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Il cantiere delle anime
Angélique Arnauld, badessa bambina di Port-Royal des Champs, incendia il Seicento cattolico pretendendo di sapere, desiderare, scegliere. Disobbedirà al padre e al re. Al dio utile al potere. Giudicata eretica e rivoluzionaria, onorerà il silenzio del chiostro studiando, scrivendo, pensando con le sue compagne. Crederà solo con la ragione. Liberamente ispirato alla figura di Angélique Arnauld e alla sua straordinaria vicenda di donna, prima che di religiosa, il romanzo intreccia storia e riflessione filosofica sulla conoscenza, il desiderio, l’autonomia, l’uguaglianza. Parole blasfeme a quel tempo per una donna, che animarono la questione femminile nell’Europa della controriforma disturbando il potere e i suoi privilegi, fin quando la comunità verrà dispersa e il monastero raso al suolo. Un’esperienza personale e collettiva di cui sopravvive il senso profondamente umano di ricerca di sé e desiderio dell’altro. -
L'estate prima di domani
Fine agosto 1922, due mesi prima della marcia su Roma. È in Galles che si presenta l’opportunità di mettere in imbarazzo Mussolini e il fascismo sul piano internazionale. Al porto di Cardiff è in arrivo la prima nave con un equipaggio formato interamente da fascisti. Si decide di boicottarla. La protesta ha inizio in un caffè gestito da italiani e frequentato da anarchici, comunisti e repubblicani. Gli eventi prendono una svolta drammatica quando il boicottaggio dei portuali produce un’escalation in cui si trovano coinvolti sindacati britannici, ministeri, Downing Street, fino a giungere a una tragica e amara conclusione. Una storia poco conosciuta che poteva cambiare le sorti dell’Italia mentre muove i primi passi verso il baratro del fascismo. -
Il ragazzo delle api
Carlo è un giovane laureando in Scienze biologiche che, lasciata la città, vive con il nonno Pietro in un piccolo paese dell’alta valle dell’Aterno, in Abruzzo. Durante un’uscita insieme alla ricerca di tartufi, Carlo scopre un casale abbandonato che mostra ancora i segni di un’antica sparatoria. Il ragazzo, il cui sogno fin da bambino è avviare un’attività di apicoltore, si innamora immediatamente del posto. Scoprirà così come la storia del casale abbia uno stretto legame con gli avvenimenti drammatici della gioventù di suo nonno, che ha partecipato attivamente alla guerra partigiana combattuta su quelle montagne dopo l’8 settembre del 1943. Ambientalismo contemporaneo e storia partigiana, due forme di resistenza unite da un fine comune: difendere la propria terra e la propria gente. -
Una casa in fronte lago
In un pomeriggio d’estate una figlia fa visita al padre nella sua casa di fronte a un lago. Lì ha dato appuntamento a un manager con cui dovrà firmare un ambizioso programma di lavoro. Nell’attesa fiorisce fra i due un dialogo chiarificatore in cui le antiche incomprensioni private si mescolano ai dissidi culturali e politici, alla diversa valutazione del passato e della storia. In una discussione sempre più serrata, durante la quale la figlia si abbandona a confessioni sorprendenti e dolorose, il dialogo esplode in una contrapposizione incomponibile tra due generazioni, che guardano con diversi occhi e speranze al quadro drammatico della nostra epoca. -
Utopia
La cultura contemporanea, dominata dalla disillusione e da un cinico realismo, è pervasa dall’idea che il mondo così com’è non possa essere cambiato. La percezione comune è quella di un presente egemonico, non più interpretato come il frutto della lenta evoluzione del passato, ma neppure come il “ponte” che ci lega a un futuro possibile e alternativo. In tal senso il pensiero utopico non è solo utile ma necessario. L’utopia, infatti, non è una visione illusoria, fantastica, ma l’approccio intellettuale che genera la giusta tensione propulsiva per la trasformazione, una forza disgregante e innovativa nelle riflessioni filosofiche, nelle analisi sociologiche, nelle dialettiche politiche. La collettività e soprattutto le giovani generazioni hanno bisogno di riappropriarsi del desiderio di immaginare un rinnovato “spazio del possibile” e della speranza di poter migliorare il mondo. Introduzione di Antonio Coratti, Ivana Zuccarello; Postfazione di Bruno Montanari. -
Note di vita vissuta
