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Un'estate in giardino
Amico e collega di Mark Twain, Charles Dudley Warner in questo classico di garden literature racconta, settimana dopo settimana, la vita trascorsa in compagnia di semine, raccolte di patate, inesauribili produzioni di fragole, piante strampalate ed erbacce, vicini chiacchieroni, uccelli del malaugurio e, soprattutto, la vita del gatto Calvin, così battezzato per la sua fierezza e rettitudine. ""Un 'estate in giardino"""" è un libro sul giardinaggio, ma non è solo questo. Lo sfondo """"bucolico"""" permette infatti riflessioni filosofiche sulla religione, la società, gli animali, i cacciatori e, ovviamente, anche le amate piante."" -
Il bluff
Marzo 1863. Sul battello a vapore Kentucky, che effettua servizio tra New York e Albany, il narratore viaggia con la signora Melvil, rispettabile donna d'affari, e fa la conoscenza di uno strambo commerciante di nome Augustus Hopkins. Quest'ultimo ha caricato sulla nave due enormi casse dal contenuto misterioso, suscitando la curiosità di tutti i passeggeri. Non è la prima volta che questo buffo ometto risale il fiume Hudson con carichi simili al seguito, racconta il capitano, bensì la decima. Ma allora cosa contengono i suoi giganteschi pacchi, e chi è davvero Augustus Hopkins? Uno dei principali agenti della Compagnia delle Indie, un ricco proprietario di giacimenti californiani, oppure il più grande impostore degli Stati Uniti d'America? ""Il bluff"""", novella scritta da Verne negli stessi anni del """"Giro del mondo in ottanta giorni"""", racconta con sottile ironia e continui colpi di scena quella che l'autore definisce come """"l'indole impressionabile, esagerativa e mutevole"""" propria degli americani, nell'apprendere le notizie e trasformarle in fenomeni di costume."" -
Uno sguardo indietro
L'autobiografia di Edith Wharton è il racconto delia vita intensa di una donna impetuosa, segnata da un'educazione rigida, ma capace di ironizzare sull'ipocrisia che reggeva il mondo in cui era cresciuta. Una vita di amori infelici e forti amicizie - celebre il suo sodalizio con Henry James -, di viaggi spericolati e peregrinazioni per l'Europa - prima la Spagna, poi l'Italia e infine Londra e Parigi -, di passione civile e impegno umanitario al fianco dei profughi e degli orfani. Un'esistenza di letture intense, dedita a una scrittura assidua e disciplinata, che la rese una narratrice affermata nonché la prima donna a vincere il Premio Pulitzer. Il ritratto di una figura letteraria forte, carismatica, che seppe interessarsi ai grandi temi del suo tempo ma fece tesoro anche dei piccoli eventi e dei dettagli della vita, riportandoli fedelmente nei suoi celebri romanzi. -
Gli inglesi del Sudamerica. Testo spagnolo a fronte
Santiago Elordi (Santiago del Cile, 1960) è poeta, narratore, traduttore e documentarista. La sua opera si distingue da sempre per il gusto della sperimentazione e per l'alternanza di tradizioni culturali e mezzi espressivi, generi, forme e registri. Verso la fine degli anni Ottanta si rese celebre per aver fondato e animato la rivista ""Noreste"""", un periodico di notizie inventate che durante la dittatura di Pinochet si convertì in un'alternativa culturale, non ideologicamente schierata, per tutta una generazione. Ispirata alla provocazione e a una forte tensione vitalistica, la scommessa creativa costituita da questo periodico paradossale è stata considerata dalla critica come uno dei primi indizi del nuovo vento di libertà artistica e culturale che coincise con il tramonto del regime. La produzione creativa di Elordi include romanzi, racconti, raccolte di versi, cortometraggi e documentari che abbracciano diversi stili e argomenti, ma che mantengono come asse principale un istinto ludico e ribelle che trova nell'insofferenza verso ogni canone, nell'inquietudine e nel viaggio - in senso reale e simbolico - la propria cifra unificante."" -
