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«Ripulire il partito dai sionisti!». La «campagna antisionista» nella Repubblica Popolare di Polonia (1967-68)
Gli eventi politici del biennio 1967-68 della Repubblica Popolare Polacca, sono anche noti con il nome ufficiale di “campagna antisionista”. Furono anni convulsi e decisivi per l’intera Europa: crisi in Medio Oriente (Guerra dei Sei Giorni), tensioni internazionali, rivolte studentesche e generazionali che segnarono un’epoca. Sull’onda di questo riscatto sociale i fatti polacchi rimangono tra i meno conosciuti. Eppure lasciano in eredità molte domande. Esiste un filo che ha legato le politiche di guerra in Medio Oriente con le reazioni interne polacche? Vi furono stereotipi o pregiudizi antiebraici che sdoganarono la campagna? Fu solo antisionismo o si trattò di antisemitismo? Cosa è rimasto di quegli eventi? Questo saggio, condotto attraverso una diversa varietà di fonti, tenta di rispondere ai numerosi interrogativi esaminando la realtà politica del socialismo polacco di quegli anni. -
Il filo della fiamma
Una presenza appena sfiorabile dalle dita dell’anima, una ricerca che non sembra mai arrivare a compimento. L’altro a cui il poeta si rivolge resta sempre inafferrabile nella sua verità, pur arrivando a scorgerne l’intimo segreto nel bagliore che emana. Le poesie si fanno testimonianza di una esperienza profonda, capace di far tremare in un istante infinito la fiamma della vita. La tensione verso qualcosa di irraggiungibile è però il mezzo attraverso il quale lo spirito si innalza fino a scoprire l’intensità di un sentimento il cui nome resta sottaciuto, ma che con dolore e gioia allo stesso tempo sa pervadere l’intera esistenza fino a trasformarla. Per un binario antico come il mondo e della legge gravitazionale, come la pioggia la cui norma elementare, inviolabile è cadere, sono giunto a te. Era in te l’approdo: non in ciò che vedo, ma nell’Oltre, nella parola non dichiarata, nell’ansia di luce che trattieni. -
Finestre sulla primavera
Raccontare per rompere il silenzio. È una urgenza che si fa sempre più forte, lo dimostrano i racconti di questa antologia, un mosaico di voci e di storie giunte da molte parti d’Italia. Parlano della vita, scorrono sulla pagina con toni ora riflessivi, ora descrittivi, ora comici, talora drammatici, ma sempre sorprendenti. Al lettore la possibilità di identificarsi in una storia, di ricordare, di riflettere. -
Delitto all'ombra delle Tre Cime
Chi ha ucciso Marina Malin in Zanella, trovata senza vita in un dirupo di un sentiero ad alta quota ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo nel complesso delle Dolomiti? Com’è possibile che un delitto sia compiuto in un luogo tanto bello e paradisiaco dove tutto sembra inneggiare alla vita, alla vicinanza a Dio e rifiutare sdegnosamente l’idea della morte? In una terra così tranquilla, poi, dove i fatti di sangue avvengono raramente, una volta ogni morte di Papa! Proprio per questo il fatto delittuoso genera particolare allarme sociale e inquietudine in questi giorni di fine agosto, con la presenza di ancora tanti turisti richiamati in Alto Adige dalle bellezze naturalistiche e storiche. Marina Malin stava trascorrendo un tranquillo periodo di vacanza in un albergo presso lo splendido lago di Dobbiaco, in piacevole compagnia. Ad occuparsi del caso viene chiamata la squadra Omicidi della Questura di Bolzano, diretta dal giovane e attraente Commissario capo Manfred Biasini. -
Performance. Leadership, social media e prestazioni aziendali
Ogni organizzazione, sia essa di natura aziendale, religiosa, politica, lobbystica, sportiva o di qualsiasi altra tipologia, è composta da una molteplicità di individui ciascuno con delle proprie competenze. Ogni individuo è portatore di emozioni, valori, sensazioni e aspettative che si vanno a plasmare con tutti i membri dell'organizzazione fino a dare corpo all'""Anima"""" che sarà determinante per il successo o meno dell'organizzazione stessa. Affrontare la materia in modo idoneo significa osservare, studiare e capire in che modo i componenti dell'organizzazione agiscono, in che modo interagiscono, quali sono gli atteggiamenti e gli scambi tra di essi all'interno della stessa."" -
Lineamenti di filosofia scettica
