Sfoglia il Catalogo ibs031
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 8861-8880 di 10000 Articoli:
-
Vademecum per la contrattazione dei piani formativi. Stato dell'arte, priorità e strumenti di intervento
Il Vademecum nasce dalla constatazione del valore strategico della conoscenza e dell’apprendimento continuo nel rispondere ai grandi cambiamenti in corso, con benefici evidenti per i lavoratori e per le imprese, oltre che per la società tutta. La tutela del lavoro passa oggi anche dalla cura dei fabbisogni formativi, prioritaria per le fasce sociali più vulnerabili, compreso chi un lavoro non lo ha. Il sindacato deve assumere con responsabilità un ruolo in questo contesto, previsto sempre più anche dalle prassi istituzionali, ad esempio per l’accesso ai nuovi ammortizzatori sociali o ad altri programmi di gestione delle transizioni, tra i quali il Fondo Nuove Competenze. Il Vademecum si apre con un bilancio della contrattazione formativa attuale, analizzandone evoluzioni e limiti, a partire dai quali vengono delineate le priorità alla base di una negoziazione efficace. Per perseguire tali priorità, si presenta poi una serie di strumenti e risorse ritenuti indispensabili: la “cassetta degli attrezzi” per una buona formazione. Segue la descrizione di casi di studio aziendali contraddistinti da elevata maturità nella contrattazione formativa. Chiude un approfondimento sulla contrattazione territoriale, che indica i patti territoriali quale strumento d’elezione per la fase attuativa del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. -
Tal cifra è 666. Poemetto sul Demonio
«L’uomo ha figliato il Demonio, lo ha ferrato dentro le case; gli ha fatto le scarpe buone per correre, per esserci ovunque, articolato preciso muscoloso. Io tremo perché so di avere poco da fare». -
La distruzione della natura in Italia
Pubblicato per la prima volta nel 1975, il volume raccoglie saggi e articoli in cui il grande giornalista e padre dell’ambientalismo italiano denuncia la mancanza di una visione politica aggiornata, oltre che i ritardi amministrativi nella gestione e salvaguardia del patrimonio naturalistico del nostro Paese. Dagli scempi edilizi ai danni inflitti ai parchi nazionali e alle coste, alla mancanza di verde pubblico nelle città, Antonio Cederna – con linguaggio tagliente, spesso sarcastico – ci consegna un’analisi complessiva sulla situazione del nostro territorio, la cui verità è quanto mai attuale. In un’epoca in cui le conseguenze disastrose dello sfruttamento ai danni della natura si fanno sempre più minacciose, il volume è la preziosa testimonianza di cui abbiamo bisogno per combattere con consapevolezza e cognizione di causa. Prefazione di Tomaso Montanari. Introduzione di Maria Pia Guermandi. -
L'Ifigenia in Tauride di Goethe. Genesi e maturità postuma di un dramma in movimento
L’Ifigenia in Tauride di Goethe indaga l’impulso profondo che diede vita a uno dei drammi goethiani più incompresi al momento della loro genesi e più discussi dalla critica letteraria e filosofica novecentesca, da un lato ricostruendo la creazione dell’opera, non solo dentro i contesti specificamente goethiani, ma anche all’interno del più generale ambito filosofico-politico giusnaturalistico e illuministico; dall’altro ripercorrendo la sua “maturità postuma”, che porta il lettore e lo studioso a riconsiderare con occhi nuovi un’opera passata. Con grande finezza interpretativa, partendo dal lavoro, tra gli altri, di Theodor W. Adorno e Walter Benjamin, Rossana Menghini ha illuminato nel suo studio gli angoli più riposti, perfino quelli più impensati del dramma, incamminandosi in territori decisamente affascinanti, e anche attualizzanti. Prefazione di Gabriele Guerra. -
Cambiamento o catastrofe? La specie umana al bivio