Lo zoo
Nello Zoo allestito dalla Contessa nella tenuta delle Pescoluse ci sono gabbie che ospitano prigionieri eccezionali quali l'Uomo Scimmia, la Donna Anfora, la Sirena e il Ciclope. Il chirurgo plastico Tommaseo, un medico fallito e ambizioso, li ha trasformati in esseri mitologici e circensi con la connivenza della ricca nobildonna che ha venti anni più di lui e ne è sedotta tanto da farsi ritoccare ossessivamente il corpo, in un'estenuante rincorsa contro il tempo. Sullo sfondo di un Salento surreale e immobilizzato dall'afa di luglio, oltre alla Contessa e al suo amante, si muovono una banda di sodali e tre servitori, tra cui un guardiano senza scrupoli, sindaco colluso e una soubrette italo-siberiana, fino a quando una sparizione darà il via a una serie di eventi che stravolgeranno i destini di tutti i personaggi. -
Caspar Hauser
Nel 1828 un giovane sconosciuto comparve in una piazza di Norimberga. Con un linguaggio stentato e ridotto ai minimi termini, intimorito dal mondo e privo di una qualsiasi istruzione, il ragazzo rifiutò cure e cibo, nutrendosi a lungo solo di acqua e pane. Fu un caso di cronaca misterioso su cui si accese la curiosità popolare. Il conte Stanhope si interessò a lui e nel 1831 lo fece scortare ad Ansbach per completare gli studi, ma lì egli venne assassinato in circostanze sospette due anni dopo, continuando in tal modo ad alimentare il suo mito. La vicenda di Caspar Hauser fu così enigmatica e clamorosa che stimolò la fantasia creativa negli anni a venire, ispirando romanzi, saggi, ricerche e film. -
I bambini sardi non piangono mai
Vincitore Premio “Franco Fedeli” miglior poliziesco dell’anno 2016.rn rnIl paesino sardo di Telévras – già protagonista ne La teologia del cinghiale – si tinge ancora di giallo con il ritrovamento di due morti: prima un cadavere “sparato in faccia” e poi, a distanza di qualche giorno, uno scheletro in una grotta. Il giovane capitano dei carabinieri incaricato delle indagini non sa da che parte iniziare e la collaborazione dei cittadini è nulla: nessuno ha visto o sentito niente. Nel frattempo Gesuino, ormai ritornato a casa dopo una vita passata in manicomio, inizia a scrivere un altro dei suoi libri, sempre con la speranza che possa essere pubblicato. Si tratta di una storia che risale al 1968, quando si inneggiava alla liberazione della Sardegna, mentre le università bruciavano e il mondo sembrava dovesse, finalmente, cambiare. Ma oltre agli ideali c’erano di mezzo anche molti soldi, senza contare Servizi segreti, depistaggi e sicari senza scrupoli. Gesuino è sicuro che a nessuno possa più interessare quella verità, fino al giorno in cui le sue pagine arrivano nelle mani di chi intuisce che i misteri del passato si intrecciano fatalmente con quelli del presente... -
Questo libro non esiste. Storia di una macchina del tempo
Mathias, un aspirante scrittore, perde incautamente il manoscritto che sarebbe potuto diventare il libro della sua vita. Deciso a recuperarlo, comincia la spola tra gli editori e i critici cui ha spedito il cartaceo, ma un omicidio imprevisto ostacola i suoi piani, coinvolgendolo in prima persona. Intanto riemergono antiche nevrosi, come il demone del tempo o il ricordo del nonno materno, che l'ha cresciuto tra rimproveri e oppressioni, frustrando il suo sogno infantile di diventare astrofisico. Un capofamiglia taciturno e autoritario che aveva dedicato l'ultima fase della sua esistenza alla costruzione di una macchina del tempo, trasmettendo a Mathias la passione per il cielo e le stelle. Con gli anni questo amore per il firmamento si è trasformato in un prezioso strumento per classificare e decifrare l'animo umano: ogni amicizia, relazione, perfino l'amore può essere paragonato a una costellazione o a un elemento cosmico. Ed è forse nei misteri della volta celeste che il protagonista di questo romanzo potrà cercare qualche indizio per far luce sul delitto, ma soprattutto un sentiero terreno che lo conduca a dare un senso alla propria vita. -