Impressionante sismografia della distruzione novecentesca della ragione, “Lineamenti di filosofia scettica” fu pubblicato alla fine del primo conflitto mondiale. Le tre sezioni che lo compongono – la Guerra, il Diritto, la Filosofia – sono le tre stazioni dell’epoca della crisi, in cui con estremo disincanto sono messe in luce le insuperabili contraddizioni e le radicali antinomie poste dall’esperienza bellica. L’opera di Rensi – osserva Nicola Emery, uno dei massimi studiosi del filosofo italiano – si dispiega come «un viaggio al termine della ragione», teso a decostruire l’affermarsi di una violenta ragione strumentale quale cifra di un’epoca che, dopo il 1914, avrebbe brutalmente espresso la sua profonda tragedia. La guerra opera così una drastica imposizione del principio di realtà, costringendo ad aprire gli occhi sulla dimensione e la diffusione irriducibile di conflitti, contese e scontri legati all’esistenza stessa dell’umanità. Autentico baricentro nell’itinerario del pensatore veneto attraverso vette e abissi del nichilismo europeo, “Lineamenti di filosofia scettica” fu considerato dall’autore la sua opera maggiore e ne conferma la statura di intellettuale europeo. -
Pandemocrazia. Una filosofia del mondo contagiato
Come agire «in un mondo in cui ci sono molte cose che non sappiamo, in cui le decisioni sono rischiose e le informazioni incomplete»? Come far fronte alla complessità di eventi improvvisi di portata globale, come la recente pandemia da coronavirus? Per Daniel Innerarity è giunto il momento di cambiare il paradigma teorico-politico che domina le nostre istituzioni e adottare un approccio sistemico che favorisca una maggiore distribuzione del potere. Incrementare la cooperazione globale e condividere ogni conoscenza acquisita sono condizioni indispensabili per arrivare a decisioni informate e motivate, autenticamente democratiche. Due condizioni che solamente un’etica della prudenza e del rispetto verso gli altri può garantire. Prefazione di Meritxell Batet. -
Ennio Morricone
Ennio Morricone è stato compositore senza frontiere, capace di creare musica con tutto: il fischio di un treno, il suono di un organetto a bocca, l’urlo di un bandito. Musica di delinquenti, eroi, bastardi. Basta una battuta di Morricone per fare da colonna sonora ai giorni della felicità, dell’emozione, dell’amore; ma anche del dolore e della sconfitta. Lo sguardo di Claudia tra le braccia di un gangster nel West. La vergogna di una passione senza fine di Bob De Niro a New York per una ballerina ritrovata. Italo Moscati, con lo sguardo privilegiato di chi conosce personalmente i protagonisti della storia del cinema, non racconta una carriera di soli successi, ma di contrasti con registi, rotture e pacificazioni, violenze ed entusiasmi, in un grande libro musicale. -
The human show. Ediz. italiana
"The Human Show"""" offre un’allegoria sociale del nostro tempo, in cui la società vira verso una dimensione virtuale, de-umanizzandosi. Il libro guarda a un futuro prossimo, invitando a riflettere sul mondo virtuale, in cui, in nome dell’affermazione personale, che comporta la rinuncia all’espressione sociale delle emozioni, si perde il senso delle relazioni autentiche. Tuttavia, rimane viva la speranza di un’umanità rinnovata, affidata alle risorse femminili." -
Potere e negoziazione. Il diritto al tempo del post-pensiero
In questo libro si presenta una riflessione a due voci sulle condizioni di possibilità di una comprensione teorico-generale del nostro tempo. Gli autori, un giuscivilista e un filosofo del diritto, si chiedono se l’esperienza giuridica, ridotta a negoziazione tra poteri, e il pensiero, sostituito da linguaggi numerici e iconici, possano servire ancora a garantire i soggetti e a progettare la società. -
Folli
Fremantle, Australia Occidentale, 1870. Una volta entrate tra le mura fredde dell’Asilo per Donne Folli, è impossibile tornare al mondo esterno: qui la vita sfuma subito in ricordo, e non lascia altro che solitudine. Sotto l’opprimente supervisione del dottor Dickey e della capo infermiera Matron Rose, si incrociano le storie di quattro internate: Theresa è affetta da allucinazioni religiose; Mary è caduta in depressione dopo la nascita di una figlia illegittima; Cathe è giudicata aggressiva per aver reagito al marito violento; Johanna è muta per un trauma misterioso. Quattro “folli” che devono costruirsi da sé uno spazio per la tenerezza, per l’amicizia, l’intimità. Ma lo sono davvero, folli? O lo sono per la loro società, in cui ogni differenza è una colpa? Floriana Perna ha scritto un romanzo altamente emotivo in cui si innestano quattro vite realmente vissute, raccontando come la forza d’animo ha preservato il loro essere umane, ed essere donne. -