L’emergenza ambientale e sociale scatenata dallo sfruttamento dissoluto delle risorse naturali è giunta a uno stadio irreversibile che ammette, per il genere umano, soltanto due esiti. Da un lato, l’uscita di sicurezza: il tentativo di contenere i danni di questa crisi operando un cambiamento radicale dei modelli economici che l’hanno provocata. Dall’altro, la catastrofe inevitabile – l’estinzione – se a persistere saranno l’indifferenza o le mezze misure. In una prospettiva che interseca una pluralità di discipline (dall’ingegneria all’economia, dall’architettura alla sociologia e ai saperi umanistici), studiosi e studiose denunciano qui i disastri causati all’ambiente dalle logiche distruttive che hanno portato l’essere umano a sentirsi padrone del mondo e a rincorrere il progresso ad ogni costo. E affermano l’assoluta urgenza di dare spazio a quell’«approdo straordinario, quanto necessario, del sapere umano» che è l’ecologia. Con i testi di: Piero Bevilacqua, Romeo Bufalo, Amalia Collisani, Tiziana Drago, Mario Fiorentini, Maria Pia Guermandi, Pino Ippolito Armino, Ignazio Masulli, Francesco Novelli, Tonino Perna, Enzo Scandurra, Franco Toscani, Luigi Vavalà, Alberto Ziparo. Prefazione di Piero Bevilacqua. Postfazione di Laura Marchetti. -
San Lorenzo. Santo Stefano express
Felice Ventresca, titolare di uno studio di architettura alquanto scalcinato, si ritrova ad indagare su alcune proprietà all’interno di uno dei palazzi bombardati il 19 luglio 1943 nel quartiere romano di San Lorenzo. La necessità di scoprire il proprietario e i suoi eredi è legata a un possibile incarico di ristrutturazione. Ventresca, il suo socio e la sua segretaria arriveranno a scoprire, non senza pericolo, una storia che nasce durante l’occupazione nazista di Roma: collaborazionismo, affari illeciti con le truppe occupanti ma anche resistenza nel nome della libertà e dell’arte. Verdeschi racconta con ironia Roma, il suo caos, i mille trucchi per destreggiarsi nella difficile quotidianità esistenziale e lavorativa nella Capitale, e parallelamente ricostruisce storie di sopravvivenza e salvezza durante l’occupazione nazista della città, di cui il palazzo bombardato e mai ricostruito è testimonianza. -
Rose, principi e serpenti
Trentatré racconti brevi o brevissimi, divertenti o paradossali, in continua oscillazione tra il sogno e il disincanto. Uno studioso folle vuole dissezionare il cielo per trovarne i confini. Un bambino, novello Adamo, inventa nomi nuovi per le cose del mondo, ma gli adulti non lo capiscono più. Gli archeologi del futuro rinvengono i resti dell’umanità estinta, attaccata allo smartphone persino nella morte. Una donna viene respinta perché ha sei dita per mano (e per piede) e mette in atto una sottile vendetta. “Rose, principi e serpenti” è spazio di vita e di lotta per una lunga serie di personaggi “in cerca d’amore”: filiale, erotico, materno, in tutte le componenti che può restituire il prisma della vita di coppia: dal colpo di fulmine alle varie tonalità dell’amore infelice, sino alla suggestione di uccidere il proprio partner – pensiero distruttivo, ma a tinte tragicomiche. -
Il ritorno della storia. La crisi climatica, la pandemia e l’irruzione della natura
Nel mondo di oggi, dove il tempo si era dissolto in un hic et nunc globalizzato e iperconnesso e la natura era stata domata – quindi cancellata –, anche la storia, ovviamente, era scomparsa. Ma la crisi climatica e la pandemia, con la loro urgenza, hanno rimesso in moto il tempo: ci hanno fatto tornare al senso di un prima e di un dopo, di cosa è successo, sta succedendo, succederà. E, con il tempo, è tornata la storia. Infatti vi sono sempre cesure e sconvolgimenti che ne cambiano il corso, facendola ogni volta ricominciare, e noi oggi ci troviamo proprio nel bel mezzo di uno di quei momenti. Ma stavolta i segnali all’orizzonte lasciano intravedere solo il peggio. Come faremo i conti con tutto questo? Discutendone, indagando, studiando, cercando di comprendere il cambiamento nel suo divenire. Tutto dipenderà da come elaboreremo la lezione. -
Il fronte della pace. Voci russe e ucraine contro l’invasione
