui, guardando distrattamente un servizio del telegiornale dedicato ai lupi, una sera crede di riconoscere la sagoma della donna nella piazza del borgo montano. È infatti in questi luoghi che la donna, assieme a un amico ricercatore, crede di aver scoperto in un ""lupo mannaro"""" l'autore di una catena di orrendi delitti. Ma sarà il commissario Adamsberg, precipitatosi da Camille, a scoprire la sconvolgente verità."" -
Scienza e filosofia
Questi saggi offrono non solo una sintesi omogenea e coerente di gran parte delle tesi popperiane, ma anche un tracciato della sua epistemologia; si pongono gran parte delle questioni che sarebbero diventate oggetto di riflessioni future e si indica il percorso da seguire per giungere ad una concezione sempre piú approfondita e critica di quegli stessi nuclei tematici.Iniziato nel 1935 con Logik der Forschung , il discorso di Popper verte sulla scienza piú come processo e dinamica che come struttura da fondare e giustificare univocamente, sulla scienza come attività che muove da problemi e cerca, per risolverli, di creare teorie sottoponibili a verifica: un tentativo di «spiegare il noto mediante l’ignoto». E un discorso tuttora vitale, sfociato in un confronto con le tesi di Habermas e della scuola di Francoforte che, da basi diverse, affrontano gli stessi problemi. Questi Cinque saggi (1956-67) trattano appunto degli scopi e delle responsabilità della scienza, dell’accrescimento del sapere scientifico e del processo di costruzione e verifica delle teorie. Lo scritto piú complesso contiene la critica all’«essenzialismo» (cosa è la gravità «in sé») e allo «strumentalismo» (formule che usano l’accelerazione di gravità descrivono esattamente i fenomeni) ed espone la tesi dell’autore secondo la quale le teorie sono congetture sottoponibili a severi controlli critici. -
Il teatro e il suo doppio
Il teatro e il suo doppio è un testo che non indica come fare teatro. Qui Artaud afferma le possibilità estreme del teatro nel suo rigore pieno e necessario, attraverso un ventaglio di scritti come progetti drammatici, progetti di messa in scena, cronache drammatiche, recensioni, articoli.Questo volume vuole presentare l’essenziale del pensiero di Artaud nelle sue applicazioni al teatro. Vi figurano oltre al testo ormai classico Il teatro e il suo doppio altri scritti che completano l’immagine del teatro in Artaud: progetti drammatici, progetti di messa in scena, cronache drammatiche, recensioni, articoli. Le idee teatrali di Artaud hanno aperto un campo di esperienze e di ricerche, intorno ad alcune rivendicazioni fondamentali: sollevazione contro la dittatura del testo, coinvolgimento del pubblico, mobilitazione di tutte le energie fisiche attive nello spettacolo e loro codificazione in un linguaggio integrale. Ma per Artaud non si tratta semplicemente di modificare l’equilibrio istituzionale del teatro e di ridefinirlo sotto forma di un nuovo «paradosso sull’attore» (o sul regista). Un testo come Il teatro e il suo doppio non appartiene agli uomini di teatro. Molto piú che un discorso precettistico su come fare teatro è un’evocazione delle possibilità estreme del teatro, di quella tentazione (o «doppio») di azione assoluta irreversibile «la crudeltà») che incombe sull’esibizione dei corpi nello spazio scenico. -
Baia dos Tigres
"Questo è un libro che parla di cose semplici: la tranquillità della paura e la vitalità della morte"""". Inizia così, con due dichiarati paradossi, la narrazione della traversata che Pedro Rosa Mendes ha intrapreso pochi anni orsono per la ragione """"più nobile di tutte, ossia nessuna in particolare"""". Muovendosi sulle orme di esploratori di altri secoli, inseguendo rotte che sulla carta sono semplici segni, ma che quando le si affronta diventano volti e vite che non si possono non raccontare, il giornalista portoghese ha percorso luoghi che ora la sua scrittura raccoglie in situazioni e momenti memorabili." -
Lezioni di regia
Le concezioni teoriche di Sergej Ejzenstejn, indispensabili per avvicinarsi ai meccanismi dell'arte registica, sono state trascritte da uno dei suoi allievi e raccolte in questo volume, che riunisce l'eccezionale esperienza creativa del regista russo e l'esperienza storica di una delle piú innovative stagioni del cinema mondiale.Tenute fra l’autunno 1932 e quello del 1933, queste Lezioni trascritte e raccolte in volume da un allievo di Ejzenstejn, Niznij. Le concezioni teoriche del maestro russo vi trovano una specifica applicazione: in un continuo dialogo maieutico con gli studenti, il regista analizza le scene centrali del Potemkim , o discute certi compiti, la regia del Père Goriot di Balzac o di Delitto e castigo . Le varie soluzioni ai problemi di ritmo, movimento, montaggio, inquadratura, recitazione vengono via via verificate concretamente, introducendo il lettore nei meccanismi dell’arte registica. Ejzenstejn porge qui la sua eccezionale esperienza creativa, e insieme l’esperienza storica di una delle piú innovative stagioni del cinema mondiale. -
Storia dell'editoria letteraria in Italia. 1945-2003
Le vicende clamorose e segrete di editori, autori, libri: le fedeltà e i conflitti, i retroscena dei contratti e delle censure, il funzionamento della macchina editoriale, i successi e gli insuccessi di mercato, i casi letterari dal Gattopardo a Eco, dalla Tamaro a Camilleri, il ruolo dell'informazione e della critica, i mille volti del lettore, e ancora le crisi finanziarie, i passaggi di proprietà, i rapporti con il potere ecomonico e politico. Gian Carlo Ferretti ripercorre la storia dell'editoria letteraria in Italia analizzando i vari aspetti culturali, sociali, economici, politici.