Da Abbey Road al Colosseo
Anni Ottanta. Due sorelle scappano dall'albergo di Londra, dove sono in vacanza con la famiglia, per recarsi nella lussuosa casa georgiana di Paul McCartney. Cresciute con le canzoni dei Beatles, la loro bolla magica dopo la morte della madre, Bianka e Francesca scavalcano il muro di cinta e iniziano freneticamente a perlustrare la casa e il giardino. Nel Geodome trovano un'agenda rossa del 1970, l'anno dello scioglimento della band: la buttano in un sacco insieme ad altre cianfrusaglie e scappano. Quel diario trafugato, testimonianza di uno spaccato di vita familiare, diventerà il loro talismano e le accompagnerà nel loro straordinario viaggio nel mondo della musica rock, blues e soul, fino a quando... Prefazione di Alex Infascelli. -
La dissoluzione della democrazia. Scritti 2007-2022
Negli ultimi decenni il vuoto della mediazione politica ha spinto la democrazia verso una progressiva dissoluzione, intensificata dalle crisi del nuovo millennio. Quel vuoto scaturisce dall’allontanamento dei cittadini dallo spazio politico ridotto al solo «recinto del governo» e aumenta con l’eclissarsi della Sinistra come protagonista nel rapporto fra la rappresentanza politica e il conflitto sociale. Da tempo si impone dunque la necessità di un nuovo soggetto politico in grado di intercettare e sostenere le sfide nell’era del capitalismo finanziario globale, dello svuotamento della sovranità popolare, della messa in discussione di fatto dei diritti sociali, dell’Europa a vocazione tecnocratica. I saggi di Fausto Bertinotti qui raccolti raccontano precisamente le tappe di questa erosione della democrazia, ne analizzano i momenti critici e tratteggiano l’attesa “soluzione di alternativa”, preparandoci a riconoscere i segni del cambiamento che verrà. Postfazione di Giso Amendola. -
Una teoria della democrazia complessa. Governare nel XXI secolo
Il mondo contemporaneo è complesso, stratificato, eterogeneo, plurale. Eppure gli attuali sistemi politici, anche quelli democratici, continuano a operare con gli stessi metodi uniformi e le stesse teorie semplificate, mancando di un indispensabile rinnovamento concettuale. Questo libro si rivolge a quanti non credono nelle risposte semplici, ma neanche disperano davanti alla complessità del problema: se nei secoli abbiamo assistito al passaggio della democrazia dalla polis agli Stati nazionali, dalla sua forma diretta a quella rappresentativa, potremo anche far fronte alla realtà del XXI secolo a partire da un rinnovamento delle sue basi teoriche. La proposta di Daniel Innerarity si presenta come un esercizio di rianimazione per la democrazia e ha il merito di offrire una teoria politica efficace e concreta, che non tralascia il cruciale scenario della democrazia digitale. -
Indomabile amore. Le mutevoli vicende di un sentimento straordinario
È ancora possibile l’amore tra un uomo e una donna dopo il femminismo e decenni di conflitto con il patriarcato? Che fine fa oggi il daimon socratico, abitato da ricchezza e povertà, abbondanza e penuria – secondo la descrizione della veggente Diotima nel Simposio di Platone? L’Amore assume molte forme: dall’amore divino «che move il sole e l’altre stelle» alle variegate manifestazioni nelle diverse epoche della Storia, fino all’amore mistico. Anna Maria Riviello insegue questi volti lungo la scia di scrittori come Tolstoj e Ibsen, Goethe e Stendhal, Dante e santa Teresa d’Avila, de Beauvoir e Woolf. Nell’orizzonte dei grandi filoni del pensiero femminista, l’autrice ritrae il mutamento intercorso nella relazione uomo-donna, riflettendo però al tempo stesso sull’impossibilità, finché resteremo umani, di domare l’Amore. Prefazione di Cristina Comencini. -
Cigni neri su Pechino