All’indomani dello scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina, Yurii Colombo, esperto di Russia ed ex Urss, raccoglie le voci di intellettuali democratici e forze di sinistra di entrambi i Paesi. I contributi vertono sui temi più spinosi e controversi sollevati dalla guerra: va appoggiata la resistenza ucraina? La visione del “Mondo Russo” baluginata da Putin è un progetto imperiale pericoloso per tutta l’Europa? Quali sono le responsabilità della Nato in questa guerra? E quale sarà il futuro dei popoli che vivono nei territori dell’ex Urss? E inoltre: esiste un’alternativa ai regimi corrotti e oligarchici che dominano questi Paesi da trent’anni? Un mosaico di interpretazioni, analisi e testimonianze provenienti dai due fronti, capace di andare oltre stereotipi e semplificazioni che infestano il dibattito pubblico e di restituire la complessità di un conflitto che sta già avendo – e continuerà a produrre – conseguenze rilevanti sulla vita e sul futuro di milioni di europei. -
La Russia dopo Putin
Russia e Occidente sono allo scontro. Non è però sufficiente guardare solo alla recente guerra in Ucraina per comprendere dinamiche e reciproche influenze: ci sono le differenze ineliminabili sul piano culturale, persino psicologico e ancestrale; le cause storiche e politiche dell’era sovietica; il “lungo inverno” post-socialista e, naturalmente, la parabola di Putin e del putinismo. Il Presidente russo è lo stratega geniale che molti dipingono, o un burocrate qualunque che si è ritrovato al vertice di uno dei più importanti Stati del mondo? Come ha fatto a blandire larga parte della popolazione? E, soprattutto, quale futuro si prospetta alla Russia dopo di lui? Yurii Colombo approfondisce queste tematiche come non fanno le notizie che si rincorrono ogni giorno, perché dietro al dittatore non c’è un tutto omogeneo ma ci sono i russi, ed esiste un’“altra Russia” di contestazione, magari sotterranea, che resisterà come sempre ha resistito nella sua storia. Prefazione di Toni Negri. -
Alternative per il socialismo. Vol. 64: Il tempo della guerra
La guerra ha dato scacco matto alla politica. La sua sconfitta non poteva essere più drammatica e gravida di conseguenze persino inimmaginabili. La devastazione di umanità è all'opera drammaticamente. Ciò che resta della politica, che è proprio poco, si interroga sulla colpa di Putin, sulle corresponsabilità dell'Occidente, su come trovare uno sbocco alla guerra che devasta il popolo ucraino. Credo sarebbe bene per l'oggi e ancor più per l'indomani, far crescere una ricerca parallela sulle cause per le quali siamo giunti a questa catastrofe, incominciando dal vuoto della politica. La ricerca, della potenza perduta ha messo gli Stati sulla cattiva strada. Ciò che manca, non è certo la potenza economica né quella militare, ciò che è andata perduta è la potenza del pensiero politico. Né ci si può fermare ai primi stadi del fenomeno. Nel mondo, nel secondo dopoguerra, la logica di potenza si impadronisce degli Stati quando viene meno la grande politica, quella che un tempo si chiamava di coesistenza pacifica, che è poi la politica, della pace o, almeno, una sua ricerca. Per l'Europa sarebbe il costituirsi politicamente secondo la sua vocazione di ponte tra nord e sud, tra est e ovest. ""L'Europa delle traduzioni"""", ha detto Étienne Balibar, l'Europa della neutralità come forza di pace nel mondo intero, si potrebbe aggiungere. Il suo contrario è quel che sta accadendo, con il trovarsi dell'Unione Europea e dei suoi governi in un teatrino fuori misura e fuori tempo, sotto una guida nordamericana concentrata nel suo interesse di corto respiro. Un vero e proprio disastro per l'Europa politica. Al suo interno, anche solo per potersi costituire come tale, essa dovrebbe pure riscoprire la grande politica. Ricordate Ventotene? Quello fu in primo luogo la capacità di pensare e di perseguire un'alternativa al modello economico, sociale, democratico, attraverso la rinascita della politica e della messa a valore del conflitto, a partire da quello delle idee. Ora siamo di fronte a una crisi non solo dei soggetti politici, ma proprio della politica. Per come l'abbiamo conosciuta e vissuta nella seconda metà del Novecento, dopo la vittoria sui nazifascisti che, anche con le costituzioni democratiche, sembrava poter avviare un nuovo ciclo nel mondo intero."" -
Oltre la 180