«Ho potuto conoscere da vicino la qualità umana e politica del presidente, uomo affettuoso, amante dell’amore e della giustizia. È stato il mio primo capo, mi ha insegnato a lavorare seriamente, mi ha formata, anche politicamente, ad essere coerente nel mio pensiero, rigorosa e con una sviluppata coscienza sociale». È questa la profonda eredità che Ana Maria Bussi porta con sé del tempo vissuto al fianco dello zio Salvador Allende, negli anni prima appassionati e poi burrascosi che rappresentano un periodo cruciale per la storia del Cile, dall’elezione dello zio a presidente nel 1970, al colpo di Stato cui seguì la feroce dittatura di Pinochet che costrinse all’esilio molti cileni. I grandi eventi pubblici e gli episodi più intimi della famiglia Allende sono qui raccontati in presa diretta da una protagonista e testimone d’eccezione, senza mezzi termini, senza infingimenti, senza romanticismo ma con autentico trasporto e con una passione politica incrollabile. “Note di vita vissuta” è un documento di interesse tanto storiografico quanto umano, per guardare con altri occhi la Storia. -
Desiderio
Il desiderio umano è una realtà complessa, difficile da cogliere e comprendere nelle sue varie sfumature, eppure determina il nostro sentire, le nostre azioni e la nostra identità. Nei secoli, gli studi filosofici, sociologici e psicoanalitici lo hanno esplorato provando a definirlo, ponendo l’accento su questo o quell’aspetto. Il desiderio nasce da un senso di mancanza, ma è anche la naturale tensione creatrice che consente di progredire ed espandersi, può divenire, nondimeno, se non governato o addomesticato, bramosia, cupidigia, passione distruttiva. Il suo carattere naturale e spontaneo fornisce l’immediata percezione di ciò che riempie la coscienza di ciascuno di noi e rappresenta la nostra vocazione esistenziale. La società consumistica, tuttavia, sta forgiando i nostri desideri, rendendoli effimeri, privandoli di autenticità e originalità, imponendo un conformismo di massa, che ostacola l’affermazione dell’identità personale e la scoperta dell’altro. È essenziale, quindi, riappropriarsi del “desiderio” e ancorarlo alla dimensione del sentire umano, sia sul piano individuale che sul piano sociale. Introduzione di Antonio Coratti, Ivana Zuccarello; Con i contributi di Norma Bartolini, Giulio Caselli, Valeria de Siero, Paolo Ercolani, Susi Ferrarello, Sara Taglialagamba; Postfazione di Ilaria Gaspari -
Col favore delle tenebre. La legge sulla P2 a quarant’anni dalla sua approvazione
Quando nel marzo 1981 fu scoperta la lista degli affiliati alla loggia massonica deviata Propaganda 2 – politici anche di primo piano, imprenditori, dirigenti pubblici, professori, magistrati, generali ecc. –, lo scandalo provocò un profondo turbamento in un’opinione pubblica non ancora assopita dalla depoliticizzazione. Allora i partiti furono costretti a dare una risposta e il governo Spadolini, nato con lo scopo dichiarato di moralizzare la vita politica italiana, si impegnò a confezionare una norma contro la P2 e contro le società segrete. Andrea Leccese ne ripercorre l’iter parlamentare, ricco di contraddizioni e ipocrisia, restituendo anche l’eccezionale passione civile che caratterizzava personaggi dello spessore di Nilde Iotti, Stefano Rodotà e Roberto Cicciomessere. A quarant’anni dalla sua approvazione, la storia della “Legge Anselmi” è utile per capire quali sono stati gli esiti reali della lotta contro il “potere occulto”. Prefazione di Lucio Musolino. -
L'utopia in movimento. Herbert Marcuse e le lotte sociali (1964-1979)
Il complesso quadro dei rapporti tra Herbert Marcuse, la sua filosofia e i movimenti studenteschi degli anni Sessanta-Settanta si può illuminare passando in rassegna i diversi atteggiamenti del filosofo verso le contestazioni di quel tempo: dalla curiosità nei confronti di un fenomeno che appariva del tutto nuovo, al misto di umiltà e stupore, fino ad arrivare all’aspra critica che egli riserverà alla cattiva coscienza della ribellione studentesca. Tramite il confronto serrato con un pensiero lucidissimo come quello di Marcuse, Ruggero D’Alessandro ci invita ad assumere uno sguardo consapevole sul legame di reciprocità e critica che unisce la filosofia e gli avvenimenti della Storia. -
Diario di un bradipo. Un viaggio alla scoperta della lentezza