Vita e opinioni del gatto Murr
"Vita e opinioni del gatto Murr"""", scritto tra il 1820 e il 1822, rappresenta uno degli esperimenti più raffinati e divertenti del XIX secolo, originariamente composto dall'alternanza di due autobiografie: quella di un compositore lunatico e ipocondriaco, Johannes Kreisler, e quella di un gatto, curioso e attaccabrighe, dotato al punto di poter scrivere la propria versione del loro rapporto. Nella presente edizione si è scelto di seguire una delle due vicende, ovvero l'autobiografia del gatto Murr, ispirato al soriano realmente appartenuto all'autore. In questo esuberante e bizzarro romanzo, Hoffmann evoca magistralmente la forza del fantastico, del ridicolo e del sublime che pervadono la quotidianità." -
La vita secondo me e altri scritti
Tre brevi scritti, tratti dalla raccolta ""Rivoluzione e altri saggi"""" del 1909, dedicati alla riflessione esistenziale, politica e sociale di uno dei più grandi narratori americani di tutti i tempi: le sue esperienze, descritte in """"La vita secondo me"""", come pirata, manovale e vagabondo, e il successivo confronto con il mondo borghese della società letteraria; la matrice ideale dei suoi romanzi e la vocazione militante rivolta al Socialismo, all'anticapitalismo oltre che alla possibile, e per lui inevitabile, rivolta della classe operaia, in Rivoluzione; infine le trasformazioni sociali più dirompenti, fautrici di una bieca sperequazione sociale, che genera mostri e cittadini dormienti, acutamente descritti nel testo """"Sonnambuli""""."" -
El Yemen. Primo viaggio tra Àden e Sanâa
Nipote del celebre Alessandro Manzoni, Renzo Manzoni passò l'infanzia nella casa del nonno, ma giovanissimo, dopo la morte del padre Pietro, decise di partire per una serie di viaggi in Africa e poi nello Yemen, fino alla sua capitale Sana'a,. al seguito di alcune spedizioni della Società Geografica Italiana, con fini commerciali ed esplorativi. Geografo, botanico ed etnologo, Manzoni restituisce una cartografia complessa dei luoghi che visita attraverso fotografie, disegni, incisioni, testimonianze dettagliate e appunti. Lo Yemen, in quel lontano 1877, è ancora una terra da fiaba, poco nota alla cultura europea, un territorio da scoprire, ricco di tesori da portare alla luce, ma anche pieno di pericoli e difficoltà. Viene qui presentata la prima parte delle lunghe osservazioni originali di Manzoni, che mettono in risalto un interesse accurato e appassionato per le terre visitate e per le genti che vi abitano. -
Sciamenescià
El Paiso, paese immaginario di un Salento randagio e irriverente, è un'indefinita zona di frontiera fatta di scorze pietrose, sole che non perdona, cori di cicale, venti a caro prezzo, case tinte con latte di calce e masserie che emergono come isole dal mare di ulivi. Con un registro beat, istintivo, con nuance di humour e leggerezza, Carlos Solito ci racconta uomini e donne che ne abitano le strade assolate. ""Sciamenescià"""", l'incitamento dialettale per antonomasia che invita a mettersi in movimento, è l'incipit di un viaggio nella geografia di una Puglia inedita, lontana dai luoghi affollati dal turismo che, da anni, ha messo radici negli scorci da cartolina della regione. Il ritratto di scenari, persone e situazioni di una realtà che sa eternamente di controra, di limbo, di tempo lento, dove tutto ha il gusto dolce del dormiveglia."" -
Parigi, Francia