Sono passati più di quarant’anni da quando Franco Basaglia, coraggioso riformatore, ha realizzato il sogno di curare la malattia mentale senza i manicomi. La “sua” legge 180 doveva rivoluzionare l’intera cultura psichiatrica, ma la riforma del 1978 si è presto incagliata in ostacoli culturali, sociali, ideologici e organizzativi ed è ormai inadeguata nel fronteggiare i problemi della società contemporanea e dei nuovi malati. Ivan Cavicchi spiega perché il progetto di Basaglia è in realtà incompiuto e come la psichiatria sia ancora in larga parte da riformare, e propone di andare “oltre la 180”, rimuovendone le contraddizioni interne e sfondando il muro dell’apologia per evitare il rischio di regressività o di controriforma. Particolare attenzione va riservata ai professionisti sanitari che si occupano delle esistenze delle persone e dei loro “equilibri” nei contesti di vita e di lavoro, di ogni età e di ogni condizione sociale: un’adeguata riforma delle prassi degli operatori della salute mentale è infatti la più grande sfida del futuro della psichiatria e di tutta la medicina. -
Viaggio clandestino con Lacan
Una vita che comincia in una famiglia ebreo-polacca costretta all’emigrazione per ragioni politiche. Un’utopia: il viaggio verso la Terra Promessa costruita da Stalin per 1.200 ebrei. Poi l’arrivo in Francia, l’avvento del nazismo, la Seconda Guerra Mondiale. Infine, gli anni della formazione psichiatrica, fino all’incontro decisivo con il maestro Jacques Lacan. Questo libro-intervista permette di scoprire, insieme alla biografia d’eccezione di uno dei maggiori psichiatri e psicanalisti contemporanei, anche la storia di una eredità clinica e teorica che non smette di interrogarci. La narrazione di Charles Melman, dai toni spesso intimi e toccanti, ci offre uno sguardo lucido e contro-corrente sul mondo contemporaneo, attraversato nei suoi disagi fondamentali: alienazione, tossicodipendenze, depressioni. Ma il dialogo – corredato alla fine da un saggio inedito dedicato al tema dell’autorità – è anche un grande inno alla vita e alla possibilità offerta a ciascuno di noi di riorientare la propria esistenza in direzione del desiderio che la abita. Con il discorso De archelogia tradotto da Janja Jerkov. -
Musica da camera. Testo inglese a fronte
Pubblicato nel 1907, “Musica da camera” raccoglie trentasei poesie giovanili di James Joyce. L’opera è stata apprezzata soprattutto come esercizio di stile, per la musicalità e l’eleganza formale che la traduzione di Andrea Carloni celebra rispettando il ritmo, gli aspetti metrici e le rime degli originali. Le immagini naturalistiche di alberi fioriti, cieli stellati, brezze gentili prendono forma al continuo richiamo di suoni, canti, pianoforti. Se da un lato omaggiano i contenuti della maniera lirica elisabettiana, dall’altro queste composizioni avviano un incessante lavoro di ricerca sul linguaggio, motore compositivo joyciano la cui espressione resterà costantemente scandita dalla ciclicità, dal ritmo, dalla musicalità. Postfazione di Enrico Terrinoni. -
Dialoghi d'altura. Leopardi e Gramsci in una baita di montagna
Giacomo Leopardi e Antonio Gramsci si ritrovano, puri spiriti, in una baita di montagna sulle Dolomiti. Complice il magnifico paesaggio, i due danno inizio a un fitto dialogo che, dai ricordi biografici e dalle considerazioni sul proprio passato, si slarga sui drammi e le grandi questioni della nostra epoca. Leopardi osserva con amaro disincanto la potenza della Natura sulla Storia, che si manifesta anche nella cupidigia degli individui, e sostiene la sua capacità di determinare il destino delle società. Gramsci perora una visione progressista, osserva i ceti subalterni dispersi e soggiogati dal potere capitalistico, ma crede nella possibilità della rivolta: anche l’aspirazione alla libertà e alla giustizia è nella natura umana, come la fame e la sete. -
Pubblicità d'autore