Quando Xi Jinping è diventato padrone e arbitro del suo Paese, come solo Mao prima di lui, la realizzazione del sogno cinese – la supremazia economica, militare e tecnologica della Cina – è sembrata imminente. La presidenza aggressiva e imprevedibile di Donald Trump e poi la pandemia hanno contribuito però a scombinare le carte e hanno aperto la strada a un futuro pieno di incertezze. Dal modo in cui Xi Jinping saprà gestire incognite e “cigni neri” dipenderà gran parte dell’equilibrio geopolitico dei prossimi anni: dalla presidenza di Joe Biden al centenario del Partito Comunista Cinese del 2021, dalla deteriorata reputazione del Paese nel mondo, dopo essere stato colpito per primo dal nuovo coronavirus, agli effetti interni di un regime sempre più autoritario. ""Cigni neri su Pechino"""" spiega la Cina di oggi attraverso i personaggi e gli eventi che più aiutano a comprenderla; riallaccia la stretta attualità alla storia; racconta un Paese che in un modo o nell’altro sarà ancora protagonista e non potrà essere ignorato né isolato."" -
Pentcho
Ispirato da una storia vera, il romanzo racconta attraverso la voce dei protagonisti la fuga, lungo il Danubio, di 400 ebrei di diverse nazionalità da una Bratislava ormai rassegnata all’invasione nazista. Con uno scalcagnato battello dal nome improbabile, Pentcho, dopo aver percorso l’intero corso del fiume puntano a raggiungere addirittura la Palestina. Infinite peripezie li condurranno invece in Calabria, a Ferramonti, il principale campo di concentramento per ebrei stranieri d’Italia. Reali i dati anagrafici dei personaggi, realmente accaduti gli eventi del viaggio, veri il dolore e la speranza che l’hanno accompagnato: di pura invenzione tutto il resto. Più o meno. Prefazione di Paolo Rumiz. -
Ai cercatori della verità. Indagini sul senso del vero in alcuni maestri del pensiero
Nei momenti capitali della propria vita e in quelli più ardui per la società civile, la domanda di verità e sul “senso delle cose” diventa per tutti più impellente. È quanto accaduto anche all’Autore di questo libro al termine del suo servizio, quando passava il limite ordinario dell’umana esistenza. Abituato a guardare il mondo con la “visione” della religione per libera scelta e destino cogente, ha voluto misurare la validità del senso comune su cui essa è fondata con la visione del mondo proposta da alcuni dei maestri più noti e autorevoli della tradizione della filosofia. E quello che all’inizio sembrava un incontro casuale si è trasformato involontariamente in un vero “affronto”, quando le loro teorie parevano deviare dall’ordine razionale e ignorare il vero attestato da altre forme simboliche, non solo della religione ma anche in tutte le manifestazioni dell’arte (figurative, musicali e letterarie), nei sistemi più elevati di idee tramandati dalla metafisica e non ultimo nelle leggi supreme delle scienze della natura, dell’uomo e della cosmologia. A queste l’Autore ha voluto rendere testimonianza, guidato dalla stessa ragione, quando le teorie proposte dai maestri sembravano approdare o alla “sola fede” o alle “sole cose” e al vuoto della ragione e alla illogicità del suo ragionare. -
Spinoza politico. Il transindividuale
La tradizione ci ha restituito Spinoza come il filosofo che più di chiunque altro ha messo in tensione la libertà individuale e la sovranità dello Stato. In quest’opera monumento Étienne Balibar svela l’illusorietà di una tale rigida dinamica degli opposti, restituendoci un’affascinante chiave di lettura che lega a doppio filo il pensiero spinozista con la politica del suo tempo e con le domande di oggi sul vivere in comune. Come conciliare l’ostilità fra gli individui e la volontà dello Stato di governare la forza molteplice e instabile delle masse? La nozione di transindividualità fornisce una via di uscita al pericolo della dissoluzione della società civile, liberando l’uomo dall’isolamento e inserendolo in una significativa dinamica con l’alterità. Solo attraverso questo sforzo costante si potrà sfuggire all’homo homini lupus e far sì che la prassi politica cessi di essere dominata dalla paura reciproca e dall’oscillazione amore-odio. -
Manifesto della nuova sinistra
“Manifesto della nuova sinistra” raccoglie tre brevi scritti e una quindicina di lettere di Francesco De Sanctis, documenti che stanno alla base della sua decisione di intraprendere il ben noto viaggio elettorale degli inizi del 1875, quando si avviò tra le montagne dell’Appennino irpino per riuscire a convincere l’elettorato a sostenerlo al ballottaggio contro l’avvocato Serafino Soldi, l’unico possibile candidato di quelle zone. I testi qui pubblicati ci spiegano le motivazioni del viaggio e il desiderio di opporsi alla destra di Ruggiero Bonghi e al repentino passaggio all’opposizione di Soldi. Perché De Sanctis sceglie di farlo? Per scacciare dalla “nuova sinistra” un indebito ospite?