Dal momento in cui si stabilì in Francia, nel 1903, fino alla sua morte a Neuilly-sur-Seine nel 1946, la celebre scrittrice americana fu una figura di spicco nel mondo dell’arte parigino e non solo. La sua casa al 27 di rue de Fleurus divenne il centro delle frementi “arti moderne” d’inizio secolo, luogo d’incontro di alcuni tra gli artisti più importanti del Novecento, come Henri Matisse, Pablo Picasso, Ernest Hemingway ed Ezra Pound. In questo memoir pubblicato nel 1940, anno dell’invasione tedesca a Parigi, Stein racconta la città con la meraviglia e lo stupore del primo approccio, avvenuto quando aveva quattro anni; vi troviamo galline che attraversano la strada ordinate e senza esitazioni, proprio come i parigini, il cibo, l’arte e la mondanità, i francesi dalle braccia sottili e le gambe robuste che li rendono degli ottimi soldati, il tutto nel caratteristico stile monologante e fluviale dell’autrice che compone, con movimento rapsodico, un’eccezionale descrizione di un luogo consegnato al mito, culla dell’espressione artistica e civile e crocevia di pensatori da tutto il mondo. -
Memorie di un vecchio giardiniere
Ristampato dopo cinquant'anni in Gran Bretagna, viene finalmente tradotto per la prima volta anche in Italia questo umoristico romanzo dedicato al giardinaggio come arte di vivere. Ne è protagonista Herbert Pinnegar, un trovatello nato sul finire dell'era vittoriana che viene adottato da una donna di buon cuore già madre di sei figli. A scuola Bert resta spesso da solo, è goffo e impacciato a causa di una gamba più corta dell'altra ma, grazie alla protezione affettuosa della sua insegnante, trascorre un'infanzia serena tra i campi e i fiori selvatici, che ama più di ogni altra cosa. Dopo aver vinto la sua prima gara floreale, Bert ottiene dalla giovane signora Charteris l'opportunità di lavorare nel giardino della sua villa. Inizia così la sua straordinaria carriera che, da semplice apprendista, lo porterà a diventare il ""Vecchio Gramigna"""", ovvero il leggendario capo giardiniere della tenuta, il giudice più stimato in qualsiasi competizione florovivaistica della contea, nonché il mago delle coltivazioni bizzarre, con le sue fragole in aprile e la capacità di far nascere fiori impensabili nel freddo clima d'Inghilterra. Mentre da fuori arrivano gli echi della Storia, tra guerre e cambiamenti sociali epocali, all'interno della Grande Villa il Vecchio Gramigna compie anno dopo anno i suoi piccoli miracoli, frutto di una cura puntigliosa e di una notevole testardaggine, che lo porta a ingaggiare vere e proprie dispute con la sua padrona..."" -
La stanza di Amelia
Amelia è una donna silenziosa, priva di slanci, che vive separata dal mondo, nel ricordo di un grande amore perduto. Sua figlia Rosalia è invece una creatura tutta corpo, che ha sempre attiralo gli uomini, consapevole del potere della propria femminilità; con la madre ha avuto un rapporto di incomprensioni, ripicche e crudeltà, a differenza del padre, sempre disposto ad assecondarla e a perdonare. Rosalia era giovanissima quando è nato Tommaso, e di questa maternità non ha saputo cosa farsene. Cosi lo ha affidato completamente alle cure di Amelia, preferendo fuggire dietro a ogni uomo che potesse restituirle la spensieratezza di un tempo. Oggi Tommaso è un giovane cuoco pasticciere, un lavoro nel quale rivela il suo genio e nasconde le ansie che lo assalgono. Per ciascun interprete di questa storia di solitudini familiari ci sono parole taciute, identità immutabili, finché un quaderno, ritrovato casualmente, non rivela un'altra verità, con nuove possibilità per ritrovarsi e mantenere viva la luce che ciascuno di noi custodisce e protegge nella sua stanza segreta. -
Uomini