Negli anni Venti e Trenta, scrittori e poeti di tutto il mondo arrotondavano i loro spesso miseri guadagni ricavati dai diritti d’autore promuovendo dietro compenso i prodotti più disparati: Bertolt Brecht componeva versi per le vetture della Steyr, rinomata fabbrica austriaca di automobili; Frank Wedekind scriveva storielle per i dadi da brodo Maggi; Matilde Serao confezionò un intero libro per sponsorizzare le creme di bellezza della Venus Bertelli; Massimo Bontempelli dedicò un romanzo alla nuova nata della Fiat, la 522, e scrisse perfino un raccontino per la Roberts & C. dal titolo Duiblar. Per non parlare di Gabriele d’Annunzio, felice inventore di slogan pubblicitari e celebratore prezzolato di biscotti, profumi, liquori, penne, inchiostro e tanto altro. Paola Sorge, con la sua prosa ricca di aneddoti e curiosità, ripercorre l’età d’oro della réclame italiana fino al secondo dopoguerra, quando cominceranno a pesare i pregiudizi e le accuse contro quegli scrittori che osavano inquinare il loro talento con futili e leggeri testi pubblicitari. -
Berlinguer. Vita trascorsa, vita vivente
Segretario generale del Partito Comunista Italiano dal 1972 al 1984, Berlinguer è stato un politico di raro spessore morale ed etico. A lui, a prescindere dall’orientamento politico, ancora si guarda. Le sue intuizioni, la sua visione profetica del futuro rimangono di grande attualità perché fondate su principi e finalità oggi più che mai condivisibili, quali il valore universale della democrazia, la centralità del lavoro, la qualità dello sviluppo e la pace mondiale. La forza del suo pensiero sta nel credere fermamente che la società umana, per quanto sofferente, dilaniata da conflitti e contraddizioni, abbia comunque una possibilità di riscatto, attraverso l’impegno comune verso il cambiamento. Questa è la strada da percorrere, il lungo sentiero indicato da Enrico Berlinguer. Con un contributo di Maurizio Maggiani -
Non riesco a sentire ancora il soffio della primavera
Diario di prigionia di Dante Olivieri, sottotenente di artiglieria internato in Germania nel settembre 1943 e rientrato in Italia nell’agosto del 1945. Redatto in forma epistolare, il diario ha come destinataria la promessa sposa Orsola Cozzolino, ed è stato da Olivieri gelosamente custodito e sottratto alla censura nazista per poterlo leggere un giorno insieme alla sua amata. A lei racconta gli eventi di uno dei periodi più tormentati della storia del Novecento: la Seconda Guerra Mondiale, l’armistizio dell’8 settembre, il destino dei militari italiani deportati nei Lager, la sconfitta tedesca e la Liberazione, con gli inevitabili stravolgimenti e le ripercussioni che la fine di un totalitarismo comporta. Prefazione di Paolo Pinto. -
Bombe su Milano. Ottobre 1942, i testimoni raccontano
24 ottobre, 1942: la città di Milano viene bombardata durante il conflitto mondiale. Alcuni testimoni – tra cui Piero Bassetti, Natalia Aspesi, Marco Garzonio – rivivono quella giornata, raccontando alle nuove generazioni la fame, i rumori dei bombardieri nel cielo della città, il sibilo degli ordigni prima di toccare il suolo, l’odore nauseabondo che saliva dalle macerie. Un incubo, quello della guerra, che troppo spesso vediamo tornare con tutta la sua violenza: da quella Milano all’Ucraina di oggi il paragone per chi c’era è rapido e inevitabile. Ugo Savoia, attraverso il potere della testimonianza, ci regala così un’occasione per comprendere il presente attraverso le memorie di un passato da scongiurare. Prefazione di Stefano Rolando. -
Padri e padrini delle logge invisibili. Alliata, Gran Maestro di rispetto
Cosa è veramente la massoneria italiana? In nessun altro Paese al mondo ci sono tante logge e tante “obbedienze” diverse e irregolari. Intorno alla metà degli anni ’70 è stato siglato un “patto” tra massoneria coperta, organizzazioni mafiose e destra eversiva, ed è nata una holding con finalità criminali e politiche. Per molto tempo questo mondo infetto è rimasto sconosciuto, tanto che solo di recente è stata provata l’esistenza di un secondo elenco di iscritti alla loggia P2. Piera Amendola descrive un numero abnorme di logge occulte, associazioni paramassoniche e ordini cavallereschi illegittimi, ricostruendo le vicende di alcuni personaggi – tra i quali spicca Giovanni Alliata di Montereale –, e spiega come funziona questo mondo, come è nata e si è consolidata un’alleanza che rappresenta un pericolo per la nostra democrazia.