Un personalissimo, inaspettato “viaggio senza controllo”, cominciato da un improvviso dolore alla schiena e avviato su un percorso di rigenerazione, di riscoperta di “ciò che diamo per scontato”. Un percorso di accettazione delle limitazioni motorie, nella continua ricerca di una riconquista della propria autonomia. La malattia rimette tutto in discussione, ma è forse il banco di prova di una crescita interiore che passa attraverso l’accettazione di una cura che rientra a far parte di una nuova normalità. Un libro che ci parla del cuore, della felicità, della gioia degli odori, della lentezza, senza mai essere retorico perché tutto sgorga da una esperienza concreta. Un intenso diario di resilienza e rinascita. Introduzione di Filippo La Porta. -
Le imprese recuperate in Italia. Da un lavoro di inchiesta del Collettivo di Ricerca Sociale
Dallo scoppio della crisi economico-finanziaria del 2008 a oggi, in Italia sono state recuperate in forma cooperativistica decine di imprese a rischio di chiusura grazie alla sinergia fra comunità solidali di lavoratori e lavoratrici e istituzioni pubbliche. Si tratta di un fenomeno esemplare e potenzialmente contagioso di reazione solidale alle dinamiche scadenti del capitalismo neoliberale, che stanno condannando una porzione crescente di risorse, umane e non, a diventare scarti. Oltre a riutilizzare e a ridare valore a queste risorse, le imprese recuperate forniscono un esempio paradigmatico delle azioni di reciprocità solidale con cui la società può reagire alle derive obsolescenti del mercato a partire dai luoghi di lavoro. -
Insonnia
Racconto poetico di notti insonni, nelle quali l’inquietudine dei sogni libera, come in un collage, frammenti di visioni, interrogazioni metafisiche, passioni sopite, antichi amori, bisbigli, attese infinite, chiari di luna. Un testo che si muove fra poesia e prosa teatrale, un doppio movimento in cui narrazione e palcoscenico assumono contorni sfumati. -
In bilico. Formare, formarsi, trasformarsi
La pandemia ha inaspettatamente interrotto il corso delle nostre vite, ma al tempo stesso ha messo a nudo numerosi aspetti e dimensioni del vivere personale e sociale che non ci accorgevamo essere distruttivi. Eppure, cerchiamo in tutti i modi di tornare alla cosiddetta “normalità”, quando invece è proprio la parola “normalità” a non avere più alcuna fondatezza. Siamo sicuri che far sì che tutto torni come prima sia qualcosa di auspicabile? O dobbiamo piuttosto smettere di guardare indietro e imparare a trasformarci? -
Lacan al di là delle frontiere
L’insegnamento di Lacan ha cambiato la pratica psicoanalitica in tutto il mondo, attraversando differenze culturali e contingenze politiche. Dalla voce di insigni psicoanalisti di diversi Paesi emerge una varietà di angolazioni che interpretano l’eredità lacaniana in modo singolare, in aperta sfida e in costante dialogo con la cultura di appartenenza. Partendo dal Brasile, in cui il discorso della psicoanalisi serve per contrastare il populismo emergente, si giunge in Libano e in Israele, dove risuona da controcanto ai tuoni della guerra; passando per l’Italia, che concepisce Lacan come una voce fuori dal coro, si approda infine in Asia, dove il rapporto tra la lingua parlata e quella scritta, diverso rispetto all’Occidente, segna il passo e la scommessa della sua trasmissione e della sua durata. -
Annotazioni su un caso delicato
Nella cupa cornice di Bergamo Alta, si svolge l’ultima indagine di un brillante detective ormai in pensione, Sergio Segre. Nonostante la lunga esperienza, il caso che ha per le mani non assomiglia a nient’altro: nessuna traccia da seguire, nessun’arma da cercare o reperto da analizzare. Secondo la versione ufficiale, Giorgio Valdameri si è suicidato in un modo molto scenografico: ha raggiunto il fitto del bosco per gettarsi dalla cascata. Eppure questa morte non è meno misteriosa di quanto fosse la sua vita: era un ricco imprenditore pieno di nemici, forse anche nella sua stessa famiglia. Segre, che aveva giurato di lasciare per sempre la carriera di detective, rimane invischiato in una rete di ambiguità. L’unico testimone attendibile sembra essere proprio Valdameri, e forse la verità è sommersa insieme a lui. Per recuperarla, il detective dovrà immedesimarsi completamente nella vittima, a costo di mettere a dura prova la sua identità. -
Bambi. Una vita nella foresta