In questi racconti, usciti in prima edizione nel 1962, viene narrato un mondo femminile controverso che, se da una parte si arrende alle durezze della guerra e agli assalti maschili, dall'altra si concede piaceri ambigui e momenti di lucida libertà. È una galleria di ritratti indimenticabili in cui troviamo la sedicenne assediata dagli uomini e tormentata dai pregiudizi, la modella d'artista che per guadagnare posa da statua, ma anche la giovinetta che tradisce il fidanzato con un uomo poco attraente, scoprendo così il vero piacere. Tramite una lingua parlata e forte, l'autrice descrive con audacia e acume un'umanità composita, oscillante tra la purezza e il ridicolo, mentre l'Italia sembra finalmente entrare nella modernità. Prefazione di Pier Paolo Pasolini. -
Un giorno da cani. Ediz. illustrata
Famelico, capriccioso, buffo, il cane protagonista di questo libro è un ladruncolo maldestro, un dispettoso compagno di vita che, tra un pisolino e l'altro, ruba cibo ai gatti, detesta il lavaggio di orecchie e zampe, assalta la tavola imbandita, riuscendo a farsi amare comunque da luna la famiglia. ""Un giorno da cani"""" è uno dei più celebri albi illustrati della letteratura per ragazzi, un classico da sempre ristampato che ha divertito intere generazioni di bambini, raccontando una tipica, rocambolesca giornata del miglior amico dell'uomo. Età di lettura: da 8 anni."" -
In viaggio. Le Alpi
«Pieno di passioni questo piccolo ma prezioso documento di viaggio, che invita il lettore alla scoperta di un uomo, uno dei monumenti della letteratura francese.» - Chiara pasetti, Il Sole 24 OrernQuando Victor Hugo attraversa le Alpi, nel 1839, questi luoghi rappresentano la terra d'elezione del romanticismo francese. Lo sguardo del visitatore, poi, appartiene alla stella polare del XIX secolo. ""In viaggio. Le Alpi"""" (originariamente affiancato da uno scritto gemello sui Pirenei) raccoglie gli appunti di viaggio, le lettere indirizzate a Madame Hugo e il racconto """"I saltimbanchi""""; sono scritti pervasi dallo stupore romantico, che colgono lo spirito di un'epoca e al contempo lo trascendono, accesi di quell'energia oscura che si ritroverà in James Joyce e in Marcel Proust. Pagine fitte di laghi e rocce, che lungi dal comporre una serie di cartoline di viaggio sanno racchiudere un che di violento e assolato, la natura colta nel suo passo di danza, e insieme un grande affresco di mezzanotte, in cui la sensibilità dell'artista è pervasa da """"una combinazione di conosciuto e sconosciuto dove lo spirito sogna quel che vuole"""". Introduzione di Arnaldo Colasanti."" -
Oneiron
Sette donne sono le protagoniste di questa storia, figure femminili indimenticabili che s'incontrano in uno spazio bianco, vuoto, un limbo forse, dopo la morte. Hanno origini diverse, sono sconosciute l'una all'altra. Perché si trovano lì? Nessuna di loro ricorda che cosa le sia successo né sa dove si trovi. Inizia così, a turno, un percorso a ritroso tra i brandelli dei ricordi e, grazie al sostegno delle altre, ciascuna potrà ricostruire la propria identità, ricordare la vita precedente, gli affetti perduti, fino a pronunciare una parola capace di renderle libere, una parola nuova, strana, simile a una formula magica: “Oneiron”. -
Quando Babbo Natale arrivò a Simpson's bar e altri racconti natalizi
I racconti sul Natale possono contribuire a celebrare al meglio una delle festività più antiche e affascinanti della nostra storia, mettendone però in risalto non solo le luci ma anche le ombre, facendone emergere i lati meno noti. Questi racconti di grandi scrittori riprendono gli aspetti fiabeschi e mitici, ma sondano anche arcaiche paure, affascinano con balli, vischio e neve in un cortile ottocentesco e riescono a far brillare le metropoli caotiche così come i più inaccessibili paesini di montagna, portando in scena desideri e speranze di tutti i tempi. Ogni scrittore e ogni scrittrice ha saputo trovare nel Natale qualcosa di profondo e intimo, degno di essere raccontato.