La storia di un capriolo che scopre la bellezza e la crudeltà del mondo: “Bambi” è un insolito romanzo di formazione, in cui la poesia e la meraviglia della natura si alternano con la descrizione della lotta per la sopravvivenza, dominata dall’ombra implacabile di «Lui», l’uomo con il suo fucile. Pubblicato per la prima volta nel 1923, questo classico della letteratura per ragazzi ottenne un rapido successo di pubblico e critica, fu tradotto in oltre venti lingue ed ebbe un seguito nel 1940, “I figli di Bambi”. Il film realizzato da Walt Disney nel 1942 ha fatto di Bambi un’icona dell’immaginario infantile accentuandone le note sentimentali, senza tuttavia esaurire la ricchezza metaforica e le molteplici implicazioni del libro di Salten. Questa edizione si apre con un saggio del germanista Paul Reitter, che risale alle radici ebraiche dell’opera proponendo una nuova, sorprendente interpretazione. -
Jane
Caddo, allenatore di calcio e talent scout, rivede dopo anni il suo amico Jack, manager di startup e imprenditore, conosciuto a Tavolara in Sardegna. Caddo si rende subito conto che qualcosa nell’amico è cambiato. In apparenza è sempre il coinvolgente Jack, capace di strappare una risata nei momenti più duri, ma lo sguardo è diverso, più profondo e consapevole del fascino che esercita sulle donne che però gli sfuggono tra le dita. Tranne una, Jane, ancora viva nei suoi pensieri. Con uno humor sentimentale, si racconta di un mondo d’élite – quello del calcio professionistico e dei suoi retroscena – frequentato da inarrivabili protagonisti, scoprendo il velo delle loro umane e inevitabili debolezze: l’amore, l’amicizia, il successo, il senso dell’esistenza e gli errori a cui rimediare. -
Musica politica. Dal canto sociale all’inno di partito
In ogni contesto politico – dai moti risorgimentali alle lotte sindacali, dalla Rivoluzione Russa ai regimi fascista e nazista, dalla guerra partigiana al Sessantotto e ai movimenti antagonisti degli anni più recenti – la musica è stata un formidabile strumento per muovere gli animi, costruire l’identità dei gruppi sociali, custodire la tradizione e la cultura proprie di ogni partito. Girolamo Rossi descrive alcune delle fasi più significative della storia politico-musicale, cercando di evidenziare come i differenti generi – sinfonica, jazz, corale, cantautorale – siano stati funzionali alle concezioni politiche che hanno animato la vita dei partiti e dei governi. -
Mente e habitus. Fondamenti filosofici e approdi cognitivi della teoria della pratica di Bourdieu
Sebbene abbia a lungo accompagnato la riflessione filosofica sul comportamento umano, è nel pensiero di Pierre Bourdieu che il concetto di habitus ha ritrovato centralità e nuovi significati teorici. Esso designa una struttura pratico-cognitiva acquisita – attraverso le esperienze sociali, l’appartenenza di classe e le origini familiari – che agisce come principio generatore delle azioni. In questo studio il concetto di habitus viene esplorato da un’angolazione inedita: quella della concezione del mentale che vi è implicita. Questa ricostruzione filosoficamente orientata della teoria della pratica contribuisce sia a una più accurata comprensione dell’impianto teorico-sociale di Bourdieu, sia alla filosofia contemporanea interessata ai temi dell’azione, della conoscenza e della soggettività. -
Riprendiamoci le strade d'Europa. Discorsi sull'Unione Europea 2018-2021
In questa raccolta di scritti inediti, il Presidente irlandese Michael D. Higgins, tra i capi di Stato più amati e stimati d’Europa, affronta con grande vigore e profondità intellettuale alcuni temi di cruciale attualità: l’esplosione della pandemia, la diffusione di nuovi venti nazionalisti, l’erosione progressiva di diritti che sembravano acquisiti, la necessità di fronteggiare i cambiamenti climatici. È con queste sfide che l’Unione Europea è chiamata a misurarsi, e solo una nuova coesione tra popoli e Stati, caratterizzata da solidarietà e armonia, può condurre a modelli in grado di ridare slancio al Vecchio Continente. Senza dimenticare gli sforzi ancora da compiere per i Paesi in via di sviluppo. Il Presidente, osservatore itinerante che dalla sua Irlanda guarda al futuro con gli occhi dell’ottimismo e della condivisione, con il suo messaggio ispirato ci pone di fronte a un bivio morale e politico: da che parte stare?